Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno

4mesi_trisQuesto post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.

Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.

Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.

Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:

1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.

Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?

Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.

Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.

Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.

Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)

La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)

Come funziona.

Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.

Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.

Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:

Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.

Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.

Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.

E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.

Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.

E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.

E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.

Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.

Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.

E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉

PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:

Prova a leggere anche:

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Attenzione: salti di crescita! La crisi dei 4 mesi

Tema del mese: separazioni.

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1,099 thoughts on “Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno”

  1. @Giulia, sotto la tutona io mettevo solo un body con le maniche corte. Lasciavo un po- aperta la finestra (temp della cameretta circa 18 gradi). Io non la trovavo sudata. Se tuo figlio ha solo 4 mesi, perche- invece non provi a fasciarlo? forse si riesce ancora,almeno parzialmente, vale la pena provare. Cosi- puoi anche regolare meglio la copertura.

    Per il latte… forse sarebbe meglio spostarci in un topic per l’allattamento? Quanto spesso lo attacchi? quanto spesso cambi lato? sei sicura che arrivi a ciucciare il latte ‘grasso’ oltre a quello acquoso? Quanto e- cresciuto fino ad ora? i bimbi non crescono linearmente, ma a salti! (attenta al famoso salto dei 4 mesi: hanno sempre fame e sembrano insaziabili). Se hai dei dubbi prova magari a sentire una consulente per l-allattamento.

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  2. Cara Fab, grazie per l’incoraggiamento. Vengo da un week-end di notti dure perchè Sebastiano aveva la febbre alta e di dormire di più durante il giorno non se ne parla. Ma io continuo con il PU-PD. Lui si sveglia comunque dopo 40 minuti.
    Dopo quanto tempo sei riuscita ad allungare i pisolini? Posso chiederti esattamente come facevi?
    Ovviamente è troppo grande per essere fasciato e ora che comincia a girarsi e a muoversi, lo trovo nel lettino che fa le contorsioni col sorriso!

    Cara Giulia77, ho avuto lo stesso problema con il latte.
    Verso la fine del secondo mese ho notato una drastica diminuzione da un giorno all’altro e mi sembrava impoverito. Ho insistito per due settimane, memore anche io della legge domanda offerta. Ma anche se la lega del latte sostiene che non è possibile produrre meno della quantità necessaria, a me il latte stava diminuendo sul serio. Anche Sebastiano è aumentato pochissimo di peso per due settimane e non trovava più latte a sufficienza. Le ho provate tutte: tisane, integratori, aumento calorie ingerite ma è stato tutto inutile. Ho pianto le mie lacrime, ma poi ho preso una decisione drastica e sono passata un po’ alla volta al solo biberon.
    L’allattamento misto per me era un’angoscia, non sapevo mai quanto avesse preso dal mio seno e quanta aggiunta dovevo dargli. Ho fatto le doppie pesate, ma era tanto stressante e allattare era diventato un’angoscia più che un piacere. E non era giusto continuare così, trasmettendo la mia tensione al bambino. Anche io sono partita che avevo tanto latte e riuscivo a farne scorta tirandomelo, ma poi la produzione di prolattina è diminuita.
    Perciò, non ti angosciare e segui il tuo istinto e lascia perdere se anche a te dicono in continuazione che non è possibile che il latte diminuisca. Non siamo mamme peggiori perchè non diamo più il seno. E poi puoi mettere tanto amore anche nel dargli il biberon.

    Buona giornata a tutte

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  3. Scusate la domanda forse stupida… ma non hanno caldo a dormire nella tutona?? Mio figlio (4 mesi) a malapena sopporta una copertina che gli arriva sul petto e anche così a volte suda. In casa nostra poi non fa nemmeno troppo caldo, siamo sui 19-20 gradi e ho notato che più è fresca la sua stanza, meglio dorme.

    Riguardo al latte anche io mi ritrovo con lo stesso problema, per vario tempo ho sperato fosse l’assestamento fisiologico dopo il terzo mese, visto che avevo sempre avuto tantissimo latte, ma visto che nell’ultima settimana ha addirittura perso 60 grammi e nelle due precedenti è cresciuto poco più di 50 grammi a settimana, credo che dovrò rassegnarmi al fatto che non mangia a sufficienza nonostante io lo attacchi ogni volta che lo richiede, anche di notte.

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  4. @Lella, dimenticavo: l-estate. Effettivamente anch-io ero molto preoccupata per l-estate. Ma a quel punto, quando l-estate e- arrivata veramente, la bimba aveva preso il ritmo del pisolone da 2 ore. C-e- da dire comunque che usavo un sacco nanna leggero. Il sacco nanna limita anch-esso i movimenti, almeno quelli delle gambe. Con le gambette libere invece era un disastro, uno sgambettare continuo e pisolino… addio.

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  5. @Lella, ops, scusa, si- lo scafandro e- la tutona invernale quella per uscire quando fa freddo. E- talmente imbottita che i pargoli dentro praticamente non si reiscono a muovere. Dopo questa esperienza mi sono ripromessa che il secondo figlio lo fascio da subito!
    Un-altra cosa (scusa non resisto a chiederlo, e so che non e- il forum per questo argomento): cosa intendi dire con ‘il mio latte sta diminuendo’? attenta che la produzione di latte segue la legge domanda/offerta: piu- succhia e piu- se ne produce. Se aumenti l-aggiunta automaticamente si riduce il tuo latte.

    @Elisabetta, coraggio, per me i primi 6 mesi sono stati i piu- difficili, perche- diciamocelo un figlio ti stravolge la vita e nel nostro caso anche (e soprattutto) il sonno! Vedrai che col tempo le cose miglioreranno. Piano piano Sebastiano comincera- a essere sempre piu- autonomo e cosi- anche gli spazi per te aumenteranno.

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  6. Ciao a tutte!!
    beh dopo il mio ultimo intervento posso dire che me la sono proprio tirata perchè Pidocchietto ha iniziato a svegliarsi due volte a notte a volte anche molte di più!!

    Poi quando ha iniziato a voler mangiare alle 5 (cosa che non faceva da due mesi ormai) ho capito che aveva uno scatto di crescita e quindi ho inziato a dargli più cibo durante il giorno, e devo dire che ha miracolosamente funzionato, aveva proprio fame!
    Purtroppo il mio latte sta diminuendo e quindi ricorro all’aggiunta ma vabbé tanto lo svezzamento è vicino..

    @cristina il libro italiano di Tracy Hogg (il linguaggio segreto dei bambini, mi pare) esiste ma credo sia esaurito almeno così mi hanno detto amici a cui l’avevo consigliato…magari lo trovi di seconda mano online….se poi non capisci niente di inglese magari puoi provare con la versione spagnola…io ho anche quella (che credo corrisponda al secondo libro perchè parla di bambini fino ai due anni…svezzamento e spannolinamento compreso)…ma in fondo io credo che Serena sia proprio un’esperta e che il suo lavoro vada sostenuto quindi magari compra il suo ebook…

    Ah volevo chiedere: leggo spesso che alcuni di voi mettono il-la figli@ nello scafandro…Ebbene COS’E’ sto benedetto scafandro??? la tutona? Perchè anche io vedo che Pidocchietto dorme molto meglio quando ha lo spazio limitato ma poi d’estate come si fa?
    grazie grazie

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  7. Ciao!
    ho letto con interesse l’articolo e vorrei applicare il metodo, ma vedo che il libro e’ pubblicato solo in inglese..
    la mia piccola Viola fa i 5 mesi il 26 febbraio e fino a qualche settimana fa dormiva 8 9 ore filate di notte. poi improvvisamente ha cominciato a svegliarsi di notte varie volte e l’unica cosa che la calma e’ attaccarla al seno. ciuccia un po’ e poi dorme. in realta’ non e’ che si svegli proprio, si agita nel lettino per un po’ e poi comincia a piagnucolare sempre piu’ forte, ma sempre ad occhi chiusi.
    rientra forse in qualche casistica? all’inizio pensavo fosse un fastidio dovuto al reflusso di cui soffre, ma leggendo il tuo articolo mi e’ venuto qualche dubbio…
    inoltre fa molta fatica ad addormentarsi ( si addormenta in braccio o ninata nell’ovetto, spesso con phon o cappa accesi…) e mai prima delle 2 di notte… di giorno non ha una routine, fa qualche pisolino di 30-40 minuti e poi si sveglia nonostante sembri abbia ancora sonno, si attacca spesso al seno e sembra sempre agitata..
    Consigli?

    non esiste proprio una tarduzione in italiana di questo libro? 🙁

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    • @Cristina no, purtroppo non esiste una traduzione di questo libro. Io ti consiglio di iniziare ad impostare una routine regolare di giorno e ad insegnare alla piccola Viola ad addormentarsi senza bisogno si essere cullata, o di phon o cappa accessi. Sono certa che nel giro di pochi giorni risolverai moltissimi problemi legati al sonno della piccola. Se vuoi leggere qualcosa, oltre al materiale che trovi qui sul sito, puoi comprare il nostro ebook sul sonno dei bambini, scritto da me e Silvia. Trovi tutte le informazioni qui: https://genitoricrescono.com/sonno-bambini-ebook/
      Fammi sapere come va mi raccomando! Un abbraccio!

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  8. Care Serena, Fab, Stefy, Giuly,

    grazie delle parole di incoraggiamento. Non devo demordere, è vero. E poi fra poco arriverà la bella stagione e sono certa che sarà tutto più semplice. Con il freddo è più difficile muoversi e portare Sebastiano a passeggio. Almeno in passeggino si fa delle belle dormite perchè non smette mai di sentirsi cullato.

    Fab, fino al mese scorso andavo a letto alle nove. Ma così facendo, non mi rimaneva un minuto per staccare la mente e rilassarmi. Con un bambino che fa solo micro riposini durante il giorno e che la notte si sveglia dalle 4 alle 6 volte è come non avere tregua e dopo averlo messo a letto alla sera sento il bisogno di scrivere, leggere o guardare un po’ di tv.

    Buona notte a tutte!

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  9. Dai Elisabetta non ti abbattere!
    Anche qui ieri è stata una giornata da incubo:ho lasciato la piccola con mia mamma per un’oretta e mezza nel pomeriggio,al mio rientro non sapevo se era più isterica la bimba o la nonna,non è riuscita a farla riaddormentare dopo il primo pisolino e abbiamo tirato sera tra pianti e sonnellini di massimo 20 minuti in braccio! Sono esausta!
    Mi domando come farò quando dovrò rientrare al lavoro se non diventa un pò più “autonoma” nell’addormentamento…
    Consigli?
    Ciao

    Reply
  10. Elena, ti ringrazio per la tua risposta: io cerco di mettere a letto Alice dopo circa due ore e mezza che è sveglia, prima proprio non c’è verso di farla addormentare e dopo comincia a strillare e uguale, ci mette un sacco per addormentarsi perchè è troppo stanca…se vedi la mail che ho mandato a Serena, come te la metto a nanna il pomeriggio veros le 15 ma non capisco perchè si sveglia dopo 45 minuti… Io ho pensato perchè dorme quasi 12 ore la notte, 1 ora e mezza-due al mattino e siamo già a 14 ore…poi non ha più tanto sonno e quindi si sveglia… Però non sono proprio un’esperta.. Michi quanto dorme la notte?

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    • @Stefy83 comunque la situazione non mi sembra tanto grave. Evidentemente ha trovato questo ritmo, che funziona a parte la sveglia urlando dopo il mini-sonnellino. Forse puoi provare a svegliarla prima la mattina e ad anticipare tutto di un’ora e vedere se questo la aiuta. Ma se è normalmente tranquilla e serena, non cambierei nulla.

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  11. Elisabetta, in realtà Alice si risvegliava sempre piangendo, quindi voleva dire che aveva ancora sonno…però dopo il pianto se la tiravo su sembrava bella attiva, in realtà però aveva sonno ancora perchè dopo un’ora, come il tuo piccolo, voleva dormire di nuovo….a volte ci metteva proprio un’ora o di più ad addormentarsi però questo metodo per noi ha funzionato per farla dormire più a lungo…

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  12. Grazie Serena della tua risposta. Allora da una settimana a questa parte Alice si sveglia intorno alle 8.30, latte, gioco e verso le 11 dorme di nuovo per circa un’ora e mezza. Alle 12.30 circa pappa, gioco e poi verso le 15 di nuovo sonnellino….si sveglia verso le 15.45 e all’inizio rogna un pochino, ma poi appena mi avvicino per farla riaddormentare comincia a ridere e sgambettare.. non c’è verso…stò li fino alle 16.30 ma zero…a quel punto la tiro sù, merenda con latte, un pò di gioco,bagnetto e poi verso le 18 mini sonnellino di 30 minuti dopo il quale si sveglia disperata…La tiro sù comunque perchè alle 19 pappa, poi stà li con noi mentre ceniamo, la cambio, una ciucciatina veloce veloce al seno e a nanna dalle 20.30-21 fino al mattino succesivo…
    Credo proprio che il problema sia il sonnellino del pomeriggio troppo corto, ma come farlo allungare? Fino alla settimana scorsa dormiva un pò meno di notte ma funzionava di giorno:in pratica si svegliava verso le 7.30 e tutto era anticipato di un’ora quindi: sonnellino dalle 10 alle 11.30-12, poi di nuovo sonnellino dalle 14-14.30 alle 16-16.30 e poi mini sonnellino verso le 18-18.30 di 30 minuti con risveglio sempre in lacrime…però nanna verso le 21.30 perchè prima non c’era verso di farla dormire (fino ad un mesetto fa con gli stessi orari la nanna era verso le 20.30 massimo). Il sonnellino del pre-cena ho provato a non farglielo fare ma non mangia la pappa, è nervosissima e arriva a sera cotta…Cosa mi consigli? Grazie mille per i tuoi suggerimenti sempre preziosi!!!

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  13. Elisabetta, mi sembra di rivedere me stessa un anno fa! anche mia figlia e- molto vivace, non sta mai ferma, neanche quando mangia, e lo e- sempre stata!
    purtroppo io ho risolto solo i pisolini pomeridiani, ma la notte no…
    Quindi sono molto meno che esperta.
    Quello che ti posso dire come magra consolazione (da tenere a mente nei momenti di sconforto) e’ che il corpo umano si abitua a tutto! anche al dormire poco, ma ci vuole del tempo. Non ci credevo neppure io, ma dopo 19 mesi di sonno interrotto almeno 4 volte a notte e pur lavorando 8 ore al giorno sono molto meno distrutta di un anno fa. Incredibile ma vero.

    Cerca di andare a dormire presto la sera, in modo da recuperare piu- energie possibili. Piu’ lucida sei e piu- ti sara- ‘facile’ gestire i risvegli.
    A suo tempo avevo anche notato che piu- ero io tranquilla durante i risvegli meglio era anche per mia figlia. Come dire il mio nervosismo e la mia rabbia la svegliavano ancora di piu-.

    Pero- a me sembra che tu stia facendo dei bei progressi almeno di notte (che secondo me e- la cosa piu- importante), dici che “si è ridotto il tempo per calmarlo di notte, non devo più prenderlo in braccio”: a me sembra che sei sulla buona strada. Tieni duro! non mollare proprio adesso che le cose migliorano!

    CORAGGIO!

    Reply
  14. Ciao Stefy,
    ho letto della tua Alice. Volevo chiederti, dopo i 45 minuti lei piangeva perchè voleva continuare a dormire o come Sebastiano la trovavi che giocava serena nel lettino? Dopo i 45 minuti facevi PU-PD?
    Grazie

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