Autoprodurre sali da bagno alla lavanda

sali-da-bagno-gcL’unica cosa che ho desiderato appena partorito è stato un bagno caldo. Ricordo proprio la voglia di rinfrescarmi, era un giugno caldissimo, e in ospedale continuavo a chiedermi quando avrei potuto di nuovo sguazzare in vasca da bagno. Amo l’acqua, ci vivrei se non fosse che dopo un po’ potrei pure decompormi e sciogliermi, ma da che io mi ricordi passavo ore a monopolizzare il gabinetto perché il mio bagno non poteva durare meno di un paio di ore.

Torniamo al desiderio di prima: ancora oggi vivo il bagno come un’occasione rilassante e alla quale ricorro molto volentieri quando non desidero altro che la pace. Sarei pronta a pagare mio marito in pepite di polpette perché mi concedesse la fortuna di stare in vasca senza interruzioni, per un periodo mi sono accontentata di fare il bagno in poco più di mezz’ora… poi ho scoperto la notte e da allora io e la vasca ci diamo appuntamento quando tutti spengono le luci.

Quando ero bambina consumavo minimo un barattolo di bagnoschiuma a seduta, mia madre mi ripescava in mezzo alla schiuma procedendo a tentoni in tutto il bagno e io, felice e profumata, mi facevo avvolgere nel suo abbraccio mentre promettevo che la prossima volta ne avrei usato mezzo, di barattolo. Negli ultimi anni ho cominciato ad apprezzare il bagno senza schiuma, ho un approccio più essenziale, forse perché di occasioni ne ho molte meno e perché adoro le fragranze più naturali possibile e perché faccio da me i sali da bagno.

Sono pochissimi gli ingredienti necessari, sale e olio essenziale nello specifico e negli ultimi anni mi sono divertita aggiungendo anche alcune erbe per rendere i sali ancor più speciali. Con il prodotto finito poi, riesco a realizzare anche uno scrub per il corpo, tanto per allungare di un po’ la permanenza ammollo.

Nel video postato c’è tutto il procedimento, semplicissimo e alla portata di tutte le tasche, spero che vi possa far venire la voglia di provare.

Alla prossima!

– di Franci Mumtrioska

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