Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno

4mesi_trisQuesto post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.

Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.

Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.

Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:

1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.

Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?

Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.

Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.

Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.

Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)

La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)

Come funziona.

Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.

Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.

Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:

Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.

Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.

Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.

E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.

Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.

E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.

E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.

Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.

Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.

E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉

PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:

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Attenzione: salti di crescita! La crisi dei 4 mesi

Tema del mese: separazioni.

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1,099 thoughts on “Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno”

  1. ciao!purtroppo ho scoperto troppo tardi questo sito…se qualcuno mi avesse parlato prima di questo metodo forse non avrei avuto esaurimenti e picchi di depressione nell’ltimo anno.
    il mio secondo Vandalino da 20 mesi ed ha ancora problemi a dormire! per me è stato un anno da incubo con lui quasi sempre nel lettone e non ce la faccio più. ha sempre dormito pochissimo,anche i primi mesi, super attivo e dinamico. un vulcano di energia. in più un vocione da svegliare tutto il palazzo quando piange. ha pianto tutti i denti che ha messo ragione per cui non riesce ancora a fare a meno del ciuccio. finalmente abbiamo tolto i biberon notturni hce erano l’unico modo per tranquillizzarlo, ma adesso se non mi trova accanto a se di notte urla come un pazzo mamma ed è inconsolabile. ci sveglia infinite volte e non sappiamo cosa fare.
    ora ho un nuovo modo da sperimentare!
    lui la sera ci mette circa un’ora per addormentarsi ed è sempre una lotta, i rriti ci sono ma lui ha come un rifiuto a “fermarsi”.
    va bene che di giorno spesso non dorme mai, ma almeno la notte…..

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  2. ciao a tutti,sono un papa’,e sono stanco e disperato sia io che la mamma.
    Ho letto quasi tutto dei vs.consigli..la mia bimba a 13 mesi..dorme poco durante il giorno diciamo 2 ore in totale e la notte si sveglia in continuazione dalle 4/6 volte.Soffre di dermatite atopica questo puo’ magari dire che si sveglia per il fastidio ma non e’ questo il problema.La bimba e’ molto vivace,una peste.
    Non beve il latte artificiale forse e’ allergica,solo tetta,non vuole il biberon per tisane,non usa il ciuccio.
    Seguiamo la routine..ore 7,30 sera pappa poi giochi e ore 22,00 la porto io personalmente in camere e con la musica tenendola in braccio si addormenta..poi la riposo nel lettone..perche’ se sente il suo lettino si sveglia subito e dorme per 1 ora e poi si sveglia..questo va avanti per tutta la notte..ora il piu delle volte la mamma che le da la tetta e poi si addormenta ma solo in braccio appena la si mette giu o la scivoliamo nel lettone..SI SVEGLIA.un incubo..consigli?? usiamo il metodo T.H.?? GRAZIE

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    • Max scusa ma perché la mettete a letto alle 22? E’ molto tardi come orario. Secondo me uno dei problemi è che diventa troppo stanca. Mi puoi dire gli orari di massima di una giornata tipo come sono? Calcola però che se un bambino dorme troppo poco durante il giorno è abbastanza normale che dormirà male la notte. Un’altra cosa che dovreste provare a fare è di non farla addormentare in braccio, ma insegnarle gradualmente ad addormentarsi direttamente nel lettino.

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  3. Ciao grazie per le risposte.
    @Federica: il pb e’ che ermione presenta evidenti segni di sonno. Gioca tranquilla poi improvvisamente sbadiglia 2/3 volte poi piange allora noi capiamo di aver superato il limite dei tre sbadigli e proviamo a metterla a letto con le conseguenze dette sopra. Per prova abbiamo evitato di arrivare al 3 sbadiglio prendendola subito dopo il 1 ma con lo stesso risultato. Addirittura sembra che quando inizia a piangere e noi accorriamo lei diventi ancora piu furibonda (come se il nostro arrivo l’avesse fatta ancor piu arrabbiare. Per prova oggi l’abbiamo fatta piangere; 10 minuti pianto, 5 minuti tranquilla,2 minuti pianto, 30 minuti tranquilla poi siamo andati a riprenderla ed era felice e sorridente… non ha mai dormito ma si trastullava da sola con il suo dito (di giorno non siamo mai riusciti a farglielo tenere). Erica una curiosita: quale tipo di attivita’ facevi con il tuo bambino? Te lo chiedo per avere qualche spunto perche e’ difficile intrattenere bimbi cosi piccoli (almeno per me!).
    @Erika: Tracy parla di sh/sh e pacchette dopo il 3 mese ma non ricordo di aver trovato quando iniziare ad applicare il metodo… chiedevo per avere conferma perche’ non vorrei averlo perso nel libro 🙂
    Cmq un’altra precisazione: al centro di notte dopo le sue 6/7 ore Ermione si sveglia, poppa, e poi al momento dello sguardo delle 7 miglia viene sistemata nella sua culla (nella sua cameretta) e li resta ciucciandosi le dita finche non si addormenta da sola al buio (questa e l’impostazione che le ho dato gia dal primo mese di vita). Di giorno invece al momento del pisolo si dimena, piange e non riesce/vuole utilizzare le dita per calmarsi (non le ho dato il ciuccio). Qualcuno ha una chiave di interpretazione?
    grazie mille

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  4. Ciao a tutte, sono la mamma di little G (quasi 6 mesi), ho letto il libro di Tracy Hogg e mi è sembrato molto ragionevole così ho da subito applicato una routine e devo dire che ci siamo trovati bene. Per l’addormentamento avevamo trovato un equilibrio pappa, in braccio per il ruttino e poi già addormentato nel lettino, ma forse è stato questo l’errore…da ormai due mesi la situazione è diventata ingestibile perche little G si sveglia appena provo a staccarlo dalle mie braccia e così impiego anche 50′ ogni volta che devo metterlo giù nel lettino, se non mi addormento seduta con lui in braccio :-(. A ciò si aggiunge che invece di 1 massimo 2 risvegli per notte ormai siamo arrivati anche a 4/5. Anche i sonnellini (3 da max 40′) sono preceduti da pianti che richiedo 30, 40′ minuti di cullamenti, praticamente ci mette di più ad addormentarsi del tempo che dorme. Da ciò potete capire perchè sono fisicamente e psicologicamente DISTRUTTA, ho persino dolori ai polsi e gomiti.
    non credo che si tratti di fame perchè gli do un aggiunta di latte artificiale, ma non mangia mai più di 40-60 grammi.
    Ieri ho provato ad applicare il metodo PU/PD:
    – crolla alle 11.45 dopo 45 minuti di tentativi
    – si risveglia all’1 e crolla alle 3 dopo 2 ore di tentativi fino alle 8.
    – questa mattina si è addormentato nel passeggino, mentre per il sonnellino del pomeriggio un’altra ora di tentativi.

    Sia di notte che di giorno piangeva appena messo giù (non riesce proprio ad addormentarsi da solo) e l’escalation delle urla è arrivata a un punto in cui neanche preso in braccio, rassicurato con la voce, pacche riuscivo a calmarlo. Alla fine praticamente si è addormentava quando tirato su per i 5 secondi in cui lo tenevo in braccio e poi si risvegliava appena sentiva il materasso…
    Sto sbagliando qualcosa? Non lo mai lasciato piangere per più di 30 secondi, devo aumentare l’intervallo?
    Pls aiutatemi e ditemi che possiamo farcela 🙂

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  5. Ciao Amaranta, io credo che nel libro Tracy dica che il PU/PD nn vada applicato prima dei 3 mesi, ma potrei sbagliarmi. Hai provato a tranquillizzarla facendo pat-pat sulla schiena e shh-shh? ricordo di avere letto (forse ne aveva parlato Serena ma nn sono sicura) che a quell’età i neonati riescono a concentrarsi su 2 “stimoli” soltanto (il pat e lo shh) e di conseguenza dovrebbero smettere di piangere e dovrebbero calmarsi. Spero di essere stata d’aiuto! 😀

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  6. Forse Amaranta, la tua bimba non ha bisogno di dormire tanto di giorno.
    Il mio Leonardo a neanche 2 mesi già dormiva tutta la notte (ca. 14 ore filate, dalle 20 alle 10)) ma di giorno al massimo faceva una o due ore. Tutto il tempo restava sveglio e vigile, nonostante gli evidenti limiti fisici per un bambino di 2 mesi… che giornate interminabili!
    Ma almeno la notte è sempre stata salva…

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  7. Ciao, vorrei fare una domanda. Ho una bambina di 2 mesi e pochi giorni che dorme praticamente tutta la ntte con un unico stacco per una rapida poppata a cui segue una rapida ripresa del sonno. ho letto il libro di tracy e ho cercato di impostare una qualche routine: con una bimba cosi piccola pero il metodo EASY e’ difficile da seguire sopratutto per la fase del gioco o attivita’. In gnerale il ritmo e stato: cambio pannolino, poppata, nanna. Una volta finita la poppata si addormentava immediatamente e durava fino alla poppata successiva. Le cose adesso pero sono cambiate. Dopo la poppata si assopisce al max 10 minuti, quindi inizia l’attivita. Per evitare un eccesso di stimoli dato che e sempre molto piccola non utilizziamo sonagli e musica. Poi al primo sbadiglio abbiamo applicato il metodo di tracy ma inaspettatametne la bimba non ha reagito come credevamo. E’ diventata furibonda non appena l’abbiamo portata in culla dopo averla depositata li tranquillamente. Abbiamo fatto up/down per 3/5 volte e lei e diventata una iena: siccome e sempre stata un angioletto abbiamo immaginato chissa quali mali oscuri. All’inizio (sono 2 giorni che andiamo avanti cosi) non riuscivo a capire la differenza fra la notte e il giorno, poi forse ci sono arrivata: la sera quando l’allatto si addormenta subito, di giorno l’attivita ormai distanzia la poppata dalla nanna.
    Noi stamani abbiam deciso di applicare spietatamente up/down: stamani io ho fatto 40 volte con intervalli di sonno di pochi sec ogni volta fino ad arrivare a quasi 2 minuti alla fine); adesso siamo alla 10 volta con periodo di sonno di 5 minuti fra una volta e l’altra).
    Ora la mia domanda: va bene applicare il metodo anche per una bimba di soli 2 mesi?
    inoltre dato che la notte e ancora perfetta (poppata e subito nanna) si rende necessario cambiare anche quel ritmo? mi pare stupido cercare di farle fare attivita dopo la poppata se lei sente di volersi addormetnare subito, pero’ questo inficia forse il nostro impegno giornaliero con il metodo (dato che poppata non anticipa piu la nanna)?
    grazie in anticipo per il supporto

    Amaranta

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  8. intanto grazie di nuovo per il sostegno, ne ho veramente bisogno!!

    dopo una settimana senza il latte di notte ieri ho iniziato il metodo up/down. ieri sera ha pianto un’ora e mezza poi si è addormentato e sveglaito solo alla mattina quando l’ho svegalito io!

    questo pomeriggio (di mattino io lavoro) ha pianto 1/2 ma poi mi hanno suonato e non sono riuscita a metterlo giù! adesso è collassato senza piangere per niente…..ho capito qui fino a quando non prende l’abitudione ogni giorno è diverso….e al solito ci vuole TAAANTA PAZIENZA!!! io sono un pò (=molto) stanca fisicamente, ma ce la metto tutta!! :)))

    vi tengo informate! 🙂

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  9. Serfy77 e Stefania76, mi unisco anch’io al clan delle Stefanie 🙂
    Serfy, vedrai che piano piano il tuo Lory si abituerà, ma come dice Stefania 76 questi cuccioli vanno un pò a periodi, ma non bisogna nè scoraggiarsi, nè demordere!!! Anche Alice và a giorni…ci sono giorni che si addormenta tranquilla senza tanti problemi, altri che strilla come una matta prima di addormentarsi…credo che sia proprio perchè non ha ancora imparato ad addormentarsi da sola, nel senso che io la metto giù, ma devo stare li, tenendole una mano sul pancino o accarezzandole la guancina….devo essere sincera, non ho mai provato a lasciarla da sola perchè onestamente non mi pesa stare li con lei fino a che non si addormenta, ma fondamentalmente non mi pesa perchè non si sveglia quasi mai di notte, altrimenti credo che correrei al riparo!!! Per ora mi va bene cosi!!!
    Credo anche come dice Stefania 76 che una routine ben impostata possa aiutare: Alice è molto costante nella giornata, io sò che lei stà sveglia 2 ore e mezza / due ore e 3/4 al massimo, quindi dopo quel periodo di veglia io so che la devo mettere a dormire…il mio problema è che lei non si sveglia mai allo stesso orario al mattino quindi le giornate negli orari non sono mai gli stessi, ma la routine c’è!!!Forse se la svegliassi sempre allo stesso orario andrebbe meglio, ma io proprio non me la sento di svegliarla adesso…avrà tutta una vita per essere schiava di una sveglia e io che sono una dormigliona mi prende male svegliarla adesso che non ha niente da fare per forza..cerco soltanto di seguire i suoi bisogni. Perfortuna l’orario di nanna è quasi sempre lo stesso a prescindere dall’orario di sveglia.
    Quindi io credo che non bisogna per forza stare a regole ferree, si può essere un pò flessibili su alcune cose, ma nello stesso tempo non mollare su quelle cose di cui siamo convinte!!! Tu vuoi insegnare a Lory a dormire??Bene, non mollare, continua cosi, vedrai che presto ti ritroverai un bravo bambino che va a letto senza tante storie e questo grazie alla sua mamma che gli ha insegnato a riposare bene!!! 🙂 A volte ti sembrerà di tornare indietro, ma se la sua mamma è convinta di quello fa, Lory capirà che non ci sono alternative e il giorno dopo sarà di nuovo tranquillo.
    Tienici aggiornate, mi raccomando! Smack!

    Reply
  10. Ciao Stefy 77, forse Serena che e’ l’autrice del post ti puo’ essere piu’ di aiuto. ma mi sorge spontaneo farti delle domande, quanto ha il tuo Lori? durante il giorno segui il metodo easy? quanti pisolini fa durante il giorno? segui una routine per farlo addormentare? a che ora lo fai andare a dormire la sera? oltre a questo sappi che anche il mio piccolo che ha 14 mesi fa passi avanti e passi indietro, ma non devi mollare. come noi anche loro hanno delle notti disturbate da qualche evento, male al pancino,dentini, incubi, o a volte hanno bisogno solo di sentire la nostra presenza. io credo di aver capito che quando impareranno ad addormentarsi da soli, andra’ meglio. il mio piccolo, gia’ dopo una settimana ci e’ riuscito, ma la notte si sveglia ancora 2/4 volte per il ciuccio o perche’ vuole la mia presenza. a volte si riaddormenta da solo, a volte mi devo alzare. quindi abbi pazienza, piano piano i risultati si vedranno, ciao

    Reply
  11. uffa!!! 🙁 che peccato pensavo di esser un pò più avanti, invece Lori questa notte si è svegliato ogni 3/4 d’ora fino alle 1 poi ogni 2 ore fino alle 5, l’ho dovuto addormentare per 40 minuti…e ha retto altri 3/4 d’ra!!! 🙁

    per fortuna però non piangeva perchè voleva il seno! si addormemntava mentre le coccolavo e basta!!

    tra qualche giorno inizio ad addormentarlo giù! speriamo bene!

    stefania76 grazie per il supporto!!! 🙂

    ps. anche io mi chiamo stefania!! 🙂

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  12. CIao a tutte!! vi aggiorno sulla situazione!!!

    sono troooopo contenta e fiera di Lorenzo!!! sta reagendo (…almeno per ora) benissimo alla eliminazione del seno di notte!!

    dopo la notte già raccontata, quelle successive:

    – venerdì ho iniziato ad allattarlo nella mia stanza dove di abitudine facciamo i giochi prima di andare a nanna e dopo essersi svegliato e subito essersi messo giù mi ha tirato fino alle 7 di mattina!! NON POTEVO CREDERCI!!

    – sabato si è svegliato 1/2 dopo e ha pianto per un’ora (povero piccolo) ma poi mi ha tirato fino alle 4, quando poi si è rimesso giù velocissimo e poi fino alle 7

    – domenica si è messo giù benissimo e si è svegliato 3 volte di notte ma si è riaddomentato praticamente mentre lo tiravo su!

    – questa sera l’ho messo a nanna che era assolutamente sveglio (mentre le altre sere era abbioccato dal latte)e dopo aver pianto forse 5/10 min si è messo giù! …adesso dorme ancora….speriamo bene per il resto della notte!!!

    Per ora è veramente bravo!! mi ha proprio stupito! non credevo che già da coì poco avrei trovato miglioramenti!! certo deve andora imparare a dormire giù da solo….ma il fatto di avergli tolto il seno di notte mi da coraggio….temevo che sarebbe stata moooooolto più dura!!! ….almeno per ora tutto ok! :)))))))))))))

    vi tengo aggiornate!! :)))

    Reply
  13. Grazieeee Stefania76 🙂

    Riuscite sempre in qualchè modo a farci tirare su…Provero’ allora con il metodo easy e cerco di non sentire le Sue urla ma sopratutto cero di non prenderlo in braccio…anche se fa tanto tanto male…il mio piccolo cucciolo :-)… cmq hai ragione è un bambino molto attivo e vorrebbe sempre ma dico sempre giocare e gattonare in giro e arrampicarsi ovunque :-)…

    grazie ancora ovviamente vi aggiorno provero’ già da sta sera in poi….speriamo bene…

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  14. Quante Stefania!!!! sara’ il nome che e’ sfortunato? scherzo. sdrammatizziamo
    @Stefy77 sono felice che hai trovato la forza e la motivazione dentro di te. vai avanti cosi’. e anche se farai dei passi indietro, guarda il tuo obbiettivo.
    @Stefania sai che ho avuto lo stesso problema anche io con il mio pulcino. Per qualche mese, non sapevo piu’ come addormentarlo.solo con il metodo della Hogg sono riuscita a farlo rilassare. Forse Cristian e’ un po vivace, ma tieni conto che questa e’ una fase che attraversano molti bambini. Segui il metodo EASY e la sera prima di andare a dormire fai un lungo rituale, se ti riesce anche con bagnetto. Qaundo lo metti nel lettino per qualche tempo cerca di tenerlo bloccato, su un fianco per non farlo muovere, se piange fai sh sh sh, gli dici che va tutto bene , rilassati, mamma e qui vicino a te per insegnarti ad addormentarti da solo, sussurrandolo vicino all’orecchio. Se serve lo tieni bloccato finche’ non e’ arrivato alla fase 3 cioe’ mentre sta chiudendo gli occhi. Fai questo per diversi giorni, e poi piano piano diminiusci il tempo del bloccaggio. Fino a che lui si alzerà pochissimo. Non prenderlo assolutamente in braccio, forse e’ per questo che lui fa’ cosi con te, perche’ tu alla fine demordi, per i sensi di colpa e lo prendi in braccio. Invece tuo marito e’ piu’ fermo e resiste. Tutte torniamo a lavorare prima o poi e non e’ una colpa

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