Giocare insieme a te

Cosa vuol dire tinkering?
La definizione migliore è quella di Stefano Buratti del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. “Alla fine Tinkering è un contenitore di talmente tante cose che non mi stupisce affatto che non ci sia una parola italiana per descriverlo”.
tinkering1A voler essere tecnici, si tratta di una metodologia didattica, nata e sviluppata presso l’Exploratorium di San Francisco, che consente di sperimentare attraverso attività di costruzione che valorizzano la creatività, il divertimento e l’indagine, fortificando l’impegno e la concentrazione.

Ed è proprio quello che abbiamo fatto noi domenica scorsa al Explora – il museo dei bambini di Roma con Kinder Sorpresa: giocare insieme ai nostri figli, sperimentare e costruire forme tridimensionali con l’utilizzo di semplici cannucce.

Eravamo tante squadre, ciascuna formata da un genitore e un figlio. I primi pronti a sperimentare la complicità con i propri bambini, i secondi intenti a diventare dei piccoli ingegneri.

Una volta spiegato alle squadre come usare il materiale a disposizione (cannucce, snodi per unirle e forbici), siamo passati ai fatti.

tinkering2Prima sfida: costruire la struttura di una tenda simile a quella degli indiani
Occorrente: 6 cannucce lunghissime e 4 snodi

Mentre Emma si ingegnava a costruire io le facevo da assistente. Lei doveva trovare il suo metodo per unire, dividere e costruire, ed io dovevo lasciarmi guidare senza interferire con le mie logiche di persona adulta.

tinkering3Seconda sfida: costruire una fionda
Occorrente: cannucce, forbici, snodi, elastici e un pezzetto di carta stagnola

Questa è stata una sfida più complicata, avevamo una scheda con le istruzioni da seguire. C’erano molte cannucce da tagliare, diversi snodi da inserire ed elastici da annodare per farla funzionare. Per questa sfida c’è stato un vero e proprio gioco di squadra. Ci siamo divise i compiti in base alle nostre attitudini: lei tagliava le cannucce e inseriva gli snodi, io annodavo e sistemavo gli elastici.

Terza ed ultima sfida: la creatività
Occorrente: avevamo a disposizione tutto il materiale necessario, ma soprattutto la nostra fantasia

Questa per me è stata la sfida più bella, quella che mi ha permesso di esplorare la fantasie e la creatività di Emma. Mentre le assistenti del laboratorio ci esponevano idee da copiare, Emma ha iniziato a girare per il Lab andando alla ricerca del materiale a lei necessario.
La sua prima creazione di fantasia è stata un fiocco di neve e, dopo averlo realizzato, ha capito che poteva fare qualcosa di più grande e più difficile, ne aveva la capacità e soprattutto la fantasia.
Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e si è cimentata nella realizzazione di una gabbietta per uccellini.
Questo è il vero scopo del tinkering: apprendere attraverso il fare, seguendo ognuno la propria ispirazione.

Sono orgogliosa di aver giocato insieme ad Emma ad armi pari, di essere tornata bambina per un giorno e mi riprometto di farlo più spesso, magari seguendo i suggerimenti che Kinder Sorpresa ha messo a disposizione sul sito. Ci sono simpatici spunti per giocare insieme ai nostri figli in casa o all’aperto.

– di Arianna Pand ed Emma, che sono state le nostre inviate creative-

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