Mio marito ha una teoria. Sostiene, non senza un certo qual tono di presa per i fondelli, che tutto il mio inventar giochini, scovare idee, sperimentare tecniche più o meno artistiche per coinvolgere il piccolo di casa, sia, in realtà, solo un estremo tentativo per distrarre il quasi treenne dalla sua unica vera e divorante passione: le macchinine.
L’argomentazione merita un attento esame di coscienza, al termine del quale, sbuffando, non mi resta che dargli ragione! È vero, sono esasperata dalla presenza delle quattroruote nella mia vita: mio figlio ha saputo dare un nuovo significato al maschilista detto su donne e motori, lui ci mette i motori… e io soffro!
Ho la borsa piena di macchinine, me le ritrovo parcheggiate nel cassetto delle mutande, in agguato dentro alle scarpe, nascoste dietro ai cuscini del letto. Farei qualunque cosa per evitare, almeno per una sera, di trasformare il divano nel Nürburgring e darei volentieri fuoco ai dvd di Cars 1 e 2.
La mia personale battaglia contro bolidi da corsa, camion e bus ha segnato uno dei suoi rarissimi colpi vittoriosi l’altra sera grazie a un giochino semplice e veloce, visto qui.
Costruire uno spara-razzi è senza dubbio uno dei tentativi estremi di cui sopra, capace però di divertire, per una volta, tutti quanti ed è talmente facile da poter essere considerato un’estrema risorsa per quando si resta del tutto senza idee: è sufficiente procurarsi un paio di ingredienti.
Il più è fatto! Basta arrotolare il pezzetto di carta intorno alla cannuccia, fermarlo di lato e in cima con un pezzetto di nastro e si è pronti per lanciare il proprio missile con una poderosa soffiata.
Per onor di cronaca devo confessare che dopo una mezz’ora la cannuccia si è trasformata in pompa di benzina per le macchinine, ma finché è durata è stata una bella novità!
– di Giada Quandofuoripiove –