60 cose terribili che vorrei evitare con i figli (ma faccio lo stesso)

Cerchiamo tutti di essere dei genitori modello… no, magari cerchiamo di essere genitori sufficientemente buoni, che già sarebbe qualcosa. Ciò nonostante (o proprio per questo), combattiamo quotidianamente con le nostre debolezze, ma soprattutto con le nostre piccolezze o con gli escamotage più improbabili.

Foto Stefano Corso utilizzata con licenza Flickr Creative Commons
Foto Stefano Corso utilizzata con licenza Flickr Creative Commons

Ho lanciato una sfida ai nostri collaboratori chiedendo quali cose capita loro di fare con i figli, pur non volendo e malgrado siano coscienti che non è proprio il comportamento migliore. Quelle cose di cui ci vergogniamo un po’ e che con i bambini non ammetteremmo mai. Trucchi, debolezze, piccole cattiverie, pensieri malmostosi, complessi e stratagemmi: tutto quello che siamo convinti ci renda pessimi genitori, ma che, per umana debolezza, non riusciamo a evitare. Tutto quello che ci rende modelli da NON imitare!

  1. Dare la colpa ad altri per alcuni divieti: Papà/mamma non vuole
  2. Mangiare le patatine di nascosto mentre cucino
  3. Fargli i complimenti per la cacca grossa
  4. Fregare il bimbo che non sa ancora leggere l’ora per spedirlo a letto prima del solito
  5. Dare la colpa alla tv che ha fatto sparire la registrazione o il dvd di quel cartone che fa cagarissimo
  6. Finire l’ultimo cioccolatino
  7. Dimenticarti che anche tu separavi tutti i componenti della minestra nel piatto e li mangiavi in sequenza ben precisa
  8. Buttare gli obbrobri i lavoretti che hanno fatto a scuola e poi sostenere con convinzione che, se non si trovano più, è perché tengono in disordine la loro stanza
  9. Nascondere le caramelle per mangiartele in santa pace e poi affermare “mi sono dimenticata di comprarle”
  10. Finire le frasi per loro quando non trovano le parole
  11. Suggerire soluzioni a puzzle o indovinelli o quiz
  12. Urlare la mattina per farli uscire di casa in orario
  13. Minacciare di togliere il gioco più amato
  14. Sbadigliare quando gli leggo il libro la sera
  15. Minacciare di contare fino a 3
  16. Contare fino a 3
  17. Dirgli con rabbia e soddisfazione: Te lo avevo detto…
  18. Urlargli: Quante volte ti devo dire di… ?
  19. Buttare i loro disegni (e poi dire Non so come siano finiti lì quando li ritrovano nel bidone della carta)
  20. Essere sempre troppo seri e dimenticare di ridere con loro
  21. Smorzare i loro entusiasmi dicendogli che non ce la faranno mai
  22. Sminuire i loro amici
  23. Raccontare le loro cose ad altri
  24. Parlare di loro come se non fossero presenti
  25. Mostrare aria di sufficienza verso piccoli accadimenti che per loro sono tragedie/gioie
  26. Chiedere che voto hanno preso i compagni quando il loro è stato basso
  27. Paragonarli a noi alla loro età
  28. Decidere che di 37,5° non è mai morto nessuno e mandarli a scuola
  29. Negare l’evidenza: Ti ho detto che non ho messo le carote nella minestra! Quello non è arancione!
  30. Smontare il mondo di Barbie/Lego/vattelapesca costruito con pazienza in una settimana perché occupa tutta la stanza e trovare l’alibi dell’aver fatto ordine
  31. Parlare come mia madre
  32. Sminuire le cose che amano, ma io detesto
  33. Generalizzare: Non aiuti MAI, sei SEMPRE in ritardo, sei SEMPRE arrabbiato
  34. Mantenere il punto anche se chiaramente ho torto marcio
  35. Fargli i complimenti per aver mangiato tuttotuttotutto, senza lasciare un boccone
  36. Non capire che loro voltano pagina molto più velocemente di me
  37. Rapportare tutto a me (invece che ascoltare il “loro” episodio in silenzio e capire quello che sta succedendo, attaccare con: Anche a me successe quando avevo la vostra età che blablabla)
  38. Mangiare dolci o giocare al computer di nascosto e cacciarli se li senti arrivare con: Sto lavorando, lasciatemi in pace!!
  39. Fare finta di leggere un messaggio della nonna per lui/lei, mentre cazzeggi su FB.
  40. Dimenticare che quando si legge le orecchie smettono di funzionare, non è che ti stanno ignorando di proposito
  41. Non credere alla loro versione dei fatti
  42. Minacciare il collegio
  43. Dire che tu da piccolo ADORAVI le verdure
  44. Spegnergli la tv anche se il cartone non è finito
  45. Spegnergli il videogioco prima che finiscano il livello
  46. Non avere tempo di ascoltarli
  47. Non andare a sciare/in bici/a giocare a pallone/alle prove di danza con loro: Tanto c’è papà/mamma
  48. Sistemare la casa di Barbie mentre sono via perché Così trova tutto bello quando torna e sapere perfettamente che è una scusa per giocare con la casa di Barbie, cucirle vestiti o cambiarli
  49. Fare paragoni
  50. Vestirli come non vorresti mai vestirti
  51. Vestirli come non vorrebbero mai vestirsi
  52. Dargli ordini contrastanti Stai zitto, adesso parla – Guai a te se Ti muovi! Vieni qui!!!!
  53. Arrabbiarmi quando mi disturbano mentre lavoro, mentre loro vogliono solo condividere qualcosa con me (anche se è un video idiota su youtube)
  54. Dirgli che non sa cosa è il sacrificio
  55. Sostenere il contrario di quello che vorresti che facesse, contando sul suo spirito di contraddizione nei tuoi confronti
  56. Cambiare la maglia o i calzini che ha scelto per abbinare meglio i colori
  57. Non capire che non capiscono l’ironia e incazzarsi
  58. Dirgli che le barzellette che si raccontano a scuola sono stupidissime e non fanno ridere
  59. Parlargli al plurale, quando in realtà vuoi prendetela con l’altro genitore: Voi non fate niente in casa – Ve ne fregate di questo o di quello
  60. Credere di essere cattivi genitori

Che dite abbiamo detto già tutto? No dai, sono certa che c’è altro. Voi casomai aiutateci ad allungare la lista nei commenti.
Alla fine ci sentiremo tutti meglio, ne sono certa e saremo disposti a darci una pacca sulla spalla.

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14 thoughts on “60 cose terribili che vorrei evitare con i figli (ma faccio lo stesso)”

  1. Quello che non mi piace e’ essere più severa in pubblico più tosto che quando siamo sole. Questo per paura che le altre persone pensino di me che sono una mamma troppo “morbida”. E poi non riuscire a controllare il tono di voce, gridandole cose del tipo: Adesso mi hai veramente stancato! Capiitoooo!!?

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  2. Pensare sotto sotto che la maestra che vede il tuo pupo per 8 ore…in fondo non lo conosca come te mamma che trascorri con lui solo 2 ore al giorno
    Dilaniarti di nascosto perché tu non lo vedi per quelle 8 ore
    Sperare che la febbre non passi proprio subito per poterti spupare quel bimbo così coccoloso, caldino e docile
    Riempirgli il piattino di schifezze alle festine degli amici,che sai che non mangerà perché preferisce giocare….e scrofarti patatine miste a torta colorata….piuttosto di buttare via il cibo!
    Basta perché ne avrei troppe da dire e il senso di colpa non lo consente

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  3. Io sono posseduta nei momenti di stanchezza da un giudice inflessibile e pazzoide che somiglia molto a mio padre. Rimprovero con voce sdolcinata e sintassi elaborata, in sostanza dico cos’è orribili illudendomi di apparire ragionevole, o che risulti meno aggressivo di un urlo o di una sculacciata.
    Poi:
    Mi dimentico ciò che ho promesso
    Sono così stanca che non riesco a giocare con le bambine
    Mi dimentico di cambiare le lenzuola a scuola
    Faccio il cambio stagione sempre troppo tardi
    Compro profumi per me (metaforici) e pochi balocchi per loro
    Sono una mamma più severa di quanto non lo.sia con me stessa (ma penso in questo di fare loro del bene)

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    • Eh Tullia, è un camminare sul filo del rasoio il nostro. Si cerca di mantenere l’equilibrio come si può, ma a volte una scivolata bisogna metterla in conto. Poi le tue sono piccine ancora, coraggio! :*

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  4. lunghissimo elenco e quasi del tutto condivisibile. Ma l’ultima volta che attuai il punto 19 e mia figlia mi scoprì, ci rimase così male (l’avevo fatto per teeeee) e non credette a nessuna delle mie parole di scusa che da allora tengo tutto per i posteri… in merito allo sminuirli o criticarli invece mi sono ripromessa di non farlo. ho ben in mente le frasi di mia madre, oltre al fatto che credo che i miei figli siano molto meglio di me alla loro età

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  5. uffa, mi sa che non c’ero durante il brainstorming.
    Allora, tra le cose di cui non vado orgogliosa:
    – quando lamentano compagne di classe prepotenti, rispondo che devono dire loro, da parte mia, di smettere di rompere il X%$&/zzo
    – quando non riconoscono il mio impegno nei loro confronti, alzo il sopracciglio e dico “la prossima volta puoi chiedere a papà”, sapendo che lui probabilmente perderà il confronto

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  6. Urca, mi sa che ci son dentro fino al collo. Mi hai fatto ridere perché verissimo quando dici: fingere che sia più tardi perché non sanno leggere l’orologio, e: mangiare patatine di nascosto in cucina!
    Io aggiungo: ammorbarli col racconto di quando erano nella mia pancia (poveretti!!!).
    E poi manca il classico: AI MIEI TEMPI…
    🙂

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  7. Cavoli, almeno una volta, direi che li ho passati quasi tutti!
    aggiungerei: “Scegliere il libro che piace a noi in biblioteca sostenendo che è perchè sai che leggendolo poi gli piacerà molto” e invece è solo perchè vuoi leggerlo tu.
    “Affermare con sicurezza che è troppo piccolo per andare da solo su quella giostra, è molto meglio se lo accompagni tu”, quando lui neppure ci vuole salire ma tu non vedi l’ora di farlo!!

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