Pur essendo quasi triestina, ho scoperto Luciano Comida solo di recente e per caso, leggendo un post del prof Enrico Galliano che “svelava” i segreti per far amare la lettura ai preadolescenti.
Incuriosita, poiché mio figlio di 10 e mia figlia di 12 anni non sono proprio dei gran lettori, ho preso a prestito dalla biblioteca il primo libro della serie che vede protagonista il tredicenne triestino – “Un pacco postale di nome Michele Crismani”.
Ho approfittato del libro per riprendere l’abitudine che avevo fino a qualche tempo fa di leggere ad alta voce alla sera ai due ragazzi e che avevo interrotto perché era da un po’ che non trovavamo un libro che ci appassionasse fin dall’inizio.
Michele Crismani è un tredicenne triestino. Un’estate, a causa di un viaggio improvviso dei genitori, viene “spedito” per una settimana a casa degli zii nella sperduta cittadina carnica di Tolmezzo. Dopo la rabbia iniziale per non poter trascorrere le giornate con i suoi amici, Michele comincia ad apprezzare la sua vacanza forzata grazie all’incontro con la sua coetanea Michelle, con cui vive divertenti avventure e di cui si innamora. Proprio mentre la sua prigionia comincia ad avere un senso, i genitori lo mandano a prendere per “rispedirlo” a Trieste.
La vacanza tolmezzina di Michele è narrata sia dal suo punto di vista che da quello di Michelle ed è molto interessante leggere le diverse interpretazioni che i due ragazzi danno ai loro incontri, soprattutto per quanto riguarda la sfera emotiva.
A me il libro è piaciuto molto perché è spassoso e sembra scritto da un tredicenne: ho ritrovato con piacere emozioni provate molti anni fa e mi ha aiutato a ripensarle nell’ottica del momento di crescita dei miei figli.
A mio figlio il libro è piaciuto soprattutto nelle parti in cui Michele “si trasforma” e interpreta i fatti che gli accadono con il linguaggio di diversi supereroi.
Mia figlia l’ha trovato molto divertente e spesso, nei passi in cui Michele descrive la sua rabbia o le incomprensioni con i suoi genitori, ammiccava sorridendo per farmi capire che siamo noi a non comprenderli.
Le avventure di Michele e Michelle continuano in “Michele Crismani vola a Bitritto”, in cui il tredicenne triestino vola in Puglia per passare una settimana a casa di Michelle, scoprendo nuovi lati del carattere della sua amica e abitudini di vita molto diverse dalle sue.
– posto scritto da Paola Rusich (lettrice di genitoricrescono)