Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
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@Giulia, grazie per la spiegazione, effettivamente mi e- piu- chiaro il quadro adesso.
Mah, visto che quindi ormai lo svezzamento e- ben ingranato forse si sveglia piu- per abitudine che per altro. Magari un po- di fame ce l-avra-, ma se dici che col biberon delle 23 si sveglia comunque allora direi che e- piu- abitudine.
Mi viene anche in mente che qui sul sito c-e- anche un bell-articolo sull-intolleranza al latte (e latticini) legata ai risvegli notturni. Prova a dare un-occhiata, non si sa mai.
Quello che ti posso dire per consolarti e- che e- normale aver l-ansia da rientro al lavoro sopratutto per le notti di cattivo sonno. Vedrai che ce la farai! il corpo umano si abitua a tutto, credimi! anche se effettivamente ci vuole un po- di tempo. Quando rientri al lavoro cerca di andare a dormire un po- prima la sera, in modo da prendere qualche minuto in piu- di sonno!
Grazie per i consigli Fab, in effetti anche secondo me è spesso una questione di poche calorie introdotte durante il giorno, però – forse non si capisce da come ho scritto – lo svezzamento è stato comunque graduale. E’ iniziato presto, questo sì, perché lui non è mai andato troppo d’accordo con il latte (che fosse il mio o quello artificiale) e quando ad un certo punto ha iniziato a dimagrire, in accordo con la pediatra abbiamo deciso di iniziare con le pappe.
Ho iniziato prima con un po’ di frutta, ma ovviamente questo non sostituiva alcun pasto, era una cosa in più.
Poi ho sostituito il latte di mezzogiorno con la pappa (brodo vegetale + crema riso/mais tapioca + 40 grammi di carne). Quando dopo 3 settimane ho visto che aveva ingranato, che mangiava molto volentieri la pappa e che continuava a non mostrare apprezzamento per il latte, ho sostituito anche la cena (stesso schema, ma col formaggio al posto della carne).
Diciamo che non ho fatto altro che sostituire 2 pasti, ma il numero è rimasto invariato, già da prima si era assestato su 4 massimo 5 poppate.
Io credo che lui mangi complessivamente di più rispetto a quando prendeva solo il latte, tant’è che ha ricominciato a prendere peso.
Se, ad esempio, il pranzo non gli fosse sufficiente, credo che a metà pomeriggio il latte se lo scolerebbe in un batter d’occhio, invece spesso ne beve poco o non ne vuole affatto.
Ho provato, come dicevo, a dargli un biberon di latte verso le 23 per riempirlo nella speranza di farlo dormire fino al mattino, ma senza risultati. Questo mi fa venire il dubbio che, oltre alla fame che in alcuni giorni può avere, ci sia qualcos’altro.
Non che sia particolarmente grave se si sveglia due o tre volte a notte, sia chiaro, visto che i primi 4 mesi ho dormito sonni tranquilli. E’ che la prossima settimana rientro a lavoro e temo di non farcela… e poi mi spiace perché credo che un sonno così interrotto non sia riposante neppure per lui.
@Giulia77: secondo me si siveglia per 2 motivi:
1: perche- un po- si e- abituato a svegliarsi (causa influenza e dentini come tu stessa dicevi) – purtroppo prendono subito queste ‘simpatiche’ abitudini!
2: per lo svezzamento, se dici che si scola 180ml di notte vuol dire che ha fame. Tra l-altro lo svezzamento e- un grosso cambiamento e sento molte mamme che dicono che i figli ricominciano a avegliarsi con lo svezzamento.
Non voglio sembrare presuntuosa, ma… mi viene un dubbio. Ciccio ha 6 mesi e a quanto pare gia- fa 4 pasti. Non e- che stai correndo troppo? (io forse ho esagerato in lentezza ma praticamente aggiungevo un nuovo pasto ogni 2 o 3 settimane, quindi la mia faceva 4 pasti a 9 – 10 mesi, col latte vicino magari)
a 6 mesi e fino all-anno il latte dovrebbe essere l-alimento principale, ma da quello che dici mangia (raramente) latte la mattina e al pomeriggio. Tieni conto che a quest-eta- molto della pappa che mangiano esce cosi- come entra o quasi… (la mia a 21 mesi quando fa la cacca ci ritrovo dentro piselli e carote, e pur li mastica, per dire) e poi e- molta verdura e frutta, che non sono nutrienti come il latte.
Tra l-altro cosa mangia a pranzo e cena? Potrebbe essere anche che i nuovi alimenti gli facciano aria o mal di pancia, per cui si sveglia. Cerca di non introdurre troppi alimenti nella stessa settimana, al massimo 2, in modo che se c-e- qualche reazione riesci a isolare facilmente la causa.
Alla tua domanda ‘come dargli di piu- da mangare’, mah, e- una bella sfida, perche- i bimbi mangiano quanto vogliono loro ed e- giusto cosi-.
Non so, quello che mi sento invece di consigliarti e- di aumentare la quantita- di latte (rallentando un po- lo svezzamento), soprattutto a cena, in modo che vada a dormire con la pancia bella piena. Tanti consigliano di dare cereali e o poi ancora una bella poppata(o biberon). In altre parole non e- tanto un discorso di quantita- ma di calorie. Della serie, 100gr di frutta non sono come 100ml di latte.
Ciao a tutte,
ho bisogno di un consiglio!
Premetto che il mio Ciccio è un bimbo praticamente da manuale, per cui ha iniziato a fare 6-7 ore di sonno consecutive quando aveva un mese e mezzo, inoltre ho cercato di adottare la routine e devo dire che ha funzionato abbstanza bene.
Ciccio ha 6 mesi, da 3-4 settimane sono riuscita a risolvere il problema del sonnellino pomeridiano che prima divideva in mille pezzettini mentre ora riesco a fargli fare un paio d’ore quasi ininterrotte (o interrotte solo per rimettergli il ciuccio). Il sonnellino della mattina invece continua ad essere interrotto, non c’è verso, le ho provate tutte e mi sono arresa.
Fino ad un mese e mezzo fa durante la notte faceva anche 9 ore di fila di sonno, poi si è ammalato di influenza gastro-intestinale e da lì sono iniziati i problemi. Si svegliava di notte e ovviamente lo allattavo visto che aveva bisogno di liquidi e stava poco bene.
Poi è guarito ma è arrivato il primo dentino, e anche lì si svegliava varie volte nella notte ma mi sembrava una valida motivazione!
Poi ho iniziato a svezzarlo, col risultato che adora le pappe ma ha diminuito molto la quantità di cibo che assume durante il giorno:
– sveglia verso le 8 e latte (ma mica sempre, a volte non lo vuole)
– pappa alle 12, tutta di gusto
– verso le 16.30 raramente latte, più spesso 80-100 gr di frutta
– 19.30 pappa, tutta di gusto
Alle 20.30 nanna, dopo di che inizia la nottata: sveglio alle 23 (ciuccio), poi all’una (ciuccio), poi alle 2 (ciuccio), alle 3 cedo e gli dò il latte e a quel punto dorme fino alle 8 quasi sempre, a volte si sveglia verso le 6.30 ma basta rimettergli il ciuccio.
Si è sempre addormentato da solo nel suo lettino e per addormentarsi raramente impiega più di 10 minuti, ma come mai ora si sveglia così spesso di notte?
Ho provato anche a dargli una poppata alle 23, ma si è comunque svegliato alle 2 e poi di nuovo alle 4 e a quel punto gli ho ridato il latte.
Di certo durante la poppata della notte mangia, non è solo per coccola, stanotte si è scolato 180 ml.
Come posso fare per farlo mangiare di più durante il giorno in modo che di notte non si svegli più?
Grazie!
Care mamme,
sono stat qui mesi fa quando il pargolo era più piccolino, ma ora torno perchè ci sono alcune cose che non mi piace molto come stanno andando.
Premetto che lui ora ha quasi 10 mesi.
Dorme da sempre nel suo lettino. Si addormenta da solo dopo essere stato tenuto in braccio 5-10 minuti per un po’ di coccole.
La questione è questa:
il sonno la mattina sta andando sempre più tardi (credo lo perderà presto).
Il pomeriggio però, sistematicamente, dopo 45 minuti si sveglia. Qualche volta si riaddormenta (ma non è facile) spesso no. Dopodichè è il caos perchè ha sonno.
Perchè succede questa cosa? Che fare?
La notte.
lui va a letto alle 8.30, e (se non ci sono denti in agguato) dorme fino alle 4.30 quando beve il latte al biberon (inutile tentare di toglierglielo, secondo me, ma accetto consigli). Quanto durerà questa cosa?
A volte però si sveglia anche alle 2,30 e piange disperato. Poi col ciuccio, in braccio si riaddormenta. Perchè succede questo secondo voi?
Grazie,
mammastanca (dopo 10 mesi la stanchezza accumulata è tantaaaaa)
Rosy
Ciao a tutte la mamme,
Vi scrivo per parlare della mia esperienza e vi garantisco che questo metodo funziona 🙂
Piccolo riassunto: Il mio pupo ha compiuto appena 1 anno :-)…..
fino a 8 mesi Cristian dormiva beatamente sia quando lo portavo a letto io sia quando lo portava a letto il papà. Poi è cambiato tutto ma solo con me. Quando cera mio marito e lo portava a letto dormiva subito se lo portavo a letto io il pupo non ne voleva sapere di dormire ma voleva essere cullato in braccio e anche quella soluzione non funzionava sempre.
Poi ho letto questo fantastico forum e mi sono presa di forza, coraggio e tanti tanti nervi. Secondo me questa soluzione funziona solamente se lo volete veramente cioè se voi siete sereni, tranquilli e lo volete al 100%. Io con Cristian ho iniziato 3 giorni fa. La mattina ho fatto circa 80 su e giu su e giu per 45 minuti…il pomeriggio erano diventati 40 circa 20-30 minuti e la sera 0… Quindi ho pensato va be fortuna invece no…il giorno dopo neanche 1 su e giu..lo mettevo giu gli dicevo buon riposo piccolo mio e uscivo dalla stanza e lui dormiva…
Cristian e tutti i bambini sono furbi…inizialmente piangev,a ma il pianto finto, come dico io per farci intenerire e io insistevo e stavo in silenzio e ogni tanto dicevo con voce calma Cristian mamma e qua e ti insegna a dormire…ora dormi…poi appena ha capito che non funzionava piu il pianto cercava di chiamarmi…mamma mamma da dodi da dodi mamma mma… e appena ha capito che neanche questo funzionava lo prendeva come gioco e appena anche questo ha capito che non era un gioco ha perso le speranze e ha capito che questa volta la vincitrice sono io 🙂
Quindi mamme provateci se il Vostro piccolo, è pulito, ha mangiato, ha bevuto e ha giocato abbastanza ed è ora di dormire lui deve capire che si deve dormire e non gli fate del male anche perchè ormai penso che tutti riconosciamo il pianto finto con quello vero?… Sono furbi e capricciosi e bisogna farli capire che nella vita ci sono delle regole ….
Spero che vi sono stata d’aiuto …. Io continuo su questa strada perchè quanto è furbo mio figlio sono consapevole che ancora non è finita perchè sono convinta che lui ci riproverà ma io saro’ piu furba di lui:-) heheheh
Un abbraccio a tutte e non disperate mantenete sempre la calma e la serenità è solo cosi gli dimostrate sicurezza e protezione..
Ps: sono mezza tedesca e mezza italiana quindi scusatemi gli errori ortografici…ma non sono cresciuta in italia ma in svizzera:-)
@Stefy! eh eh… il su e giu- nel lettino mi sa che lo passano tutti.
Quando imparano a tirarsi su da soli non vogliono piu- dormire!!! e- proprio cosi-! non si scappa mi sa. Ma non ti preoccupare, e- solo una fase in cui devono impratichirsi nella nuova abilita- acquisita. Lo stesso ti capitera- quando comincera- a gattonare (e allora andra- su e giu- per il lettino come un gattino in gabbia) e a stare in piedi (e su e giu e giu e su e mi butto e mi tiro su e via cosi-).
Abbi tanta pazienza e vedrai che dopo un po- passa.
@Stefania. Rispondo al tuo Problema n4, le uscite. Secondo me puoi provare una volta e vedere come va. Personalmente io l-ho fatto solo un paio di volte e poi per capodanno e natale (insomma ho un po- abolito le attivita sociali serali, anche perche- sono distrutta io), ma ti posso dire che nella confusione dormiva alla grande, meglio che a casa. Secondo me se esci una volta ogni tanto non si sballa il ritmo. L-importante e- evitare che siano 2 sere di fila (perche- allora si che si crea subito l-abitudine) o che sia troppo spesso. Ma poi dipende anche dal bimbo.
Ciao sono Stefania B. e ho già scritto un messaggio tempo fa. Il mio bambino farà 11 mesi il 21 di Aprile, abituato da tanto nel suo lettino è stato bravo fino ad oggi……da qualche tempo non ne vuol sapere. Piange e si dispera per 1 ora almeno.. sta iniziando a camminare e mi chiedevo se la difficoltà ad addormentarsi può dipendere da quello. Piange disperato poverino.. e non ha sonno.. vorrebbe giocare, ridere.. ma non voglio procrastinare l’ora della nanna, voglio mantenere intatte le sue abitudini. Dammi qualche suggerimento per favore, io mantengo gli stessi orari e pratico il pull and down come ho fatto all’inizio e ho ripetuto per altre piccole “crisi”….
Stefania, il passaggio da culla a lettino potrebbe lasciare disorientato il piccolo. Soprattutto se è un bambino che ha bisogno di sentirsi “contenuto”. Comunque bisogna provare e magari con qualche notte di adattamento poi si abitua. Prima o poi bisogna farlo e secondo me è sempre meglio prima… Per la mia esperienza personale, lo mettevo a dormire nella navicella (i primi due mesi) che a sua volta posizionavo nel suo lettino (così non ho dovuto fare cambi di camera). Poi l’ho messo nel lettino: sembrava una formichina rispetto allo spazio circostante, che ridere!
Per le sere, mi rendo conto di essere un caso a sé, ma se il bimbo va a dormire alle 8 – 8.30, non ce la sentiamo di forzarlo a stare fuori casa, nella confusione di un ristorante. Dorme così beato tutta la notte nel suo lettino e credo abbia diritto di dormire quando è stanco, quindi…niente uscite serali (salvo chiamare una baby sitter che presidi casa, mentre lui ronfa tranquillo).
Ciao a tutte e grazie Federica per la risposta!!@Federica: Avevi ragione, crescendo la mia piccola inizia ad essere un po’ piu’ autonoma. Inoltre mi sembra siano finite le colichette e quindi e’ molto piu serena! Sono gia’ 4 giorni che e’ piu tranquilla durante il giorno nelle ore di veglia… Posso lasciarla nel cuscino di allattamento o su sdraietta per diversi minuti e lei si guarda in giro e parlotta e mi osserva..che soddisfazione, questi cuccioletti acquisiscono nuove abilita’ogni giorno che passa!!
Ciao!
Eccomi di nuovo qua!Il mio piccolo Urlatore si sta avvicinando al traguardo dei 3 mesi il 19 aprile…Evviva!Che fatica..impostare questa benedetta routine, però effettivamente a lui sembra che piaccia molto,certo non tutti i giorni sono uguali non è mica un marine!Però io cerco di rispettare la sequenza pappa-attività-nanna in linea di massima agli stessi orari!
Problema n.1: non si è mai addormentato la sera con la tetta e invece adesso che ha 3 mesi appena si attacca 5 minuti e parte..a volte si sveglia un pò allora gli metto il ciuccio e via di ninna nanna finchè non dorme!Cosa sarà successo?Va all’incontrario?
Problema n.2:I riposini di giorno fimalemente iniziano ad allungarsi, però ancora lo addormento un pò cullandolo a volte riesco a metterlo giù semiaddormentato accendo il carillon gli metto il ciuccio e via che piano piano dorme. A volte però si addormenta con la mia ninna nanna..lo confondo per voi?
Problema n.3:Anch’io vorrei un consiglio nel passaggio carrozzina-lettino..mi spaventa un pò e se si scasina. E’ ora che lo metta,vero?
Problema n .4:Come fate con uscite?Cioè ad esempio andate a mangiare qualcosa con gli amici alle 8 e alle 9 il bimbo inizia ad essere noioso perchè con la routine a quell’ora è già nel suo lettino che sta per partire..dormità comunque nel passeggino o si scasinerà o forse c’è un’età minima per uscire la sera?
Grazie e scusate se sono un pò rompi..comunque bisogna non arrendersi Mai hai ragione Fab, un giorno può andare bene e l’altro male..ma non per questo siamo incapaci!!!
Un bacio a tutte1
Ciao Fab,
prima di tutto ti ringrazio per la tua risposta, Nei giorni scorsi ho provato a mettere in pratica quello che mi hai consigliato, ma purtroppo Alice da una decina di giorni a questa parte si sveglia presto, tipo per le 7-7.30 e cosi non riesco a spostare il sonnellino della mattina verso mezzogiorno, al massimo alle 10-10,30 fa la nanna per circa un’ora e mezza, anche due a volte cpn conseguente sonnellino del pomeriggio intorno alle 15.30-16…va beh, per ora va avanti cosi, cercherò di farla abituare a dormire anche fuori nel passeggino anche se non è semplice perchè lei è curiosissima e fuori non riesce a rilassarsi…comunque è in continuo cambiamento, per ora seguo le sue esigenze come è giusto che sia, poi più avanti si vedrà. Grazie mille ancora!
Ora però è sopraggiunto un altro problema…da tre-quattro giorni Alice non vuole proprio più dormire, mi spiego meglio. Quando è ora di fare la nanna è un continuo mettersi seduta e io la metto giù e lei si arrabbia e si ritira sù e io la rimetto giù e lei sempre più arrabbiata si mette sù e andiamo avanti cosi anche per un’ora quando non ce la fa più e crolla…spesso anche appena si è addormentata si tira su come una molla chiaramente svegliandosi e si ricomincia da capo…Fin da quando aveva tre mesi lei ha cominciato a fare parecchie storie per dormire, ma poi con una routine abbastanza strutturata abbiamo recuperato un pò la situazione e in poco tempo fino a qualche giorno fa all’orario della nanna la mettevo nel suo lettino e si addormentava abbastanza tranquilla…si, un pò di lamenti c’erano, ma pochi e sicuramente accettabili, poi si metteva le dita in bocca e nel giro di 10 minuti massimo partiva per il mondo dei sogni (con una mia mano sulla guancia, o sul petto o sulla spalla). Ora di punto in bianco è cambiato tutto e io non capisco proprio cosa stia succedendo….a qualcuna di voi è capitato? Consigli? (ricordo che Alice ha 9 mesi)
Grazie mille e colgo l’occasione per augurare a voi, ai vostri piccoli e alle vostre famiglie una serena Pasqua.
Bacioni
Stefy
Ciao Veronica, io mi riconosco esattamente nel percorso che stai facendo. Il mio Leonardo ora ha 16 mesi, ma già dai primissimi giorni ho cercato di impostare la famosa routine ed effettivamente ha funzionato. Sicuramente il bambino è tranquillo e quindi dorme l’intera notte (dalle 20.30 alle 9) senza risvegli. Di giorno invece non ha mai fatto più di un’ora di sonno. Quando aveva due mesi anche lui era insofferente, nel senso che dovevo continuamente cambiargli posizione: un po’ di sdraietta, un po’ disteso sul tappeto, un po’ nel marsupio, un po’ nel passeggino e così via. Il problema è che la sua testa voleva fare più di quello che il suo corpo gli consentiva e quindi si annoiava facilmente. Diciamo che la soluzione è pazientare e soprattutto fargli capire che anche la frustrazione esiste…poi acquisendo abilità nuove il tempo se lo passerà di più. Vedrai!
Ciao a tutte, vi scrivo per portarvi la mia esperienza con la mia bimba di 2 mesi. Prima della nascita della mia piccola ho sempre pensato che sarei riuscita ad addormentarla da sola, non cullandola, o tenendola in braccio. Da subito ho messo lei nella culla nella sua cameretta accanto alla nostra (sonno migliore per noi ma soprattutto per lei) con l’ausilio delle radioline con sensore di movimento che danno una sicurezza in piu’ ma la fase dell’addormentamento era abbastanza problematica….interminabili minuti passati su e giu per la stanza con lei in braccio tutte le sere…Poi ho letto il libro di Tracy Hogg che mi avevano regalato i miei durante la gravidanza: libro splendido, scritto con un linguaggio comprensibile e chiaro. Conoscere le fasi dell’addormentamento, la routine giornaliera, i suoi segnali gestuali, mi ha aiutato a conoscere mia figlia ed interpretare al meglio i suoi bisogni. La mia piccola, a parte il primo mese, non si addormenta mai al seno, quindi trovare un modo per farla addormentare senza traumi era diventato essenziale.
Per la nanna ho cosi impostato una routine serale da quando la mia piccola ha un mese: bagnetto, massaggio, pappa, saluto al papa’, saluto al gatto e al cane, saluto al suo pupazzetto “ninna”, la metto nel lettino, le do un bacino, se vedo che e’ agitata le metto il ciuccetto (che poi sputa quando si e’ addormentata), le metto tra le mani la ninna, mi siedo accanto a lei e le dico “shh”. Lei si guarda in giro, sorride, poi sguardo fisso e in quel momento esco dalla stanza. E lei si addormenta serena. A volte ha un po’ di mal di pancia e piange qualche minuto ma le sto accanto senza prenderla in braccio dicendole “shh” o massaggiandole la schiena e lei si addormenta. Ed ho impiegato solo due sere e 2 tentativi per volta ad “insegnarglielo”: la tentazione di prenderla in braccio e di coccolarla era forte, i minuti di pianto ( anche se solo 3-4 minuti) sembravano interminabili ma ho cercato di infonderle tutta la serenita’ possibile. E importante….dorme 8-9 ore a notte ininterrottamente da quando ha 1 mese (ad esempio ieri dalle 22 alle 8): a volte si risveglia, fa qualche versetto ma poi si riaddormenta.
Oggi ho provato anche con il riposino pomeridiano, visto che fin ora si e’ sempre addormentata in passeggiata e ha funzionato allo stesso modo.
Vi consiglio di provare; mi rendo conto che il primo mese la sua difficolta’ di addormentarsi dipendeva solo da me, dalla vita senza schemi che le facevo fare. Ovvio, a volte, non e’ possibile rispettare gli orari, ma una volta impostata una routine tutto e’ piu’ facile. Di giorno cerco di fare 2 passeggiate al giorno approfittando delle belle giornate durante le quali lei dorme beata. E poi dalle 17 alle 21, prima dell’ ultima poppata sta quasi sempre sveglia a parte un riposino di mezzoretta/1 h prima dell’ ultima poppata. Probabilmente sono stata anche fortunata perche’ e’ una bimba tranquilla ma anche lei di giorno fa i capricci e vuole stare tanto in braccio ma riuscire a dormire la notte e vederla serena ti fa affrontare la giornata con la carica giusta. Da ultimo, vi chiedo dei consigli: come fare a farla distrarre durante il giorno visto che nella sdraietta e palestrina ci sta poco e poi piange, ma si capisce che lo fa perche vuole essere presa in braccio e come devo procedere nel cambio culla/lettino per renderglielo meno traumatico.
Buona giornata a tutte
@Stefy. Ciao! all-epoca quando la mia aveva circa 9 o 10 mesi mi sembra facessi cosi-:
La mattina sveglia per le 8.30 (9 quando andava di lusso). Pranzo per le 10.45-11.00. Pisolo alle 11.30 o 12.00, merenda per le 15.00.
Poi uscivo e poi cena intorno alle 17.30 – 18.00. Nanna alle 20.00.
La mia faceva un pisolo solo di circa 2 ore penso dagli 8 mesi, questo perche- riuscivo a farla dormire la mattina di piu-. Prima fino alle 9, poi piano piano ha iniziato ad alzarsi sempre piu- presto.
Il pisolo corto serale delle 17.00 mi pare di averlo tolto intorno ai 7 o 8 mesi, perche- era una tragedia.
Comunque, ogni bambino e- a se, la mia non e- mai stata una gran dormigliona. Le fasi di transizione poi da un ritmo all-altro sono sempre le piu- terribili perche- sembra che non vada bene niente.
Secondo me pero- tra un mesetto dovresti riuscire ad allungare il tempo da sveglia la mattina e farle fare il pisolo alle 12. In questo caso, si-, prova a darle il pranzo prima se non e- troppo nervosa. O almeno io facevo (e faccio ancora) cosi-. Poi magari con la pancia piena ti dorme di piu (ma non e- detto eh) e cosi- il pisolino serale forse le basta da mezz-oretta.
Per quando si sveglia presto, prova comunque piano piano ad allungare un po- in base a quanto e- distrutta, senza forzarla pero-. In fondo devono andare a dormire se hanno sonno.