Non fatevi ingannare dal titolo: non vi voglio proporvi di barattare i vostri rifiuti, anche se avrebbe un suo senso, visto che c’è chi li cerca perchè ne fa di tutto ;-). Con il post di oggi volevo solo porre l’attenzione su due iniziative ecologiche adatte alla famiglia, perchè particolarmente ‘didascaliche’.
La prima è un’iniziativa che ha un carattere promozionale ed è la Settimana del Baratto, la seconda è la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, patrocinata da Senato, Presidenza della Repubblica, Unesco, Ministero dell’Ambiente… mica male!
La settimana del baratto è in corso proprio in questi giorni: si tratta di un’iniziativa promossa dal portale http://www.bed-and-breakfast.it/: tutti gli affiliati a questo portale barattano con i loro ospiti quello che loro possono offrire (ad esempio piccoli lavori di manutenzione, oppure mettendo a disposizione le proprie competenze).
Trovo che sia molto bello anche da spiegare ai bambini: ospitalità, riconoscenza, collaborazione, scambio di saperi completamente slegati dal denaro. Non ci vedranno aprire il portafoglio, ma fare qualcosa in cambio di un letto e lenzuola pulite o di un pasto.
Sul sito http://www.settimanadelbaratto.it trovate tutte le informazioni e anche una lista dei desideri, dove magari trovate un B&B che ha bisogno proprio di quello che sapete fare voi!
La Settimana per la Riduzione dei Rifiuti, di respiro europeo, è un’iniziativa volta a sensibilizzare e a ricordare a tutti cosa si può fare per produrne meno. In Italia ogni cittadino produce 530 kg di rifiuti all’anno, che potrebbero diminuire seguendo alcune buone pratiche, come quelle indicate nel sito dell’iniziativa. E’ una cifra incredibile!!
Attenzione però che produrre meno rifiuti non sempre corrisponde a …produrre meno rifiuti. Sembra una frase assurda, ma lo spunto è venuto da alcuni commenti riferiti al post di qualche settimana fa sugli ecodetersivi, in cui si discuteva sul tema del refill, cioè dei detersivi alla spina. Sono moltissimi i negozi che propongono questa modalità di vendita (promossa anche dall’iniziativa in questione) e sembra ovvio che usando sempre lo stesso flacone si producano meno rifiuti. In realtà uno studio commissionato da Assocasa, sull’intero ciclo di vita del prodotto ha dato risultati non troppo scontati. Tenendo conto di tutto il processo e quindi di distribuzione, trasporto, lavaggio e smaltimento dei flaconi, e delle cisternette, si è visto che il ‘punto di pareggio’ tra l’acquisto tradizionale e quello alla spina si raggiunge solo dopo molti riutilizzi dei flaconi che sono molto variabili a seconda delle distanze da percorrere e del tipo di smaltimento.
Insomma, per farla breve: ha molto senso riutilizzare i flaconi laddove non c’è la differenziata e il riciclo della plastica e non dove i detersivi da acquistare alla spina e le persone fanno tanta strada. Ancora una volta siamo chiamati a verificare personalmente cosa è più corretto fare.
Anche sui pannolini ci sono importanti novità in tema di smaltimento: oltre a utilizzare i pannolini lavabili per i nostri bambini a basso impatto ambientale, possiamo usare più serenamente i pannolini ecologici usa e getta che sono diventati compostabili e si possono conferire nell’umido perchè si trasformino in compost. Bella novità!
Vi lascio con il video della campagna europea, e vi chiedo di lasciare nei commenti un vostro impegno per diminuire il peso della vostra spazzatura.
Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2011 – video promozionale from The EWWR Secretariat on Vimeo.
Elisa di Mestieredimamma.it
Grazie per queste utili informazioni! Hai citato Assocasa: io ho visto che c’è un bellissimo sito che aiuta a capire un po’ meglio come poter essere veramente sostenibili in casa senza ricorrere a stratagemmi da marziani! E’ it.cleanright.eu …è molto bello! E poi su assocasa.federchimica.it c’è un bellissimo progetto web che si chiama “Puliti e felici!” dedicato ai genitori e ai bambini: andatelo a vedere! Ciao
grazie per avermi informata di questa campagna…tante volte anche io mi stupisco della mole di rifiuti che produciamo…cerchiamo di differenziare ma alla fine anche se divisi sono sempre tanti…quindi via alla spesa dalla signora che vende direttamente quello che produce, via ai detersivi fai da te, via al riciclo del più possibile…anche se purtroppo non tutti lo capisco e lo apprezzano…
es: ho fatto una chitarra di cartone al monello con tanto di elastici come corde (tutto riciclato) quando l’ha vista mia suocera mi ha detto: ma poverino, non potevi comprargliela? – e io: ma se è così bella, poi gli piace tanto! – la settimana dopo è arrivata con una chitarra plasticosa con tanto di corde metalliche…è rimasta a casa sua…
Sono andata sul sito segnalato, ma non c’è la versione in italiano…Sigh! Potete scriverci le indicazioni? Tra mamme ci imprestiamo i vestiti oppure li portiamo in centri che aiutano le mamme in difficoltà.
@Cosmic una marca di pannolini ecologici usa e getta come dicevo nel post ha ottenuto la compostabilità e quindi l’autorizzazione al conferimento nell’organico. Certo, se finiscono bruciati come dici tu non è che sia il massimo (inquinano meno comunque anche nella produzione e per l’uso di materie prime..). Se vuoi ho scritto qui un approfondimento: http://www.mestieredimamma.it/05/11/2011/ecologia/pannolini-ecologici-usa-e-getta/
concordo con te sul fatto che siamo circondati da troppe cose, dovremmo fare decluttering!
Molto interessante. Mostra che non e’ tutto oro quello che luccica. Come la spesa a km zero: teoricamente niente da eccepire, nella realtà bisogna vedere caso x caso. Quindi come sempre ci vuole buon senso. Anni fa mi ero informata su pannolini biodegradabili ma mi avevano detto che non potevano essere buttati nell’umido in quanto c’era una quantità – anche se piccola – di plastica anche in quelli. Parlo di 3 anni fa, magari nel frattempo si sono evoluti! Comunque, nel mio comune non si fa la raccolta dell’umido, e c’e l’inceneritore quindi usar quei pannolini sarebbe solo uno spreco di soldi inutile. Quelli lavabili sono molto belli, ne ho comprati alcuni che alterno con i classici. E’ vero che in circa 3 anni fanno risparmiare, ma per poterli usare in maniera efficace e ammortizzarne la spesa e’ necessario comprarne tanti tutti insieme ed e’ una grossa spesa in partenza. E’ un po’ come pagare una casa in contanti invece che fare un mutuo, dipende dalle circostanze. In alcuni comuni c’e un contributo e questo mi sembra un atto di civiltà. Li userei senz’altro se vivessi in città come Napoli, dove la raccolta dei rifiuti e’ problematica. Insomma, anche qui non si può fare un discorso unico. Un’altra cosa utile potrebbe essere quella di passarseli fra amici e parenti, come si faceva una volta, e ora sempre meno, con i vestiti e altri oggetti. E qui torniamo all’argomento di partenza: abbiamo da vero troppe cose, ogni bambino quando nasce riceve TROPPI rega
Ii, vestitini che mette poche volte e se vuoi prestarlo ti rispondono che anche loro, a loro volta, ne hanno troppi! Idem per tutti quegli accessori, il più delle volte inutili. Ma vallo a spiegare a nonne e zie!