Ho abbandonato da tempo l’agonismo sacrificale in base al quale i propri figli hanno fatto più capricci, più danni, dato più pensieri. Solo, non riesco a rimanere impassibile quando sento genitori di bimbi piccoli lamentarsi per il ribaltamento del ritmo circadiano.
Intendiamoci: hanno ragione loro. Ricordo quanto implorai la pediatra perché mi desse qualcosa in grado di far dormire la mia secondogenita: la privazione di sonno mi aveva portata all’esaurimento e iniziai a svenire in ufficio per la stanchezza fino a quando, in un momento di lucidità, mi resi conto che avrei potuto farle del male. La pediatra prescrisse allora il Nopron, un ipnotico (ora ritirato dal mercato) grazie al quale il sonno di mia figlia si stabilizzò. Adesso la si può trovare mentre ronfa alla grande incurante di porte sbattute e urla domestiche – gli effetti tardivi del Nopron, credo.
La buona notizia, quindi, è che raggiunta l’adolescenza i figli dormono; quella cattiva è che lo fanno di giorno. Le cose interessanti avvengono di notte, si sa, e la notte è piccolina. Ecco allora iniziare quell’estenuante tira&molla in cui loro propongono un orario di rientro e tu gli chiedi se sono matti, loro avanzano di mezz’ora e tu di due, alla fine vi accordate sul tuo punto di rottura tra la veglia e il sonno.
Non ho voluto indulgere nel ricatto della mamma che non si addormenta se i figli non sono a casa, e ci sono riuscita. Solo, un proposito del genere non è privo di effetti collaterali: ad esempio, mi sono trovata nel cuore della notte a disperarmi perché la ragazza non era rientrata, non aveva lasciato messaggi, non rispondeva al telefono né risultava online. Mi sono trovata a telefonare a mamme sconosciute alle tre di mattina – sentendomi una fallita e perfetta cretina – per spiegare che non sapevo dove si trovasse, per caso era assieme a Diletta? Ah, no? Ma forse Diletta sapeva dove fosse e con chi? Ah, Diletta dorme da tre ore? Capisco. Mi scusi per averla svegliata, sono davvero mortificata.
E mentre la mente volava verso scenari apocalittici fatti di amici neopatentati e febbri del sabato sera, mentre mi portavo avanti piangendo tutte le mie lacrime cercando il numero di telefono degli ospedali della zona, magari ricordavo che la fedifraga aveva detto che si sarebbe fermata a dormire dalla sua amica – non Diletta.
Con le mie ragazze ho fatto un patto: se sono fuori, la sera, di tanto in tanto devono mandare dei messaggi per farmi sapere dove sono e con chi. La figlia grande, quando rientra, deve svegliarmi e farmi sapere che è a casa, non importa l’ora. Perché io comunque non riesco a stare sveglia ad aspettarle, ma poi mi alzo mille volte per accertarmi che siano rientrate. Insomma, il mio sonno è tornato a essere quello di quando erano neonate, con l’aggravante che il neonato almeno sai dove trovarlo. E dunque, per tornare alla domanda iniziale, quanto dorme il genitore di figlio adolescente? Meno, molto meno.
Anche a me succede di dormire tanto poi metto la sveglia per andare a prenderli!! Si, perché una volta è capitato che mi hanno chiamato in pieno “sonno profondo” delle mamme preoccupate che non mi vedevano arrivare per andare a riprendere il figlio dalla festa!! Mai più, ora metto la sveglia!
Oppure l’ultima è che siamo arrivati ad un compromesso: “io ti accompagno alla festa, ma poi ti fai accompagnare a casa da qualche genitore!!” Ok!!
Ma poi in piena notte ti squilla il telefono e devi svegliarti per andare a riprenderlo perché c’era un guasto alla macchina del genitore di turno!! Capita…
Questo una madre di due adolescenti dovrebbe esserci abituata!!! E…invece è sempre come la prima volta!!!
L’unica soddisfazione nelle uscite “notturne” sono le foto alle città di notte!!!
Ma come? Io aspetto in gloria quel giorno in cui la mattina non mi sveglieranno all’alba perché “Mamma andiamo a fale colazione?” Tesoro sono le 6 ed è domenica! “Si mamma ma non impolta pecché io ho fame!”
E tu mi stai dicendo che in cambio perderò la sana abitudine delle gallinelle con cui metto a letto i pulcini e me stessa ben prima di Carosello?
No, vabbè, allora non c’è speranza proprio!!! 🙁