Noi che abbiamo provato anche il Nopron

Il Nopron è un medicinale pediatrico che favorisce il sonno. I pediatri lo prescrivono, se ne ravvisano reale necessità, quando i bambini (per mia esperienza, anche indiretta, non prima dei due anni, anche se è utilizzabile già dai sei mesi) hanno rilevanti problemi nel dormire.
Il “bugiardino” proposto dalla casa farmaceutica recita così. Principio attivo: niaprazina, N-[3-[4-(p-fluorofenil)-1-piperazinil]-1-metilpropil]-nicotinammide; Indicazioni: in pediatria, per favorire l’induzione del sonno in soggetti con agitazione psicomotoria. […] migliora i disturbi e la qualità del sonno, infatti riduce il numero dei risvegli notturni, non ne aumenta la durata, nè influisce sul risveglio che avviene in forma fisiologica senza di norma sonnolenza residua; possiede una buona tollerabilità e non dà luogo a fenomeni di accumulo o di assuefazione.
Normalmente si somministra a cicli. Sostanzialmente è l’unico farmaco pediatrico tradizionale (escludendo quindi i prodotti omeopatici), utilizzato in Italia per favorire il sonno.
Tutti i genitori di bambini che non dormono hanno sperimentato l’atroce dubbio se affidarsi al Nopron, oppure no, dilaniati dai rimorsi per la sensazione di “drogare” il proprio bambino.
Il Nopron, abbiamo letto, è essenzialmente orientato a conciliare l’addormentamento e ad evitare i risvegli notturni. Quindi è efficace sia per i bambini che non riescono ad interrompere le loro attività e ad addormentarsi, sia per quelli che si svegliano molte volte per notte, dormendo in modo continuativo solo per poche ore.
Se leggete il mio precedente post notti insonni… per anni, capirete perchè ho esperienza diretta di questo farmaco. La nostra pediatra è una donna saggia, che si affida al buon senso ed a pochi farmaci necessari, senza mai trascurare le emergenze reali quando si presentano. Quando il Sorcetto aveva poco meno di 2 anni e mezzo, noi non dormivamo da quasi 2 anni e mezzo. Eravamo stravolti, tesi, sempre in lite. Fino a quel momento non avevamo neanche voluto parlare del Nopron: cercavamo di tenere duro, di resistere, non volevamo “sedare” nostro figlio. Preferivo (e qui non uso il plurale!) svegliarmi ogni 2 o 3 ore, tutte le notti e sperare che arrivasse l’alba prima possibile.
Un bel giorno la pediatra mi guardò in faccia (doveva essere proprio una gran brutta faccia) e mi chiese se volevamo provare il Nopron o preferivamo rendere orfano il Sorcetto. Caspita… dovevo proprio essere ridotta male!
Era estate, faceva molto caldo a Roma, e così cedemmo alla “lusinga”.
Il trattamento, che prevedeva 15 giorni di assunzione e 15 no, inizialmente andò bene: come per incanto, dopo una mezz’oretta dall’assunzione il Sorcetto si addormentava e riusciva a dormire, qualche volta, per tutta la notte. Per noi era la prima volta negli ultimi due anni e mezzo. In realtà spesso almeno un risveglio notturno si verificava ancora: ma uno rispetto a tre per noi era un sollievo.
Il problema si manifestò alla fine dei primi 15 giorni: le prime due o tre notti senza Nopron andarono ancora bene…, ma poi la situazione dei risvegli riprese, non come prima, molto peggiorata. Nei periodi senza Nopron il Sorcetto non dormiva proprio più. Riprovammo solo un altro ciclo da 15 giorni, ma alla seconda interruzione fu ancora peggio. Ovviamente decretammo il “mai più”. E nel corso dei mesi successivi fummo premiati da una lenta, lenta, lenta normalizzazione del sonno di tutta la famiglia.
So che per molti questo medicinale è stato efficace e non ha presentato questi effetti collaterali. La mia farmacista di fiducia, lo ha utilizzato per la figlia addirittura fino all’età di 12 anni (!!!).
Non ho l’abitudine di demonizzare nulla: l’esito della nostra esperienza è semplicemente il fatto che, per noi, il Nopron non è stata una soluzione. La soluzione ce l’ha offerta solo la “natura” del Sorcetto, quando ha deciso di adeguarsi al mondo circostante. Se siete in condizioni molto “gravi” di mancanza di sonno ed il vostro pediatra ritiene di prescrivere questo farmaco, non dico di non provarlo. Però ricordiamoci che è un medicinale ed anche piuttosto serio (per esempio non troverete mai un farmacista disposto a darvelo senza ricetta). Sono del parere che non è bene “inquinare” il corpo dei nostri bambini, finchè è possibile. Nello stesso tempo non sono una persona che avversa l’uso di ogni medicinale, quando è realmente necessario: prima che gli antibiotici fossero diffusi, di influenza si moriva, è sempre bene ricordarlo. Ciò che mi rende più scettica è l’impressione che il Nopron venga prescritto per una reale necessità non dei bambini, ma dei genitori.
Il mio consiglio è di valutare attentamente i costi ed i benefici: se sentite di poterne ancora fare a meno, evitate. Ma abbiate sempre come unico referente ed interlocutore il pediatra: non il sentito dire, non l’esempio, non il fai da te. Neanche questo post!

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67 thoughts on “Noi che abbiamo provato anche il Nopron”

  1. A me da più di una persona è stato consigliato il nopron,ho chiesto a pediatra e farmacista e mi han detto ke nn lo fanno più….ma è proprio vero?

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  2. Daniela, l’intolleranza al lattosio legata a problemi di sonno l’ha sperimentata anche Wonderland, autrice del blog “Ma che davvero?”
    La sua Porpi è comunque una che ancora oggi non dorme un granchè, ma mi ricordo suoi post nei quali diceva che, tolto il lattosio, aveva visto un miglioramento. Certo, sono sempre voci di web, ma magari puoi cercare i suoi post e contattarla per uno scambio di idee o anche di nomi di medici contattati.

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  3. Ecco, si, che mi sento davvero spersa in un oceano, visto che in queste cose sono ignorantissima!
    Ecco, sai qual è il problema, almeno per me? Che la pediatra ogni volta che la pesava mi mugugnava, sottovoce “strano che cresca così poco”. NOn ci ho mai fatto caso, insomma, tutti piccoli, cresce, sta superstrabene, non mi toccava. POi per i problemi di sonno cerco su internet, qui, altrove, da qui arrivo a Oliviero Bruni, mi accenna alle allergie alimentari, vado dalla pediatra, vergognandomi con una scusa (non mi sono sognata di dirle “ho trovato su internet”) le ho accennato della cosa, e lei se ne esce con un “ci penso anche io ogni volta che la peso, niente di grava, ma secondo me se cresce poco (visto che mangia come una fogna) e se non dorme un’intolleranza ci sta.

    Ok, ma se non te lo dicevo io non me lo dicevi?

    Idem per la melatonina. Un’amica conosciuta in un forum, figlia con lo stesso problema, me l’accenna e io accenno alla pediatra, che mi dà l’ok senza nemmeno pensarci.

    E la cosa dei test sotto i 3 anni, me li fa fare, spendo anche una cifretta, tutti negativi, mi dice solo “ogni tanto mi arrabbio pure, ci sono tutti i sintomi di un’intolleranza ma non risultano nei test” e si ferma lì. Sono io a dirle, poi, che quasi quasi proverei ad eliminare un alimento per volta per un po’ e vedere come va. Mi risponde che non è una cattiva idea ma non dice altro. POi allora parlo con la vicina, mi dice questa cosa dei test sotto i 3 anni, ora me la confermi tu, e io mi decido.

    Però io, internet, vicine, amiche virtuali… Ecco, ho sempre pensato che internet va bene per capire alcune cose, per informazioni di base, ma per cose serie i medici e gli specialisti siano meglio, e non ha senso affidarsi a internet. Perché poi è difficile, lo stesso sintomo può voler dire mille cose, perché non ci sono scienze esatte, ecc ecc ecc…

    Però se non avevo internet non mi sarebbero venuti questi sospetti, e lei non avrebbe mai detto niente. Infatti con la grande, che ha avuto gli stessi problemi, non ha mai fatto niente. Così ora mi trovo ad affidarmi su internet per tutto, e a lei solo per le conferme. E non so perché, ma questa cosa mi sta poco simpatica. Anche per il glutine, lei mi accenna ogni volta alla celiachia, ma non dice nulla, non dice che potrebbe essere, cosa posso fare, come provare. No, dice solo “certo che i sintomi ci sono tutti” e basta. Ora proverò poi anche a togliere il glutine, ma per sapere quali alimenti sono da togliere guarderò su internet.

    E la stessa cosa per la grande. Sta male, l’ho chiamata ieri, non l’ha visitata (tassativo 3 giorni di febbre, non fa niente se le brucia a fare pipì ogni tanto, se non dorme di notte da 5 giorni, se piange tutti i giorni e non si capisce più quando parla…) e per telefono mi ha dato fermenti probiotici. Ecco, io oggi cercherò su internet sintomi e altro, e poi la chiamerò e accennerò, e lei mi dirà si, perché non ha mai smentito niente di quel che io le ho proposto.

    Mah, sono andata completamente fuori argomento, oggi sono un po’ giù, per via di queste cose, per via della grande che sta male, per via del fatto che oggi volevo portargliela visto che è il terzo giorno di febbre, ma ecco, alla faccia dei diritti, sono sola al lavoro, mio marito non ha copertura, nessuno dei due può portarla nell’orario visite e si rimanda a domani, oggi telefono, e mi sento una mamma da galera. Ecco, forse dovevo scrivere in genitorisbroccano!

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  4. Aggiorno dopo un bel po’.
    Non ha funzionato.
    Niente effetti collaterali, niente effetti buoni. Il problema non era quello. La pediatra sospettava intolleranza alimentare (anche perché mangia molto e cresce poco, e ha spesso la pancia gonfia, aria nella pancia, cacca brutta…). Test negativi. E conclusione “mi sa che dormirà poco per un bel po'”.
    Poi la mia vicina (figlio allergico) mi dice che i test prima dei tre anni non sono affidabili, almeno secondo i medici che ha sentito lei. Su consiglio del pediatra, ora proveremo a eliminare, a turno, per qualche giorno latticini e glutine (come si fa poi a dar da mangiare a una 16mesenne senza glutine lo scoprirò) e vedere se serve. Io ci credo poco…

    Mi sa che facciamo prima ad abituarci. Ora poi è una settimana che sta male anche la grande e quindi… non dorme. Praticamente nelle ultime
    3 notti ho dormito 10 ore in tutto (e a intervalli molto frequenti).

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    • @Daniela entrambi i miei soffrono di intolleranza al latte,e ti confermo che i test prima di 3 anni non sono affidabili. L’unica è quella di eliminare il vibo sospetto e vedere cosa succede. Mi sa che è arrivata l’ora di scrivere un bel post su questa nostra esperienza 😉

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  5. @Daniela,
    lo so, è dura, io ora ho una seconda bimba, Francesca, di 2 anni che purtroppo ci tiene svegli ancora troppo spesso…Ha preso da me, anch’io da piccola dormivo poco e in maniera frammentata, perciò devo armarmi di pazienza…Nel mio caso, dovrei sia pazientare che il suo sviluppo neurologico la porti ad un sonno più profondo e continuativo, sia applicare alcuni principi di igiene del sonno e comportamentali. Ma non posso perché ho un altro bimbo che viene disturbato dai pianti di Francesca di notte e la mattina a scuola faceva fatica a concentrarsi. Quindi, in parte, le cattive abitudini di Francesca sono date dall’impossibilità di mettere in atto sistematicamente i consigli comportamentali.
    Quindi, anche nel mio caso, occorrerebbe una giusta valutazione delle cause fisiche, comportamentali e psicologiche che mantengono o acuiscono i problemi di mantenimento del sonno. Spesso i pediatri non sono aggiornati sufficientemente per fare una valutazione di questi fattori e vanno solo per esperienza clinica e personale, che è importante, ma senza un approfondimento dei dati di ricerca non è sufficiente. e del resto un pediatra è un medico generico dei bimbi. Io ti consiglio di rivolgerti ad un neurologo esperto di sonno in età evolutiva. Lo stesso Bruni a me ha dato importanti consigli via e-mail (e non mi conosceva): sul suo sito, c’è la possibilità di scrivergli direttamente. Descrivi al meglio le abitudini di sonno della piccola, ciò che fate voi quando la addormentate o la ri-addormentate, ventuali problemi che hai avuto in gravidanza, come dormivate tu e il padre della bimba da piccoli, ecc.. Più informazioni dai ad uno specialista e più accurata potrebbe essere la sua risposta. Certo, il meglio sarebbe una visita o un colloquio a voce. Ma non tutti vivono a Roma o in zone in cui ci sono neurologi esperti di medicina del sonno…

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  6. Elena, hai quasi centrato il mio dubbio: la melatonina serve per regolare i ritmi del sonno, ed è questo che mi fa dubitare della sua utilità nel mio caso: è vero che alessia si risveglia, ma sono risvegli a metà, si agita, non è il ciuccio, perché lo perde subito e non lo cerca, anche se poi il ciuccio a volte basta a tranquillizzarla, non apre mai gli occhi (non subito) ma non si riaddormenta da sola, a volte basta il ciuccio, a volte non basta,allora provo bibe con acqua e poi il ciuccio, e dorme, a volte non basta nemmeno questo e devo alzarla e cullarla un po’, poi dorme, a volte nemmeno quello e devo tenerla in braccio parecchio, finché non è di nuovo calma del tutto. Ci sono notti che le basta il ciuccio ma glielo devo ridare anche 15 volte, ci sono notti che si “sveglia” una volta sola, ma non ridorme nel lettino per due ore, e per due ore la tengo in braccio sul divano. Però in realtà non è mai completamente sveglia (a meno che non la lascio stare, se non la riaddormento si sveglia). Quindi in realtà lei sa la differenza tra il giorno (in cui dorme bene ma poco) e la notte.

    Però poi mi dicono che serve per i risvegli. E allora ho pensato questo: lei di giorno dorme poco perché dorme al nido o da nonna, un ambiente diverso e un po’ disturbato. I pisolini a casa diventano molto più lunghi, spesso devo addirittura svegliarla (una mattina ha dormito 3 ore filate, poi l’ho svegliata io). Ed è pensando a questo che ho dubitato che in effetti lei più che la differenza giorno/notte conoscesse la differenza di letto. In questo caso un aumento di melatonina la sera induce l’organismo a dormire di più di notte, e forse in un mese l’organismo si abitua… Ma sono supposizioni mie.

    Purtroppo c’è sempre molta incertezza, e opinioni diverse, io ho messo gli eventuali effetti collaterali (stanchezza, pesantezza ecc..) in confronto dei possibili benefici (notti tranquille per lei e per noi), ho valutato che si tratta di un periodo molto breve, e che gli effetti collaterali non dovrebbero esserci a queste dosi, sono pronta a sospendere, provo e speriamo.

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  7. Ciao, io invece ho avuto rande aiuto dalla melatonina. Su di me in primis, in quanto io ho un problema di shift del sonno e ogni qualche settimana mi trovo di notte come se fosse giorno. La melatonina mi riequilibra l’orologio biologico e non ho mai avuto effetti collaterali. A me basta 1 mg e consiglio l’Armonia Fast, appunto da 1 mg. Al massimo arrivo a 3 mg. Forse gli effetti collaterali sperimentati da qualcuno sono dovuti a un dosaggio eccessivo o meglio ancora a problemi fisici che erano concomitanti al periodo di stress o simili e che disturbavano il sonno.
    L’ho usata inoltre col mio primo bimbo, quando si era sfasata l’ora di addormentamento verso i 2 anni a causa di una fobia della nanna che gli era venuta dopo un incubo. Tendeva a resistere al sonno per paura di incubi e dopo aver risolto la paura mettendo il suo lettino accanto al lettone, lo sfasamento si è risolto grazie a qualche giorno di melatonina.
    Ho studiato molti dati sull’utilizzo della melatonina in età pediatrica, quindi mi sono sentita di utilizzarla, anche su consiglio del pediatra, ovviamente. L’importante è individuare la causa dell’insonnia o dei disturbi del sonno, perché la melatonina è inutile in molti casi.
    Per finire, copio qua sotto un intervento del Dott. Bruni che in precedenza ho citato e di cui avevo segnalato la professionalità e il sito. L’intervento è preso da un Forum di Pediatria, quindi si tratta di fonte medica, non divulgativa.
    “Purtroppo non esistono studi di confronto sull’uso di melatonina e
    > niaprazina.
    > Segni guida specifici per la scelta di uno o dell’altro non ce ne sono,
    > l’esperienza clinica puo’ guidarci.
    > In linea generale io mi regolo cosi’:
    > se l’insonnia dura da molto tempo (es. 1-2 anni) e’ assolutamente
    > necessario
    > usare un farmaco per stabilizzare il sonno; la niaprazina, pur essendo
    > efficace nelle difficolta’ di addormentamento in qualche caso facilita
    > l’addormentamento nei risvegli notturni successivi e poi non e’ detto che
    > se
    > per esempio non ha funzionato a 9 mesi non possa funzionare a 18 mesi.
    > Se il problema sono i risvegli notturni ha piu’ senso provare la
    > melatonina
    > (1-2 mg la sera se siamo entro i 2 anni di vita), nella mia esperienza e’
    > piu’
    > efficace nei bambini quella a rilascio rapido rispetto a quella a rilascio
    > controllato che e’ 3 mg e non e’ idrosolubile (ma esistono molti preparati
    > in
    > commercio).
    > In qualche caso ho trovato molto utile il 5-idrossi-triptofano per
    > stabilizzare il sonno, non funziona come ipnoinduttore ma dopo una
    > settimana
    > i risvegli tendono a ridursi.
    > Se c’e’ un’eccessiva attivita’ motoria notturna (“sembra un cavallo la
    > notte,
    > gira nel letto, si alza e si rimette gia’, mi riempie di calci”) si puo’
    > ipotizzare una carenza di ferro (potrebbe essere una variante infantile
    > della sindrome delle gambe senza riposo) ed in genere si verifica nei
    > bambini le cui madri hanno assunto ferro in gravidanza (anche questo non
    > e’
    > basato su dati scientifici ma solo sull’esperienza clinica). Quindi in
    > questi casi associare ai comuni ipnotici un po’ di ferro potrebbe essere
    > uitle.
    > La niaprazina puo’ far aumentare l’appetito in quanto derivato
    > antistaminico.
    > La dose e’ solitamente 1 mg/kg (ovvero 1 ml ogni 3 kg di peso) e conviene
    > darlo da subito a dosaggio pieno. Io solitamente faccio un ciclo di 20
    > giorni e poi riduco gradualmente di 1 ml ogni 3 giorni fino a sospendere.
    > Se
    > necessario si ripete un altro ciclo.
    > Esistono poi altri prodotti che associano il triptofano (e non il
    > 5-idrossi-triptofano che passa la barriera emato-encefalica mentre il
    > triptofano deve essere metabolizzato prima a livello epatico) al magnesio
    > e
    > niacina o altri che associano melatonina e triptofano e melatonina e
    > valeriana.
    > Esistono molti fitoterapici a base di melissa, passiflora, biancospina,
    > valeriana, etc.
    > Solo sulla valeriana ci sono studi scientifici che ne attestano la (pur
    > scarsa) efficacia nelle insonnie del bambino.
    > La camomilla e’ uno spasmolitico della muscolatura liscia intestinale e su
    > nessun libro di fitoterapia serio c’e’ scritta l’indicazione per
    > l’insonnia
    > (non so perche’ abbia avuto successo in questo senso, forse tutto deriva
    > dalle coliche gassose).
    > Last but not least, ovviamente va tutto associato alla terapia
    > comportamentale (estinzione graduale, etc.) altrimenti l’effetto e’ solo a
    > breve termine e non a lungo termine.
    > Mi fermo per non tediare troppo.
    >
    > Oliviero Bruni”

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  8. Con Alessia il problema non è l’addormentamento, si addormenta nel lettino, con uno di noi a fianco ma giù, a volte subito, a volte ci vogliono 15 minuti, dipende da quanto è stanca, ma non è un problema. Il punto sono proprio i risvegli, ormai sono quasi 10 mesi che si sveglia di notte, a volte 2/3 volte, altre non riusciamo proprio a dormire. Io non soffro il sonno, lo sopporto molto bene, ma divento… isterica e indisponibile 🙁 E siamo davvero stanchi.

    La pediatra mi ha detto che è indicato proprio per regolarizzare i ritmi del sonno. Ci ho pensato davvero tanto e ho valutato: si parla di un mese, sconsigliano di meno perché in un mese l’organismo prende il ritmo, con un trattamento più corto l’effetto è solo temporaneo. La dose indicata è la minima, quasi un terzo della massima oltre la quale si dovrebbero avere i famosi effetti collaterali. Iniziarlo considerandolo acqua fresca (e quindi senza informarmi sui contro) e senza l’ok della pediatra non mi andava proprio, ma alla fine ieri l’ho provato. Ho pensato che le ho dato medicinali con effetti più forti per altri problemi, e che quello del sonno è un problema ormai, certo non è acqua fresca, ma nemmeno una medicina, e un periodo breve non farà danni.

    Alessia stanotte si è agitata moltissimo (come tutte le notti), ma non si è svegliata fino alle 5.30. Risveglio, acqua, ciuccio (solita routine) e ancora un’ora di sonno. Ora la controllo di giorno, se vedo cose strane interrompo, sennò continuo fino alla fine del mese, e in ogni caso non andrò oltre.

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  9. Ok, non ho resistito e ho sentito la pediatra. L’ho presa un po’ sulle lunghe, mi è giunta all’orecchio questa voce, ma sa, io mi fido solo se me lo dice lei… 😉

    Allora, lei ha detto che l’ha già data qualche volta (ma perché se io le dico che non dorme fa spallucce e basta?), ma generalmente passa prima per la fitoterapia e per l’omeopatia. Poi si possono provare queste gocce con tranquillità.

    L’omeopatia l’ho provata, per Sara avevo usato il kindival forte nei periodi in cui i due risvegli notturni diventavano notti insonni a causa di traumi: quando ha cambiato maestre al nido (e ha pianto un mese e non ha dormito di più ancora), quando una bici l’ha buttata in terra spaventandola a morte (per ogni cosa lei metabolizza in incubi, anche una lite, l’ho sgridata una volta per via delle forbici, e la notte nel sonno si è agitata parlando di forbici!). Mi sono informata per la piccola: il kindival serve per quei bimbi che scambiano il giorno con la notte, il kindival forte serve appunto per le notti disturbate da incubi o piccoli traumi. Nessuno dei due è il suo caso. La pediatra mi aveva comunque consigliato il kindival forte e l’ho provato con zero risultati.

    Ci penso ancora e ne parlo con mio marito, se non cambio idea uso la dose minima, per un mese, e poi ripasso alla fitoterapia (c’è un prodotto di una linea di bimbi a base di passiflora e simili, ora non ricordo e non sto a dire cose che magari sbaglio) per un po’ se mi serve ancora. Di sicuro non supero il mese e interrompo se vedo che di giorno è stanca o appesantita come dice serena.

    Intanto forse a chi serve può essere una strada di mezzo tra la disperazione e il nopron. Anche se secondo me questa melatonina l’hanno studiata ancora troppo poco…

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  10. No, non mi hai terrorizzata, anzi, almeno così ho trovato l’altra parte della medaglia: ce n’è sempre una, e a non sapere qual è non stavo tranquilla.

    E’ tutto il giorno che penso di sentire la pediatra, ma ho un problema: è molto medico italiano. Tanto per capirci, quando le ho telefonato per la mia prima bimba e le ho detto “in ospedale mi hanno detto di prenotare il bilancio dei 15 giorni” mi ha ringhiato scocciatissima “cosa fare lo decido io, non l’ospedale, il bilancio lo faccio a 20 e lei se ha bisogno di qualcosa chieda a me e non a loro”. Ecco, poi ineccepibile per visite e cure, ma è il tipo che se non te lo dice lei, non lo manda giù. E così sono qui che ci penso.

    Per gli effetti collaterali, oggi li ho trovati anche io, e sono appunto torpore, sonnolenza, mal di testa, ma c’è scritto che si hanno in caso che si superi la dose di 8 mg, mentre la dose massima è 5 mg e quella per i bambini e di 3.

    Boh, ci penserò ancora, sono mesi e mesi che non mi faccio una notte filata di sonno, certe notti sono 4 o 5 risvegli, certe notti dormo due ore sul divano, a volte non lo sento, a volte sono nevrastenica, si sopravvive a tutto e prima di usare qualcosa per dormire di più voglio valutarlo davvero bene, ma se davvero è come ho letto, e se davvero il ciclo consigliato è solo di un mese, può valerne la pena.

    Ci penso, intanto ho il bilancio a fine mese, se non decido prima provo a buttarla sul vago con la pediatra, e nel frattempo cerco informazioni in più!

    Grazie di quelle che mi hai dato tu perché non le avevo trovate proprio, in più proprio ieri stavo parlando con mio marito dell’eventualità di cercare qualcosa di simile anche per lui, fa i turni, per due mattine sveglia alle 4, poi due giorni lavora di pomeriggio, poi due giorni di notti, poi 3 giorni a casa, insomma, orari irregolarissimi e inizia a faticare a dormire la notte, ma a questo punto anche per lui sentiremo meglio il medico.

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    • @Daniela uno degli studi citati da supermambanana sui bambini affetti da ADHD dice anche che mentre è vero che i bambini si addormentavano con più facilità, non venivano diminuiti significativamente i risvegli notturni 🙁
      Te l’ho voluto dire per dovere di completezza. Sono contenta che hai deciso di chiedere direttamente alla pediatra. Poi quando prendi una decisione, facci sapere come va.

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  11. e comunque una cosa non ho capito, se c’e’ qualche chimico presente magari puo’ spiegarmelo: come fa la melatonina ad essere “naturale”? Cioe’, non e’ un’erba o qualcosa presente in natura, e’ un ormone, quindi quella medicinale dev’essere per forza una sintesi chimica, o no?

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    • @supermambanana in effetti anche io poi ho cercato anche in inglese e confermo quello che hai detto tu. Quando dicevo che è un ormone e quindi naturale intendevo dire che spesso si fanno questi ragionamenti pensando erroneamente che quindi non fa male (perché tanto ce l’abbiamo già nel corpo). Ma chiararamente quello che compri in farmacia è sintetico. Grazie per la precisazione, che mi rendo conto che quello che ho scritto poteva essere interpretato male.

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  12. anch’io ho fatto una ricerchina qui su fonti in inglese: gli unici studi sull’uso della melatonina per bambini sono stati fatti su bimbi che presentavano patologie neurologiche, come la ADHD infatti, e in questi casi in effetti e’ di aiuto (anche perche’ mi e’ parso di capire che in questi soggetti la melatonina come ormone e’ deficitaria, quindi mi pare sensato integrarla). Esiste un solo studio su bambini sani, e che non ha avuto un monitoraggio lungo per verificare effetti a lunga scadenza, quindi qui i medici non supportano l’uso della melatonina per bimbi in assenza di patologie che lo giustifichino.

    Una prassi qui e’ comunque quella di escludere prima altre cause, tipo, un’otite che non passa, un’allergia, asma, reflusso esofageo, cose cosi’.

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  13. Posso tirare su questo post con una domanda sulla melatonina?

    Ne ho sentito parlare ieri per la prima volta, oddio non della melatonina in sé, so vagamente cosa sia, ma del farmaco.
    Come avevo scritto, la mia piccola (quasi 15 mesi) sta seguendo scrupolosamente le orme della sorella: primi mesi da manuale 15 giorni con dormita di 3 ore, pappa, sveglia mezz’ora, dormita di 3 ore, ecc… Poi piano piano 3 ore ciucciata e subito dormita, poi 5 ore, a 4 mesi dormiva 6/7 ore per poi mangiare e dormire altre 3 ore! Da quando ha 6 mesi non ha più fatto una notte di fila. Se va bene dorme 6 ore filate, ma capita una notte ogni due mesi. Sennò si agita dalle 3 alle 30 volte a notte (quindi ciuccio), e se va male si sveglia e non riesce a dormire bene se non tenuta in braccio per un po’.

    Si addormenta nel suo letto, dorme bene a volte diverse ore, a volte si sveglia già dopo poco tempo, insomma, un po’ i denti, un po’ i vaccini, un po’ il raffreddore, un po’ sei stanco e non ti chiedi nemmeno più perché, e non dorme più bene da un po’.

    Mi lamentavo con un’amica: figlia, stessa età, stesso problema. La sua pediatra le ha consigliato delle gocce “naturali” a base di melatonina. Prese la sera dovrebbero aiutare l’organismo del bambino a trovare il giusto equilibrio,usate per un mese dovrebbero servire a stabilizzare in modo (sempre naturale) la situazione sonno, senza miracoli, ma con ottimi effetti. Questo è quello che ho trovato perché ovviamente mi sono subito informata. Ho chiesto anche in farmacia, prodotti non disponibili ma ordinabili, sempre a detta di tutti naturali ed efficaci.

    E mi chiedo: ma se davvero esiste una simile manna dal cielo, naturale, utile, efficace (tutte le opinioni che ho trovato, seppur poche, sono ottime) e senza effetti collaterali, perché non si conosce? Perché non si usa? E poi una cosa che mi puzza è il fatto che in tutte le opinioni leggo qualcosa tipo “visto che non si trova più il nopron, ho provato questo”.

    Ecco, confesso che l’ho comprato, che stasera magari lo provo, ma sono ancora un po’ scettica. Gli ingredienti sono rassicuranti: acqua, melatonina e non so più quale conservante e basta.

    Qualche esperienza in merito?

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    • @Daniela io non ho esperienza diretta in merito, nel senso che non ho mai dato la melatonina ai miei figli. Io l’ho provata su me stessa qualche anno fa, quando ero giovane e aitante 😀 e devo dirti la verità mi sono spaventata da morire. Dormivo benissimo, anche troppo. A quei tempi mi allenavo in piscina 5 volte a settimana, e mi sono accorta che avevo diminuito in modo drammatico le mie prestazioni. Mi ricordo la sensazione come se stessi improvvisamente nuotando nel fango, senza più riuscire nella fase propulsiva, che teoricamente dovrebbe portarti in avanti. Ho smesso immediatamente di prenderla. Ora sono certa che è un problema anche di dosaggi, e che magari in queste gocce non ci sono quantità esagerate. Io però proverei a sentire la tua di pediatra che ne pensa, invece di fidarti della pediatra di qualcun’altro.
      Un’ultima cosa che mi fa pensare male, è che qui in Svezia ne è vietata la vendita, e quando gli svedesi si mettono così di traverso, qualcosa puzza. Allora visto il tuo commento mi sono messa a cercare un po’ di info in svedese, e ho trovato uno studio medico sull’effetto della melatonina su bambini affetti da ADHD che dichiara che in effetti dormono meglio, ma che ci sono comunque effetti collaterali, anche se non gravissimi (però per chi è affetto da epilessia può dare crampi).Insomma come sempre ci sono rischi connessi all’uso dei medicinali (la melatonina è un ormone naturale, ma non per questo non può fare male), e quindi bisogna veramente valutare i pro e i contro di ogni scelta. Magari se anche la tua pediatra conferma, e vedi che la situazione per voi è insostenibile, allora puoi provare a vedere come va. Spero di non averti solo terrorizzato, ma anche aiutato a chiarire qualche idea.

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  14. Trovato! In Francia cè (ma non ai confini con l’Italia… bisogna provare presso farmacie più in là). A quanto pare, basta la prescrizione di un medico italiano. Disponibile solo in sciroppo.

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