I primi mesi dell’asilo sono spesso caratterizzati da una serie infinita di malattie: raffreddore, febbre, tosse, gastroenteriti. Sembra non finire mai. C’è una soluzione semplice per evitare di far ammalare i figli? Ed è davvero necessario evitare che si ammalino?
Ho ricevuto un’email dalla rappresentate di classe dell’asilo nido del Vikingo, che ha scatenato una serie di reazioni da parte dei genitori sulle quali vorrei riflettere insieme a voi. Nell’email veniva riportato il risultato di uno studio effettuato in alcuni asili nido, in cui si evidenzia che l’uso di un disinfettante per le mani, dopo ogni visita al bagno, riduce i casi di gastroenteriti, diarrea, congiuntiviti, e malattie in generale di circa il 20%. La rappresentate di classe chiedeva l’opinione dei genitori in merito alla richiesta di introdurre questa pratica igienica nel nostro asilo. Appena ho letto l’email mi sono fatta due conti. Nel corso del primo anno di asilo, mio figlio si è ammalato in media una volta ogni 3 settimane. Oltre a tutte le ore di lavoro perse, non è certo piacevole vedere i nostri figli star male, indeboliti da una febbre alta, quando sono ancora così piccoli. Se esiste un modo per evitare tutte queste malattie, ho pensato, io ci metto la firma. Aggiungo che il gruppo comprende quindici bambini di età compresa tra 1 anno e 3 anni e mezzo, ossia quella fascia tipica in cui si ammalano più facilmente. Voi come avreste reagito?
Quella che per me era una risposta scontata, ha immediatamente generato uno scambio intenso di email. Una mamma ha timidamente risposto che forse bisognerebbe chiedere a qualche medico se l’uso del disinfettante può causare allergie o eritemi sulla pelle tanto delicata dei bambini. Giusto! Mi sono detta. Come ho fatto a non pensarci, ovviamente potrebbe esserci questo problema. Ma se ci garantiscono che non c’è rischio, allora è un’altra faccenda.
Ma ovviamente non è finita qui. Un papà è intervenuto ringraziando la rappresentante di classe per l’interesse mostrato per la salute dei nostri figli (!!!), e aggiungendo che lui appartiene a quella schiera di persone che vede la malattia come un bene per il bambino. In pratica la malattia lo aiuta a sviluppare un sistema immunitario sano e funzionale. Ogni volta che il bambino si ammala, sviluppa anticorpi che gli saranno utili a lungo nella vita. Una serie di email da parte degli altri genitori hanno condiviso questo punto di vista. Su quindici mamme e quindici papà, solo una mamma si è trovata daccordo sull’introduzione del disinfettante. Accidenti questi svedesi: che bella lezione!
oh, grazie, che soddisfazione… “professionale”!!
eh eh eh, non per nulla fa l’avvocato 🙂
Inizialmente non ero così d’accordo con il punto di vista svedese!..ma devo dire che Silvia mi ha fatto capitolare completamente.
Complimenti a Silvia e al suo potere dialettico.
Mi associo al suo modo di vedere le cose.
Fabiana
Curiosi questi svedesi. Ma hanno un approccio così rigoroso e, al tempo stesso, dialogico e democratico a qualsiasi cosa?
Tendenzialmente mi sento in accordo con la maggioranza dei genitori del vostro asilo. Dopo essere andati al bagno, noi tutti, ci laviamo le mani con il sapone, non le disinfettiamo. Allora perchè i bambini dovrebbero addirittura utilizzare un disinfettante? Perchè dovrebbero avere un livello di igiene superiore a quello di noi adulti?
Piuttosto mi sembra molto più utile insegnare ai bambini, già da piccoli, quando tendono ad essere sbrigativi in fatto di pulizia (pratica che trovano noiosa e superflua), semplicemente che dopo essere stati in bagno è buona norma lavarsi le mani e lasciare ordinato e più possibile pulito il water (in particolare ai maschietti). Meglio insegnare l’igiene ordinaria, piuttosto che introdurre pratiche da equipe chirurgica.
Tanto per fare un altro esempio, io trovo che sia un espediente commerciale e non una reale necessità quella di aggiungere al bucato dei neonati quei prodotti disinfettanti molto consigliati alle neomamme. Ma quali terribili germi dovremmo eliminare dai vestitini di un bebè che viene tenuto normalmente ben pulito?
Anche io sono d’accordo sul fatto che i bambini debbano fare le loro “esperienze” di malattia: fortunatamente stiamo parlando di “non-malattie”, quali raffreddore, influenza, gastroenterite, ecc. Anzi, sono un percorso per rendere più sani i nostri bambini. Con il nostro latte materno abbiamo dato loro un bagaglio iniziale di anticorpi: il resto devono farlo da soli, a suon di febbroni e bronchiti.
Io penso che quando abbiamo osservato le precauzioni ordinarie, se non ci sono particolari motivi di salute, non dobbiamo spingerci a misure straordinarie: il mondo è sporco e pieno di microbi… ed è bene che il loro sistema immunitario, quando è sano, si metta al lavoro prima possibile.