Babywearing. Le tre regole d’oro del buon portare

Qual è il supporto che posso usare fin dalla nascita per portare il mio bambino? Qual è il più facile da indossare? Qual è il più versatile, ovvero che ci accompagnerà anche nella crescita?

Foto utilizzata con licenza Flickr Creative Common
Foto utilizzata con licenza Flickr Creative Common

Quando ti affacci per la prima volta al mondo del portare la sensazione è quella di essere catapultata in una giungla di supporti: mille marche, mille modelli, mille dettagli da non sottovalutare.
Le domande e i dubbi sono tanti, affiancati dal desiderio di dare il meglio al tuo cucciolo.
Forse allora può esserti utile un vademecum che accompagni per mano te, mamma, e te, papà, e renda l’entrata in questo mondo un viaggio entusiasmante!
Portare in sicurezza significa garantire al tuo bambino una postura corretta, sostenuta e non costretta. Inoltre, è importante che anche tu sia comodo nell’usare il tuo supporto, che deve riuscire a distribuire il peso del bambino in più punti, soprattutto della tua schiena.

Conoscere le tre regole del portare ti permette di avvicinarti con più serenità al mondo del babywearing, perché ti rendono in grado di differenziare un buon supporto da uno meno buono (leggi: un supporto ergonomico da uno non ergonomico) e una legatura ben fatta da una da rifare.

Portare alto

Ti garantisce un miglior controllo del bimbo e un miglior scarico del suo peso sulla tua schiena. Il punto di riferimento è la tua linea ombelicale: il sederino del tuo bambino non deve mai scendere al di sotto di quella linea, altrimenti la tua schiena implorerà pietà! Chiaramente, resta il buon senso a guidarti: un neonato di un mese sarà ben al di sopra del tuo ombelico, mentre un bambino più grande avrà il culetto più basso. Se porti davanti, può aiutarti anche la “regola del bacio”: la testolina del bimbo deve essere a portata di bacio, senza che tu debba fare la contorsionista per darglielo.

Portare stretto

Questo garantisce al tuo bimbo un rilassamento sicuro. Infatti, se la sua schiena è ben sostenuta, lui è comodo e non ballonzola dentro il supporto ad ogni tuo movimento: proprio quel contenimento che gli serve per rilassarsi e schiacciare un pisolino. La prova che puoi fare, dopo aver sistemato il tuo piccolo, è di infilare una mano tra te e lui. Non passa? Bene, allora il bambino è stretto a sufficienza! Anche qui, comunque, il buonsenso ci fa da guida.

Posizione divaricata-seduta

E’ la posizione spontanea assunta dai bambini piccoli innumerevoli volte durante la loro giornata, soprattutto nel momento in cui vengono alzati e portati. E’ l’unica posizione considerata fisiologica perché promuove la corretta maturazione delle anche (appunto immature alla nascita), favorendo l’inserimento della testa del femore nell’acetabolo. Divaricata vuol dire, chiaramente, con le gambine aperte (di circa 30° per i neonati, anche 60° attorno e dopo i sei mesi); seduta significa con il sederino più in basso o in linea con le ginocchia.

A questo punto sai tutto quello che ti serve per addentrarti nel mondo dei supporti!
Quando ne avrai in mano uno, ricordati di chiederti: posso portare alto? posso stringere a sufficienza? il mio bambino potrà stare comodamente seduto? Se otterrai tre sì, allora avrai davanti un supporto ergonomico!

Claudia Sfetez, mamma, ostetrica libera e istruttrice Portare i Piccoli®
www.consapevolmentedonna.com

Prova a leggere anche:

Previous

Tre parti, tre stili, tre mezzi per portare

Babywearing. Come scegliere il supporto giusto

Next

Leave a Comment