Se l’idea di dormire tutti nel lettone per anni non fa per voi, e il metodo descritto dal Dott. Estivill (o metodo Feber o del controlled crying) vi sembra crudele o per lo meno troppo rigido, benvenuti nel club dei genitori alla ricerca della sana via di mezzo. Dopo una rapida analisi delle esigenze personali di ciascun membro della famiglia, abbiamo fin dall’inizio chiarito con noi stessi e con il Vikingo che a ognuno spetta il suo letto. Uno proprio spazio in cui sentirsi al sicuro, riposarsi e dormire quelle ore necessarie a vivere meglio durante il giorno. Dopo aver letto vari libri sull’argomento, abbiamo deciso di seguire quello di Tracy Hogg nel suo libro Il linguaggio segreto dei neonati(in realtà il libro non parla solo di sonno, ma è una guida completa anche per allattamento e molto altro). E’ un metodo facilmente adattabile ad ogni tipo di bambino, tiene conto delle esigenze del genitore che vive nella società moderna, ed è “ragionevole”.
Anzi più che un metodo, oserei dire che è una guida per il genitore che vuole insegnare a dormire al suo bambino in modo indipendente. Ma è anche una guida per capire come dormono i bambini. Perchè per quanto sia difficile crederlo, tutti i bambini passano delle fasi per l’addormentamento che vengono descritte con precisione nel libro.
L’autrice li chiama I tre stadi del sonno, e si possono riassumere più o meno così.
1. L’attimo. Quando il bambino inizia ad avere sonno, sbadiglia. Proprio come noi. Qui Tracy Hogg suggerisce di cogliere l’attimo e di mettere il bambino a letto, al più tardi al terzo sbadiglio. Se non si fa, allora il bambino inizierà a piangere, evitando di passare alla seconda fase.
2. La zona. Il bambino assume uno sguardo fisso, verso un punto lontano non definito, che lei definisce sguardo delle mille miglia. Questa fase dura 3 o 4 minuti.
3. Lasciarsi andare. Il bambino si comporta con un viaggiatore in treno che si sta per addormentare. Si appisola e la testa gli cade da un lato. Quindi riapre gli occhi per qualche secondo, poi si appisola di nuovo e la testa gli cade di nuovo svegliandolo. Riapre gli occhi e così via per 4 o 5 volte prima di addormentarsi completamente.
Se osservate il vostro neonato quando si sta addormentando vi accorgerete che la descrizione è assolutamente accurata. Ci si rende immediatamente conto che se non si riconoscono le 3 fasi, è facile che si facciano delle azioni che impediscano l’addormentamento. La prima fase, quella degli sbadigli, potrebbe essere molto breve per un bambino molto sensibile agli stimoli visivi, e c’è un forte rischio di perdersela. Quando poi si sta nella fase del ciondolamento della testa, i continui risvegli potrebbero essere presi per una difficoltà ad addormentarsi invece che per delle fasi necessarie all’addormentamento. Se interveniamo ad esempio infilandogli il ciuccio in bocca, o prendendolo in braccio rischiamo facilmente di ottenere la reazione opposta, impedendogli di addormentarsi invece di aiutarlo. Per quanto tutti i neonati passano queste fasi, ci sono delle differenze a seconda del temperamento del bambino. I bambini più tranquilli potrebbero avere una prima fase di sbadigli sufficientemente lunga , e si può attendere più a lungo prima di metterli a letto senza rischiare che inizino a piangere. Potrebbe anche verificarsi che un neonato del genere riesca ad addormentarsi da solo in un ambiente pieno di stimoli e luci, in quanto è perfettamente in grado di isolarsi. Al contrario un bambino molto vivace potrebbe sbadigliare solo un paio di volte, ed entrare in crisi velocemente, iniziando a piangere in modo convulso sbarrando gli occhi e agitando le braccia. Per questo tipo di neonati è ancora più importante cogliere l’attimo, e interrompere gli stimoli visivi. Questo è il tipo di neonato che non si addormenterà mai in una salotto pieno di gente.
Insomma conoscere questi 3 stadi dell’addormentamento non è sufficiente. Dovete conoscere anche chi è il vostro bambino. Sapere quali sono i suoi ritmi è un aiuto incredibile. Come ho suggerito nel post Le regole base di un buon sonno, provate a tenere un diario in cui annotate tutti gli orari di sveglia e addormentamento per qualche giorno. Questo vi servirà come riferimento.
Potete aspettare di entrare nella fase degli sbadigli oppure iniziare un pò prima se il vostro bambino è molto vivace e rischiate di perdere il momento. Qualsiasi tipologia sia il vostro bambino, seguite una routine che dica al bambino che ci si sta preparando ad andare a letto.
- Per un neonato basteranno pochi minuti: cambio pannolino, pigiamino, si tirano le tende, lo si mette nella culla e si canta una ninna nanna. O qualsiasi cosa vogliate voi, purchè sia sempre la stessa routine. Un consiglio, se cantate una ninna nanna, sceglietene una che vi piace veramente, io sono già 3 anni che la canto! Lo scopo è quello di calmarli, e non di farli addormentare. Se vedete che il neonato è entrato già nella seconda fase, quella dello sguardo fisso, è arrivato il momento di smettere le coccole e qualsiasi altra attività rilassante che avevato intrapreso. All’inizio della terza fase, quella del ciondolamento, mettelo nel lettino dicendo una frase tipo “ora ti metto nel tuo lettino, così potrai riposare bene” o qualsiasi altra frase il vostro senso materno o paterno possa suggerirvi.
- E’ possibile e probabile che il bambino abbia un sobbalzo. Dopotutto sta nella terza fase quindi è normale. Provate a vedere se si riaddormenta da solo senza il vostro intervento. Se non lo fa, potete provare a calmarlo dandogli pacche leggere al centro della schiena e sussurrando “shh shhh!”. Provate a non prenderlo in braccio a meno che non stia piangendo.
- Se si calma, si spenge la luce e si esce dalla stanza. A questo punto molti neonati sono in grado di addormentarsi da soli, seguendo gli ultimi stadi descritti sopra.
Questa è la teoria. E funziona anche molto bene per moltissimi bambini. Ma sappiamo bene che altrettanto spesso le cose non vanno come dovrebbero andare. Nel caso in cui non riconosciamo i segnali della prima fase ad esempio, il bambino portebbe essere troppo stimolato per addormentarsi, e il pianto è il suo modo per isolarsi. Ecco quindi alcuni consigli su come agire quando le cose non vanno secondo le aspettative.
Prendetelo in braccio, e senza cullarlo, sussurrategli nell’orecchio con voce decisa “va tutto bene! Mamma (o papà) è qui. Dobbiamo imparare ad addormentarci da soli. Ora ti insegno come si fa.” Aspettate che il bambino smetta di piangere e poi mettetelo subito nel lettino. Ma come si fa a farlo smettere di piangere senza cullarlo? Tracy Hogg sostiene che gli si possono dare delle leggere pacche al centro della schiena, mentre si emette un suono sussurrante “shh shhh!” vicino all’orecchio del bambino. Non dentro l’orecchio! Lo sh sh sh deve essere appena più forte del volume del suo pianto. Pacche ritmate sulla schiena e shh shh nell’orecchio sono una specie di miracolo. Il neonato non è in grado si sostenere più di 2 stimoli alla volta. Se ci aggiunge il terzo, cioè il suo pianto, non ce la fa. Quindi è costretto a smettere di piangere. Voi a quel punto lo rimettete nel lettino, magari un pò di lato, e continuate a dare pacche e a fare sh shh per un pochino. Prima che si addormenti del tutto, smettete, e uscite dalla stanza.
Tutto questo è solo un assaggio della ricchezza descrittiva del linguaggio dei neonati proprio del libro di Tracy Hogg. Ci sono descrizioni del linguaggio corporeo a seconda dell’età del neonato che lasciano a bocca aperta quando si riconoscono nel proprio frugoletto. I consigli pratici sono moltissimi, e si adattano ad ogni tipo di bambino, perchè partono sempre dall’osservazione del bambino, e non dall’assumere che un comportamento sia giusto a priori. Della stessa autrice ci sono almeno altri due libri (disponibili solo in inglese) che vanno a completare il primo, e che sono utili nel caso in cui le cose non funzionino a dovere: The Baby Whisperer Solves All Your Problems per il primi mesi, e
Secrets of the Baby Whisperer for Toddlers per bimbi un pò più grandicelli. Sono ricchi di suggerimenti estremamente utili ed esempi di come lei sia riuscita a risolvere casi più o meno difficili. Ma la cosa più importante di tutta la filosofia di Tracy Hogg, è che i suoi libri insegnano al genitore a fermarsi ad osservare il bambino prima di agire, per capire quale è il problema, come è iniziato, e quindi riuscire a trovare la strategia più utile per risolverlo. Un atteggiamento che penso possa tornare utile per moltissimo tempo.
Se ti fosse venuta voglia di leggere questo libro, compralo utilizzando uno di questi link e aiuterai questo sito a crescere:
The Baby Whisperer Solves All Your ProblemsTi potrebbe anche interessare Il linguaggio segreto dei neonati:
inMondadori.it
lafeltrinelli.it
sto testando il metodo hoggs un po’ personalizzato con la mia piccina di tre mesi… funziona!
prima si addormentava ad orari incredibili e solo alla tetta. ora, ho insistito a metterla giù prima che fosse addormentata e col ciuccio e man mano piangeva sempre meno e si sentiva sempre più sicura di riuscir da sola a dormire! ora, quando la vedo stanca, la porto in camera, canto “stella stellina” un paio di volte e l’accarezzo la testolina, la metto giù, lei fa qualche singhiozzo (credo che sia una bimba “da manuale” con tratti “sensibili”), continuo ad accarezzarle la testa dicendo “shhhhh shhhhhh” e nel giro di 5 minuti si dorme, sia di giorno che di notte! ho iniziato una settimana fa quindi in fin dei conti forse sto cantando vittoria troppo presto, ma da un po’ le mie braccia e la mia schiena ringrazia <3
Cinzia, io il libro della Hogg non l’ho letto, ma penso che, se dovessi avere un altro bambino, forse lo farei. Comunque penso che i libri ti possano dare delle indicazioni generali,anche molto utili, da cui solo tu, conoscendo te stessa e tuo figlio, puoi ricavare il metodo giusto per voi. Quello che posso dirti, in base alla mia singola esperienza personale, è che ci vuole tantissima, infinita, pazienza e che i risultati si vedono dopo varie alternanze di passi avanti e apparenti passi indietro…e questo vale sia per la nanna che per lo svezzamento che per lo spannolinamento!
In bocca al lupo!
grazie serena quindi tu mi consigli di provare con il metodo della hogg?
allora anche stasera ho individuato i 3 momenti, l’ho messa nel lettone agli sbadigli e senza mano si è addormentata in 5 minuti ma ero cmq li con lei.
domani magari provo a metterla nel suo lettino?
dici di prendere il libro della hogg?
grazie cinzia
Cinzia, se posso permettermi, in base alla mia esperienza personale e a quello che ho letto (libri e siti divulgativi), secondo me i risvegli con pianto disperato di tua figlia potrebbero essere dovuti al fatto che si addormenta con te e, in fasi di sonno più leggero, non trovando più la tua mano, si sveglia un po’ disorientata e spaventata…tu non ti sveglieresti preoccupata se, nel dormiveglia, ti accorgessi che non c’è tuo marito accanto a te?
io ho risolto il problema dei risvegli notturni insegnando a Puffetta ad addormentarsi da sola, con un metodo che, ora me ne sto rendendo conto, è una via di mezzo tra quello nazista di estivill (allora ne avevo sentito parlare ma non ho ami letto il libro) e quello molto più umano della Hogg (allora proprio non la conoscevo).
Ciao, anche io sono alle prese con qualche problema di sonno della mia piccola. Con Sara, la prima che ora ha 2 anni, sono stata iper fortunata, ha sempre dormito con noi nel lettone fino al quinto mese e poi, appena cominciato lo svezzamento e interrotto le poppate notturne, l’ho trasferita nel suo lettino dove ha sempre dormito da subito per tutta la notte. Con Greta ora sono un po’ in difficoltà; la piccola ha quasi 6 mesi e come la sorella è sempre stata con noi nel lettone ma ormai sono quasi 3 mesi che dorme solo se attacata al seno. So che è colpa mia perchè inizialmente appena di notte si svegliava e piangeva la attaccavo così smetteva subito, ma ora la cosa mi si sta ritorcendo contro. Ho cominciato durante il giorno ad utilizzare il sistema Tracy Hogg anche se lavoro e quindi la piccola è con me in ufficio e dorme nel passeggino in un ambiente comunque non ottimale ma qualche risultato già lo vedo. Il mio dubbio nell’affrontare questo metodo durante la notte è nei confronti della sorella che sicuramente si sveglierebbe con le urla che fa Greta quando non riesce a dormire e non trova conforto nel seno. Datemi un po’ di sostegno ….. Grazie
ciao ho letto i vostri commenti e domande, io vorrei chiedere un chiarimento. la mia Manzetta ha 7 mesi e anche noi abbiamo instaurato una certa routine : pappa, bagnetto , coccole o ciucciatina poi fa esattamente le fasi che descrive la Hogg e io la metto nel letto da una piazza e mezza in camera sua dove dormiamo in due. magari se ha bisogno oltre alla ninna nanna le tengo la manina e si addormenta.il mio “problema” è che mooolto spesso la prima ora dorme e poi si sveglia, vado in camera tengo la manina e si riaddormenta, e comincia a svegliarsi così ogni ora, oppure dorme magari 3/4 ore ma poi si sveglia spaventata e piange in piena notte. io non capisco perchè, se sono incubi o altro. perchè intervalla questo tipo di atteggiamento a sveglie continue ogni 2 ore e a volte ciuccia e a volte no ma comunque sono 7 mesi che non dormo. io allatto a richiesta e lo svezzamento procede a rilento per il momento le piace solo la frutta.
il libro della Tracy non l’ho letto comunque.
grazie mille cinzia
Grazie Serena; quando vengono i nonno a trovarci la routine non viene più molto rispettata e in più devo combattere contro teorie che non condivido.Ma mi danno una bella mano e allora faccio buon viso a cattivo gioco… Cercherò di seguire i tuoi consigli sperando di risolvere il problema prima che la panza aumenti!!! Grazie e un abbraccio.
ma a me niente risposta?…. : ((
Grazie,serena x avermi risposto..è bello che qualcuno ti calcoli e ti dia qlc speranza,soprattutto quando sei una neo-mamma alla prima esperienza e nonostante l’istinto materno e tutti i miti che lo accompagnano,sei assalita dai dubbi su tutto!
io sono ancora nella fase sperimentale in cui le provi tutte.
Mio figlio che nei primi giorni di vita era un santo,da qlc giorno(ora ha 25 giorni) a questa parte piange quasi tutto il giorno,nella culla dura poco e si calma solo alla nenna…allora ti vengono 1000 domande..ma si sazia..sarà buono il latte…o forse è mal di pancia..o carattere….bbbbboò e le nonne di 230 anni avanzano le loro teorie!..in compenso la notte..almeno fino ad oggi dura la sue 3-4 a volte 5 ore e poi si sveglia x fare la poppata poi si riaddormenta…ma tra le mie braccia mentre aspettiamo il ruttino…tracy mi ammazzerebbe!!!!
cmq quale è il titolo del libro che mi consigli?
grazie ancora…ci aggiorniamo
@bibi essere neomamma e avere dubbi? mi ricorda qualcuno? 😉
Stai tranquilla, andrà tutto benissimo! Il libro da cui iniziare è certamente il primo della lista: il linguaggio segreto dei neonati (trovi il link in fondo al post). E’ un libro molto semplice e scorrevole che ti aiuta ad osservare tua figlia per capire di cosa ha veramente bisogno. Un abbraccio.
buon giorno a tutte …ma..volevo chidere se esiste un metodo-tracy x addormentare i lattanti che hanno meno di 3 mesi…il mio x ex ha 25 giorni….magari posso iniziare sin da subito…
@bibi il metodo di Tracy Hogg può essere adottato tranquillamente fin dall’inizio. Io l’ho fatto dalla prima settimana con entrambi i figli. Magari leggi il libro così hai più informazioni di quello che trovi semplicemente qui. Hai guardato anche gli altri post? Fammi sapere se hai dubbi. Ciao.
Ciao Serena, ti scrivo di nuovo sperando in una tua risposta.So che sei impegnatissima tra famiglia e blog ma ho davvero bisogno di un tuo consiglio.Il sonno notturno di Matteo , a quasi dieci mesi, non fa che peggiorare. se fino a un mese fa bastava rimettergli il ciuccio e girarlo per far sì che si riaddormentasse ora non è più così.Lo devo prendere su, cullarlo e sperare che non strilli non appena lo riappoggio sul lettino.mio marito lavora tutto il giorno, io ho ripreso da tre mesi e in più…sono di nuovo in attesa!Inoltre credo, nel disperato tentativo di farlo riaddormentare in tutti i modi, di dargli abitudini sbagliate, come dargli da bere tisane, latte ogni volta che si sveglia.L’addormentamento poi è un delirio; da quando ha scoperto la visione “verticale” non c’è modo di tenerlo giù.Si arrampica alle sbarre e si mette in piedicontinuamente,per questo motivo cerco di velocizzare il processo cullandolo in braccio e mettendolo giù quando è cotto.Lo faccio da un paio di sere e temo che per questo motivo la notte non si riaddomenti più se non cullandolo. Motivi che potrebbero agitarlo? Va al nido da quasi tre mesi e si è ambientato molto bene.E’ in periodo dentini (non ne ha nemmeno uno anche se la ped diceva che erano vicini).Di giorno dorme abbastanza ed è tutto sommato un bimbo tranquillo,anche se è un moto perpetuo.Vorrei tentare il metodo Hogg ; ma se non si calma quando lo prendo su( e lui non si calma) come devo procedere? Grazie per l’aiuto che vorrai darmi; sono abbattuta!
Scusami Monica, a volte mi perdo qualche commento. E’ difficile per me darti dei consigli, e mi sembra che tu abbia parecchie idee su cosa potrebbe causargli problemi (lo culli, gli dai tisane, eccetera). Hai provato a leggere il post https://genitoricrescono.com/tracy-hogg-risolve-vostri-problemi-sonno/? Dai un’occhiata al post e magari anche a qualcuno dei commenti. Se hai dubbi specifici, chiedi pure. Coraggio!
ciao serena,grazie x il consiglio.da alcuni giorni la notte va 1 pò malino,si mette a piangere all’improvviso e la devo x forza prendere.x riaddormentarsi poi è 1 impresa.volevo kiederti 1cosa:la pulce ha quasi 9 mesi,quanto dovrebbe dormire?a me sembra ke lei abbia sempre sonno!!!la mattina dopo 1 ora e mezza ke si sveglia ha di nuovo sonno e la metto a dormire.di solito dorme da 1 ora a 2 ore.poi si sveglia gioca 1 pokino e le do la pappa,sta a tavola cn noi,gvioca 1 pokino e di nuovo la metto a nanna verso le 14/15(dipende da quando pranza)dorme circa 2 ore,2 ore e mezzo,si sveglia e le do la merenda.gioca ma verso le 19/19.30 ha di nuovo sonno….O.o…..possibile???eppure nn dorme poco….cmq di solito a quell’ora nn la faccio dormire xkè sono fuori,considera ke lei dorme a casa xkè è del tipo sensibile vivace quindi se ci sono rumori o persone ke la stimolano nn dorme!!!in sintesi arriviamo la sera ke ha 1 sonno allucinante e x distrarla dobbiamo giocare cn lei.possibile ke la sera quando la metto a letto sia troppo stimolata?devo dire ke si addormenta senza troppe difficoltà,ma magari poi ha il sonno disturbato?boh…….
Alessandra a 9 mesi 3 sonnellini, incluso il minisonnellino (30-45 minuti) nel tardo pomeriggio è assolutamente normale! Se salta il minisonnellino serale invece di distrarla per tenerla sveglia prova a metterla a dormire un po’ prima. Comunque pensa anche se è semplicemnete un periodo, denti? asilo? nonni? Boh, pensa a cosa succede intorno a lei che potrebbe agitarla di più la notte.
Ciao Serena,
ho letto tutti articoli correlati al metodo di Tracy Hogg, e da stanotte ho cominciato di applicarlo con la mia piccolina.
Si chiama Aijan e ha 6 mesi. Di giorno non si addormenta quasi mai con seno ormai da un pò, la cullo sul cuscino e si addormenta in circa 5-10 min. Pero vorrei insegnarle ad addormentarsi da sola e farsi che non si svegli spesso la notte. (come tutte le mamme vorrebbero:)
La notte ogni volta che si sveglia chiede il seno, qua l’ho abituata io a fare cosi.
Ieri sera si è addormentata mentre mangiava..e non sono riuscita a svegliarla. (si addormenta molto presto circa 20-20:30, visto che abbiamo cambiato ora legale ieri si è addormentata alle 19:00!!!)
La prima volta si è svegliata alle 22:00, dopo di che ho applicato il metodo, e ho impiegato circa 30 minuti.
La seconda volta si è svegliata al’1, e ho impiegato un ora per farla addormentare da sola nel lettino. (dorme quasi sempre nel lettino)
La terza volta si è svegliata alle 5 e ho impiegato pochissimo perché le ho dato da mangiare, e si è addormentata quasi subito nel lettino.
Stamattina l’ho fatta addormentare dopo un’ora di tentativi.
Comunque continuo cosi e vediamo. Di solito seguiamo la routine la sera cioè bagnetto, cambio, breve massaggio e poi seno.
Le mie domande sono:
1) quando la faccio addormentare nel lettino le do piccole pacche sulla schiena e canto la Bella tartaruga cosi si calma meglio (quando è in braccio) e quando la metto giù ogni tanto le do piccole pacche comunque stamattina si è addormentata cosi. Ma è giusto cosi? o non devo darle le pacche?
2)poi quando è in braccio si aggrappa molto forte a me quindi la devo proprio staccare, vorrei chiedere se va bene o devo proprio tenerla in braccio finché si rilassa completamente
3) appena la metto giù ricomincia a piangere … la devo prendere subito?
( di solito aspetto almeno 3 sec)
grazie mille Serena per le tue risposte!
Balym
una rettifica; i pisolini di cui sopra si riferivano a prima di andare al nido a tempo pieno.Ora credo ne faccia uno o due al nido e l’altro a casa il pomeriggio.Stop!Vado a nanna!
Son sempre io.Quindi di fatto la notte non so bene come comportarmi..devo fare PU PD tutte le volte che frigna anche se non è un pianto vero e proprio?Poi il mio dubbio è: se per esempio fossero i dentini o ansia da separazione o che so io non è che gli faccio una ” cattiveria” con il PU PD??A volte mi chiedo se son troppo pretenziosa; in fondo è normale che i bimbi si sveglino e lui non mi fa stare alzata tutta la notte.E poi neanche a farlo apposta incontro solo mamme di bimbi che “dormono tutta la notte”; GRRR!comunque ritornando a noi Matteo di giorno dorme abbastanza.Prima del nido un’ora, un’ora e mezza al mattino, idem dopo pranzo intorno alle 13 e poi mezzora o niente il pomeriggio(arrivando sempre a sera nervoso e stanco).Quello di cui son contenta è che la sera da un po’ di tempo a qs parte si addormenta facilmente e senza fare troppe storie (stasera l’ho appoggiato e non s’è sentito più).Chiedo scusa per la lungaggine e per le abbreviazioni che odio ; ) . Buona notte Serena e a voi tutte mamme!