Quando arriva dicembre la tentazione di farsi prendere dalla pesantezza è in agguato. Dietro l’angolo si profilano le montagne invalicabili del traffico, delle code, dei regali forzati e dei tour de force gastronomici. Le questioni irrisolte in famiglia, tra gli amici, dentro casa, ci ingarbugliano lo stomaco e il cuore come un pranzo mal digerito. Però vi prego, non cedete. Lasciatevi invece trasportare dalla leggerezza che non è certo superficialità (potrei io mai suggerirvi qualcosa di simile?) ma la capacità gioiosa di lasciare impronte leggere, imitare i gabbiani che spiccano il volo, giocare con la risacca che va e viene come le emozioni, rincorrerla, attenderla, sfuggirle e immergersi schizzando acqua e schiuma. La leggerezza è arrendersi al peso dell’onda e farsi trasportare in alto dalla corrente, dal nostro stesso peso, emergere vittoriosi ed ebbri di sale, adrenalina e furore.
Insegniamola anche ai nostri figli fin da quando sono piccoli, come modo per affrontare le onde della vita.
E poi Natale viene e va. Godetevelo mentre c’è e poi non pensateci più fino all’anno prossimo.
Vi lascio un libro da leggere con i figli e una musica da ascoltare in sottofondo. Ve lo giuro che è meglio di qualunque ansiolitico.
Grazie per questa immagine! Bella veramente l’idea di questo surf gioioso
Auguri!