Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Confermo! Sacconanna forever!! La grande co dorme ancora,ha 28 mesi. Si gira e rigira e ha imparato anche a camminare con lui…tipo pinguino,ih ih.
La piccola di 1 mese per il momento dorme arrotolatacdentro la coperta,in attesa di metterla nel aacconanna.mi avevano detto pero’ di metterli nel sacconanna entro i 3 o 4 mesi in nodo checsi abituino aubito,altrimenti potrebba essere piu difficile e potrebbero rifiutarlo.
Domanda per chi ha piu figli: come fate a metterli a dormire? Le mie bimbe in teoria dormono nella stessa stanza,la piccola ha 1 mese e per il momento la metto a nanna subito dopo la grande,tra le 8 e le 9 diciamo,ma quando crescono come si fa? So che la domanda e’ un po generica,ma nessuno parla mai di come si fa ad addormentare piu bambini insieme…
Grazie!!
E certo che si girano!!!!
ormai si trovano dappertutto, per me sono una bella soluzione..per me è stata la migliore spesa fatta!!!
beh, si, c’avevo pensato,e me ne avevano anche parlato bene, ma poi quando l’ho visto sono rimasta perplessa….ma stanno bene in quell’affare lì?? riesce a girarsi? certo, così risolverei un grosso problema…
suggerimenti?
posso dirti di usare il sacco nanna..con quello non sbagli!!!
altrochè coperte e copertine 🙂
non mi sono mai posta il problema!!! e le mie pupe ci dormono bene. Fantastico!!
Ciao a tutte, è molto interessante questo blog…mi ritrovo in quello che ciascuna di voi ha detto!!! in questo momento il mio grosso problema è il sonno notturno… il piccolo ( 5 mesi e mezzo oggi) si addormenta senza grossi problemi( durante il giorno facciamo in modo di stancarlo con passeggiate e giochi sul materassone e infatti piange molto poco, non è certo un bimbo stressato dalla poca attività). Solo che di notte poi si risveglia spesso ( avolte si a volte no) e inizia il rituale dei “ma sarà fame?”, “saranno delle colichette?”, “ha freddo?”, “ha caldo?”…insomma, si perde ogni lucidità quando inizia un pianto che non sappiamo definire..e alla fine?lo attacco al seno e passa tutto…si, ma il vero problema era la fame? secondo me no, mangia tanto in questi ultimi giorni abbiamo iniziato con brodini e liofilizzati, aumentando anche le quantità..e facendo ultimo pasto con LA alle 23, ma anche a mezzanotte, dipende da quando si sveglia( a ninna però ci va alle 19.30).e mantengoil mio latte (ormai scarso) per le poppate notturne.OK, il balzo di crescita, ma così è troppo! Da stasera proverò con il metodo PU/PD. ho letto più volte il libro della Hogg e l’ho trovato molto interessante. Ma il mio vero problema è un altro: come si fa a tenergli le coperte addosso? io vorrei mettere il suo letto nella sua cameretta, ma mi alzo talmente tante volte durante la notte per rimettergli il lenzuolo addosso, che pensare di dover addirittura cambiare stanza mi piglia malissimo… non ce la posso fare!!! Come va coperto la notte? temperatura in camera 18-20 °C, pigiamino di cotone con bodyno sotto, lenzuolino, copertina leggera, e nei gg più freddi, coperta più pesante… ma si toglie tutto e fa i km in quel letto…. Accetto suggerimenti!!!!
Io facevo così: sonnellino nel tardo pomeriggio dalle 17 alle 17:45 circa; poppata alle 19; bagnetto con piccolo massaggino (niente di “professionale” me lo ero inventato io), tu potresti fare solo il massaggino giusto per staccare il giorno dalla notte ; ore 20.30 nanna. Per le poppate sucessive facevo quando si svegliava, non sono mai riuscita a mettere in pratica la poppata della buona notte o perchè dormiva profondamente o perchè non aveva fame e poi rigurgutava e si risvegliava definitivamente…
ciao a tutte! domanda tecnica!
ho un pó di confusione sulla parte finale della giornata ( secondo la hogg) ci sarebbe una poppata verso le 18-18:30… e poi lei scrive alle 21 e il latte della buonanotte alle 23. Ma dopo la poppata delle 18:30, dopo quanto lo devo mettere a letto??? e soprattutto, quella piú tardi, che faccio, anche se dorme lo tiro su e lo ingozzo nel sonno???
non ho ancora stabilito un orario fisso per l´addormentamento, il mio terremoto ha 4 mesi e mezzo e anche se di giorno nelle ultime settimane sta seguendo il programma EASY abbastanza bene, la sera é ancora un pó un casotto… non posso fargli il bagnetto per problemi di dermatite, ma sono riuscita a farlo addormentare sempre nel suo lettino con la routine.. problema che dopo 40 min precisi,, ZAC! urli a non finire.
hah, immancabili i 3-4 risvegli notturni, spesso per mangiare.
che mi consigliate???? dove sbaglio?
Ciao ragazze. Dopo tanto tempo eccomi di nuovo perchè ho qualche problema con la mia bimba piccola (ha poco più di 1 mese) e vorrei chiedervi consiglio.
Con la grande ho iniziato il metodo easy quando aveva 4 mesi quindi ora con la piccola mi trovo un pò spaesata. Credo di avere qualche problema con la routine che è questa:
ore 6/7 sveglia
poppata
ore 9 circa poppata
ore 9.30 nanna con 1/2 risvegli
ore 11.30/12 poppata
tra le 12 e le 15 fa un sonnellino di circa 45 min.
poppata
ore 15 circa dorme dino alle 18/18.30 (qualche volta la devo svegliare)
poppata
bagnetto
tra le 20 e le 21 dorme 45 min. circa e poi è sveglia fino a mezzanotte!!!
A mezzanotte, sfinita, spesso la faccio addormentare nel lettone attaccata al seno. La notte si sveglia verso le 3 per mangiare ma anche qui le faccio fare la poppata nel lettone altrimenti non si rieddormenta per un’ora.
Lo so ci sono tante cose da correggere, ma mi premeva di più capire come correggere la routine di giorno. Devo spostare il sonno del pomeriggio a dopo pranzo, ma come fare? Esiste una routine precisa per i bambini così piccoli?
Grazie mille a tutte!
Cara Aby, immagino la tua stanchezza. Ho lasciato numerosi post in questo blog perchè ero disperata con il mio Sebastiano. Lui si svegliava anche 5-6-7 volte per notte e si addormentava sempre in braccio. La situazione è cambiata dopo che ha compiuto i 12 mesi, quindi da pochissimo (ne ha quasi 15). Ho provato varie tecniche, Tracy Hogg e Fate la Nanna, e nessuna funzionava ed io non ero capace di lasciarlo piangere. Poi ad un certo punto mi sono decisa ad adottare la mia tecnica personale. Inizialmente ho deciso che non lo avrei più addormentato in braccio, ma non abbandonavo la camera e lui mi vedeva seduta a fianco al lettino. Gli parlavo dicendo che era ora di fare la nanna e di imparare ad addormentarsi da solo. Rimanevo accanto a lui finchè non si addormentava. Se arrivava a piangere disperato a volte lo prendevo in braccio ma poi lo rimettevo subito giù, lo accarezzavo, a volte mi chinavo su di lui e gli cantavo una canzonicina. Sono andata avanti così per un mese, ma i risvegli notturni continuavano, nonostante avesse imparato ad addormentarsi da solo, con me o suo padre a fianco. Poi ho deciso che aveva maturato abbastanza risorse per potersi addormentare senza di me in camera e allora lo mettevo giù nel lettino, gli davo il bacio e uscivo lasciando in sottofondo una ninna nanna. Le prime volte ha pianto: senza seguire nessuna scadenza di tempo, a volte rientravo per consolarlo, fargli una carezza e dirgli che ora di dormire e poi riuscivo. Dopo la prima settimana, non ha più pianto ed ora si addormenta da solo e non si sveglia più la notte. Devo però dirti che non l’ho mai portato nel lettone, anche perchè quelle volte che ho provato si svegliava lo stesso. Allora io e mio marito ci alzavamo a turno per riaddormentarlo e ad un certo punto ho messo una brandina di fianco al suo lettino e quando eravamo proprio sfiniti, uno dei due satava lì a dormire per evitare di alzarsi e svegliarsi completamehte quando lui piangeva. Guarda, io credo che ci arrivino prima o poi tutti i bambini. Forse Nina ha bisogno di non essere più portata per un po’ nel tuo lettone e ci vorrà un po’ di tempo per disabituarsi. Ma c’è speranza: Sebastiano non dormiva mai nemmeno durante il giorno, in passeggino meno che meno e in macchina neppure. Anche lui sembrava temere di perdersi qualcosa. Ora però dorme profondamente e a lungo nel pomeriggio.
Spero che tu possa prendere spunto dalla mia esperienza!
Coraggio, in qualche modo si sopravvive.
Buongiorno a tutte… Grazie di questo post e dell’interesse che mettete in ogni vs risposta. Ho anche io bisogno del vs. aiuto, anche se rispetto ad altre mamme credo di essere stata più fortunata con la mia Nina. Nina ha quasi 13 mesi, un carattere vivace, (identificato con ‘il linguaggio segreto dei neonati’ e confermato con ‘il linguaggio segreto dei bambini’, sempre di Tracy Hogg), va al nido il mattino senza alcun disguido né ansie e non ha nessun problema con il mangiare (completamente svezzata, mangia tuttissimo. Ha però qualche problemino di sonno.
Sin da piccola ho sempre avuto la sensazione che temesse di perdersi qualcosa dormendo…Non ha mai dormito a passeggio , né in macchina. (solo qualche volta in viaggi lunghi ma dopo aver pianto per la stanchezza per parecchio tempo…) Il suo sonno è sempre stato un po’ irregolare di giorno, ma continuativo di notte. Nina è stata fatta addormentare in molteplici modi… prima cullandola quando era piccola piccola (c’erano problemi di coliche e latte), poi facendola addormentare in braccio Ad un certo punto lei mi ha fatto capire che in braccio non stava più comoda. (Intorno ai 6 mesi), perché si inarcava e frignava, cosicché ho cominciato a mettermela accanto e farla addormentare nel lettone. Rendendomi però conto che non era così che volevo continuasse a dormire, ho provato a utilizzare il metodo SU E GIU.. questo intorno ai 10 mesi.
Non è stato difficilissimo, ci sono voluti alcune sere in cui lei si tirava su in piedi e io la mettevo giù..ma senza gran crisi di pianto.. però poi di notte, ad un certo punto, si svegliava piangendo e immancabilmente la rimettevo nel letto per proseguire il sonno di tutti.
Poi siamo andati in vacanza e a disposizione c’era solo un letto. Siamo quindi tornati alle cattive abitudini fino a ieri, quando ho deciso , con la nanna del pomeriggio, di riprovarci seriamente e per sempre.
Eccoci qui al motivo per cui chiedo il vostro aiuto.
Ho iniziato ieri con la nanna del pomeriggio. Un po’ di coccoline, le ho spiegato che volevo insegnarle a dormire nel suo bel lettino, con un pupazzetto morbido che sarebbe sempre stato vicino a lei quando voleva dormire. Ho fatto SU e GIU per un’oretta, lasciandole solo la mano (lei è abituata a pastrugnarmi per un bel po’ le orecchie). Un po’ di rugnette ma alla fine si è addormentata. Un gran successo.
La sera ho fatto la stessa cosa, seguendo una routine consolidata già da tempo, (nanna alle 8.30 circa) ma inserendo una musica diversa e qualche gesto diverso dal solito. Incredibile ma vero, Nina si è addormentata nel giro di pochissimo tempo senza risvegliarsi nel corso della serata come normalmente faceva addormentandola nel lettone. Però ecco che di nuovo nel cuore della notte si è risvegliata. Piangendo. Le ho rimesso il ciuccio e si è chetata. Dopo un’oretta circa, si è direttamente alzata.Piangendo. Questa volta, la scrivente e colpevole mamma, l’ha presa e l’ha messa nel lettone.
Stamattina sono esausta, ho un mal di testa indecente e mi sento in colpa.
Perché fa così? Perché si risveglia piangendo? In fondo si è trovata dove era stata messa all’inizio della nanna! Come posso fare per evitare questi risvegli?? Non voglio cedere subito, ma ho bisogno di dormire. Alle 7 del mattino devo essere in piedi, alle 8 inzio a lavorare! So che c’è di peggio, ma chiedo comunque il vostro aiuto. Grazie..
Ciao close the door….
in effetti anche Ale poppa seriamente di notte e non un minutino solo per coccola…
….dovrei vedere il pediatra verso il 20 di settembre, così magari ne vengo a una anche io…l’idea che tiri fino al mattino mi sembra un miraggio… quindi davi il LA la sera e anche il mattino, al posto delle poppate? hai smesso di allattare o integravi solamente?
grazie per il consiglio!
un bacione! 🙂
Ciao Nico,
io verso i 7-8 mesi ero prosciugata dalle poppate notturne perché non era un ciucciare per calmarsi e addormentarsi, ma cercava il latte veramente per fame e io nel frattempo avevo avuto due mezzi collassi. La pediatra al 9° mese ha constatato un vistoso calo di peso e mi ha prescritto l’integrazione con due biberon di LA. Con il biberon serale si saziava e ha iniziato a tirare mattina. Vedi un po’ se il tuo può essere un caso simile.
Ciao a tutte!
sono nicoletta, mamma di Alessandra che ora ha 9 mesi!
La notte è sempre stato il mio tallone d’achille….da qualche settimana ho messo Ale a dormire direttamente nel lettino in cameretta, dopo aver letto qualunque cosa su come addormentarla nel modo giusto….in pratica in 9 mesi ho fatto tutto quello che non si dove fare…dal lettone, alla ninna in braccio, e via così…
beh, dopo 9 mesi ora prima di dormire fa la poppatina, ninna di due minuti in braccio e poi giù nel lettino ancora da sveglia…a questo punto mi siedo dove lei non può vedermi e le canto 5 minuti di ninna nanna, lei si gira e si rigira, gioca un po’, si ciuccia il ciuccio e poi, magicamente si addormenta!
Se va bene sveglia fissa alle 3, se va male, alle 2, alle 4, alle 6 e tutte le volte se non fa la sua poppatina non si riaddormenta manco morta!come si toglie questa benedetta poppatina?????? consigli?????
voi come avete fatto? a settembre ricomincerò a lavorare e sono distrutta già al pensiero!
un bacione a tutte!
Eccomi!!..
Stanotte com’è andata??
BOOOHHH 4 o 5 volte!
Ormai giuro che sono così stanca di notte che molte volte mi alzo senza nemmeno accorgermene, non guardo + neanche l’ora, non penso a nulla, le dò il ciuccio e torno a letto ricrollando!
Una cosa però è successa che me la ricordo!
A un risveglio non le ho dato il ciuccio.. non ricordo cosa ho fatto di preciso, ma lei dopo aver fatto aria si è riaddormentata senza ciuccio!
Oggi però siamo alle solite, vuole il ciuccio x dormire, ma invece di addormentarsi in un’attimo come faceva fino a qualche tmepo fa prima che provassi a toglierglielo, continua a piangere a lungo, a sputarlo e rivolerlo, non si calma in nessun modo! anche ora dopo soli 30 min di nanna si è svegliata ma ha sonno e sta continuando a gridare disperata x il ciuccio, glielo do, fa x dormire ma poi riprende a piangere fortissimo quando sta x crollare.. il ciuccio ovviamente cade ma continua così all’infinito.
Mi sono interrotta nello scrivere ma senza inviare la parte scritta prima, xkè urlava da morire e sono corsa da lei e poi un po’ mi sono addormentata anche io..
Il ciuccio sembra volerlo ma anche non volerlo, alla fine così l’ho presa e messa nel lettone, e dopo forse 30 minuti si è addormentata senza, perchè mettendoglielo piangeva uguale, e lo faceva cadere, lo rivoleva sembrava addormentarsi ma nulla.. insomma chi la capisce è bravo!
In compenso nelle uscite non le sto + dando il ciuccio, xkè vedo che passeggiando si addormenta senza, e per non farla troppo abituare a dormire cullata dalla carrozzina in movimento, oggi appena ho raggiunto il parco mi sono fermata e io mi sono seduta in terra sull’erba in attesa finisse il riposino!
Le sto davvero provando tutte perchè ci tengo possa trovare di nuovo il giusto riposo che aveva fino a 2 settimane fa! Io sì sono stanca, ma da quando parlo con voi la vivo comunque + serenamente, infatti l’orologio non lo guardo +, lascio faccia lei, e se piange invece di chiedermi cosa sto sbagliando o cosa fare, mi limito a mettere in pratica ciò che so calmarla, ovvero stare zitta, non prenderla in braccio, e dondolarla piano sul fianco da sdraiata sul letto e senza farmi vedere in faccia aspettando prima o poi si calmi e poi crolli. appena si calma io mi fermo, se ricomincia a piagnucolare le faccio qualche colpettino come dice tracy, e se riprende a piangere riparto col dondolarla, e nella mia mente non penso a nulla, anzi la fisso cercando di apprendere i suoi cambiamenti di viso, postura ecc in modo del tutto sereno così da non sentire solo il pianto come fastidio, xkè in fondo per quanto possa non dare fastidio, quando partono a strillare dopo decine di minuti il fastidio c’è, se non altro anche xkè il timpano almeno a me diventa talmente sovraccaricato che quando lei smette io non sento + per ore! 😀
FAB:
i primi tempi la fasciavo, ma ora in casa ci sono 28-29 gradi col condizionatore portatile acceso.. quindi anche se la lasciassi nuda (lei dorme solo con pannolino + magliettina) ma fasciandola, finirebbe secondo me per morire davvero di caldo!
Già ora la ritrovo con la fronte umidiccia poverina :(…
il materasso devo provare!! magari posiziono qualcosina al di sotto e vedo se migliora!!
close: ma tu intendi solo se piagnucola?
xkè la mia piccola quando si sveglia che ha ancora sonno (quindi anche di notte) urla proprio, e se aspetto anche se sta solo piangendo, inizia a piangere ancora + forte.
Mammasary, com’e’ andata sta notte?
Purtroppo questi risvegli selvaggi possono durare solo alcuni giorni come alcune settimame (per esperienza) non lo sappiamo. Di sicuro c’e’ che ce la farai,reggerai,so che adesso non ci credi ma fidati che e’ cosi’.
Non hai sbagliato niente,come gia’ diceva Close i bimbi crescono e all’ improvviso i ritmi camviano w noi genitori restiamo spiazzati,non riusciamo a capire cosa sia successo.
Cerca di infonderle serenita e sicurezza al momento della nanna. Vedere te tranquilla la aiutera’.
Mi viene in mente una cosa: hai provato a inclinare un po’ il materasso? In questo modo dovrebbero dominuire eventuali fastidi da rigurgiti e ruttini (non si sa mai).
.hai provato anche la fasciatura? Forse ce la fai ancora a fasciarla,puoi provare per i pisolini e vedere se l’ accetta