Il sonno vien dormendo

Pierino, di 6 mesi, si guarda intorno felice emettendo gridolini di gioia. Carletta, di 2 anni, continua incessantemente a tirare fuori un gioco dietro l’altro. Paolino, di 3 anni, salta senza posa sul letto da 1 ora. Scene di idillio familiare?
Quasi, solo che sono le 11 di sera, e voi vi chiedete per quanto durerà ancora.
L’idea che non sia abbastanza stanco vi ha trattenuti finora dal metterlo a letto. Pena, discussioni infinite, pianti insaziabili, e capricci.

Ma come è possibile che non abbia ancora sonno?

Il problema è che il sonno ce l’ha. E di questo vi accorgerete probabilmente il giorno seguente, quando sarà stanco e lagnoso, quando nulla andrà come deve, e il senso di colpa di essere un genitore incapace vi presenterà il conto della giornata.
Il bambino, che si sta divertendo, difficilmente andrà a letto volentieri. E’ più facile che faccia il possibile per allungare i tempi, e intrattenersi ancora un pochino a giocare con voi o da solo. Questo è vero per neonati curiosi di 4 mesi, tanto quanto per bambini più grandi.
Il punto è che i bambini hanno bisogno di dormire, anche se non lo dimostrano.
Inoltre il bambino stanco, spesso entra in quello che io chiamoloop motorio, tipico del bambino amplificato, ma non solo.

Ora, sembrerà incredibile, però hanno dimostrato che il sonno vien dormendo. Ovvero, il bambino che dorme regolarmente durante il giorno, dorme meglio la notte. E anche far andare a letto più tardi nella speranza che dorma meglio, o almeno più a lungo la mattina, è spesso controproducente.
Certo, come sempre, non è tutto o bianco o nero. Ci sono le sfumature.
(E infatti una delle mie nipoti è perfettamente in grado di dormire circa 12 ore filate indipendentemente dall’orario di inizio. Se si addormenta alle 9 di sera, si sveglia alle 9 di mattina. Se si addormenta alle 11, si sveglia alle 11. Ma perché sempre i figli degli altri riescono in queste imprese, e mai i miei?)

Ma in linea generale funziona proprio così. Insomma, anche se poco intuitivo come concetto, il sonnellino pomeridiano aiuta il bambino a dormire meglio la notte, con le dovute accortezze.

– il sonnellino deve essere effettuato negli orari giusti, e non a ridosso dell’ora della nanna;
– il sonnellino deve avere una durata consona all’età del bambino, e possibilmente evitare di farlo dormire per diverse ore di giorno.

Ma quali sono gli orari giusti? Non c’è certo bisogno di tirare fuori tabelle. Basta il buon senso.

Un neonato dai 4 mesi in su, ha bisogno di dormire almeno 3 sonnellini durante il giorno. Uno la mattina di 1 ora e mezza/2 ore circa. Uno altrettando lungo dopo pranzo. E un mini sonnellino di mezzora/45 minuti nel tardo pomeriggio, prima di cena. Questo ritmo gli è congeniale perché gli permette di riposare sufficientemente tra una poppata e l’altra. Se dormisse più a lungo, verrebbe meno l’allattamento, che dovrebbe essere diradato, e questo, tranne rare eccezioni, non è molto buono. Anzi, è una garanzia del fatto che tendenzialmente vorrà recuperare la notte tutte le poppate mancate di giorno.

Intorno agli 8/9 mesi, il neonato inizia a non aver bisogno del minisonnellino prima di cena.

Tra i 12 e i 15 mesi il bambino inizia a non aver bisogno del sonnellino della mattina e il sonnellino del pomeriggio potrebbe allungarsi leggermente.

Ed infine intorno ai 3 anni, anche il sonnellino pomeridiano viene abbandonato.

Per sapere quando è arrivato il momento di eliminare un sonnellino, basta osservare il comportamento del bambino. Ad esempio, quando intorno agli 8/9 mesi notate che improvvisamente inizia a fare molte più difficoltà ad addormentarsi dopo cena, allora è probabilmente arrivato il momento di eliminare l’ultimo sonnellino della giornata.
Allo stesso modo, se noi continuiamo a pretendere che il bambino di 14 mesi dorma la mattina, ma non ne ha veramente bisogno, molto probabilmente otterremo che sarà molto difficile farlo addormentare nel pomeriggio. E la reazione a catena farà si che il sonnellino del pomeriggio verrà spostato spontaneamente più tardi, con effetti drammatici sull’addormentamento della sera.

I passaggi qualche volta avvengono spontaneamente, senza nessuna conseguenza apparente se non la scomparsa di un sonnellino, che, a ben vedere, è più spesso un dramma per il genitore che sperava in quel momento di pausa per dedicarsi a qualche progetto importante.
La maggior parte delle volte però avvengono con un po’ di difficoltà. Il bambino spesso è pronto ad abbandonare il sonnellino, ma essendo abituato a farlo, diventa irrequieto o capriccioso. E’ quindi importante nei momenti di passaggio offrire delle attività tranquille come alternativa, per dare la possibilità di recuperare le forze. E’ una buona idea anche quella di anticipare leggermente l’orario del sonnellino successivo, almeno temporaneamente (poi si aggiusterà da solo all’orario che è più congeniale al ritmo del bambino).

Quindi, se vostro figlio dorme male la notte, se è capriccioso, o se spesso si sveglia molto presto al mattino, provate a dare un’occhiata alla durata e frequenza dei sonnellini diurni, e magari anticipate anche l’orario per andare a letto della sera. Un po’ di sonno in più potrebbe far dormire meglio tutta la famiglia.

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54 thoughts on “Il sonno vien dormendo”

  1. Allora..argomento cui sono molto sensibile..

    @silvia beata te che dopo i 2 anni e mezzo hai il sorcetto che ti dorme tutta la notte..noi ancora nn abbiamo questa fortuna ..sob..ed ha 3 anni e 8 mesi!!! anche noi abbiamo avuto gli stessi problemi per il sonnellino pomeridiano…almeno 40 minuti di ninna nanna òh o di dondolamenti per farlo addormentare (e aveva bisogno del sonnellino!!!)

    Io ho sempre pensato che il sonno dei bimbi è sacro..tanto che ormai invece di fare cene con gli amici facciamo pranzi… Io sono frenata da mio marito ma metterei a ninna Patacecio anche alle 19.30..alla fine compromesso: patacecio va a letto 20.15/20.30.

    Nn capisco proprio quei genitori che per nn mancare ad un concerto o altro mettono ‘sti bimbi sui passeggini e li fanno gironzolare fino all’una di notte… E sicuramente a mia volta verro’ criticata da qualcuno che mi considera talebana…

    silvia ancora ti chiamo in causa..ma quando er sorcetto ha iniziato ad andare a ninna da solo…?? Ric ancora fa qualche storia quando gli metto in pigiama..

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    • Ninna da solo??? No chiariamo che ce ne sono veramente pochi che vanno a ninna da soli. Il Vikingo continua ad inveire che lui non ha sonno (4 anni e 5 mesi) nonostante ci siano evidenti segni del contrario, ma noi siamo inflessibili: ore 19.30 si va a letto. A proposito, per far passare la cosa noi abbiamo separato l’orario dell’andare a letto (che dipende da noi) da quello del dormire (che dipende da lui, anche perché non possiamo mica obbligarlo ad addormentarsi). Quindi, alle 19.30/20 si va a letto, poi si legge la storia, si da la buonanotte, e se lui non vuole dormire non c’è problema: può rimanere a leggere da solo a letto. Ma non ci si alza e assolutamente non si esce dalla stanza.

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  2. accidenti Serena! fino a due anni e mezzo! poveri voi! allora mi devo considerare tanto fortunata diciamo che dopo i 13 mesi noi abbiamo ricominciato a dormire…

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  3. ciao, io sono una grandissima fan del “son vien dormendo”, forse anche un po’ fanatica e ho sempre cercato di applicarlo e devo dire con ottimi risultati (nanna verso le 21 e sveglia verso le 7.30 sonnellino pomeridiano di almeno due ore). Siccome la mia piccola (oggi 18 mesi) non è mai stata una gran dormigliona ho letto e studiato tanti libri sulla nanna e solo dandole orari e routine siamo arrivati a dei bei risultati. Abbiamo sempre cercato di rispettarla anche a discapito ovviamente della nostra vita sociale, soprattutto serale ma che dire.. ancora oggi quelle poche, anzi pochissime volte che va a letto tardi (max 2230/23) mi sembra quasi di farle una tortura.
    La cosa che mi dispiace è che ci sono tanti, tantissimi genitori che se ne infischiano degli orari, che vogliono portare i figli di 1 anno a cena fuori e farli andare a dormire a mezzanotte perchè gli fa comodo, questi stessi genitori tante volte ci hanno criticato e preso anche un po’ in giro per la questione nanna ma questi stessi genitori poi si lamentano perchè il figlio ancora a tre anni si sveglia la notte… allora…spesso si raccoglie ciò che si semina…

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    • @Chiara purtroppo devo dirti che il fatto di seguire delle routine regolari, mandarli a letto presto tutte le sere e farli dormire molto durante il giorno non è una garanzia che il bambino dorma tutta la notte. Ne sappiamo qualcosa noi con il Vikingo che ha iniziato a dormire tutta la notte solo dopo i due anni e mezzo. E non è vero nemmeno il contrario perché come sempre ogni bambino è un individuo diverso, e ci sono bambini che riescono a gestire il sonno in qualsiasi condizione al contorno. Però se io avessi un figlio con problemi di sonno, mi muoverei certamente nella direzione di farlo dormire di più anche durante il giorno per aiutarlo a regolarizzarsi. Quello che è sempre vero però è che un bambino che dorme molto, cresce meglio.

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  4. C’è anche chi sceglie la materna privata perchè permettono al bambino di fare il pisolino…
    Non sono pochi i coetanei del Sorcetto che vanno a dormire verso le 22.30/23

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  5. Silvia in effetti il Vikingo va a letto alle 19.30, e in media in Svezia tutti i bimbi vanno a letto a quell’ora, quindi sono anche 2 ore in più per notte (sveglia alle 7 o 7.30). Visto che in Italia si tende a mandarli a dormire più tardi, forse è normale che il sonnellino pomeridiano resti un più a lungo per compensare. Mi chiedo però come se la cavano quelli che andando alla materna non possono dormire il pomeriggio. Deve essere un bello stress per il bambino che dorme sistematicamente meno del necessario.

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  6. La mia piccola peste a 17 mesi sta abbandonando il sonnellino mattutino ed è piuttosto regolare in quello pomeridiano.
    La sera, verso le 20.30-21 le dico: “andiamo a cambiarci per fare la nanna” e lei trotta di là contenta.
    La cambio, la metto nel lettino, lei saltella un po’, cerca di rompere la tenda (è moolto sistematica in questo, infila le ditine nel ricamo e – strac!) ma si addormenta abbastanza facilmente con il ciuccio e pizzicandomi morbosamente la mano.
    Bello eh? Mancano solo gli uccellini cinguettanti o la musichetta da spot, sipario, applausi.
    Peccato che poi venga il “backstage”: si sveglia parecchie volte (denti, perdita di ciuccio, perdita di mano della mamma che ha i crampi) e vuole venire nel lettone, dove finisce immancabilmente verso le 5.30-6.00 quando le viene fame.
    Purtroppo non siamo riusciti a seguire il vangelo secondo Tracy Hogg e abbiamo miseramente deragliato, con il risultato che ancora non riusciamo a dormire decentemente.
    Però il sonnellino è regolare…

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  7. Serena, ti assicuro che conosco diversi bambini, con più di 5 anni, che ancora dormono il pomeriggio.
    Conosco persone che hanno chiesto alla scuola materna di fare uno strappo alla regola e mandare a dormire i figli dopo pranzo.
    Che ti devo dire? Secondo me non è affatto precoce l’abbandono del pisolino a 3 anni e mezzo, ma mi regolavo con quello che sentivo in giro.
    Oh, del resto qui siamo in Paese mediterranaeo… ancora la siesta è retaggio atavico! 🙂

    Confermo, comunque, che per il Sorcetto la regolarità è tutto. Nel sonno in particolare. Pochi strappi alle regole e solo quando necessari, lo rendono più sereno.
    Adesso che è grandino lo sa anche lui: a volte la sera chiede che ore sono e, se sono passate le nove, dichiara lui stesso che è meglio andare a dormire.
    Del resto stabilire una routine è stato l’unico modo per sopravvivere: ora l’ha metablizzata anche lui e ci si trova bene.
    Per esempio, in rarissimi casi di grande stanchezza (magari il giorno dopo uno dei rari strappi alle regole) decide di sua iniziativa di fare un pisolino pomeridiano (parlo di 1 o 2 volte l’anno, eh!), ma la sera sempre alle 21 va a letto.

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  8. Silvia….anche il nostro sonnellino pomeridiano è sempre stato travagliatissimo: arrivavo a cullarlo per un’ora in mezzo ad urla belluine… Che fatica! E lì ti chiedi, ma perché gli altri crollano e il tuo fa così????
    Alla sera lui, come sua madre da quand’era in fasce, non ama andare a letto presto e preferirebbe dormire di più al mattino. Ma quando va all’asilo riusciamo a tenere un ritmo abbastanza regolare, in vacanza prendiamo il giro vacanziero e andiamo a nanna più tardi per svegliarci più tardi.
    Diciamo però che, considerando tutta l’attività che fa quando è sveglio, lui non ha bisogno di dormire 12 ore per riprendersi (come mio nipote che è un ghiro e appena si stanca un pelo di più dorme un sacco…sì sempre quelli degli altri…ha ragione Serena…); Tato più di 8 ore (il massimo del massimo) non gliela fa. Ma ora non mi lamento, il vero incubo sono stati i primi 18 mesi con quest’esserino che non ne voleva sapere di stare da nessuna parte!!!
    Grazie come sempre per i validi consigli e le rassicurazioni.

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  9. @Serena Non e’ che ci siamo cascati, ci abbiamo provato!! Ogni giorno era un caso a parte, crolli o balli sfrenati alle 19.30 o alle 22.30 senza motivi apparenti… Abbiamo provato a imporre un orario (e a quel punto provi a proporre quello piu’ congeniale a te ;P) e la cosa e’ stata altalenante finche’ lei non ha raggiunto la pace con l’orario piu’ o meno fisso, dopodiche’ e’ stata LEI a trovarsi l’orario giusto per il suo metabolismo. Da notare che appena e’ successo questo per la sera, e’ successo anche per il giorno. La durata dei pisolini diurni e’ ancora piuttosto imprevedibile, ma l’orario abbastanza stabile. Baci!!

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  10. StranaMamma, la lotta con il sonno, soprattutto diurno, del Sorcetto è stata epica! Aveva assoluto bisogno di dormire, ma era una guerra convincerlo ad appoggiare la testa da qualche parte.
    L’amplificato tende ad arrivare al limite assoluto, quello di non ritorno, per poi crollare in una crisi isterica che rende il sonno ancora più improbabile. E poi magari si addormenta alle sei del pomeriggio con conseguenze inimmaginabili per la notte.
    Fino a quando mi sono resa con to che il sonnellino pomeridiano era necessario, aiutarlo ad addormentarsi è stata una priorità assoluta: regole ferree e contestatissime da lui, già dall’età di un anno.
    Però, quando ce vò, ce vò. Obbligo assoluto almeno di provare a dormire: magari ci metteva un’ora, ma toccava farlo.
    Anche perchè non ti dico come si riduceva, se saltava il sonnellino.
    Quando poi il sonno poeridiano è diventato superfluo (tre anni e mezzo, me lo ricordo, d’estate… un po’ prestino, eh!), abbiamo lasciato stare ed abbiamo anticipato l’ora della nanna serale. Con ottimi risultati notturni (solo allora si è veramente stabilizzato, dormendo tutta la notte di fila).
    Oggi, va a dormire alle 21 spontanemamente tutte le sere (bacino a mamma, bacino a papà, io vado a dormire). Se si fa tardi una sera, non gli facciamo mai sueperare le 23 (compreso ritorno a casa), anche in casi di cene a casa di amici: per lui è assolutamente il massimo tollerabile e deve essere anche una cosa che si verifica molto raramente, se no non ce la fa.
    Anche perchè la mattina, appena si accorge (ma con cosa se ne accorge, accidenti, non l’ho mai capito!!!) che è giorno, lui si sveglia comunque.

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  11. Io ho imparato che ogni bambino deve trovare il suo orario giusto. Si puo’ provare a “proporre” gli orari giusti per i sonnellini diurni e il sonno notturno quando sono molto piccoli (sotto i 4 mesi per TopaGigia, bimba attiva ma non amplificata), ma poi fanno da soli. Io non sono ancora tornata al lavoro e mio marito lavora di pomeriggio, quindi abbiamo provato ad allungare la sera per poter tirare un po’ piu’ tardi la mattina, ma le notti erano disastrose. Adesso TopaGigia ha 10 mesi, fa il pisolino della mattina e quello del pomeriggio e la sera va a letto tra le 20 e le 20.30 e se non ci sono problemi fa finalmente la notte tutta di fila (tipo stanotte, aaaaahhhhh) svegliandosi verso le 7.30. E ho notato che va a letto a quell’ora anche se il pisolino del pomeriggio si e’ per qualche motivo accorciato (45 minuti) o allungato (fino a dure ore e mezza a volte). E’ la sua ora. Ed e’ un’ora assolutamente umana, quindi va benissimo cosi’.
    Devo dire che TopaGigia ha anche il pregio che se deve recuperare del sonno (in un verso o nell’altro), tende a farlo di giorno, quando in fondo e’ piu’ gestibile. La sera non ci sono santi che tengano.
    Aggiungo anche che pero’ tutto questo e’ avvenuto con una buona regolarita’ dopo i 9 mesi, e dopo aver tolto completamente il latte materno (non sempre sufficiente, nel nostro caso). Prima e’ stato abbastanza un delirio.

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  12. Domanda impertinente: Serena, ma tu col Vikingo amplificato sei riuscita a rispettare la tabella? Oppure ogni tanto anche tu, il mio mito nordico, ha sbarellato?

    Io, con il mio amplificato ho sempre fatto una fatica mortale soprattutto perché lui odiava (da neonato soprattutto, ora a due anni e mezzo è diverso…in meglio ringraziando il cielo) qualsiasi regola che incidesse sui suoi bioritmi: sonno e cibo. Può darsi che io non sia stata così costante come avrei dovuto, ma, come ben sappiamo noi madri di amplificati, la loro tenacia è dura da gestire….

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    • @StranaMamma il Vikingo è sempre stato un amante della routine,che io ho instaurato sin dal primo giorno. Ho scoperto presto che per lui sapere cosa lo aspettava era fondamentale, quindi ho fatto in modo che ogni passaggio dalla veglia al sonno fosse guidato da segnali chiari. Ci sono state volte (spesso) in cui ha lottato con tutte le sue forze contro l’addormentamento, ovviamente, soprattutto se era già troppo stanco o ipereccitato. Però io sono stata abbastanza inflessibile. A costo di passare tutto il tempo del presunto sonnellino a lottare con lui per farglielo fare (anche quando aveva poche settimane). Mi sono spesso scontrata con chi mi diceva che era colpa mia (ma davvero???) e che dovevo lasciarlo fare, che quando aveva sonno si addormentava da solo (come no!). E mi sono anche lasciata convincere qualche volta, per poi trovarmi in uno stato pazzesco, tra crisi di pianto, capricci, orari tutti sballati. Poi ripristinavo la routine del sonno e tutti i tasselli finivano al posto giusto. Che fatica però!

      @Silvia perdere il sonnellino a 3 anni e mezzo non lo chiamerei precoce.

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  13. l’avranno anche “scoperto” di recente, ma la mia nonna lo sapeva di gia’, quando diceva che “suonn tira suonn”, sonno tira sonno 😀

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    • @supermam sai come sono gli scienziati, si divertono a verificare delle ovvietà. Ah! il sapere popolare 😉
      @barbara ah ah! ci siete cascati anche voi. A letto più tardi per dormire più a lungo. Baci a TopaGigia!

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  14. Bello questo post!!!! Io ho poche fissazioni con i miei figli, ma ne ho una su cui non transigo, e non permetto che nessuno intervenga per fare a modo suo: la nanna si rispetta. Ho sempre pensato che il sonno dei bambini è intoccabile, indispensabile e assolutamente non sindacabile. Se ho visite a casa e il bambino dorme, e la visita mi chiede di svegliarlo o di poter andare in camera a vederlo, mando allegramente a cagare la visita, chiunque essa sia. Rabbrividisco di fronte ai genitori che fanno “tirare” i bambini di mesi tutto il giorno senza dormire (esistono, esistono, li ho visti con i miei occhi) perchè si facciano 12-13 ore di sonno di notte, perchè i genitori non sopportano di doversi alzare presto.
    Tutti i bambini sono diversi, io su tre non ne ho avuto uno uguale nemmeno per il sonno: ho avuto la bimba insonne (e ancora oggi a 13 anni dorme pochissimo), il bimbo ghiro e il bimbo “normale”… ho sempre cercato di adeguarmi ai loro ritmi, basta essere attenti ai segnali… e cercare di essere costante e regolare negli orari: non si può pretendere che un bambino si addormenti sempre in poco tempo se oggi lo facciamo andare a letto alle 8 e domani alle 11…

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    • Sono d’accordo mammaemigrata. CI sono dei bambini pe ri quali l’irregolarità non è un problema grosso, ma sicuramente per la maggior parte dei casi stabilire regolarità negli orari del sonno dei bambini può salvare da un sacco di problemi di sonno notturno, ma anche comportamentali,visto che un bambino stanco è più facile che faccia capricci.

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