Spesso mi viene chiesto: anche questo fai, perché? La mia scelta di decrescita non è stata determinata solo da una situazione economica particolare, non è di tipo etico e non sono mai stata molto attratta nemmeno dal discorso anticonsumistico.
Io faccio tutto in casa perché mi piace.
Conosco moltissima gente che ha problemi ad arrivare alla fine del mese e si serve all’ iperdiscount, per esempio, ma che non si metterebbe a grattugiare una saponetta manco sotto tortura. Forse spende meno di me, per dire.
Dico questo perché negli ultimi tempi mi pare che “chi fa in casa” è automaticamente collegato ad un concetto non sempre esatto: donna (che lo stereotipo di chi fa in casa è spesso solo femminile), che con fatica e moltissima dedizione sceglie di essere quasi martire perché autoproduce pure di notte.
Ma è davvero così per me? No.
Non mi piace leggere di persone che decrescono e parlano solo di alte scelte etiche e filosofiche, arrivando quasi a giustificarle in una strana lingua a me sconosciuta e che assomiglia quasi al politichese. Per non parlare dei complotti planetari che ormai arrivano a comprendere cospirazioni nella produzione dell’anidride carbonica che si sprigiona durante la lievitazione del pane. Non mi piace nemmeno il concetto eccessivamente “peace and love”, se autoproduci ami di più –te stessa, la famiglia, Madre Terra eccetera-. Forse frequento i gruppi più deleteri su fb, in effetti, eppure…
Cioè, uno sceglie di fare un detersivo per la lavastoviglie? Lo fa solo perché magari gli piace pasticciare in cucina, invece che fare a fettine la suocera spreme un limone, impasta una pizza invece che dare i numeri con i figli, fa biscotti solo perché gli piace l’odore, nel mio caso non c’è altra motivazione che il piacere, esiste un gran numero di persone che fa scelte meramente pratiche.
Faccio perché mi piace fare, il beneficio è principalmente mio, egoisticamente il mio.
Fatta questa premessa, a cui tenevo davvero molto, passiamo alla ricetta di oggi.
Per fare un detersivo in gel per lavastoviglie ci vogliono davvero pochi ingredienti:
400 gr di acqua
200 gr di sale
4 limoni
qualche goccia di olio essenziale (facoltativo)
Una volta pesato tutto, si mette in una padella l’acqua, il sale, il succo del limone e la sua parte gialla, basta staccare la buccia aiutandosi con un coltellino.
Deve sobbollire per una ventina di minuti, dopo di che va frullato finemente e una volta freddo si possono aggiungere le gocce di olio essenziale. Si conserva per parecchio tempo, direi anche più di tre mesi per via dell’azione conservante del sale. Riempiendo mezza vaschetta della lavastoviglie, si lava perfettamente un carico intero.
La mia lavastoviglie è di una marca molto buona e usando aceto bianco al posto del brillantante, sale normale e questo prodotto come detergente, sta benissimo e profuma costantemente di limone.
– di Franci Mumtrioska –
(foto credits @ Domiriel )
ehm… dite che è possibile farlo anche col microonde? o fa bollire troppo forte e/o non evapora abbastanza acqua?
@gaetano la mia lavastoviglie ha 12 anni, consuma un paio di chili di sale l’anno e sino ad ora non ho mai avuto problemi né con lei né con le stoviglie. Ti dirò in più che i bicchieri che prima venivano fuori a lungo andare con aloni, usando questo detersivo appaiono più brillanti.
Grazie per i tuoi commenti, se mai scoppiasse una guerra nuclare vi ospito: ho conserve per un reggimento.
@vittore, mi sono permessa di scrivere la mia personale visione di decrescita perché la rubrica si intitola Ecofamigliecrescono e non mi sono limitata a dare solo una ricetta. La mia riflessione è partita dal fatto che spesso mi chiedono il perché io tenda a fare tutto in casa e ho fatto una premessa a cui tenevo particolarmente. Come ho scritto non tutti decrescono o vivono “il fare in casa” allo stesso modo.
Tutto qui 😀
Ma una domanda da parte di mia moglie: ma tutto quel sale non rovina le stoviglie?
Rispondo in parte a Vittore dicendo che l’assenza di detergenti chimici riduce l’impatto ambientale… anche questa è decrescita. Chiaro poi che qui che affascina è anche l’idea del “come si fa” che è una delle cose che dovremmo recuperare. Restassimo gli unici superstiti dopo una guerra nucleare non sapremmo da dove iniziare a ricostriure la maggior parte delle cose che usiamo abitualmente.
@Franci, niente di che. Semplicemente non vedo che cosa centri produrre il detersivo della lavapiatti in casa con il concetto di decrescita… Paradossalmente sarebbe una “maggiore” decrescita scegliere di lavarli a mano, piuttosto che possedere una lavapiatti.
Tutto qui.
@vittore, perdonami, non ho capito la domanda.
@claudia tu puoi sognare tutto quello che vuoi 😀
da provare. anche io lo faccio soprattutto perché mi piace. certo che se poi mi fa anche risparmiare, magari mi permetto pure di sognare un parttime e più tempo coi figli, no? 🙂
Cavolo! Bello e utile suggerimento!
Ma che cosa c’entra con la decrescita?
… si lavassero a mano ad esempio l capirei di più…
Francamente non ne scorgo il collegamento… anche se condivido con te l’opinione su certe modalità di presentarla o viverla!
Mi faccio il detersivo gel!