E’ sempre difficile affrontare temi che possono toccare le opinioni personali, specie in questo momento. Ma credo che parlare, o almeno accennare, ai temi dei referendum, in una rubrica per eco-genitori sia quasi doveroso. E lo è perchè i temi del referendum sono direttamente collegati alle nostre scelte quotidiane, tanto quanto l’andare in auto piuttosto che in bici o a piedi.
In particolare il tema del nucleare è delicato perchè legato alle fonti di energia e sappiamo che, come il petrolio, anche l’uranio da cui si ottiene l’energia nucleare non è una fonte rinnovabile. Questo secondo me è il nodo centrale, più di tutta la questione dei rischi, delle scorie, dei costi, etc.
La questione su cui qui mi piace mettere l’accento e far riflettere è quella dell’etica ecologica: io credo che gli ecologisti non debbano aver paura di dire che vogliono limitare il più possibile la loro impronta sulla terra. E questa è una (una!) chiave di lettura possibile, espressa con la consapevolezza che solo un’azione collettiva può portare ad un eventuale rinnovamento, e che troppi compromessi alla fine non paghino per nessuno.
La mia impressione è che se l’uomo cerca l’armonia con la terra, anche a costo di qualche rinuncia, forse ne avrà da guadagnare a lungo termine, in un futuro che è già pieno di incertezze per molti altri motivi.
Il rischio di sbagliare purtroppo c’è, ma cercare di sbagliare … in positivo è sicuramente meglio che in negativo. La questione è sempre la stessa: ci consideriamo parte di questo universo o siamo dei predatori senza scrupoli? Fino a dove possiamo arrivare?
In ogni caso, ribadendo che questa è una mia personalissima opinione (e sicuramente Silvia e Serena dopo questo post mi banneranno da GC per il resto dei miei giorni !!), vorrei rimandare alle considerazioni di persone autorevoli, non a quelle di una mamma idealista.
Quindi ho cercato in giro un po’ di personaggi a favore del nucleare e altri contrari, prendendo spunto da chi ne sa più di noi comuni mortali, o meglio genitori comuni 😀
Ho scoperto, ad esempio che moltissimi studiosi di grande rilievo in campo medico-scientifico come Margherita Hack, Umberto Veronesi sono a favore del nucleare, e con loro anche un certo Barak Obama, chi sarà mai? Sono stati definiti ecologisti eretici, se fossimo nel Medioevo sarebbero già alla forca! In sostanza dicono che il nucleare rappresenta un’energia pulita, la cui produzione va resa sicura e affiancata ad esempio agli investimenti sulle rinnovabili, con la consapevolezza che queste ultime non risolverebbero da sole il problema della crescente domanda di energia del pianeta.
In sostanza propongono un nucleare sicuro (a pensarci bene chi non lo vorrebbe?), riorganizzato e rinnovato. Il vantaggio sono i danni minori rispetto alle emissioni prodotte dai combustibili fossili.
Giusto per confonderci ancora di più le idee, un certo Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica, invece è contrario. In realtà è contrario all’utilizzo dell’uranio (che per dire in Italia non abbiamo e la cui lavorazione è costosissima e inquinante) e propone l’utilizzo di un altro metallo, il torio come combustibile nelle centrali. Il torio sembrerebbe migliore quanto a produttività e meno dannoso quanto a scorie. E perchè non ne parla nessuno?
Qui mi sa che entrano gli interessi degli stati, la questione delle armi, degli interessi a lungo termine, dell’impegno di capitali e molti altri discorsi nei quali non mi azzardo ad entrare, visto che ho l’impressione che dietro al nucleare ci sia molto di più (per approfondire si può leggere qualcosa qui).
Adesso che vi ho confuso un per benino le idee vi invito ad andare a votare! Che sia per il SI, che sia per il NO, andiamoci (le istruzioni qui!) Almeno per il rispetto di chi per secoli ha cercato di farci ottenere questo diritto (si vede che insegno storia?).
Dell’acqua parliamo un’altra volta :D. Vi ho convinti?
Cosmic, io non sono AFFATTO un’esperta, ma ho varie volte aiutato l’associazione Chernobyl Children Life Line qui in UK (http://www.ccll.org.uk/) e insomma se devo stare ai loro dati la situazione e’ ANCORA OGGI abbastanza problematica specie per i bambini – l’associazione fra le altre cose paga ad un certo numero di bambini all’anno, da quasi venti anni, un periodo di permanenza in UK o Europa, e sostiene che anche pochi mesi lontano dalle radiazioni ANCORA OGGI riesce a prolungare l’aspettativa di vita di questi bimbi di qualche anno…. La WHO (quindi non Green peace!) dice che ci sono 500mila bambini a rischio in Bielorussia, e stanno ancora monitorando piu’ di un milione di persone. Ora con tutto cio’ non voglio fare della retorica antinucleare, ma parlare di oroscopi non mi pare il caso ecco.
@supermambanana grazie per questi riferimenti. Infatti anche io mi ricordo che qualche anno entrai in contatto anche in Italia con alcune famiglie che ospitavano questi bambini proprio per toglierli dalle radiazioni tutt’ora presenti, ma non avevo dati o riferimenti in merito.
Io ho scritto il mio commento per chiarire il fatto che non esiste energia a impatto zero sull’ambiente, ma sono contraria anche io al nucleare. Credo che i soldi per la ricerca, che in Italia sono sempre pochi, dovrebbero essere investiti in altro modo. Io credo anche che una rieducazione ai consumi sia fondamentale insieme agli sviluppi tecnologici per la produzione di energia, e qui su ecogenitori crescono parliamo anche di questo.
Allora, premesso che comunque io preferirei NON avere un tumore curabile piuttosto che averlo ;-), sullo spirito dell’intervento di Cosmic sono vagamente d’accordo. Siamo arrivati in fretta e disinformati a un referendum importante ed ora è ovvio che in vista del confronto finale le posizioni si siano radicalizzate, quindi da tutte le parti si sentono un po’ affermazioni esagerate e si ragiona di pancia più che di testa. Resta il fatto che un incidente nucleare è possibile (e questo è un dato di fatto: ne abbiamo avuti due in in poco poù di vent’anni e NON possiamo essere sicuri di evitare in futuro né errori umani né eventi naturali catastrofici), che i suoi effetti non si esauriscono nell’arco né di qualche anno né di qualche decina e né di qualche centinaio, che non abbiamo risolto il problema delle scorie, etc. etc. Bisogna anche considerare secondo me che in tutto il mondo il nucleare si sta seriamente riconsiderando, e questo vuol dire che le tecnologie diventano costose, che le liste d’attesa per la costruzione delle centrali diventano lunghe (una centrale “vive” qualche decina d’anni, poi diventa roba vecchia) e il costo diventa poco competitivo.
Inoltre, e qui credo di non essere affatto d’accordo con Cosmic, le condizioni ambientali contano tantissimo. Mi dispiace, ma qui in Italia non abbiamo neanche una legge elettorale degna che ci permetta di votare per persone che stimiamo: di far finta di non sapere come vengono gestiti gli appalti pubblici (e anche le cose private, quanto a questo) io non me la sento. Continuiamo a fare ricerca, e vediamo se riusciamo a diventare un paese serio, prima.
In fondo, io ai miei figli non metto in mano i fiammiferi. Non ancora 🙂
risottolineo che i siti delle centrali sono prevalentemente al sud, dove non sappiamo gestire neanche la spazzatura normale(a palermo la situazione è simile a quella di napoli) o meglio sull’immondizia ci si mangia. E non credo che quella radioattiva faccia eccezione. E la mafia non è solo al sud. SDe non si dice si per ideologia, lo si faccia almeno per buon senso.Vi invito a cercare su google “ecomafia”, che non è una mafia a impatto zero.
Facciamo anche finta che tutto quello che ha scritto Cosmic sia vero, che lavorare e vivere vicino ad una centrale nucleare sia una specie di Eden che solo pochi eletti riescono a comprendere….
resta una sola domanda:
l’Italia non ha giacimenti di Uranio…..siamo sicuri che i Paesi che lo posseggono Canada, Stati Uniti, Niger, Uzbekistan non ci speculeranno sopra?? siamo sicuri che i giacimenti di Uranio potranno bastare per molti anni??
Inoltre una precisazione:
i pannelli solari servono per la produzione di acqua calda;
i pannelli fotovoltaici che sono differenti dai primi (!) servono per la produzione di energia elettrica.
Cosmic, sono d’accordo su tutto, sul fatto che Chernobyl è roba vecchia, che ora è tutto diverso, che le fonti di ora non possono bastare, ecc ecc ecc…
Ma chi mi dice che anche la centrale supertecnologica di oggi non sarà obsoleta quando il problema sarà delle mie figlia? chi mi dice che non capiterà un pazzo che farà ancora test fuori da ogni programmazione? Chi mi dice che qualcuno non chiuderà un occhio su una cosa fondamentale per risparmiare un po’?
Ok, può succedere con qualunque altra cosa, succede quando si costruiscono scuole, strade, palazzi… Però se crolla un palazzo il dramma finisce lì. Se “crolla” una centrale… ecco, preferirei avere la corrente solo per poche ore al giorno, a quello sopravvivo!
Molto sinceramente le ultime affermazioni di Cosmic qui sopra, non si possono leggere. E davvero mi stupisce tutto l’andamento di questa conversazione.
A Chernobyl non ci sarebbe stato alcun incremento di tumori???
E scommetto che le recenti ricerche effettuate nei dintorni delle centrali francesi che dimostrano l’elevatissima incidenza di tumori, di aborti spontanei e di malformazioni, magari nemmeno quelle esisterebbero!
Mi stupisce, perché al di là di chi vive nelle zone interessate, basta andare in un qualunque ospedale con un reparto oncologico pediatrico e parlare col personale, per scoprire che a partire dal disastro di Chernobyl IN ITALIA c’è stato un incremento spropositato di tumori a carico della tiroide e di tipo ematologico, soprattutto.
Ma casualmente non ci vengono forniti i dati, come d’altra parte anche in altri casi, quando ci sono forti interessi in gioco.
Vogliamo continuare a credere (come Cosmic) che elevati livelli di radiazioni non procurino alcun danno alla salute? Benissimo, ma allora prendiamoci la briga di andare a vedere coi nostri occhi quegli ospedali in Ucraina, andiamo personalmente a parlare con chi quella gente prova a curarla (e non ci riesce, altro che 99% di guarigione!), prendiamoci la responsabilità di andare a dire a quei genitori ventenni che hanno l’80% di possibilità di avere figli malati, che questo non dipende da Chernobyl, ma da un orribile scherzo della sorte!
E quanto all’ultima inaccettabile provocazione di Cosmic rispondo che preferirei di gran lunga rinunciare alla corrente elettrica 24 ore su 24, piuttosto che avere un figlio malato!
sono un fisico sanitario e posso dire di saperne abbastanza di radiazioni ed effetti sulla salute (è il mio campo). condivido quello che hanno scritto Barbara e Serena, essere a favore dell’energia nucleare non vuole dire essere contro le energie “rinnovabili”, ma essere per la diversificazione e per l’utilizzo ottimizzato di tutte le tecnologie oggi disponibili. si parla solo di rischi del nucleare, mai dei rischi delle altre fonti, nè del loro impatto sull’ambiente. non pensate che i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche non ne abbiano. si parla di “scorie radioattive”, i combustibili fossili non è che non producano scorie, semplicemente ce le respiriamo tutti i giorni invece che sotterrarle. riguardo all’incidente di Fukushima, non voglio minimizzare ma la disinformazione che si è vista nei nostri quotidiani è vergognosa. notizie scritte da persone incompetenti, ho trovato errori e ‘sviste’ da far accapponare la pelle a partire da unità di misura sbagliate e titoli allarmistici che non avevano alcun significato scientifico. la zona di Fukushima è una zona ad alta densità industriale. non credo che solo la centrale nucleare sia stata danneggiata dallo tsunami, chissà quante sostanze chimicamente tossiche sono state rilasciate nell’acqua e nell’ambiente ma nessuno si cura di darcene notizia, perchè tanto solo la radioattività fa audience. e non dimentichiamoci che tsunami+terremoto hanno causato 30mila morti, il fatto di Fukushima è una briciola rispetto al disastro e alla catastrofe complessiva. si parla di quelli che sono stati costretti ad allontanarsi dalle proprie case perchè nelle vicinanze della centrale… ma quanti di loro hanno ancora una casa tutta intera? è davvero quello il problema di un paese devastato da un terremoto al di sopra di ogni immaginazione?
riguardo a Chernobyl, se volete credere a Greenpeace invece che alla IAEA o all’OMS fate pure. se è per questo si può credere anche agli oroscopi. non voglio minimizzare neanche qui, solo dire le cose come stanno: un incidente provocato perchè si stavano svolgendo dei test assolutamente fuori dalla normale amministrazione dell’impianto e contravvenendo a tutte le normali norme di sicurezza e di buon senso, avvenuto in Unione Sovietica, 25 anni fa, in una centrale che oggi sarebbe obsoleta. il bilancio delle vittime ad oggi (Chernobyl Forum del 2005) dichiara che ci sono stati 65 morti subito dopo l’incidente, un aumento dell’incidenza dei tumori alla tiroide che sono stati curati al 99% (in tutto 15 decessi), mentre NON si sono riscontrati aumenti di tumori di altro tipo e leucemie nella zona intorno alla centrale, nè di malformazioni nei discendenti. dunque se trovate quel video su youtube messo in giro anche da quel cialtrone di Beppe Grillo di bambini malformati e mostruosi, sappiate che è una bufala: il numero di nati malformati in quella zona si è rivelato essere assolutamente coerente con le normali statistiche della popolazione Ucraina. si stima inoltre che abbia fatto più danni la ‘paura delle radiazioni’ (molti sono stati gli aborti e le malattie di natura psicosomatica) che le radiazioni stesse. se vi interessa, trovate altri dettagli su wikipedia (oltre che sul documento ufficiale).
a chi si chiede se io mi farei costruire una centrale sotto casa rispondo: Si, e ci andrei anche a lavorare. i dipendenti della centrale di Fukushima lavoravano su due turni, chi era a casa al momento del terremoto è morto, chi era al lavoro si è salvato. inoltre le centrali nucleari costituirebbero un’occasione di sviluppo tecnologico e competenze su cui una volta eravamo all’avanguardia, ma che dopo lo sciagurato referendum di tanti anni fa abbiamo perso. a chi dice che non siamo in grado di gestirle rispondo che siamo un paese di serie B anche e soprattutto perchè siamo un paese oscurantista che non si fida della scienza e delle tecnologie (in un solo paese industrializzato al mondo si ostacolano o addirittura vietano la ricerca e l’utilizzo di OGM e biotecnologie, energia nucleare, cellule staminali embrionali ecc. contemporaneamente), con questo atteggiamento resteremo SEMPRE un paese di serie B.
infine, a chi pensa che con il sole e il vento possiamo risolvere tutti i nostri problemi energetici propongo di mettersi un pannello solare sul tetto, o una pala eolica in giardino (quest’ultima poi ho dei dubbi che tutti gli ‘ecologisti’ se la farebbero mettere), staccandosi dalla rete elettrica. voglio proprio vedere se ha la corrente 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno.
io sono (sono stata, ormai ho votato) molto piu’ combattuta sui quesiti sull’acqua in verita’… il nucleare: credo che Silvia abbia riassunto benissimo la situazione, in Italia non e’ il caso, per la geologia e per
la politica del bel paese; ma a parte questo, ovviamente il nucleare e’ ormai una tecnologia in declino, ma altrettanto ovviamente ci serve energia (e se sentite i problemi dei tedeschi che subiranno di piu’ per la chiusura delle centrali, senza contare quelli che avranno i cavi che trasportano l’energia delle eoliche che passano dalle loro terre, capite bene che l’impatto zero e’ come il chilometro zero, un po’ una bella favola)
Ricevo e giro
http://letteraviola.it/2011/06/ecco-i-primi-15-siti-che-ospiteranno-centrali-nucleari-e-depositi-di-scorie-se-non-passa-il-referendum/
io sono per votare sì, vomito di fronte alle campagne astensioniste e del no…sono prive di senso, doicono idiozie, se il carbone fa male spengo la centrale ed è finita, ma se spengo una centrale nucleare ho 25000 anni di radioattività..poi in italia i rifiuti nucleari sanitari sono negli scantinati degli ospedale(vedi inchiesta de l’espresso) mentre il sito individuao da enel è a caserta8E diamoli alla camorra). quello del nucleare è un incubo, in italia è un delirio.
Il problema delle scorie nucleari è irrisolto in tutto il mondo. Negli Stati Uniti è da 20 che si cerca un sito sicuro per stoccare le scorie. Avevano scelto un deserto di sale, ma hanno scoperto che anche quello non va bene.
Uno dei problemi più grandi legati alle scorie e come fare ad avvisare chi ci sarà tra 2000-3000 anni che lì ci sono scorie nucleari pericolose. Ecco il problema più grande dell’energia nucleare è proprio questo si coinvolgono nelle nostre scelte anche le generazioni future, parliamo infatti di sostanze come il plutonio che dimezzano la loro radioattività in 24000 anni.
Vorrei fugare ogni dubbio, come ho già scritto sulla pagina GC di facebook: io sono per il SI al referendum 😀 cioè il nucleare non lo voglio. Non lo voglio sotto casa, non lo voglio sotto terra, non lo voglio quando guardo le mie bimbe.
Il post l’ho scritto in accordo con Silvia e Serena con un taglio volutamente informativo e la discussione mi sembra stia facendo il resto.
I dubbi più grossi che ho sono:
– la sicurezza delle scorie: non riusciamo a gestire i rifiuti urbani, le ecomafie sono ovunque e vogliamo imbarcarci in una cosa del genere?
– l’uranio: non è rinnovabile, noi non ce l’abbiamo (e allora per produrci da soli l’energia ed essere indipendenti andiamo a comprare l’uranio altrove? qui c’è qualcosa che non quadra… Poi estrarlo e arricchirlo si inquina così tanto da non rispettare il protocollo di Kyoto, così ho letto in giro.
Per me è sufficiente per votare SI
Infine vorrei citare quanto detto nel documento del MIR di cui ho messo il link sul post (questo è il link diretto al file pdf http://www.peacelink.it/mir/docs/3533.pdf) scusate, è lunga ma vale la pena
“L’energia nucleare è la fonte che dà più potere ai politici perché spendono i soldi del futuro: è come una magia finanziaria. Gli appalti atomici garantiscono ai politici questo vantaggio immediato: mettono le mani subito su risorse oggi inesistenti che impegnano il Paese per decenni, anche quando quei politici non saranno più al governo. E più è grande l’opera maggiore è il potere da gestire, maggiori le promesse da poter fare, maggiori i voti da incassare. E maggiori i rischi di tangenti che, su appalti di miliardi di Euro, sono quanto mai appetibili: la pressione delle lobby nucleariste sono formidabili, mentre su sole e vento non ci sono interessi economici concentrati ma diffusi, e quindi di natura molto più democratica.
elisa
Aggiungerei anche una piccola osservazione a quelli che mi dicono che tanto, ce le hanno in Francia e in Slovenia, le centrali. Se dovresse esserci un incidente ci sarebbero conseguenze anche da noi.
Certo, conseguenze…
Ma averla sotto il sedere, la centrale, non è mica come averla a centinaia di km, eh? no perchè, provate a dirlo a uno di chernobyl o a uno di fukushima se non era meglio abitare un po’ più in là.
Ora, anche a coloro che sono favorevoli al nucleare chiedo: voi ve lo mettereste un bel reattore dietro casa?
Vorrei qualche alzata di mano.
Io, secondo i piani governativi, potrei avercelo + o – a 30km.
Mi rendo conto che sono considerazioni terra terra, però quando guardo mia figlia non mi sembrano poi così peregrine.
Non so se qualcuno lo ha già detto, ma avete letto che a Fukushima hanno ammesso che c’è stata fusione: vuol dire che le barre si sono sciolte. Siccome l’uranio è molto più pesante di qualunque altro metallo, quando è fuso è più caldo di qualunque contenitore, che quindi si scioglie anch’esso. Quindi cola direttamente sul cemento… sta li per giorni finché, se va proprio male, lo sgretola e poi cola sotto, va nelle faglie, etc…
Per la popolazione vuol dire: costruzione di un bel muro di raggio 100km intorno alla centrale, senza porte, e dimenticare quel territorio… L’unica cosa che è andata meglio che a Chernobyl è che in Giappone c’erano più livelli di contenimento e ‘sta roba non è stata sparata in aria dalle esplosioni… per il resto lì ci son almeno tre reattori aperti e fusi, cioè tre cose da coprire con sarcofaghi di cemento… milioni di tonnellate di cemento… su territorio altamente sismico. Cosa succederà? Sprofonderà per il peso? Si romperà tutto di nuovo al primo grave sisma? Boh? Non ho proprio idea di come potranno fare…
Avete già detto più o meno tutto quello che penso, vorrei solo aggiungere una cosa: per fare la mia scelta sul referendum sono partita da questa domanda “sarei felice di avere come vicino di casa una Centrale Nucleare?”
Per me il punto è questo, io NON la vorrei, non mi sentirei sicura, avrei paura per la mia vita e per il futuro dei miei figli. Gli incidenti succedono, se già ne abbiamo risentito per le centrali dall’altra parte del mondo, figuriamoci averla “in casa”, in qualunque punto dell’Italia.