E’ nato è il rovescio luccicante della medaglia Genitorisbroccano!
L’idea è venuta da voi lettori: anzi, l’idea è di una lettrice, Erika, alla quale questo spazio è… apparso in sogno!!
A parte il fatto che auguriamo ad Erika sogni migliori 🙂 , dopo quel commento, c’è stato un coro entusiastico: vogliamo una pagina dove annotare e condividere i momenti buoni, quelli in cui ci sentiamo di aver “imbroccato” come genitori.
E così abbiamo creato per voi:
In quella pagina potete raccontarci tutte quelle volte in cui le cose sono andate (inspiegabilmente?!) nel verso giusto: la prima volta che Matteo ha dormito tutta la notte; quella volta in cui Giulia, al matrimonio della zia, è stata buona e sorridente per 5 ore di pranzo; quel giorno in cui sei andata a prendere Filippo all’asilo e la maestra ti ha fatto i complimenti; quel momento in cui Arianna ti ha fissato negli occhi e ti ha fatto un discorso “da grande” e tu hai capito che non stavi proprio sbagliando tutto; quella mattina che Lorenzo si è fatto sistemare sul suo passeggino senza fare “l’ipotenusa” e vi siete fatti insieme una bella passeggiata al sole…
Sì, raccontateci tutte quelle volte in cui vi siete dati da soli una pacca sulla spalla, in cui vi siete detti: “però, non sono male come genitore!”, in cui le leggi di Murphy si sono magicamente annullate.
E non importa se avete trovato tante persone che vi hanno detto: “Beh” Che vuoi che sia!”, “Eh, capirai!”, “Per così poco?”. Qui non le troverete!
Se vi piace questa idea lasciate un commento qui sotto. Se invece volete descrivere un imbrocco andate direttamente alla pagina di genitori!mbroccano.
evviva! ora speriamo di scrivere presto qualche imbroccata!
Evviva! Bella idea, pensiero positivo e ottimismo 😀 Così non verrò sempre presa in giro da tutti perchè ho tre gemelli e non mi lamento mai :d … ma solo della suocera hi hi hi
Bellissimo, brave!
Oddio!!!! Ma questo e’ davvero un sogno divenuto realta’!!!! Grazie a Serena e Silvia che come al solito “Imbroccano” tutto! Grazie mille!
Erika, grazie a te. Però adesso cerca di sognare qalcos’altro, eh! 🙂
Imbroccare, in fiorentino, significa provarci con qualcuno, fare il cascamorto …. E quando ho letto Genitorimbroccano sono rimasta un po’ perplessa …. Ma ho capito!
Natalie, in realtà il senso traslato è simile: “provarci” e “riuscirci”. Direi che è un’evoluzione linguistica in senso ottimistico!
Comunque il nome è stato scelto sulla pagina fb e i consensi venivano da regioni diverse.
bello! E’ un pò come il pensiero felice di mammafelice (=
Ottima idea, magri dagli “imbrocchi” si potrà trarre qualche spunto interessante da imitare!
evviva!!!
così non potrò sentirmi un extraterrestre sulla terra…..
forse ho imbroccato tante cose….e forse finalmente potrò vantarmene senza sembrare una falsa-stronza-disumana!!!!
D’impulso mi verrebbe da dire che gli sbrocchi saranno sempre numericamente superiori agli imbrocchi, ma invece pensandoci bene, forse sarà questa l’occasione buona per renderci conto che nelle nostre vite di genitori “un pò al limite” (di tutto) esiste non solo fatica e sconfitta, ma anche qualche bella soddisfazione e vittoria personale. Ottima idea, servirà anche come motivazione per il futuro!!
Brave e veloci!
P.S.: Ma non c’è un modo per farsi inviare un’email quando vengono aggiunti commenti ad un post senza per forza dover commentare?
Splendida idea!! Spero di poter scrivere presto un mio imbrocco! 😉
Bellissima idea! Almeno ci si tira su di morale i giorni sì…
Wooow! L’idea è carinissima.
Mi prendo un mese di ferie per capire se ho imbroccato e cosa… sob
ooopps! mi sono appena resa conto che qui si dovevano lasciare solo i commenti all’idea….!!!!!! scusate per l’impiccio!
Giusto giusto l’altro giorno: con Elia/Mister No dal pediatra! Di solito è un incubo, ha il terrore, mi vergogno perchè già in sala d’attesa piange e urla, quando poi arriva il dottore a chiamarci è un disastro! L’altro giorno invece, in sala d’attesa un angelo, in braccio a fare le coccole, arriva il dottore, entriamo, doveva solo guardargli la gola e auscultargli i bronchi per una tosse persistente… inizio a togliergli la maglietta e lui fa la smorfia tipo “tra un attimo mi metto a strillare”, e io già sudo anticipando le urla. Invece poi il dottore come sempre gli fa guardare bene lo stetoscopio prima di usarlo su di lui, io mi siedo sul lettino e lo prendo in braccio, evvai, finalmente ha capito che non fa male! Un angelo, veramente, respirava tranquillo e calmo facendomi le coccole col doudou in mano.
Appena terminato, gli rimetto la maglietta, mi ha guardata e tutto fiero mi ha detto “c’est fini” (è finito). Sospiro di sollievo e molti, molti complimenti per fargli capire che è stato proprio grande!!!
p.s.
Brave per l’idea! Da qualche tempo mi dicevo appunto che, di sicuro, è bello che le mamme finalmente possano parlare di quanto è difficile avere figli, che questo tabù della famiglia perfetta stia finalmente diventando una stupidaggine… però è anche bello pensare alle cose positive, dirsi che “oh cavolo, che difficile, però quanto è bello quando i nostri mostriciattoli ci ricompensano con un sorriso, un bacio, un progresso?”