Ecco il perchè allatto da un lato solo

Io allatto da un lato solo.
Ho deciso di scrivere questo brevissimo post di riflessione su questo argomento, in quanto spesso quando mi trovo in Italia, vengo guardata come un fenomeno da baraccone e mi viene chiesto il perché.
Pare infatti che l’allattamento più diffuso sia quello da entrambi i seni.

A scanso di equivoci, premetto che non ci sono modi giusti o sbagliati, fintanto che il bambino succhia bene, e cresce come deve. E se funziona per mamma e bambino, allora va benissimo.

Però iniziamo con il parlare di latte. Anzi di primo latte, di secondo latte e di terzo latte.
E si, perché il latte materno cambia composizione durante la poppata.
Il latte all’inizio della poppata è molto leggero. E’ un latte molto dissetante e pieno di zuccheri. Un neonato di poche settimane, estrae questo tipo di latte durante i primi 5/10 minuti(°) circa della poppata.
Poi arriva il secondo latte, quello ricco di proteine e grassi che viene poppato via per circa 15/20 minuti(°).
Infine arriva il terzo latte, quello ancora più ricco di grassi. Ecco, il latte grasso, ad un neonato, fa superbene. E’ il latte che gli da l’energia per crescere e aumentare di peso.

Supponiamo che state allattando da entrambi i seni. Se fate 10 minuti per seno, ovviamente il vostro pargolo si beccherà tutto il primo latte di un seno, e dell’altro. Se è molto efficace nella poppata, inizierà anche ad estrarre un po’ del secondo latte, ma non arriverà certo al terzo latte.
In questo caso è probabile che gli verrà fame già dopo appena un paio d’ore. Se siete in vena di allattare spesso, allora va bene così.
Se allattate un po’ più a lungo, tipo 15 minuti per lato, probabilmente prenderà abbastanza del secondo latte. E’ molto probabile che il bambino crescerà bene anche in questo modo, e riuscirà a restire tra le 2 e le 3 ore.
I problemi possono nascere quando il bambino ha un salto della crescita. Perché non è che i neonati si mettono li, millimetro dopo millimetro, grammo dopo grammo e crescono sempre con lo stesso ritmo. No. Loro crescono a fasi. E si vede dai vestititi, che da un giorno all’altro non gli entrano più. Poi ci sono i periodi in cui non crescono fisicamente, ma hanno il cervellino concentratissimo su una qualche tappa dello sviluppo che gli fa consumare un sacco di energie.
Insomma in quei periodi, l’allattamento ad entrambi i seni, potrebbe dare problemi. Infatti, non arrivando praticamente mai al terzo latte, a meno di avere un lattante supersucchiatore, si rischia di entrare nella crisi il-mio-bambino-non-mi-cresce, che poi siccome il pargolo è attaccato al seno praticamente ogni ora e mezza (perchè prende per lo più acqua e zucchero), è quella che precede la crisi oddio-non-ho-più-latte. E così viene immediatamente introdotta la famigerata aggiunta di latte artificiale.

Ora non sta scritto da nessuna parte che tutto ciò debba avvenire per forza, perché dipende dalla velocità di poppata del bimbo, dalla struttura dei dotti nella vostra mammella, da quanta più energia gli serve durante i salti di crescita…però…io preferisco dargli una tetta alla volta, ed essere certa che si prenda primo, secondo e dolce!
Alla poppata successiva, cambio tetta.
Poi si da il caso che io mi ritengo una persona mediamente impegnata, e non ho voglia di stare ad allattare ogni ora, e l’allattamento da un lato solo, aumenta la distanza tra le poppate.
Inoltre, il poppante che prende solo il primo latte, in gran quantità, visto che lo prende da entrambi i seni, ha più difficoltà a digerirlo, e soffre spesso di più coliche.

Ah, per ricordarmi da quale parte devo allare, utilizzo un simpatico braccialetto di perline infilate dal Vikingo, che cambio di polso ad ogni poppata. Con sua grande soddisfazione!

PS. Allattare da entrambi i lati è una tecnica che può essere utilizzata per far aumentare la produzione di latte. E’ anche per questo che in ospedale, dopo il parto, dicono di allattare 10 minuti per lato. Proprio per far partire la produzione. Una volta arrivata la montata lattea però, si può tranquillamente passare all’allattamento da un solo lato.

(°) i tempi riferiti sono tempi medi, validi per la maggior parte dei neonati, ma non per tutti. Alcuni mangiano più a lungo, altri meno. E la durata non è necessariamente indicazione della quantità di latte ingerito. Così come io mangio la metà degli spaghetti mangiati da GG e ci metto il doppio del tempo 😉

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19 thoughts on “Ecco il perchè allatto da un lato solo”

  1. Ciao a tutte,
    ho scoperto genitori crescono da poco….ahimè!!!!
    sono mamma da 5 mesi e su consiglio del pediatra,delle ostetriche del corso pre-parto e di alcuni libri che ho acquistato ho seguito l’allattamento a richiesta da entrambi i seni,inizialmente ero convinta che fosse la soluzione migliore ma adesso mi rendo conto che forse riuscire a distanziare le poppate da subito non sarebbe stato così male.
    Il mio Patato è stato un bimbo abbastanza “impegnativo”fin da subito ovvero non è mai stato uno di quei bimbi che mangiano e dormono e tutt’ora non lo è ma a questo punto credo che la colpa sia un pò mia…leggendo questo post e quelli relativi al sonno mi sono accorta che fino ad ora ho fatto praticamente il contrario.
    Ho allattato esclusivamente al seno per quasi tre mesi poi c’è stato un periodo particolarmente duro per il patato tra coliche,bizze improvvise e assenza quasi totale di sonno.Noi disperati ci siamo affidati al giudizio del pediatra che ha imputato la colpa di tutto alla mancanza di latte e quindi al fatto che il bimbo fosse maledettamente affamato,dato che aveva incrementato il peso meno del solito ed era quindi sceso nel percentile,nonostante io passassi ore ed ore ad allattare.A quel punto divorata dai sensi di colpa,dopo aver pianto per giorni, ho ceduto alla famigerata giunta di artificiale e tutt’ora continuo ma ultimamente mi sembra che il mio latte sia aumentato lo perdo continuamente,prima non mi capitava mai,a questo punto mi domando:sarà troppo tardi per tornare ad allattamento esclusivo al seno? dopo 2 mesi di giunta e nel caso come posso fare?
    Se solo vi avessi scoperto prima……
    ho iniziato ad applicare il metodo Hogg per la nanna e per la routine Easy mi sembra già che vada meglio,vi farò sapere….
    Ciao Ciao

    p.s ho ordinato anche il libro

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  2. Questo articolo è veramente utilissimo!
    Io ho lavorato in un consultorio per 2 anni ed insieme ad una vigilatrice d’infanzia, molto preparata, facevamo i corsi di preparazione al parto ed alla genitorialità.
    Tutto quello che ha scritto Serena è assolutamente perfetto… io cmq consiglio sempre alle neomamme di andare nei consultori, dove tutti i servizi sono gratuiti e fatevi aiutare!
    io personalmente quando allattavo, forse memore dei corsi di preparazione al parto, sono riuscita ad alternare entrambi i seni, con immenso dolore al sinistro, però mi sforzavo e soprattutto se proprio non riuscivo a finire una poppata intera ad un seno cercavo di tirarmi il latte (altra esperienza tremenda!).
    Io notavo proprio che quando la piccola peste prendeva il latte solo da un seno (però tutto il latte) era sicuramente più sazia, proprio per l’alta concentrazione di grassi che è presente nel terzo tipo di latte!
    Se riuscite provateci, e se riuscite, come dice Serena, alternate però finendo prima completamente il latte in un seno…questo aiuta e stimola la produzione di latte!

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  3. Ciao valentina,
    io ho seguito l’allattamento a richiesta ma lo stesso in pediatria mi ahanno consigliato di distanziare le poppate da 1h30 a 2h, mentre mia figlia avrebbe poppato ogni ora e ha fatto fatica a passare alle due ore. però si erano raccomandati perche’ il rischio altrimenti è che il seno non abbia il tempo di ‘ricaricarsi’ e quindi lo stomachino non si riempie mai, il bambino non è mai sazio e si innesca un circolo vizioso per cui si attacca ogni mezz’ora o venti minuti.
    Se ti trovi bene ogni tre ore si vede che quello è il sistema giusto per voi, ma ti direi di non essere troppo rigida imponendogli di arrivare alle tre ore e mezza e soprattutto di non imporgli adi “finire” il secondo seno come se dovesse mangiare dal piatto 😉 Il tempo dei 15 minuti è indicativo perche’ il bambino non prenda solo il latte iniziale che è fatto soprattutto d’acqua ma prenda anche la “panna”, è quella che permette di ridurre le colichette.
    Si vede che con il primo seno si riempie abbastanza e poi passa al secondo ma non arriva a finire. A me avevano detto (ed è quello che ho sempre fatto) di iniziare la poppata successiva dall’ultimo seno “usato” (e meno male che sono solo due).
    In bocca al lupo! 🙂

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  4. federica, secondo il pediatra, allattare ad un solo seno, porta il bambino a ciucciare anche aria quando il seno si è svuotato, ma in effetti il tuo consiglio non sembra avere falle! A me, che mi sento ancora una profonda imbranata, quando un medico mi dice che sbaglio, beh penso “lui ne sa più di me!” e quindi via si cambia in attesa di vedere le reazioni del mio pargolo….
    com è che si dice? geitori si diventa, non ci si nasce!!!

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  5. ciao valentina, scusa se mi impiccio, ma xchè cambiare seno dovrebbe favorire la scomparsa di coliche? ho un vago ricordo del corso preparto in cui si diceva che alternare il seno favoriva la digestione, xchè si muoveva il piccolo, e questo evitava da una parte di farlo addormentare, dall’altrà gli si faceva fare un ruttino a metà pasto, ma io mi chiedo: e se dopo si fa riattaccare allo stesso seno? in teoria dovrebbe funzionare lo stesso no? io ti consiglio di non staccare mai il bimbo mentre ciuccia, aspetta che sia lui a decidere, leva l’orologio. la mia seconda che ha ora 5 mesi non ha mai ciucciato più di 10 minuti, da una parte sola…ovvio, dopodichè bocca sigillata, quindi la tecnica che ti è stata suggerita non avrebbe funzionato di certo. insomma chi può sapere quanto è nutriente il tuo latte se non lo stesso che lo mangia? in bocca al lupo.

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  6. Ciao, ho provato oggi per la prima volta ad usare il metodo Hogg relativo al sonno e per ora tutto tace, quindi sembra vada bene!
    Riguardo all’allattamento a questo punto sono entrata in confusione!!!
    La mai briciola ha 6 settimane e poco dopo essere tornata dall’ospedale ho provato a seguire l’allattamento su richiesta e soprattutto da un solo seno. Lui non faceva altro che mangiare e io perdevo le mie forze, ma la cosa più brutta è che lui alla fine ha cominciato a soffrire con le coliche (AIUTO!!!). Da qualche giorno ho cambiato pediatra e mi ha consigliato di seguire l’allattamento ogni 3-3,30 ore, ma soprattutto di alternare il seno ogni circa 15 minuti e devo dire che le colichette stanno via via sparendo, ma il mio piccolo è svizzero e più di 3 ore non resiste (anche di notte!) e in più spesso quando è il momento di cambiare seno si infastidisce e dal secondo non finisce i suoi 15 min. Sto imparando con lui come muovermi, ma qualche consiglio non fa mai male!

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  7. Grazie Serena! mi servono solo un paio di giorni senza famiglia e senza impegni per stare a casa e potermi dedicare a questo salto di produzione… e trovare poi un posto isolato al lavoro per tirarmi il latte… starei minimo 7 ore fuori… ho già un tiralatte manuale, ora magari provo a noleggiare una settimana uno elettrico e vedo se é un po’ più rapido… se ingrana vado a lavorare con la borsa frigo!
    ciao e brave!

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  8. ciao! approfitto di aver trovato questo post per chiedervi consiglio, visto che non ho trovato altrove…mandatemi link più apprpriati se sono OT
    sono in fase “oddioddio e se…” quindi trovo mille soluzioni e altrettanti problemi! insomma mia figlia ha quasi tre mesi, finora allattata al seno interamente ma fra poche settimane inizierà il nido perché devo riprendere il lavoro. abitualmente la allatto da entrambi i lati ogni volta e lei fa poppate piuttosto brevi (10 min circa per lato) con pause di 4 ore , anche 5 la notte, e pare soddisfatta. vorrei proseguire a darle il mio latte ancora un paio di mesi pur lavorando e, manco a dirlo, non godo di agevolazioni per l’allattamento quindi dovrei tirarmelo. come fare pero’? dopo la poppata non me ne avanza abbastanza per un pasto e se aspetto che ce ne sia poi cosa le do? la tecnica della tetta singola mi pareva una soluzione: mangia da un lato e me lo tiro dall’altro. ma come faccio ad incrementarne la produzione? mi sa che un lato solo non le basti! non conosco il volume di una sua poppata media, non avendo mai fatto la doppia pesata ma una volta me lo sono tirato da un lato e ho ottenuto circa mezzo pasto secondo le tabelle dei nutrizionisti… uff..insomma tre mesi di solo mio latte li ha fatti e va bene, passare all’artificiale non sarà una tragedia ma perché non provare ancora col mio?
    ‘iuto!

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    • Cristina forse puoi provare a fare così. La attacchi da un lato, e tiri il latte dall’altro lato. Dopo aver tirato il latte la attacchi. Calcola che il tiralatte non riuscirà mai a “svuotare” il seno, e la bimba riuscirà in questo modo a far aumentare la produzione. Calcola che inizialmente potresti doverla attaccare più frequentemente proprio per aumentare la produzione, poi piano piano ti ristabilizzi ai ritmi soliti. Il latte tirato lo puoi congelare! E sopratutto lascia perdere le tabelle dei nutrizionisti che si basano sul latte artificiale! Fammi sapere se funziona.

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  9. Ciao, ogni tanto passo di qui a leggere, vorrei aggiungere un commento.
    Nell’allattamento è importante buttare via l’orologio. Ci sono bambini che si saziano con un seno solo ed altri che dopo averne svuotato uno vogliono anche il secondo. Non è molto utile mettere i limite dei dieci-quindici minuti, mia figlia ad esempio poppava 45 minuti per lato. Ovviamente entrambi i lati e circa 7 volte al giorno. Non ho mai saputo quando finiva il momento della nutrizione ed iniziava la coccola, ma si staccava da sola quando era stanca. Lasciando fare a lei non ci sono stati nè problemi nè ansie del tipo aiuto-ho-poco-latte. Il secondo si “accontentava” solo di un seno e lo svuotava in tempi record. Ogni bimbo è diverso ed ogni bambino, lasciato libero di regolarsi da solo, senza restrizioni nè di poppate nè di tempo prenderà sempre tutto il latte (primo, secondo o terzo) di cui ha bisogno.
    Buona poppata a tutte!!

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  10. anch’io, su suggerimento della puericultrice, ho fatto così, e mi sono trovata benissimo, nonostante mia madre che continuamente ripeteva …”ai miei tempi”..
    Però, a parte lei, mica nessuno si immischiava nelle cose mie e di mia figlia. Guai a loro!

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  11. @supermambanana all’inizio il braccialetto era abbastanza inutile anche per me, però non volevo deludere il Vikingo, capirai! 😉

    @Silvietta come detto sopra non c’è un modo giusto o sbagliato, soprattutto se non hai avuto grossi problemi. Comunque, vada per la prossima!

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  12. io purtroppo allatto (ma ormai solo colazione e merenda) da tutte e due perchè non mi ero preparata (e ho letto solo al 3 mese il libro di Tracy Hogg) e alla fine l’andazzo è stato questo,anche se con poppate lunghe lunghe e ottima resistenza (per cui credo sia arrivata quasi sempre anche al dolce…) ma nel caso di un prossimo figlio mi stampo gigante questo tuo post. Mai più due alla volta, meglio una – anche perchè avere pause più lunghe è sempre meglio (per la mamma, ma anche per la Pulce) – per lo meno, secondo la mia esperienza.

    GRAZIE, ancora una volta!!
    a presto,
    s.

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  13. anch’io ho fatto cosi’, ma non avevo bisogno del braccialetto perche’ la tetta non usata ‘reclamava’ alla volta successiva 🙂

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  14. confermo. Anche io ho fatto così. cioè in ospedale facevo un pò e un pò, alternando cmq il primo seno, ma già al terzo giorno, tornata a casa ho iniziato da una parte sola. La mia C. era talmente rapida che non facevo in tempo nemmeno a cambiare seno, nel senso che non faceva interruzioni, e quando si staccava era perchè era sazia, e non ci pensava proprio a ricominciare da un’altra parte…delle sue magnifiche cicciose dimensioni abbiamo più volte commentato..credo che uno dei motivi di alternare sia quello estetico…effettivamente subito dopo la poppata avevo un seno diverso dall’altro ma l’effetto è relativamente breve, eppoi dopo un pò i seni si settano sul ritmo delle 6 ore e non delle 3, per me è stato così, e cmq potevo mettere le coppette assorbenti a mo di riempitivo per farli ridiventare uguali..

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