Mini-corso di autostima per genitori: 4 – Io non sono un genitore perfetto

Ecco la quarta e ultima puntata del mini-corso di autostima per genitori, ed eccoci di nuovo con un altro video. Questa volta il dialogo di svolge sull’asse Stoccolma-Amsterdam, e all’altro capo della linea Mammamsterdam in persona, frizzante come sempre.

Il neo-genitore può essere di vari tipi, ma tutti partiamo con i buoni propositi, e uno sopra tutti gli altri: vogliamo essere genitori attenti, con una pazienza infinita, senza mai dover lanciare un urlo, in perfetta armonia con noi stessi, e i nostri figli, insomma dei genitori perfetti. Per riuscirci c’è chi legge libri, chi gira per siti e forum genitoriali, chi chiede tutto alla cognata che ha partorito prima, chi si affida alle amiche e chi vuole fare tutto di testa sua. Ma nessuno si accontenta, almeno sulla carta, di essere un genitore così-così.
Il questo video parliamo con molta ironia di come affrontare la delusione di non essere genitori perfetti, passando per Calvin & Hobbes e per scoprire infine che è tutta una questione di bigodini della giusta dimensione.
E voi quando avete capito di non essere genitori perfetti? E cosa vi ha salvati?

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10 thoughts on “Mini-corso di autostima per genitori: 4 – Io non sono un genitore perfetto”

  1. Ma, io sono il papà disoccupato di una bambina , ma non per questo mi ritengo inferiore a uno che ancora lavora o a quelli che “si adattano a fare del tutto “, sono semplicemente io, il suo papà, che è insieme alla sua mamma, e non le facciamo mancare Nulla, ogni giorno è una lotta continua con quei ben pensanti che mi ritengono un perdente perchè non lavoro, ma di fronte alla mia bambina le dimostro che il suo papà non ha paura di quello che dicono gli altri, ce la caviamo in qualsiasi situazione, come quella volta che eravamo in viaggio, mi si ferma la macchina , la sera tardi, aperta campagna, con costanza, ho fatto ripartire l’auto con un martello, aveva un guasto all’impianto elettrico, chi di quelli che parlano tanto, sarebbero stati in grado di riportare la loro famiglia a casa senza strillare o senza farsi prendere dal panico ? Credo , nessuno ! Perchè la gente è molto brava a parole, hanno, sanno fare, comprano, costruiscono, ma in pratica ? Ci vuole buon senso per gestire una famiglia, ci vuole coraggio, sono le condizioni più critiche a fare l’uomo, e anche se una persona non lavora, ha la stessa dignità e gli stessi diritti di quelli che ancora l’occupazione la trovano, e non per questo, siamo cattivi genitori, non si giudica un uomo in base ai denari, lo si giudica in base ai fatti. Spero di non essere andato fuori tema.

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  2. Care,
    domani, per la centesima volta, è il mio primo giorno di lavoro.
    Sono mamma, da sempre intransigente, in primis verso me stessa, con un discreto numero di ormoni che mi girano perché sono nuovamente incinta, e sono in preda all’ansia da abbandono di prole (perché terminerò il lavoro alle 18.30) e da prestazione (oddio, sarò all’altezza? è il lavoro dei miei sogni, anche se solo per tre mesi, me lo merito?).

    Ecco, in questo mio ultimo giorno di disoccupazione faccio il classico giro su web e becco l’autostima. E mentre voi parlate, io prendo appunti, e già quando si parla di abbassare le aspettative, mi sento più leggera.

    Grazie.

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  3. @ Serena
    Eeeeeee ma guarda che i lacrimoni agli occhi non vogliono mica sempre dire che uno è triste o ci sta male, puoi anche commuoverti sentendo qualcosa che ti piace tanto!!! E’ vero da come l’avevo scritta poteva sembrare anche un lacrimone triste ma non era così 😀 Chissà se vendono dei bigodini per capelli corti, mo’ guardo al prossimo Schlecker 😉

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  4. … credo che mai come in questo mese mi sia trovata coi lacrimoni agli occhi leggendo o ascoltando riflessioni varie. Con la sua serena scioltezza Mammamsterdam parla di autoaccettazione come chiave di volta per essere un buon genitore oltre che per stare meglio con se stessi. Come dire, “colpito e affondato”. E’ una cosa di cui sono profondamente convinta e proprio per questo probabilmente rimane una delle cose che mi investono più a fondo proprio come persona, prima che come donna e madre. Sapermi amare per come sono per poter amare bene mia figlia. Diciamocelo, Mammamsterdam ha il piglio della filosofa 🙂

    (Per inciso, ho ascoltato il clip avendo vicino mio marito che credo per la prima volta abbia colto il vero spirito di questo blog, tant’è vero che sempre per la prima volta si è lasciato sorprendere a leggere un blog per padri, aveva sempre sonoramente rifuggito l’argomento ahahah Sicuramente temeva il mio perfezionismo in tutte le materie 😀 Grazie Serena per l’idea del video ;))

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    • @CloseTheDoor ma come i lacrimoni agli occhi? Mammamsterdam cita Calvin & Hobbes e tu piangi? Grazie per averci detto che hai apprezzato così tanto il tema del mese e i video. Io ero incerta sul da farsi per il futuro per video, ma quasi quasi continuiamo, che dici? Ora però scegliti il tuo bigodino e autostima up!

      (bello che il video abbia di rimando smosso tuo marito. Ci sono ancora troppi pochi padri in giro nel web!)

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  5. Finalmente posso dare un volto a Mammamsterdam 🙂 Grazie per la citazione sulle intenzioni e l’inferno, è una delle mie preferite. E ora mi siedo e ascolto …

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  6. Devo assolutamente andarmi a lavare i capelli, e mettermi un bigodino.

    Lo noto adesso riguardandomi in video (aiuto), comunque, sarà che nella vita da quando sono nata a tutt’ oggi il destino non mi ha mai fatto mancare gente ansiosa, precisina e perfezionista, ma vedo che insisto molto sul rilassarsi, andare a braccio che tanto una soluzione si trova sempre e non è detto che sia la peggiore. Nature or nurture?

    (Luà, si, sei di parte, ma è reciproco).

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