Questa è la seconda intervista in tema cesareo, perché le testimonianze non sono mai abbastanza. Federica ci racconta il suo percorso, incluse le difficoltà e riflessioni sul rooming in e allattamento.
1. Come ti immaginavi il parto prima
Prima del primo cesareo l’idea del parto è un po’ quella che ti passa la mamma e i corsi preparto. Mia mamma mi ha sempre descritto il travaglio come un dolore mestruale molto forte, al corso invece ti indottrinano bene bene, con tecniche di respirazione, emozioni, supporti, spinte, capacità di concentrazione ecc..ecc.. (la frase che più mi piaceva era: pensate che è un dolore che finisce)…Poi la visita alla sala parto di un ospedale, la simulazione di respirazione… Insomma un po’ emozionata, un po’ pronta, un po’ spaventata…io poi ho lavorato fino all’ultimo perché sono libera professionista e il tempo mentale per dedicarmi al tema c’è stato veramente solo (e grazie) al corso. Voglio dire che non avevo tempo di leggermi quelle “belle” riviste sulle future mamme, su” “vivere la gravidanza” e robe simili., o libri sul parto naturale e su quello fatto in casa..in acqua …in cielo o a testa in giù…
2. come hai preso la notizia del cesario
Male, decisamente male. La piccola era in posizione podalica da non so nemmeno quanto tempo, e non c’era verso che si muovesse, anzi a ridosso della data prevista si è girata dalla parte sbagliata così si è fatta due giri di cordone intorno al collo. Insomma una tontolina, e non c’era speranza di evitare il TC, ma mi girava, eccome se mi girava…mi sembrava che mi togliessero un diritto. Lo so che per fortuna che c’è il TC, perché prima i bimbi podalici erano veramente a rischio, ma mi girava lo stesso…sarà poi che uno quel periodo è tutta ormoni, pathos e poco cervello… insomma voglio dire non ero e non sono una talebana del parto naturale, però mi dispiaceva non poter fare un’esperienza di vita che è solo femminile, non per mia scelta, sapete quella sensazione che si ha a volte di aver perso il treno…ecco.
3. quali erano le tue paure maggiori riguardo al cesario
Non avevo paure, veramente non ero preparata per niente al cesario. Quindi non sapevo molto. Mi dispiaceva, ma non avevo paura, e mi dispiaceva che sarebbe stato così anche per il secondo… quindi ero fondamentalmente “triste”.
Paura no, pensavo di certo che non avrei sofferto, in fondo il vantaggio è quello no? ci sono donne che lo scelgono proprio x non soffrire!
4. cosa hai pensato per tua figlia
Vista la situazione podalica, con poco liquido e con due giri di cordone, in accordo con la mia ginecologa abbiamo deciso di evitare il TC di urgenza e l’abbiamo semiprogrammato, quindi diciamo che dopo un’ultima settima di possibilità mi ha ricoverato dopo 4 ore dalla visita di controllo, il tempo di andare a casa e cenare…
mi ricordo che la sera da sola in clinica ho iniziato a pensare a lei… cavolo ma lei non è pronta! non lo sa che domani mattina esce!!!
oddio…panico…ho iniziato a parlarle, a dirle che era una tontolina pigra, che era rimasta in posizione da Buddha per tutti i mesi, e che ora la tiravano fuori, ho cercato di prepararla nell’unico modo che avevo…perché pensavo che mentre lei stava li…comoda comoda a ciucciarsi il mio liquido ad un certo punto uno squarcio di luce l’avrebbe accecata e una mano l’avrebbe tirata fuori…ma vi rendere conto che choc!!! volete mettere con un bimbo che decide di uscire e si guadagna la fuga a suon di urla della mamma!!!! vabè, l’ho detto prima che quel periodo ero solo emozioni e pathos….cmq di fatto, ridete o no, è quello che mi ha preoccupato per tutta la notte…
5. Come è andata la fase post-operatoria?
Il resto è stata una tragedia. Già perché il mio TC è stato doloroso…è stata dolorosa la spinale, la contrattura al collo che mi è venuta durante l’operazione, già perché avevo un freddo boia, ero contratta e scomoda e il collo mi si è bloccato, sono uscita da li che piangevo dal dolore e quando al mio compagno che aveva l’occhio lucido per l’emozione di aver visto la tontolina…(prima di me) gli ho urlato che mi faceva male il braccio e il collo mi ha guardato stupito ( e dategli torto!)…poi mi è uscito un sacco di sangue, e le infermiere hanno urlato contro le infermiere della sala operatoria…con me li, che non capivo perché avevo tutto quel sangue e non mi potevo nemmeno muovere… e non mi potevo nemmeno muovere…questo è il vero dolore…passi un giorno bloccata a letto con catetere e flebo e senza cibo né acqua, (solo il giorno prima ne dovevi bere almeno un litro) come se fossi una malata…ricoverata per accertamenti…(perché in realtà non ti fa male nulla)…poi quando l’intestino ti si sveglia, di solito il secondo giorno, allora ti staccano il catere e dopo un po’ la flebo, inizi a poter bere un te, poi una minestrina, una pera e poco più…e ti dicono: adesso si DEVE alzare signora. Ecco l’altro vero dolore, il secondo giorno è da morire, e pensi che il giorno dopo ti buttano fuori , a casa, e tu non riesci nemmeno a piegarti, a girarti nel letto, per alzarti ci metti 10 minuti, per andare in bagno altri 10, cammini strusciando i piedi…un derelitto che il giorno dopo se ne deve andare tranquillamente a casa…mica da sola, no, con la tontolina…già perché in tutto ciò c’è la tontolina. Pazze (o coraggiose?) quelle che si mettono il rooming-in con il TC!
6. Ma è vero che il cesario non aiuta l’allattamento?
Premetto io volevo allattare a tutti i costi, e una delle cose che ti dicono è che con il TC è a rischio l’allattamento. Allora ho preso tutte le precauzioni del caso, il primo giorno con sforzo mirabile mi giravo nel letto per alternare i seni, il secondo giorno ogni volta che portavano gli esserini urlanti io mi preparavo 10 minuti prima (quello era il tempo), prima mi mettevo seduta sul letto, poi mi alzavo, poi mi mettevo seduta sulla sedia col cuscino sulle ginocchia e aspettavo la tontolina, perché il latte in posizione seduta scende di più che da sdraiata… la facevo mangiare per tutto il tempo, guai a lei se dormiva! sveglia con pizzicotti sulla guancia! bè vi posso dire che il latte è sceso già al terzo giorno, e non ho mai avuto problemi di allattamento anzi…(non so se sono state queste accortezze, nessuno potrà mai saperlo).
Insomma diciamo che la presenza costante del bebè secondo me non è consigliabile, e nel mio caso, non fare rooming-in non ha inciso né sull’allattamento né sul rapporto madre/figlia. … come non ha inciso non averla sulla pancia subito appena nata, col cordone ancora attaccato, farle sentire il mio odore e tutta la prassi naturale che si godono le altre mamme…mentre magari gli mettono qualche puntarello…
7. anche il secondo parto è stato fatto con cesario programmato. Come l’hai vissuto la seconda volta?
Ovviamente a distanza di 3 anni, tutto è ridimensionato, e con la seconda mi sono messa subito l’anima in pace….se non fosse che a tre giorni dalla data fissata sento una ragazza che stava in fila con me in ospedale per fare il monitoraggio che diceva che era il suo secondo, il primo era un TC, ma lei lo faceva naturale…la sua ginecologa era d’accordo, anzi le aveva detto che i rischi di lacerazione dell’utero sono tali e quali a quelli di una donna che aveva già partorito col naturale…non me la sono sentita di approfondire di più l’argomento…erano 2 anni e 8 mesi che pensavo che non potevo più avere un parto naturale, e dopo 3 giorni avevo fissato la data, ho tappato le orecchie e via…sarà per un’altra vita….
Il secondo parto è andato come tutto va con il secondo, ero preparata e quindi più rilassata…non mi rigiravo nemmeno x alternare i seni…ne tantomeno mi mettevo seduta…e insieme alla NON tontolina mi facevo certi sonni quando me la portavano!!! con tanto di rimprovero dell’ostetrica che passava e mi diceva: signora, se adesso dorme quando ha fame che le diamo????!!!! ma lei ciucciava poco poco e poi crollava, e io con lei…e ancora adesso ciuccia solo 10 minuti.
8. il parto cesario è un parto di serie B?
Il TC non è un parto di serie B, è un parto, che in molti casi salva delle vite. Il fatto che poi in Italia, dicono, si esageri è un’altra storia in cui non mi voglio addentrare perché non ne ho le competenze.
9. Come vivi il fatto di non aver potuto partorire naturalmente?
Non lo vivo, al parto non ci penso più…. l’ospedale dura solo 3 giorni. Essere mamma dura per sempre, e io sono una mamma felice.
Io devo essere stata fortunata, non ho avuto una ripresa cosi difficile e dolorosa (mi hanno fatto la spinale, non era una urgenza). Ma avevo fatto vari esami per una eventuale anestesia/epidurale tra cui anche un elettrocardiogramma.
All’epoca a Padova non facevano il rooming in, non so adesso.
Per l’allattamento…disastro. Mi hanno semplicemente messo li un tiralatte senza dirmi nulla, Poi ho trovato un’ostetrica che mi ha dato una mano, ma nell’ultimo giorno. Con la LL non mi sono trovata affatto bene (sono una persona troppo poco dogmatica), ma alla fine credo che di non essere riuscita ad allattare per motivi assolutamente indipendenti dalla storia del mio parto.
@Monica: sicuramente hai ragione, mi chiedo quindi se in Italia in genere non si ‘esageri’ con l’anestesia in genere perche’ il tuo non e’ il primo caso che sento… ma magari e’ solo una coincidenza. Anch’io ho avuto un cesareo d’urgenza dopo che il bimbo ha reagito male all’ossitocina durante l’induzione, ma mi han fatto la locale ed ero stata ricoverata qualche giorno prima quindi ‘mi conoscevano’. Qualche effetto collaterale si e’ fatto comunque sentire: incubi sanguinosi quasi tutte le notti! e piu’ volte e’ successo che non riuscissi a muovermi appena sveglia: il mio corpo dormiva ancora, orribile!
@plch, credo che sulla velocità di ripresa possa influire senz’altro (nel mio caso almeno) la tipologia e la dose di anestesia. Ovviamente essendo d’urgenza non c’è stato il tempo di fare tutti i controlli , a me ne hanno somministrata una dose massiccia, forse troppo, roba che se mai fossi stata allergica (non avevo modo di saperlo) avrebbe potuto essere fatale. Fatto sta che per i seguenti sei mesi circa, ho avuto una sudorazione a livelli patologici, da cambiarmi più volte al giorno da cima a fondo, e dopo vari accertamenti e cure di integratori per il rischio di disidratazione, il medico ha concluso che in questo modo davo fuori l’anestesia e che probabilmente la dose era eccessiva. Per carità, tutto è bene quel che finisce bene, ma la sensazione di non riuscire a camminare l’ho avuta per molti giorni, e nonostante l’impossibilità, preferivo trascinarmi da mia figlia piuttosto che stare nel letto ad aspettare che me la portassero.
Nell’ospedale dove ho partorito io con il cesareo (non in Italia, a Praga), il rooming e’ obbligatorio cesareo o no (con l’eccezione delle prime due notti)… non e’ stato facile! Devo ammettere che la terza notte l’infermiera ha avuto pieta’ di me dopo che il mio bimbo si e’ completamente bagnato di pipi’ e si e’ tenuta il pupo nella nursery dall’una alle 6.
Mariti, parenti o altri non sono ammessi in reparto per cui fare da sole vuol dire proprio da sole, per quanto fossimo molto seguite e ci avessero insegnato *tutto*.
Eppure non ho visto nessuno trascinarsi lungo i muri o impossibilitata a prendersi cura del bebe’, nonostante fossimo veramente molte reduci dal cesareo. Mi chiedo cos’altro possa influire sulla velocita’ di ripresa. Quanto l’operazione mi avesse spossato me ne sono resa conto solo circa un mese dopo, quando la carrozzina non mi e’ piu’ sembrata pesantissima
Da cesarizzata d’urgenza in anestesia totale posso confermare che per qualche giorno anche io mi trovavo a strusciare contro i muri dell’ospedale per raggiungere la nursery (da noi niente rooming in), quei due piani che mi dividevano da lei sembravano un ostacolo insormontabile, così come anche andare in bagno (dal secondo giorno in poi, prima c’era il catetere) o tenerla fra le braccia tra i fili delle flebo. “come fossi una malata..” . Il cesareo è un’operazione chirurgica a tutti gli effetti, ma chissà com’è che dopo una qualsiasi operazione tutti si aspettano un periodo di convalescenza, mentre dopo un cesareo si dà per scontato (io per prima)che ci si possa occupare del neonato senza problemi. Io devo solo ringraziare mio marito e mia mamma per avermi supportata nei movimenti che non riuscivo a fare (soprattutto camminare), ma la mia prima sensazione è stata di inadeguatezza: come potevo prendermi cura di lei in quelle condizioni? Ci vuole tanta forza di volontà, alla fine si riesce a fare tutto… anche se io non sono riuscita ad allattare, ci ho provato con il tiralatte elettrico, fino a sanguinare, ma non mi è mai venuta la montata, giusto per aumentare il mio senso di inadeguatezza.
Ho partorito due figli con due TC, il primo in urgenza ed il secondo programmato, in tutti e due i casi con anestesia generale, mi sono addormentata e svegliata dolcemente anche se un pò dolorante all’addome; devo dire che, in entrambe i casi, ho gestito bene il post-operatorio, ho capito da subito che dovevo evitare il più possibile sternutire e tossire, sfruttare la forza delle braccia per alzarmi e girarmi e, appena ho potuto, mi sono alzata dal letto e il muovere qualche passo anche solo per andare in bagno, ha reso la ripresa più veloce. Ho allattato in tutte e due i casi, la montata lattea c’è stata praticamente dal terzo giorno, abbondante e costruttiva. Non mi sono mai sentita una mamma diversa, non considero il TC un parto di serie B ma un parto e basta. Sono felice che, per certe situazioni, ci sia la possibilità di partorire anche così.
Io non ho avuto il rooming in, e forse mi sarebbe servito. TC d’emergenza dopo un tentativo di induzione (già raccontato), la montata mi è arrivata dopo una decina di giorni, e a quel punto penso solo perchè mi ci sono messa anima e corpo e anche io ho deciso di non ascoltare tutti quelli che mi dicevano di lasciar perdere. Ma non penso che questo problema sia stato dovuto solo al cesareo, ho problemi metabolici di mio che penso siano stati più importanti. Fatto sta che ogni volta che mi portavano TopaGigia lei era famelica e si attaccava e ciucciava, e finchè c’è stato il colostro è andata bene, ma poi un disastro al rientro a casa. Tanto per farvi capire, è nata di 3200, calata a 2970, uscita al quarto giorno a 3000 in crescita, una settimana dopo le dimissioni era 3020! E vai di aggiunte… ma non mi sono buttata giù e ho cominciato ad attaccarla ogni ora, e dopo un paio di giorni finalmente il seno mi ha fatto male e ho allattato per 9 mesi precisi, anche se non esclusivamente al seno.
Il mio cesareo non è stato troppo problematico per la ripresa, dopo le 48 ore di flebo e catetere mi sono alzata molto volentieri anche se con un pochino di fatica e dopo qualche ora passeggiavo per la stanza con TopaGigia in braccio. Ferita rimarginata senza problemi, nessun dolore serio, niente pancera di sostegno, il giorno che sono uscita dall’ospedale ho portato il cane al parco (45 chili di lupo…). L’unico vero problema, oltre ovviamente alla strizza per l’emergenza e la delusione per non aver potuto partecipare attivamente al parto, è stato che la pancia mi è rimasta completamente insensibile dall’ombelico alla cicatrice per circa un anno.
Comunque 5 mesi dopo mia sorella ha fatto il suo terzo cesareo e ha avuto una reazione allergica al filo dei punti con conseguente infezione e doveva tornare tutti i giorni in ospedale per la medicazione e non poteva prendere antibiotici… un bel problema. Questo non per spaventare, ma solo per ricordare che il TC è un intervento chirurgico, non una passeggiata. E come intervento è parecchio invasivo, e assolutamente non esente da possibili complicazioni. Attenzione a sceglierlo per paura, c’è molta poca informazione in giro per i motivi che possiamo facilmente immaginare. A lei il medico che faceva le medicazioni le disse anche “eh signora che si aspettava? ha comunque subito un bell’intervento…”
E’ sempre un’emozione grande e lo si capisce da questa intervista!
Manca certo l’atmosfera da “spingi spingi” ma credo che l’importante sia la salute di mamma e bimbo.
Io ho avuto in ordine un parto naturale, un cesareo gemellare e altro parto naturale.
Sono felice di avere i miei 4 pulzelli e nessuno di loro è diverso per come ha visto la luce.
Loro guardano incuriositi il “taglietto” sulla pancia da cui sono uscite le gemelle e fanno fatica ad immaginare come gli altri siano usciti dall’altra parte.
Come dice Federica, sono mamma per tutta la vita di tutti i miei cuccioli.
Ah… per l’allattamento, una gemella era vorace e riusciva a farmi produrre anche il latte che tiravo fuori per allattare con il bibe l’altra che non ne voleva sapere di attaccarsi… quindi, cesareo o no, l’allattamento per me è questione del tutto personale, e con “personale” intendo del piccolo mangiatore (-;
condivido. e nei tuoi piedi che strusciano rivedo i miei.
Io avrò il mio secondo TC tra circa un mesetto. E’ vero che un po’ è come se ti avessero tolto qualcosa…un istinto ancestrale..il finale naturale a questo cammino bellissimo che dura nove mesi. Ma non è una scelta e neanche un capriccio…quindi me la sono vissuta molto diplomaticamente la prima volta e così sarà la seconda. Francamente non è neanche questa gran passeggiata di salute che tutti pensano. All’improvviso senti che ti infilano un aspirapolvere nella pancia e tirano fuori il bimbo e tutto il resto…e da lì è un tira, tira, tira, che non so quanto è durato…ma è durato un po’ e io mi lamentavo con tutto che ho una soglia del dolore abbastanza alta. Il resto l’ha già raccontato Federica. Io però non ho avuto subito latte…sarà arrivato dopo una settimana..con tutto che avrei voluto averne a litri..mi si è spaccato il capezzolo…e anche se facevo rooming in..e nella clinica dove ho partorito sono dei fondamentalisti dell’allattamento al seno..ho dovuto piegarmi all’aggiunta..Sicuramente l’aggiunta mi ha fatto soffrire più del TC….molto di più!! Eppure l’attaccavo anche con dolori fortissimi visto il seno martoriato!! Che vi devo dire…io penso che ogni donna a parte la forza di volontà ha un predisposizone anche congenita all’allattamento. La mia sorellina meno caparbia di me, con mille paturnie e un baby blues terribile, (oltre che con un seno piccolissimo rispetto al mio), ha allattato per un anno…e avrebbe potuto allattare più a lungo e diversi gemelli! che affronto per me!! (in senso buono ovviamente). Il rooming in per me è stata comunque un’esperienza positiva anche avendo fatto il TC, ma devo dire che la clinica convenzionata dove ho partorito, mi ha offerto tutta l’assistenza di cui avevo bisogno e non mi sono mai sentita abbandonata nè di giorno nè di notte. La bambina poi era un angelo. Dormiva tanto ed ha aiutato molto la sua mamma senza forze! Sembrava quasi non avesse capito il cambio di location! 😉
Bella intervista, a leggere il primo parto mi sembra di rivivere il mio. Anche io TC x’ podalica e pure io ci restai malissimo. Anche x’ poi mia figlai decise che la data prefissata non le piaceva, così ne ha scelta una una settimana prima!
Unica differenza del post parto è che da noi dopo un cesareo tengono in H 5 gg, il che secondo me è un bene! A me il latte arrivò in quarta giornata e la mia piccola non accennava ad attaccarsi, dormiva sempre… nonchè l’ultima notte grazie al cielo sì è decisa, io già versavo fiumi di lacrime (anche x’ stavo esplodendo!).
Però ho avuto la fortuna che il secondo parto (a distanza di 23 mesi) sono riuscita a farlo naturale ed è stato davvero fantastico. Doloroso certo, ma quando sono uscita dalal sala parto sulle mie gambe mi sentivo onnipotente!
anche io ho fatto il cesareo (non programmato) e l’unica cosa che posso dire, al contrario di federica, è che a me il rooming in ha aiutato. siccome c’ero rimasta malissimo per non aver partorito naturalmente, il fatto di avere il piccolo con me come tutte le altre mamme mi ha aiutato a non farmi sentire “diversa”, anche se a posteriori, e dopo che gli ormoni post parto si sono calmati, posso dire che il parto cesareo NON è un parto di serie B e io mi sento (ora) come qualsiasi altra mamma.
devo anche dire che sono rimasta in ospedale 4 gg dopo il parto e questo mi ha permesso di tornare a casa non più piegata in due dal dolore ma “semi eretta”. ho allattato io fino a 7 mesi anche se la montata lattea è arrivata un pò tardino (4 giorni dopo il parto) ma mi hanno detto che è normale dopo il cesareo.
devo ringraziare l’ostetrica che mi ha incoraggiato in tutti i modi ad allattare nonostante il dolore e devo ringraziare anche la mia cocciutaggine che non mi ha fatto accettare i consigli di tutte quelle che mi dicevano “ma dagli l’aggiunta a sto bambino, che dopo il cesreo non puoi allattare!!!”
quindi, ripeto, il cesareo è un parto, diverso dal naturale, ma non per questo di serie B
Davvero una bella serenita`.
Anche io sono arrivata al cesareo senza aspettarmelo, anzi avevo proprio saltato tutti i capitoli dei libri che ho letto sul TC.
Mi piace molto la tua attenzione alla piccolina. Il mio si e` anche preso un po` di contrazioni indotte prima, quindi secondo me se lo aspettava (ma ha fatto bellamente finta di nulla ;)).
Adesso vedremo cosa succedera` tra due settimane…
Si, condivido, davvero bello il messaggio lanciato da questa mamma, bella intervista. Io ho fatto due cesarei, a distanza di quindici mesi l’uno dall’altro, gli ho dovuti subire per problemi fisici dipendenti esclusivamente da me. E mi sono sentita mamma, serenamente ed immediatamente , a prescindere da tutto!!
che bell’intervista, che serenità trasparente. “essere mamma dura per sempre”. grazie di questa tua consapevolezza!