Qualche idea per decorare la casa e per i regali di Natale: e-book e giocattoli da acquistare online oppure oggetti da autoprodurre con poca spesa, tanta soddisfazione e senza fatica.
A che serve un blog? Tra le altre cose a ricordarti come eri stanca il Natale prima, e quello prima ancora e anche tre anni fa, adesso che ci penso, anzi che rileggo in questo post: Vigilia. Di magro.
Ma i figli crescono, le madri si fanno un po’ più furbe, o forse tutta quella stanchezza pregressa si accumula e capisci da te che bisogna cambiare stile. Insomma, quest’anno spero di farvi cosa gradita nell’elencare alcuni trucchi vecchi e nuovi della casalinga pigra per affrontare le feste senza negarsi niente e senza arrivarci distrutta. Cominciamo da due note fonti di stress: i regali e le decorazioni.
Regali che non occupano spazio e non devi spolverare
Se ancora non lo fate, considerate gli acquisti online, non solo quelli tradizionali ma anche tanti e-book. L’e-book infatti non ha bisogno di essere impacchettato, spedito, consegnato, arriva al destinatario e pace. Pensate che bello se siete di quelli che a Natale vogliono essere più buoni e fare del bene anche all’ ambiente. Lo dico perché il mio regalo più gradito lo scorso anno è andato così: su Facebook avevo postato la recensione di un e-book che mi sembrava interessante e, detto fatto, la mia amica Monica lo ha comprato e spedito online prima ancora di mettere un like su quel post. Io ci avrei messo una vita decidermi e così invece siamo state a posto e felici tutte e due.
Se anche voi siete come me e ancora non avete messo mano al misterioso mondo degli e-book, seguite passo passo le istruzioni su come regalare un e-book di PianoPiano Book Bakery. Se ce l’ ho fatta io ce la può fare chiunque, e finalmente mi potrò leggere con calma sotto le feste Lo stile quotidiano di Paola Maria Traspedini, per arrivare perfettamente chic ai vari cenoni e feste senza dover fare troppi acquisti, ma ricombinando al meglio quello che ho già. Mentre per piatti veloci e che piacciano ai bambini (anzi, facciamoli cucinare questi bambini, che con troppe vacanze poi magari si annoiano) ho già sott’occhio Bambini in festa! di Natalia Cattelani, la donna che ha salvato da alcuni anni tutte le mie torte fatte in casa con la ricetta del pan di Spagna infallibile.
Se invece volete leggere o regalare qualcosa di narrativo a me è piaciuta moltissimo la serie di Sholeh Zard – La trilogia: con il racconto Natale in casa di Cthulhu
E se decidete per un pensierino-ino-ino anche alla classica persona a cui piacciono belle storie “ma non ho mai tempo per leggere” raccomando la raccolta di 10 mini-racconti da leggere ognuno nel tempo che ci metti a bere un caffè: Agrodolce – Assaggi di vita in dieci racconti della nostra Luana Troncanetti.
Bellissimo ancheDodici posti dove non volevo andare di Clara Cerri, una saga familiare che ruota intorno a Roma, la fatica di vivere e il potere straordinario dell’arte. Leggere questo libro è come ricomporre un puzzle: ogni personaggio, pennellato con una maestria che lascia senza fiato, vive in diverse epoche ed età senza seguire uno schema cronologico.
Anche per i bambini esistono tante cose carine che si possono acquistare online, tra cui il regalo più fantastico mai fatto ai miei figli: Capsela. Si tratta di una serie di capsule che, messe insieme secondo le istruzioni con dei pittogrammi chiarissimi, si usano per costruire qualsiasi cosa meccanica, elettrica o idraulica. Li ho scoperti quando il figlio di una mia amica a 5 anni mi ha accolta sulla porta di casa con l’aspirapolvere veramente funzionante fatto da lui, che non sapeva ancora leggere ma aveva seguito da solo le figure. Nel frattempo il brand ha cambiato nome, ma guardatevelo e ditemi se non è l’evoluzione di qualsiasi lego, meccano o altro gioco di costruzioni serie. A parte che nel mio bagno da due settimane sul davanzale c’è un sottomarino che dopo il varo nel bidet è rimasto lì.
Per il resto è tempo di austerity e decluttering, per cui ho deciso da qualche anno di regalare cose da mangiare, se ne trovano per tutti i gusti e per tutte le tasche, e le migliori sono quelle fatte in casa, come il croccante della nostra Francesca Accordi. Io l’ ho fatto scucchiaiandolo non troppo alto nelle formine in silicone dei muffin, così mi sono venute tutti pezzi tondi uguali. O penso anche al muesli per il quale Francesca Rossi di Fiori In Testa ha creato una bellissima etichetta da stamparsi da sé per completare il regalo. Considerate che io il muesli (e tanti altri prodotti sciolti) li conservo nelle bottiglie della passata di pomodoro lavate, quelle da ¾ di litro con l’ imboccatura larga, se vi servisse un consiglio per la confezione riciclata.
Il bello dei regali da mangiare, come degli e-book, è che non occupano spazio sulle mensole e non occorre spolverarli, basta spazzolarseli di gusto. Cos’altro potrebbe volere una casalinga pigra?
Le decorazioni di quando non ritrovate la scatola in soffitta
Chi fa il calendario dell’avvento, chi l’albero, chi il presepe, chi tutto e chi niente. Noi quest’anno non ci saremo a Natale e metterò giusto qualche lucina e decorazione simbolica senza tirare giù tutto l’ambaradan dalla soffitta, quella che in estate ci si soffoca e io cerco le cose per le vacanze. Prima di svenire non faccio che inciampare in decorazioni di Natale, e quando invece cerco le decorazioni di Natale non le trovo e tocca arrangiarsi. Non so se capita anche a voi di mettere qualcosa nel posto sicurissimo, quello dove non puoi non ritrovarlo; alla fine com’è, come non è, quando ti serve non solo non lo ritrovi, ma tiri fuori un sacco di altra roba che non ti serve al momento. Mi sembra un’ altra fonte di stress natalizio da evitare. E a parte quello, ma avete presente quanto lavoro in più crea il bellissimo albero di pino vero e profumato di foresta norvegese quando col riscaldamento comincia a perdere gli aghi? Per non parlare delle palline che si fracassano a terra e tocca pulire benissimo prima che qualcuno si infili una scheggia da qualche parte. Via, via.
Se avete una porta a vetri, finestra o specchio, vi suggerisco di decorarlo con quel nastro adesivo di carta tipo pizzo (o con una striscia di pizzo o passamaneria seri applicati col nastro bioadesivo). Io ho disegnato un albero di Natale stilizzato sulla porta del soggiorno (i tre triangoli decrescenti sovrapposti) con sopra una bella stella dorata, ovvero uno sticker pronto saccheggiato ai figli. Una passata di alcool, aceto o quello che vi pare dopo le feste, e “Epifania, tutti gli sticker porta via”. Poi, visto che era nastro adesivo, potete sempre appiccicarci qualche pallina di Natale piatta, o pom pom, o adesivi a forma di palline, appunto. Costano poco, non sporcano e alla fine si butta tutto via e ci si ritrova anche col vetro pulitissimo.
Un altro anno ho anche messo un Uniposca rosso in mano a figlio piccolo schiaffandolo davanti alla finestrona del soggiorno. In piedi sul divano ha ricoperto il vetro sopra e sotto di decorazioni tra l’astratto e il fauve (ovvero: non si capiva un accidente di cosa avesse disegnato), ma il rosso è bastato a fare allegria. Ce li siamo tenuti fino a Pasqua, come è giusto che sia per le decorazioni di Natale (e solo perché a Pasqua, con la scusa delle pulizie di Pasqua, ho lavato il vetro). Si potrebbe ripetere mettendo in mano all’altro figlio un pennarello bianco o dorato e vai di decorazioni. La solita passata di straccio in microfibra umido dopo le feste pulisce tutto senza macchia.
Ultimo pensiero: di tanto in tanto sulle porte a specchio della scarpiera scrivo poesie stagionali. Con il solito pennarello bianco o rosso potreste scrivervi qualche poesia di Natale. Se poi è proprio quella faticosissima che qualche figlio sta cercando, inutilmente, di imparare per scuola (si usa ancora imparare le poesie di Natale a memoria? Qui no) averla mattina e sera scritta in un luogo di passaggio magari aiuta.
Stoffe natalizie
Come ho già detto, ho la mania delle stoffe per arredare o rinfrescare gli arredi. Anche a Natale. Al mercato tempo fa comprai un paio di metri di tulle bianco con stelline natalizie in argento e lo riciclo tutti gli anni: o appeso con un paio di spille da balia alle tende o sul divano, o steso sul tavolo che quando si mangia basta metterci sopra delle placemat. E’ supersintetico, se si sporca lo butti in lavatrice e lo ristendi sul tavolo senza neanche doverlo appendere o stirare, esce praticamente asciutto dalla lavatrice.
Un’altra bella cosa per apparecchiare è il velluto leggermente elastico. Mia suocera lo usa al posto delle tovaglie, non serve fargli l’orlo, costa pochissimo e qualsiasi cosa ci cada sopra con una passata di lavatrice si toglie. Effettivamente solo il vino rosso fattoci asciugare per parecchie ore lascia aloni, ma se uno sparecchia e lo lancia direttamente in lavatrice ne esce quasi asciutto e pronto da rimettere sul tavolo per tutte le feste. Esiste in tanti colori, io ce l’ ho bianco e nero e mia suocera color panna, ed è talmente bello e pesante e leggermente luccicoso che per le feste è perfetto. Siccome alle feste si tirano fuori i tavolini da giardino pieghevoli (e brutti) per farci stare tutti, basta misurarsi la lunghezza complessiva necessaria e prenderne un taglio che copra tutti i tavoli diversi con la stessa stoffa per unificare lo stile. Di solito poi ha una larghezza che permette di coprire il tavolo e le gambe e fa subito chic, un tavolo habillé .
Per un presepe minimalista prendete tre grucce, ci appendete tre t-shirt di misure e colori suggestivi (tipo:neonato bianca, donna azzurra e uomo extralarge marrone), le appendete con tre chiodi al muro, ci infilate sotto tre paia di scarpe da tennis e vai di presepe alternativo. Magari anche tre aureole a suggerire la testa fatte con il filo d’ argento o d’ oro, se il presepe decapitato vi sembra troppo nudo.
E se proprio volete l’albero, ma anche voi come me ogni Natale tutto trovate tranne la scatola delle decorazioni, provate o un albero di mandarini (mia madre lo fece anni fa, con un grosso ago e spago bianco passava una gugliata in mezzo per appenderli e noi ce li siamo mangiati strada facendo), o comprate una scatola di fiocchi da regalo pronti in vari colori e grandezze abbinandoli come vi pare. Infiocchettate l’albero che avete (non vi suggerisco le decorazioni di caramelle e cioccolatini perchè i bambini le fanno fuori prima dell’ Immacolata e poi stanno in iperattività da glucosio, e noi volevamo invece un Natale senza stress, ma fate voi). I capelli d’ angelo servono a coprire tutto in modo scintillante e se luccica e profuma di abete, ma che vogliamo di più dal Natale? Infatti io di solito mi limito a prendere alcuni rami sciolti dal fioraio per farci qualche decorazione, il profumo ce l’ ho ma non devo passare le feste e il dopo-feste ad aspirare aghi di conifera da tutta la casa.
Insomma, tutto è pigrizzabile, persino il Natale, tanto alla fine l’ atmosfera da Mulino Bianco si può raggiungere anche senza stressarsi e litigare, e quindi chi ce lo fa fare? Godetevi questo per ora.
Nel frattempo penso a come destressarvi e pigrizzarvi il cenone, perché nulla è più affine allo spirito natalizio che starsene felici sul divano con le lucine accese per fare atmosfera, sorseggiando un the alle spezie e leggendo un bel libro mentre lì fuori tante altre persone sgomitano nei negozi alla ricerca del regalo perfetto che il destinatario, come dargli torto, sta già pensando a come riciclare.
Fa-vo-lo-sa! Attendiamo secondo post!