Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno

4mesi_trisQuesto post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.

Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.

Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.

Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:

1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.

Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?

Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.

Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.

Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.

Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)

La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)

Come funziona.

Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.

Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.

Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:

Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.

Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.

Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.

E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.

Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.

E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.

E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.

Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.

Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.

E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉

PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:

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Attenzione: salti di crescita! La crisi dei 4 mesi

Tema del mese: separazioni.

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1,099 thoughts on “Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno”

  1. cara Serena,
    volevo ringraziarti per la risposta che mi hai dato a proposito di Pisellino. Ho provato a rasserenarmi ed è andata molto meglio, la sera si è addormentato dopo 5 m.!! Durante il giorno ora dorme meno, non arriva più a due ore per il sonnellino del pomeriggio ma credo sia normale.
    Teniamoci sempre in contatto, grazie grazie!
    Clara, Claudio (marito) e Pisellino

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  2. stasera pu/pd ha funzionato !!!
    Circa una quindicina di tentativi in 20 minuti e ora il mio nanetto dorme beato… speriamo bene! domani vi aggiorno

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  3. Ciao Rossana.

    Non ricordo se allatti ma se è cosi vuole la tetta. è abbastanza chiaro. Vuole la tetta. Escluderei la paura del buio. E anche la dipendenza dal ciuccio (che dipende sopratutto dal fatto che glielo rimetti quando sta per svegliarsi…) credo che sia un segnale di questo. Io di notte, come più volte raccontato, sono riuscita a conciliare il sonno della piccola (e il mio) solo cosi… Adesso figurati che si addormenta da sola quando si risveglia anche se le propongo la tetta… non la vuole. Le basta sentire che sono li, si rigira e si addormenta, tranuquilla. Fantastico.
    Per quanto riguarda il panico… rasserenati, non hai sbagliato nulla, solo che il tuo piccolo ha ancora quattro mesi e cambieranno ancora tante cose. Fino ad un mese fa dormiva sette ore perchè era davvero piccolissimo… Preparati ad prendere i cambiamenti cosi come vengono e a gestirli nel modo più naturale possibile.
    Per il resto non so proprio che dirti. Forse serena sarà riuscita ad applicare tutte le regole, i metodi e le tabbelle necessarie per farli dormire la notte. Io credo che non sia facile che ciò avvenga solo tirandoli su e mettendoli giù.
    Fammi sapere.
    BAci

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  4. scusate chiarisco 2 cose:
    1. quando scrivo che mangia 4 volte al giorno intendo solo di giorno, la notte infatti mangia altre 2 volte. Ho provato con le poppate ravvicinate ma non funziona, si sveglia comunque.
    2. quando scrivo che a volte di notte sono costretta a dargli da mangiare perché altrimenti è inconsolabile, dimentico di aggiungere che a volte anche questo non serve: mangia ma poi non vuole tornare a letto e ricomincia a piangere.
    Mi sono chiesta se non sia un problema di troppo buio nella stanza…Può essere? Perché a volte mi sembra proprio paura la sua…O forse è ancora troppo piccolo?

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  5. Ciao, ho assoluto bisogno di consigli!!!!
    Con il mio piccolino(4 mesi) abbiamo impostato l’easy e durante il giorno davvero non ci sono più problemi: mangia 4 volte al giorno, fa due pisolini lunghi e uno breve, si addormenta(quasi) senza problemi, a volte si sveglia troppo presto ma insistendo un po’ a volte si riaddormenta, altre volte no… Insomma in generale non posso lamentarmi.
    Ora però ho grossi problemi con la notte. Premetto che fino a un mese fa circa lui dormiva anche 7 ore di notte, senza mai svegliarsi. Ora invece ogni ora e mezza, due si sveglia. Spesso basta mettergli il ciuccio,ma alcune volte invece piange, è inconsolabile, devo tirarlo su e mi ci vuole un quarto d’ora per riaddormentarlo. A volte devo dargli da mangiare perchè non c’è proprio modo di consolarlo (e non capisco se è fame o no…)
    Sembra che non sia più in grado di riaddormentarsi da solo, mentre prima non aveva problemi. sicuramente il cambiamento è coinciso con due fatti:
    – il passaggio dalla culla al lettino
    – aver eliminato la tetta subito prima della nanna, impostando invece una routine serale.
    E’ che ormai è passato diverso tempo da questi cambiamenti e non c’è verso di risolvere la situazione,anzi si va sempre peggiorando. Stanotte è stato un incubo! Inoltre io tra poche settimane rientro al lavoro e l’idea mi mette il panico!
    Forse la colpa è mia che sono sempre accorsa appena fa un versetto…però adesso non so come fare, perché davvero lui da solo non si consola.
    Forse la colpa è del ciuccio, a cui è praticamente dipendente. Ho provato a toglierlo, ma nelle sue “crisi” è impossibile consolarlo anche con il ciuccio figuriamoci senza. Credo che lui voglia dormire sempre con il ciuccio in bocca… Durante i suoi pisolini diurni,se provo a toglierlo mentre sta dormendo, dopo massimo 10 minuti si sveglia… e allora io per quieto vivere mi sono rassegnata a tenerlo sempre “tappato” e a “ri-tapparlo” non appena tenta di svegliarsi.
    Ho provato a leggere e rileggere TH ma non trovo aiuto, in alcuni tratti racconta aneddoti di bimbi che hanno sonno difficile e non si riaddormentano da soli e lei magicamente in 3 giorni risolve, ma come fa???????????
    Tenete conto che con il mio bimbo pu/pd non funziona, a meno che io non sbagli qualcosa. Infatti quando lo tiro su, se lui sta piangendo, non si consola in braccio, non si consola con shh shh, non si consola neanche cullandolo…quindi quando dovrei rimetterlo giù? Spesso fa proprio 15 minuti di pianto in braccio, ogni tanto si tranquillizza, ma per pochi secondi e poi ricomincia. Non ho il tempo neanche di avvicinarmi al lettino, e se ci provo ricomincia. Finchè poi comincia a tranquillizzarsi e riesco a metterlo giù per dormire.
    Non so più cosa fare… Aiuto

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  6. Ragazze fidatevi…si può uscire dal ‘tunnel’! Io ne sono la conferma!!! Oggi la pupa è stata da manuale: pappa alle 9, gioco, nanna alle 11 (era con la nonna perchè io ero fuori, che mi ha detto che ha voluto addormentarsi nel lettino :-)), pappa alle 13, nanna quasi alle 15, pappa alle 17. Poi a letto alle 20. Alle 21 biberon e ora dorme in attesa della poppata ravvicinata delle 23/23,30!!!
    C’è da dire che è un pò abbattuta causa febbriciattola da vaccino (fatto ieri), infatti entrambi i riposini di mattina e pomeriggio oggi son stati di due ore. Ma sono certa sia proprio a causa vaccino. E anche se facesse 1 ora/1 ora e mezza mi andrebbe di lusso…
    Seguite il metodo della Hogg e i consigli di quetso bellisismo post e vedrete che riuscirete a farcela!

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  7. @Cassis, Arianna direi che per entrambe sarebbe utile istituire delle routine. Vi consiglio di leggere un po’ dei commenti scritti pin precedenza, e se non lo avete ancora fatto, di leggere il libro della Hogg (se pensate di comprarli online, ho inserito un link alla fine delle post, in modo che se lo comprate usando il nostro link, potete aiutarci un pochino: quindi se vi piace questo sito, usate i link nel post! Grazie 😉

    Cassis, per te direi di iniziare dal primo libro, quello che c’è anche in Italiano, mentre per Arianna potresti anche leggere direttamente il secondo, che però è in inglese. Se non riesci a leggerlo in inglese, allora puoi comunque avere giovamento dal leggere il primo libro in italiano.

    Ragazze lo so che è dura, ma vi garantisco che istituire una routine durante il giorno risolverà automaticamente moltissimi dei vostri problemi!

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  8. hai ragione Serena. Valerio ha 4 mesi e mezzo. Oggi ti dico la verità non ci ho provato anche perché ho un mal di schiena pazzesco. L’ho addormentato in braccio (dopo un minuto già dormiva), l’ho messo nel lettino e ci ha dormito per mezz’ora. poi si è svegliato piangendo (un pianto che passa subito però), l’ho tirato sù, ho provato a farlo riaddormentare, ma niente. Alla fine siamo usciti e al parco ha riposato un’altra mezz’ora. Lo so, sono un po’ vigliacca!

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  9. Oggi pomeriggio ho provato ad applicare il metodo di Hogg: un fallimento totale! Alla fine piangeva talmente tanto che non riuscivo più a calmarlo. Appena lo mettevo giù si disperava subito urlando come un pazzo. Insomma alla fine l’ho dovuto addormentare in braccio come al solito (in verità è crollato) e poi messo nel lettino: sono molto demoralizzata… che faccio? domani che faccio riprovo?

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  10. Ciao a tutte…
    ho trovato questo blog grazie a Daphne 🙂
    vi espongo il mio problema e sabato vado a comprare il libro… 😉
    Allora la mia pupa di notte dorme…nel senso ultima poppata alle 10.30/11 e si sveglia alle 7/7.30..quindi mi ritengo molto fortunata…
    ma l problema è il gg..ciuccia senza orari…ciuccia un pò si addormenta e si risveglia dopo poco ed è super sveglia..sorride e ride…
    quindi non se ne parla di dormire di giorno…o la tengo su di me… 🙁 o se la metto nella culla dopo 5 mn si sveglia….
    Oggi ho provato dopo pranzo a “sforzarla” a dormire..nel senso ci siamo messe nel lettone inisieme e un pò ha dormito (circa 1 ora) ma era un sonno molto agitato…
    suggerimenti?
    E’ che mi spiace ma la mia pupattola di giorno non dorme nulla..nemmeno quando usciamo con il passeggino..una volta crollava…. 🙁
    grazie… 🙂

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  11. Ciao Daphne, ho seguito tutte le vostre evoluzioni e credo che la tua Pulce oggi aveva semplicemente dormito abbastanza. Dopo tutto due ore di mattina sono proprio tante! La mia fa un po il contrario, ovvero circa 45-60 minuti nel riposino del mattino, e circa 1.1/2-2 nel pomeriggio. Non credo che sia facile, ne ovvio far fare due riposi di due ore al giorno alla piccola, più dodici la notte. Secondo la Hogg i bimbi dai 6 ai 12 mesi fanno in totale in media 15 ore di sonno al giorno, divisi in 12 la notte e poi due riposi lunghi o tre più brevi.
    la reazione che ha avuto secondo me non è sonno.
    Un ultimo suggerimento, (anche se non ricordo se l’hai già fatto) nel libro trovi un sacco di suggerimenti e di risposte diverse a diverse situazioni, leggendolo o rileggendolo alla luce dei cambiamenti, forse ti verrà più facile affrontare verie ed eventuali.
    Baci

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  12. Dimenticavo: quando mi chiedono se dorme la notte e dico di si, e aggiungo che invece di giorno fa questi brevi riposini di 45/60 minuti mi sento rispondere: “e che pretendevi? che dormisse tutto il giorno? con tutto quel sonno di notte, di giorno deve stare sveglia!” O___O

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  13. Sono qui disperata perchè è mezz’ora che tento di riaddormentare la Pulce! Stamane passeggiata, al ritorno anche se ha painto un paio di minuti, alla fine è crollata per due ore perchè era evidentemente stanca. Alle 15 s’è addormentata e alle 15,45 puntuale s’è svegliata. Il PU/PD non ha funzionato, urla disumane!! Sembrava la stessero ammazzando, piangeva anche in braccio. Allora l’ho messa a pancia in giù sul mio braccio (posizione adottata quando aveva le coliche) e s’è calmata. L’avevo rimessa nel lettino e col suo ditino in bocca stava per riprendere sonno. Ma poi…tragedia…ha cominciato a piangere da straziare il cuore. Io mi chiedo: ma com’è possibile che un bambino perda la capacità di addormentarsi (anzi, di RIaddormentarsi) da solo? La Pulce si faceva riposini anche di due ore…quindi chiaramente faceva un ciclo di sonno e poi ne faceva un’altro o altri due senza sveglairsi…Com’è possibile che non ci riesca più? 🙁

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