genitorisbroccano

genitorisbroccano è lo spazio da usare quando senti di avere solo voglia di urlare.
Quando non ne puoi più.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà paziente stanno venendo meno.
Quando tutti i tuoi buoni propositi sono miseramente crollati davanti all’incomprensibile ostinazione dei tuoi figli.
Quando hai mandato a farsi benedire tutte le tue più radicate convinzioni circa l’allenamento emotivo e l’empatia.
Quando sei riuscito a mettere tuo figlio in punizione già 3 volte da quando si è svegliato, e sono appena le 8.30 del mattino.
Quando hai ormai raggiunto la definitiva convinzione che sei una pessimamma o un papàpessimo.

Questa è una stanza insonorizzata: fuori da qui non sentono nulla. Ti leggeranno solo altri genitori solidali che sanno benissimo come ti senti.
Qui è vietato dare consigli (soprattutto quelli buoni).
Qui è vietato trovare soluzioni.
Qui è vietato citare “metodi”.
Qui è vietato fare i saputelli!
I commenti autorizzati sono solo le pacche sulle spalle: sarà nostra cura rimuovere ogni altro tipo di commento.

Da questo momento potete urlare! Nulla è inconfessabile per genitorisbroccano!

PS: Se invece hai bisogno di consigli, cerca un articolo nel resto del sito che faccia il caso tuo, e posta un commento lì : genitoricrescono.com

4,482 thoughts on “genitorisbroccano”

  1. si può sbroccare contro le insegnanti?che sono brave sono loro?
    mia figlia ha solo 11 mesi e 1/2, e per il momento non va ancora a scuola…
    estrella te lo dico dal profondo del cuore…ma vaffa*****!!!!!
    (silvia e serena scusate..ma mi viene dal cuore) 🙂

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  2. cara Estrella..
    ecco… brava che hai scritto “a volte”..perchè a volte questi bambini non sono viziati (troppo facile chiudere la faccenda con questo termine) ..perchè a volte strozzeresti la maestra che invece ha lei le ansie da prestazione e che vuole bambini che escano dalla materna sapendo già scrivere e leggere..perchè a volte oltre a lavorare e fare anche le casalinghe contemporaneamente, con la stanchezza infinita, senti anche certe insegnanti che si lamentano perchè i bambini non raggiungono determinati obbiettivi a 4 – 5 anni..

    Perchè a volte non ci si cala mai nei panni degli altri e si giudicano le famiglie solo per quelle 5 ore di scuola dell’alunno..

    ecco brava ad usare a volte perchè altrimenti mi sarei arrabbiata davvero..

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  3. Mia figlia ancora non ha avuto maestre, ma sa leggere e scrivere e anche fare di conto, comprese moltiplicazioni e divisioni semplici. Chissà, sarò un’eccezione…

    Ah, non mangia barrette… chissà vivrò su un altro pianeta.

    Ah, si, a volte aiuta a volte urla, a volte ricatta altre sa dire le parole giuste per tirarti su, a volte fa capricci altre si mette da parte…

    Estrella cara, qui non sono ammessi consigli ma penso nemmeno dita puntate. Se sono d’accordo sulla parte in cui dici che la scuola è stata penalizzata tanto, sono d’accordo. A parte questo, ho qualche vago sospetto che non tu non abbia figli, ma forse sbaglio. La scuola deve essere migliorata, molto, e le si danno poche forze. Ma non è colpa dei genitori. Se devo dirla tutta, però, sui maestri anche si può lavorare molto, ne ho visti di meravigliosi, e di altri che stavano lì per lo stipendio aspettando la pensione (e non ci fossero stati sarebbe stato meglio)

    E sul modello di bambino… non so chi sei tu, ma dubito che possa permetterti di decidere cosa piace a me. 😉

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  4. Li chiamate bambini amplificati
    a volte sono solo viziati.

    Care mamme stressate, avete un’ansia da prestazione incredibile e state costruendo dei piccoli mostri, sulla felicità futura dei quali avrei molte riserve.
    Vi fate carico dei loro compiti per casa, della loro nutrizione, della riuscita delle loro performances come se fossero le vostre. Loro stanno perfettamente a questo gioco e vi ricattano di continuo.Vi costringono a imparare le tabelline e l’uso dei congiuntivi,vi costringono a passare interminabili ore col cucchiaino volante perché hanno da fare i loro capricci con il cibo (anche perché voi fino a mezz’ora prima li avete ingozzati di barrette – merendine -patatine ecc…)
    Non potendovela prendere con loro, instradate tutta la vostra sbroccatura su noi insegnanti, che nella maggior parte dei casi facciamo solo il nostro mestiere: insegnare a leggere, scrivere e far di conto.

    Se poi non vi piace che i vostri bambini imparino a leggere, scrivere e far di conto, e invece preferite che passino la vita in modo divertente, allora cercate di tenere in vita questo governo,che negli ultimi anni ha efficacemente provveduto a demolire la scuola e a promuovere il modello di bambino consumatore, ipercinetico e furbetto che tanto vi affascina.

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    • Estrella, mi permetto di sostenere che forse non hai ben compreso il senso del nostro concetto di “bambino amplificato”. Ammetto che non mi piace molto il tono del tuo commento, ma, per quel che mi riguarda, qui c’è spazio per ogni opinione che sia rispettosa di quelle degli altri. Per questo, invito a non mandarci direttamente a quel paese uno con l’altro, anche se comprendo benissimo (ma proprio bene) la reazione di Lalla.
      Trovo molto preoccupante che tra genitori ed insegnanti ci si stimi così poco e che ci si giudichi così facilmente. Trovo troppo semplice rimpallarsi la responsabilità di ogni problema da uno all’altro. Trovo che ogni generalizzazione non faccia altro che appiattire la realtà, togliendole la dimensione del senso critico prima e del buon senso poi.
      Le tabelline e i congiuntivi, per mia fortuna, li conoscevo ben prima che mio figlio andasse a scuola. Stimo molti insegnanti e mi piacciono molto quelli che amano il loro lavoro: ecco, quelli che lo amano difficilmente hanno acredine nei confronti dei loro allievi e delle loro famiglie. E’ un lavoro difficile e comprendo benissimo che a volte i genitori sono il nemico peggiore degli insegnanti e ancor di più dei figli.
      A volte. Può capitare. In quel caso. In quell’altro caso. Ho già detto altrove che non amo le parole “mai” e “sempre”, perchè non possono corrispondere alla verità: sono troppo. Mi sembra che su questo sito sia stato scritto un equilibratissimo post sul colloquio con gli insegnanti, mi sembra di aver scritto post sulla scuola nei quali esprimevo il mio amore (e mi permetto di usare un termine così forte) per questa scuola anche se così sbagliata e maltrattata. Mi hanno cresciuto leggendo “Lettera a una professoressa”, non è colpa mia se ho creduto che la scuola potesse essere figlia di quel pensiero. Tante volte sono stata delusa, come studente, tante, tante, tantissime altre volte no.
      Come madre ho fatto di tutto per offrire collaborazione, per dimostrare rispetto e per rispettare gli spazi. So che la scuola, adesso, è il mondo di mio figlio, non il mio. Anche nel ruolo di genitore sono andata incontro a tante delusioni, pur in questi pochi anni di vita scolastica di mio figlio. Non per questo mi sono mai permessa di dire “voi insegnanti”. Perchè le categorie non esistono, esistono le persone.
      E con questa idea voglio crescere mio figlio: spero che nessun insegnante gli dica mai “voi alunni”, “voi ragazzi”, “voi bambini”. Chiamatelo per nome e mettetelo davanti alle sue responsabilità. Chiamatelo per nome e fategli amare quello che impara. Chiamatelo per nome e insegnategli a chiamare per nome gli altri. Io lo chiamo sempre per nome, perchè si vive in prima persona.

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  5. parto convinta la mattina, arrivo in ufficio e mi faccio 8 ore di lotta, insuccessi, nuovamente lotta. Esco con 2 ore di ritardo rispetto al contratto (se va bene), recupero i figli dalla super nonna, che una sbroccata me la fa quotidianamente, corro a casa, giardino, cucina, pulizie sommarie, figli figli figli figli. Vado a dormire con loro, tanto sono distrutta. E mi dico: ho 30 anni, e questa e’ vita? Correre sempre, non fare mai UNA COSA che mi piace. E’ un anno che non vado in palestra. Saranno 3 mesi che non esco per un aperitivo. Vivo solo di doveri, con un marito dall’altra parte del mondo che mi manda le liste via email.
    Non vedo via d’uscita.

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  6. Mi occupo e preoccupo di mia figlia, del marito, di un cane e di un gatto, di una madre anziana (condivisa per fortuna con due sorelle!), del lavoro a tempo pieno, della casa che implica la spesa, pagamento bollette e altre cose varie, portare via la spazzatura, controllare la posta, andare in banca, pulire, ah!..cucinare ma più che altro è cuocere qualcosa e metterlo in tavola, bucato, ecc….
    E qualcuno che si occupi di me??? Viene mai in mente a nessuno che anch’io potrei aver bisogno di un abbraccio qualche volta??? O di un grazie!!!!!!!!!
    A volte mi sento veramente sola e abbandonata!!!

    P.S.: e a proposito della ricerca di un secondo figlio, effettivamente se l’avessi dove potrei incastrarlo? Forse la natura mi sta facendo capire che non ce la potrei fare e non mi fa rimanere incinta…

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  7. Io quest’anno ho superato me stessa: mi sono ammalata molto di più di mia figlia (virus intestinali, febbre alta, persino congiuntivite a tutti edue gli occhi!).

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  8. cara viola,si anche io mi ammalo con lei, qust’anno mi è venuta la febbre non ricodo piu’ quante volte, poi la sinusite, la polmonite ( tutto mentro ero incinta del secondo) poi ancora l’otite, la tonsillite
    ancora alla’inizio di giugno siamo sotto antibiotico per la scarlattina, io questo giro non la ho ma sono ancora in tempo per prenderla.

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  9. @Viola sì, anche le mamme si ammalano! Io ho fatto 2 inverni orribili, con le placche in gola che nemmeno a 8 anni, unos traccio. Mia figlia faceva uno starnuto, a lei passava e a me invece veniva l’influenza…questo inverno (il terzo) è andato un po’ meglio, speriamo bene! Non so perché accada, probabilmente con la stanchezza e lo stress le difese immunitarie ne risentono…
    Un abbraccio solidale, coraggio!

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  10. Ma voi vi ammalate quando si ammalano i vostri figli ? A me succede sempre e inoltre mi va sempre in sinusite, ho già fatto 5 cure antibiotiche da novembre dello scorso anno ad oggi, non ne posso più, sono preoccupata e non so se è normale o se ho chissà che problema io. Please ditemi anche voi come siete messe !!!!

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  11. Sono fuori di me! Sono veramente furiosa! E ce l’ho con te! Inutile donna che tieni nelle mani le basi dell’istruzione di mio figlio!
    Noi che abbiamo sempre dato un valore, un peso alle “Note”, tanto che i nostri figli sono terrorizzati all’idea di portarne a casa una, ci siamo ritrovati oggi a dover ridicolizzare e minimizzare quella presa dal secondogenito.
    Se a te, inutile essere che rispondi immeritatamente al nome di “maestra”, brucia la mia indifferenza, perché non mi presto a portarti l’acqua con le orecchie, ME LO VIENI A DIRE A ME DIRETTAMENTE! Non te la prendi con uno dei migliori alunni che ti ritrovi!!!
    Stendiamo un velo pietoso sulle frasi che hanno seguito il tuo gesto!
    Non mi sono mai intromessa nei rapporti alunno-insegnante, perché quelli sono e restano fatti vostri, ma se tu esci dal seminato, caro il mio soprammobile, io ti faccio vedere i sorci verdi, che manco te ne fai un’idea!!!
    Adesso spero e mi auguro di ritrovare rapidamente il lume della ragione… ma non lo so! Mi metterei ad urlare! e non è detto che non lo faccia (magari sotto la doccia!!!)

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  12. @Serena, ti leggo solo adesso. Mi dispiace tanto per te, oltre alle speranze deluse, tu sei anche passata attraverso un’esperienza così dolorosa per una donna.
    Dopo aver aspettato e aspettato e fatto esami che ovviamente vanno bene, e ascoltato chi mi diceva “Datti tempo e non pensarci, vedrai che arriverà subito!”…e io che ancora mi chiedo cosa vuol dire NON PENSARCI!!! “Più ci pensi, più ti intestardisci, meno arriva” mi dicono…adesso voglio che qualcuno mi spieghi come faccio a non pensarci dopo 2 anni!!!!!!!!!!!!!!! Certo che chi te lo dice, gliene sono scappati 2 su 3!!!!! Ovviamente non ci pensava!!!!
    Comunque stamattina telefono per prendere appuntamento con la ginecologa per parlare della situazione e quando mi danno appuntamento????????? L’11 ottobre!!!!!!!!!! Ora io dico..nel frattempo io che faccio?????

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  13. @Valeria: come ti capisco cara!! I figli ti fanno mettere in discussione su moltissime cose, ti fanno cambiare abitudini e stile di vita…ma non penseresti mai che possano farti cambiare anche amicizie! E invece….posso dirti che ho lo stesso tuo problema e dopo tre anni la situazione è la seguente: i bambini (che si sono picchiati, arrabbiati, tormentati e ecc) chiedono sempre uno dell’altro per stare insieme, mentre l’amicizia tra noi genitori si è rovinata per tutta una serie di fraintendimenti, false sopportazioni e false accettazioni dei comportamenti dei rispettivi figli.
    Non è detto che sarà lo stesso anche per te, ma se posso darti un consiglio, devi essere il più sincera ed onesta possibile con la tua amica e ricordate che ogni genitore cerca di fare del suo meglio. Magari la frequentazione non sarà più intensa come prima, ma armàti di santa pazienza potrete trascorrere ancora dei bei momenti insieme!!
    Ti mando un bacione ed un abbraccio di incoraggiamento!!!

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  14. Sbrocco perche’ sabato mattina ero partita con tanto entusiamo per un week end in campagna,invitata dalla mia carissima amica. E allora perche’ sbrocco? Perche’ ho passato 2 giorni a cercare di dividere mio figlio (28 mesi) da sua figlia (33 mesi), perche’ si litigavano su tutto: la paletta (e ce ne erano 3), il secchiello (e ce ne erano 5), la seggiolina (e ce ne erano 2 uguali identiche), la forchetta, il piatto con il mangiare, ci mancava poco che si litigassero per l’aria da respirare. Spinte, stuzzicamenti ..due giorni tra urla, pianti, e E’ MIO, E’ MIO, NON E’ TUO.. CAPITO!???! E poi i digiuni del mio quando si arrabbiava, che mortificavano chi le aveva preparato da mangiare.
    Si quetava solo quando dormivano, e’ brutto da dire ma e’ cosi’. Oppure dovevo prendere il mio e mettermi a giocare altrove, senza lei (che non era il massimo data la situazione, non e’ che ero ai giardini pubblici voglio dire). A volte farli ragionare funzionava, ma giusto 2 volte su 10. Mi sono sentiva inerme, in imbarazzo, e un po’ in difficolta’ sul piano dell’amicizia, che sento in qualche modo a rischio di essere compromessa. Ci vediamo abbastanza spesso con i bambini, e le altre volte non e’ andata molto meglio di questa. Nella mia mente immaginavo che sarebbe stato bello avere due bimbi che potevano “crescere” insieme!

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