genitorisbroccano

genitorisbroccano è lo spazio da usare quando senti di avere solo voglia di urlare.
Quando non ne puoi più.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà paziente stanno venendo meno.
Quando tutti i tuoi buoni propositi sono miseramente crollati davanti all’incomprensibile ostinazione dei tuoi figli.
Quando hai mandato a farsi benedire tutte le tue più radicate convinzioni circa l’allenamento emotivo e l’empatia.
Quando sei riuscito a mettere tuo figlio in punizione già 3 volte da quando si è svegliato, e sono appena le 8.30 del mattino.
Quando hai ormai raggiunto la definitiva convinzione che sei una pessimamma o un papàpessimo.

Questa è una stanza insonorizzata: fuori da qui non sentono nulla. Ti leggeranno solo altri genitori solidali che sanno benissimo come ti senti.
Qui è vietato dare consigli (soprattutto quelli buoni).
Qui è vietato trovare soluzioni.
Qui è vietato citare “metodi”.
Qui è vietato fare i saputelli!
I commenti autorizzati sono solo le pacche sulle spalle: sarà nostra cura rimuovere ogni altro tipo di commento.

Da questo momento potete urlare! Nulla è inconfessabile per genitorisbroccano!

PS: Se invece hai bisogno di consigli, cerca un articolo nel resto del sito che faccia il caso tuo, e posta un commento lì : genitoricrescono.com

4,482 thoughts on “genitorisbroccano”

  1. io sbrocco perchè non riesco a trovare una, dico una sola mamma che sia solo mamma! Possibile che io sia la sola a non lavorare? Intendo dire che ho mollato il lavoro con l’arrivo del primo figlio perchè era un lavoro così deprimente che non volevo sacrificare la possibilità di stare col mio piccolo, e di dargli una mamma a tempo pieno, per un lavoro che non mi gratificava affatto. E poi ho fatto il secondo figlio, e men che meno tornerei a fare il lavoro di prima. Certo, nel mio caso han giocato due condizioni che – purtroppo o per fortuna – non si verificano per molte:
    1-potevo permettermi di non lavorare
    2-non ho ancora capito quale lavoro mi piacerebbe fare

    Però, se da un lato è giusto che la donna si realizzi anche nel lavoro, mi sono rotta le p… di quelle che, sentendo che non lavoro, prima commentano ‘che fortuna!’, poi, quando chiedo loro come mai loro non stanno a casa coi piccoli, mi rispondono puntualmente: ‘ah, ma io non ce la farei mai!’ (e non per i soldi). Allora diciamolo: al di là del fattore economico (tra nido, auto, assicurazione, bollo, benza.. si fa fuori più di mezzo stipendio), le donne non han più voglia di stare a casa. Eppure, in un mondo dove è così di moda il biologico, dare al bebè una mamma a tempo pieno…questo sì che sarebbe ‘bio’, cioè secondo natura! Ma ognuna fa le sue scelte. Non voglio giudicare, ma sbrocco perchè è possibile che al parco io incontri solo nonni????????

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  2. Mia povera Marzia, credo proprio che ti sei illusa.
    Ho potuto legere un volume dal titolo “i no che aiutano a crescere”. Credo che lo devi legere anche tu, e credo che cambierai qualche idea.
    No è possible construire sempre la colaborazione con il bambino, il genitore deve creare un recinto intorno al figlio per contenerlo, altrimenti lui si crede un picolo imperatore superpotente e quando arriva la frustratione arriva anche la depressione.
    Tu sei cresciuta forte grazie ai tuoi genitori, devi anche tu rendere forte il tuo figlio.

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    • Scusatemi richiamo tutte ad attenersi al regolamento, quindi scrivere sbrocchi oppure dare pacche sulle spalle a chi ha sbroccato. Le discussioni sui vari metodi educativi possono essere spostate tranquillamente nei post di riferimento. Ad esempio:
      @Estrella e tutti quelli interessati al discorso bambini amplificati, potreste partire da questo: https://genitoricrescono.com/bambino-vivace-come-altri/
      @dafne @Ginestra forse potreste discuterne qui: https://genitoricrescono.com/i-si-che-aiutano-a-crescere/
      Il confronto tra persone con opinioni diverse è un’ottima cosa, finché si fa con rispetto e senza offendere nessuno. Per questo vi invito a spostarvi e continuare la discussione, chi lo desidera, nel luoghi più appropriati, e lasciare questo spazio allo sbrocco di tutti. Grazie!

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  3. @Ginestra, io ho avuto genitori come te, mi hanno senz’altro fortificata e mi hanno resa capace di fronteggiare da sola qualsiasi situazione. Idealmente e’ una buona cosa, in pratica sono stata così presa dai risultati da scordare i miei reali desideri. Per mio figlio ho scelto tutta un’altra strada, si chiama amore incondizionato. Non mi importa dei suoi risultati a scuola, non mi importa che sappia fronteggiare il mondo intero da solo .. io voglio essere il sostegno del suo diventare uomo, voglio essere certa che possa decidere mettendo se stesso al centro della sua felicita’. Non la mia, non quella dei suoi insegnanti. Lui dovrà essere certo di avere me dalla sua parte, qualunque sara’ la sua strada per essere felice. Ora per me e’ molto dura, punire e’ spesso più semplice che costruire la collaborazione, così come giudicare con dei voti numerici e’ più facile che suscitare nei bambini/ragazzi l’amore per il sapere. Sono stata fortunata ad avere un bambino particolare come il mio, mi ha costretto a pensare molto e a decidere con tanto anticipo che tipo di adulto mi sarebbe piaciuto diventasse. La mia risposta e’ stata “libero”! Se questo vuol dire accettare di combattere qualche battaglia in meno oggi, alla faccia delle critiche, non mi importa. Mio figlio impara perché ha voglia di farlo e segue le regole quando capisce a cosa servono. Lui e’ già molto più avanti di me.

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  4. Fine della quinta elementare, paranoie del regalo alla maestra, della festa di fine anno, della cena ecc…
    Le mamme rappresentanti di classe vogliono fare il bracciale d’oro. In classe ci sono due bambini albanesi, un cinese, un rom, qualche bambino con famiglie non abbienti (fra cui il mio). Gente che fatica ad arrivare alla quarta settimana, ma quelle sbroccate vogliono fare il gingillo d’oro.
    Le maestre non ricevono lo stipendio a fine mese? Hanno bisogno dello stipendio aggiuntivo da noi morti di fame?
    Sono “incavolata” con le mamme imbecilli. Faccio male?
    Silvia

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  5. Povera Estrella, ha osato infrangere il tabù delle mamme italiane. Non sapeva i pericoli che correva…
    Io sono una mamma ormai rodata, con un figlio all’università e tre alle superiori. Ho cercato di aiutare i miei figli a raggiungere l’autonomia a livello scolastico, a svolgere autonomamente i loro compiti, anche quando erano piccoli,a fare fronte con le loro forze alle difficoltà, anche a quelle incontrate a scuola e, credetemi, non tutti i maestri e professori sono stati esempi di intelligenza e di umanità. Ma l’ho fatto nell’interesse dei miei figli, per non bloccare la loro crescita, perché imparassero a cercare in sé le risorse necessarie al loro cammino e non ad appoggiarsi al comodo sostegno di mamma e papà. Insieme a mio marito li abbiamo rimproverati quando hanno portato a casa brutti voti o debiti scolastici, abbiamo dato anche delle punizioni. E’ stata dura, anche per noi, ma ha dato frutti, che vedo soprattutto nei due gradi e inizio a intravedere nella terza.
    Estrella ha ragione, anche se dice le cose in modo troppo “impattante” e provoca una reazione da parte di alcuni genitori. Se vogliamo bene ai nostri cuccioli dobbiamo fortificarli e non spianare sempre la strada davanti a loro.

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  6. Tanti auguri ad una sorella che quando ti risponde al telefono vedendo il tuo numero non dice un semplice “pronto” o uno smielato “ma ciaaaaaaaoooooooo”…. no. Risponde con un “DIMMI”
    OVVIAMENTE ricambio con un “ciao anche a te, eh!!!!”
    “e, no ma ho da fare!!!….” e sì xhè io invece ho solo da pettinar bambole con 2 figli….. vabbò oltre al dire che invidio il rapporto che molte hanno con le proprie sorelle…. che dire?? e pensare che si crede che il figlio maggiore sia più educatocivileintelligenteconsapevoleblablablabla…. bè buoni 38 anni…sorella!! …

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  7. @Laura @Elena: siete troppo simpatiche! Appoggio tutti i tipi di sbrocco che avete fatto (scuola, figli, suocera, marito) e sono pienamente d’accordo sul fatto che “l’esperta mondiale in materia “proprio pargolo” e’ la mamma” di Laura e che “credo fortemente che nel 99% dei casi un genitore cerca di fare il meglio per i propi figli e sicuramente si sbaglia ma i bambini come diceva qualcuno non hanno il libretto delle istruzioni. Io adoro i miei figli, mi scervello per capire come comportarmi, come fare per farli sentire amati e non viziati, se assecondare un pianto, se impormi, se concedere quella determinata cosa… a volte fallisco, spesso sbaglio 9 volte su 10 mi sento insicura e frustrata perchè poi ti ritrovi le persone che ti dicono che hai sbagliato, che dovevi fare così che non dovevi fare colà…Bè sapete una cosa, mi sono proprio rotta” di Elena. Non avrei saputo dire di meglio. Poi a giudcare sono sempre le persone che nn hanno figli…chissà come mai…:-)

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  8. E intanto che ci siamo: SBROCCO SCUOLA.

    Tra nido e kindergarten, mio figlio si e’ fatto 3 anni di scuola all’estero, a prezzo nettamente inferiore a quello di un nido italiano.
    Il programma includeva: lezioni di musica, 2 lingue, ballo, lettura e scrittura in 2 lingue dai 3 anni, nuoto, gite e attivita’ extra scolastiche a piu’ non posso, geometria, educazione civica e stradale e laboratori artistici incredibili. Ogni giorno le maestre compilavano un quaderno di comunicazione con la famiglia in cui veniva riportato che cosa mangiava il bambino, se e quanto dormiva, i suoi progressi e le difficolta’ su cui lavorare. Se la maestra aveva un dubbio me lo comunicava immediatamente e si lavorava insieme su paure e comportamenti errati. Mio figlio veniva coccolato, fatto addormentare con i grattini e quant’altro.
    Non sto parlando di scuole private costosissime, intendiamoci… tra pasti, attivita’, divise e scuolabus spendevo non piu’ di 400 euro al mese per il tempo pieno.
    Ora, l’ultimo anno di asilo e’ stato un macello: non una coccola, sempre in punizione, abbiamo cominciato a dire le parolacce, non siamo piu’ capaci di leggere e scrivere e di fare di calcolo (in verita’ siamo capaci, ma solo perche’ poi io gioco alle tabelline in macchina e gli faccio fare lo spelling delle parole). Un giorno gli ho chiesto che cosa fanno nei laboratori e mi ha risposto: e’ una settimana che facciamo il quadrato. NOn siamo mica stupidi, ormai l’abbiamo capito cos’e’ un quadrato.
    Io ho mille paranoie e mi chiedo se non ho messo un freno al suo sviluppo intellettivo etc.
    E poi mi dico anche: andra’ meglio o peggio alle elementari?

    Lo so che dipende dalle maestre, ma il problema con la scuola pubblica e’ che le maestre farlocche non si schiodano neanche con le bombe. Pensare che l’istruzione di mio figlio vada a fortuna mi mette i brividi.

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  9. Elena,

    io ho depennato amiche per i continui consigli, i tse-tse, le freddate di quando io ho avuto il primo figlio e tutte le senza-figli si permettevano di commentare il mio ruolo di donna “amputata”.
    E’ difficile non ascoltare i consigli, le persone intelligenti si mettono sempre in discussione.
    Alla fine della giornata, pero’, se e’ vero che i figli non arrivano con il libretto delle istruzioni, e’ anche vero che l’esperta mondiale in materia “proprio pargolo” e’ la mamma.
    E poi, aggiungo ANCHE PER RICORDARLO A ME STESSA, ogni tanto fa anche bene rispondere a tono, invece che mangiarsi il fegato tutto il giorno. Senti un rilascio di endorfine, a mandare a c…e i saputelli… sei d’accordo?

    PS: sbroccatina piccola piccola: ho mia suocera ospite da 2 settimane (ovviamente me la gestisco sola visto che il caro figliolo vive dall’altra parte del mondo) e ancora non ci siamo capiti sui bidoni dello sporco. Quindi passo le mie serate con le mani nella spazzatura a dividere ritagli di pesce da plastica e quant’altro. Che gioia.

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  10. E, quanto ad estrella, vorrei dire una cosa: si fa presto a dire che i figli sono viziati, forse alcuni lo sono, altri no ma fanno i capricci comunque… si fa presto a giudicare un bambino e l’educazione (o la non educazione) che un genitore gli ha dato.
    MA io credo fortemente che nel 99% dei casi un genitore cerca di fare il meglio per i propi figli e sicuramente si sbaglia ma i bambini come diceva qualcuno non hanno il libretto delle istruzioni. Io adoro i miei figli, mi scervello per capire come comportarmi, come fare per farli sentire amati e non viziati, se assecondare un pianto, se impormi, se concedere quella determinata cosa… a volte fallisco, spesso sbaglio 9 volte su 10 mi sento insicura e frustrata perchè poi ti ritrovi le persone che ti dicono che hai sbagliato, che dovevi fare così che non dovevi fare colà…
    Bè sapete una cosa, mi sono proprio rotta.

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  11. Elena, posso, ti prego posso?
    Caro Marito,
    ecco perche’ io non ho potuto prepararmi una tazza di te’. Grazie per l’ammissione, comprane due scatole al ritorno dal lavoro. Ricordati anche gli spazzolini?
    Anche il mio accappatoio ha bisogno di essere lavato, fai tu?

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  12. caa scimmia urlatrice,
    come ti capisco… anche io vorrei qualcuno che si occupasse di me ogni tanto… e, ap proposito di liste, vuoi sapere l’ultimo sms di mio marito (che non vive dall’altra parte del mondo) “sta mattina ho usato l’ultima bustina di the, il mio accapatoio ha bisogno di essere lavato, prendi gli spazzolini nuovi”
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  13. Cara Estrella, vedo la tua esternazione postprandiale. Interesserebbe sapere a questo uditorio se hai pranzato e, nell’eventualità, di cosa ti sei nutrita. Giusto per evitare…

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  14. silvia, sei stata molto ma mooooolto più diplomatica di me 🙂
    mi schifa l’etichettare le persone, una mamma può avere mille problemi, e un’insegnante dovrebbe passare oltre la cattedra ed essere più partecipe, farsi più comprensiva, perchè ci possono essere tante di quelle situazioni che uno nemmeno se lo immagina.
    Quindi cara estrella, scendi magari da quel piedistallo e prova a guardare tutto da un pò più in basso.
    Forse così ci vedi più chiaro 🙂
    ti auguro che i tuoi figli abbiano insegnanti diversi!

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