“… e pantaloni bianchi da
tirare fuori, ch’è già estate…”
A chi non è familiare questo verso?
Sì, perché una volta, quando eravamo piccoli, c’era l'”abbigliamento estivo“, che aveva i colori estivi e lo si comprava per usarlo durante l’estate e basta.
I jeans bianchi erano proprio l’esempio perfetto, come il buon Claudione ci ricorda. Ma poi c’erano le magliette a righe più colorate, gli shorts di cotone, che a scuola nessuno si sarebbe mai messo, e le espadrillas (quelle vere, non quelle da 200 euro che vendono adesso).
Mi ricordo che quando arrivavo al mare con mia nonna, mi portava di solito alla Benetton (quello c’era di negozio carino) e mi regalava i vestiti comodi e colorati che avrei usato fino a settembre inoltrato, quasi a ottobre, all’inizio della scuola.
Erano spesso calzoncini bianchi o colori pastello e magliettine. Poi si andava nel tipico emporio dei posti di mare e si prendevano due paia di espadrillas e un paio di infradito di quelli con la gomma nera spessa, che in mezzo aveva strati di gomma multicolor: i miei preferiti.
Con questi acquisti nella borsa e qualcosa dell’anno prima che ancora entrava, l’estate poteva iniziare. Non avrei indossato altro fino ai primi di ottobre, fino al grembiule delle elementari che ancora portavamo più o meno tutti.
Io amavo quei vestiti perché sapevano di libertà. E amavo ancor di più quel rituale di acquisto con nonna, che segnava proprio il via della stagione.
Pochi anni dopo sarebbe cambiato tutto: avrei iniziato a studiare con cura i vestiti per l’estate, comprandoli anche a Roma, sperando di ottenere da mamma proprio “quel” vestito, “quel” pantalone per metterlo nelle prime serate in cui si usciva da soli con gli amici e anche un braccialetto poteva fare la differenza tra la perfezione e lo sfascio totale.
Ma finché sono stati quei pochi vestiti liberi e felici, buoni per andare in bici e correre con i soliti amichetti, me li sono goduti.
Ora qualcuno si aspetta una riflessione sull’abbigliamento dei bambini di oggi? Sulla ricercatezza fin dalla prima infanzia?
Ma lasciamo stare, va! Io ho solo in mente gli shorts bianchi del primo Benetton 0-12 e l’aria di mare che si portavano dietro.
(foto credits: Theirhistory – licenza CC)