Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
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Cara Serena,
ho bisogno di un conforto (credo).
La piccola furetta è nata il 31 dic (poco prima della mezzanotte). Parto cesareo.
Siamo rientrate a casa il 3 gen.
Stiamo provando a usare da subito il metodo EASY.
Abbiamo qualche dubbio. In particolare la furettina durante la poppata è sempre (o quasi) a occhi chiusi, fa pause e spesso sono costretta a toccarle il palmo della mano per mantenere un minimo di ritmo.
Alla fine della poppata (40-45 minuti circa) sembra in catalessi e se non dorme direttamente, dà segni di sonno (sbadiglio, poi occhio perso nella stratosfera).
Domande:
– è bene interrompere la poppata dopo 45′ circa? Oppure aspettare che si stacchi da sola?
– è normale che effettui la poppata (quasi) dormendo?
– la fase di Activity dopo la poppata sembra difficile perché la furettina sembra davvero avere sonno
– invece accade che dopo la activity non sia facilissimo portarla in Sleep. Infatti comincia a agitarsi, gambine e braccia si agitano violentemente e parte il pianto dirotto e lungo. Suppongo che sia aria nello stomaco?
Grazie
Cara Serena,
in effetti la ciucciatina che fa alle 11/12 è proprio minima, è per questo che ho provato il biberon, per capire se era una mia impressione quella che bevesse pochissimo o no. Quindi in effetti dargli il latte a quell’ora non serve a molto, più che altro perchè non allunga niente in quanto beve poco e alle 5 si risveglia. Meno male che ha smesso di svegliarsi alle 3!!!
Il fatto è che il suo svezzamento sta andando velocissimo perchè è un mangione (al contrario della prima che ha avuto uno svezzamento lentissimo!!) e quindi fa già colazione, pranzo, merenda e cena più latte mio negli intervalli!!!!! Quante calorie gli ci vogliono per dormire la notteeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Boh. Tu che ne pensi?
Rosy
Grazie Serena!!!
Ti faro’ sapere come procede!!!
Grazie 🙂
in effetti avevo già tentato la via della regolarizzazione, e ho notato che se lo metto a dormire sempre alla stessa ora va molto bene, si mette giù e dorme.
A volte la mattina si sveglia più tardi, quindi questo sfalza un po’ le cose, ma mi adatto rispettando gli intervalli anche se traslati.
Ora vi chiedo: come faccio a farlo dormire tutta la notte? Io ho provato a dargli un biberon a mezzanotte invece del mio latte perchè magari più sostanzioso, ma ne beve pochissimo e si riaddormenta. E poi alle 5 puntuale come un orologio si sveglia di nuovo. Sono riuscita a togliere la sveglia delle tre semplicemente non dandogli nulla e in 3 notti abbiamo risolto. Ma alle 5 no, non funziona, vuole il latte (e ha pure ragione, forse?). Lui cena verso le 7 con la pappa.
Idee?
Grazie, abbracci
ciao serena, sono elena. avevo già scritto tempo fa, riesci a rispondermi?
riassumo brevemente la situazione!
michi ha sei mesi, di giorno dorme bene, tranquillo.
fa tre pisolini (mattina, primo pomeriggio, tardo pomeriggio) di durata variabile da 1 a 2 ore.
si addormenta da solo, sempre, anche la sera, senza troppi lamenti.
insomma, tutto bene!
solo che la notte si sveglia ancora tanto. fa un primo intervallo lungo (3-4 ore circa) e dopo si sveglia ogni 2 ore, a volte anche ogni ora e mezza.
si sveglia, lo allatto e si riaddormenta subito.
come posso fare per aiutarlo a dormire un po’ di più????
grazie davvero e buon anno a tutte.
elena
Ciao Serena!!!grazie per la celerita’ nel rispondere…scusami ma forse non sono stata chiara io nel farti la domanda…con due pargoli puoi immaginare…il piccolino di un mese e’ gia’ abbastanza regolare impostato con le pappe esattamente ogni 3 ore (120 ml latte artificiale)…grazie Signore e’ una sorta di piccolo orologio..e’ molto regolare…e’ il grande..il mio PUTU balinese che mi sta dando un bel pensare…dormiva regolarmente dalle 20.30 alle 7.00..adesso da quando ha iniziato il nido e con l’arrivo del fratellino si sta svegliando piu’ volte in piena notte urlando disperatamente..credimi urlando davvero come se qualcosa lo terrorizzasse…non so come comportarmi…in genere lo lascio piangere per 5/10 minuti e poi si riaddormenta…ecco qual’e’ il problema…la pediatra come al solito in maniera sufficiente mi ha detto che e’ abbastanza normale e lo attribuisce a degli incubi che potrebbe avere in questa fase tra l’anno e mezzo e i 2 anni…che fare???davvero non c’e’ nulla per alleviare questa inquietudine notturna???e poi sono davvero solo incubi o c’e’ dell’altro???ti prego aiutami…e’ molto riste sentirlo urlare in questa maniera cosi’ disperata…
Grazie a tutte!!!
@Marina ecco adesso ho capito di quale figlio parli 🙂
In effetti quella è l’età in cui possono avvenire incubi o terrori notturni per capire la diffirenza leggi qui: https://genitoricrescono.com/terrori-notturni-incubi-e-sonnambulismo/) Un’altra possibilità è quella delle allergie o intolleranze alimentari, ma in quel caso i risvegli sarebbero più random e invece mi pare di capire che avvengono più o meno sempre nello stesso periodo. Contro gli incubi c’è poco da fare, se non rassicurarlo durante il giorno, e aiutandolo a vivere con serenità questi passaggi difficili (nido + fratellino sono una bella sfida per lui!) Se si tratta di terrori notturni invece, per quanto possano sembrare terribili per noi, loro non lo vivono affatto male e non mantengono memoria di questa cosa. Quindi se questo è il problema, stai tranquilla è una fase e passerà come è venuta. Fammi sapere come procede.
@Elena quando lo allatti la notte ciuccia sul serio oppure ti usa come ciuccio umano? a questa età non può aver bisogno di mangiare così spesso. Immagino che tu abbia iniziato lo svezzamento. In questo caso potrebbe trattarsi di un’allergia o intolleranza alimentare. Leggi qui la mia esperienza in merito: https://genitoricrescono.com/allergia-intolleranza-latte-vaccino/
Se invece è solo un’abitudine che ha preso la notte a ciucciare, allora l’unica è togliere il seno la notte e vedere come procede. In bocca al lupo!
@Rosanna se dopo la cena non prende più nulla è sicuramente fame quella delle 5! Puoi provare a dargli il latte mentre dorme verso le 11 e sperare che lo faccia arrivare un po’ più in la al mattino, oppure cedere alle 5 e sperare che piano piano aumentando le calorie diurne il problema si risolva da solo. Che ne pensi?
@serena concordo pienamente con te.. l’unica cosa è che un libro per certi bambini è qualcosa di “eccitante”.. quindi potrebbe coinvolgerlo e stimolarlo di piu.. ci sono bambini che hanno bisogno di relax totale.. quindi secondo me.. noente astimoli almeno mezz’ora prima ome dici tu.. è tante coccole e relax.. baci carezze.. qualcosa di estremamente rilassante e un..”adesso andiamo a nanna che sei stanco”..
Bacini e buon anno a tutte 🙂
@barbara hai ragione anche per il mio Vikingo leggere un libro era eccitante a quell’età (ora a 6 anni invece funziona benissimo!). Per lui funzionava solo il contenimento fisico, nemmeno le coccole e i massaggi lo facevano rilassare 😉
Nessun consiglio?
Buon anno a tutte!!!!
Rosy
@Rosanna la tua descrizione mi ricorda un pochino mio figlio grande. Con certi bambini i segnali del sonno sono difficilissimi da identificare. Sembrerebbe che il tuo piccolo sia troppo stanco per addormentarsi, e il pianto lo aiuta a sfogare l’energia di troppo che ha accumulato. Forse puoi provare ad anticipare un pochino. Prova ad andare un po’ con l’orologio. Ad esempio se sai che normalmente si addormenta verso le 10 del mattino, alle 9:30 inizi a togliere i giochi soprattutto quelli rumorosi e con molti colori, cambi il pannolino, e vi mettete nella stanza a fare una cosa tranquilla, tipo sfogliare un libro. Cerca di creare un momento di calma che gli permetta di tranquillizzarsi e di prepararsi al sonno. A questa età sono felicissimi delle loro nuove conquiste, ma allo stesso tempo gli diventa sempre più difficile calmarsi da soli e isolarsi dal resto del mondo per potersi addormentare in pace. Fammi sapere se funziona! Un abbraccio
Ciao a tutte e Buon Anno!!!
Sono Marina,la mamma del piccolo PUTU’ nato a Bali…ricordate???adesso e’ arrivato anche il piccolo Nunzio che oggi compie un mese…
Ho una domanda per tutte e sopratutto per Serena…
grazie a tutti i consigli e alla routine impostata di Tracy Hogg il nostro PUTU si e’ regolarizzato…adesso dorme dalle 8.30 alle 7.00 circa…ma da qualche tempo si sveglia puntualmente nella fascia oraria compresa tra le 4.00 e le 5.00 di notte urlando disperatamente…per poi riaddormentarsi solo lasciandolo piangere…svegliandosi definitivamente intorno alle 7.00 a volte anche prima…
da cosa dipendono queste urla???e come possiamo correre ai ripari???Tracy Hogg non menziona questa problematica e francamente io e il mio compagno ci sentiamo inermi…
Grazie a tutte per qualsiasi contributo!!!
@Marina scusa ma che intendi che dorme dalle 8:30 alle 7:00 circa? Cioè lo fai mangiare durante la notte, vero??? Ad un mese di età di notte mangiano ogni 3-4 ore come di giorno!
Ciao!
Ho letto e riletto tutti i post e tutti i commenti. Ho anche letto “Il linguaggio segreto dei neonati” e ho tentato di applicarlo più o meno da quando il cucciolo è nato. Ora, però, credo che ci sia qualcosa che non va.
Cercherò di essere sintetica anche se non è facile.
1) il piccolo ora ha quasi sei mesi e tuttora quando lo metto nel lettino soprattutto il giorno (la sera va quasi sempre bene) non vuole dormire. Stento a calmarlo in braccio e faccio PU/PD ancora parecchie volte. Diciamo che n genere si addormenta dopo un quarto d’ora di pianti 🙁
2) ciuccia ancora di notte. Sarà questo il problema? Temo a non allattarlo perchè: ho paura che abbia fame, ho paura che gli urli sveglino la sorella.
3) la mia prima figlia non ha dormito tutta la notte fino a due anni e pochissimo di giorno. Non conoscevo ancora Tracy ma di certo i miei due figli non sono due tipi angelici!
4) il problema non è dormire da solo nella culla, quello lo fa. Il problema è che proprio non vuole dormire!
Io però lo metto a dormire quando vedo che si strofina l’orecchio e gli occhi, quindi so che ha sonno… qualche volta rinuncio e quando lo riporto di là è tutto felice (per un po’, almeno)
5) i primi 4 mesi andava mooolto meglio. pian piano il suo sonno è diventato leggerissimo (si sveglia con un nonnulla) i sonnellini brevi (50 minuti) e difficile. Anche di notte prima dormiva di più, ora si sveglia verso mezzanotte, verso le tre e verso le cinque (puff pant)
6)io devo dire che non vedo in lui le prime due fasi, in genere prima lo mettevo nella culla quando vedevo che aveva sonno e pian piano si addormentava. Ora provo a tenerlo in braccio ma passa dal pianto disperato al sonno (!) quindi che faccio???
AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
grazie
rosy
Ciao Serena, va meglio grazie.. Zeno inizia a capire che le cose ora vanno così e protesta sempre meno. Dorme meglio ed è più tranquillo anche durante il giorno. Verrebbe voglia di farne un altro subito..
ciao serena e ciao a tutte.
ho già scritto qualche tempo fa e sono poi riuscita ad insegnare a michi (5 mesi) a dormire da solo. ora molto tranquillo si addormenta nel lettino quasi senza piangere. è stato molto bello riuscire e devo dire che mi stupiscono sempre le competenze che hanno già questi bimbi; è sempre lui a insegnarmi qualcosa!
ora però ho un enorme problema con la notte..non capisco davvero perchè ma michi si sveglia spessissimo piangendo. io lo cullo, si riaddormenta a volte subito, a volte con più fatica. tendo a dargli da mangiare una volta sola, anche se a volte per comodità lo riaddormento al seno..
questo succede almeno 6/7 volte per notte, sopratutto dalle 5 in poi è un continuo svegliarsi e riaddomentarsi per 20 minuti e poi di nuovo…
non capisco davvero cosa succede..
di giorno dorme tranquillo.
forse dorme troppo?
lui di solito fa un’oretta al mattino, un paio d’ore nel primo pomeriggio e un’altra oretta verso sera. é troppo? quanto dovrebbe dormire un bimbo di 5 mesi?
grazie per il vostro aiuto!
a presto!
elena
Salve a tutte! Torno ogni tanto da queste parti, vi leggo sempre ma ahimè non riesco mai a rispondere perchè tra lavoro e bimba mi resta pochissimo tempo.
Noi abbiamo un problemino col sonno pomeridiano, l’unico rimasto.
La mia bimba ha 25 mesi. Ha perso il sonnellino della mattina tardi, ad agosto, cioè a 22 mesi. Poi è andata al nido e aveva preso un buon ritmo, restando sveglia fino a che tornava a casa e dormendo nel pm circa 2 orette. Poi è stata a lungo a casa per una serie di malanni che non sto a raccontarvi (è il primo anno di nido per lei, quindi se le becca TUTTE!). Durante l’ultimo periodo a casa per debolezza e sonno da recuperare per notti insonni, dormiva anche la mattina, la sera prima di cena…mi crollava sul tappeto, sul divano, ovunque. Ma stava male e c’era da capirlo. Al rientro al nido i primi giorni si addormentava sul passeggino di servizio (è un nido che fa solo tempo corto, quindi non hanno i lettini) e digiunava. Per fortuna al nido al mattino ha smesso di dormirci dopo i primi 3 giorni. oRa va tutto bene, mangia e sta bene.
Il ‘problema’ è che crolla in auto mentre il babbo la riporta a casa, cioè verso le 13.15. Mio marito prova a tenrla sveglia parlandole e facendola parlare o con la radio, ma è così stanca che cede al sonno. E anche se non si sveglia nel trasbordo auto-lettino, poi si sveglia dopo 45 minuti o un’ora e mi fa vedere i sorci verdi per riaddormentarla. Non posso lasciarla sveglia alle 14, un po’ perchè anch’io a quell’ora se posso, mezz’ora mi stendo; ma soprattutto perchè sicuramente arriverebbe a cena distrutta e magari digiuna anche. Senza contare che viste le brutte giornate, dalle 14 fino all’ora di cena come la impegno??
Quindi io le provo tutte per riaddormentarla, storie, canzoni, carillon..a volte ci impiego poco, oggi quasi un’ora, e alla fine mi vergogno a dire che le ho anche urlato in malo modo: ‘ADESSO SI DORMEE!!!’ E poi ha dormito altre due ore, quindi il sonno l’aveva la fetente. Non so che pesci prendere.
Questa cosa succede solo in settimana, perchè nel weekend va a letto verso le 14 e poi due orette se le fa consecutive, e mi sembra un sonnellino ‘giusto’ per una duenne.
Consigli?
Cara Serena grazie per la risposta.
In linea di massima seguo il metodo e.a.s.y. ma con lui non è facile… In effetti soffre un po’ di reflusso, vomita spesso e sto usando un cuscino apposta. In più ci mette molto a fare il ruttino e così se lo metto giù e inizia a piangere lo prendo in braccio perchè spesso deve fare il ruttino… e così di fatto creo ‘il precedente’ e lui vuole sempre stare in braccio…
A parte questo, come ti scrivevo, il vero ‘problema’ è che se è ancora sveglio e al primo sbadiglio lo metto nel lettino inizia a urlare finchè non lo prendo in braccio, non c’è via di farlo addormentare da solo… A volte lo metto giù dopo che ha preso sonno fra le mie braccia, sembra addormentato e invece dopo 3 minuti di lettino inizia a urlare e devo ricominciare dacapo!
Forse di sera ci rimane perchè lo tengo molto di più in braccio e lui arriva a dormire più profondamente e non si accorge che li metto giù…
Aiuto!!!! Da dove comincio per cambiare l sua abitudine?
Grazie infinite!!!!
Ciao Serena, grazie per la tua risposta!!! 🙂
Sicuramente proveremo in questo modo con mio marito che è sicuramente il problema più importante da risolvere: ti faccio sapere come va…
Per quanto riguarda le nonne, visto che Alice la terranno loro a giorni alterni quando comincerò a lavorare, dici quindi che è il caso di fare lo stesso tentativo che farò con mio marito, nel senso, addormentarla io con loro presenti (una per volta chiaramente) e poi loro con me presente? Oddio, spero che abbiano pazienza…Mia mamma credo di si, ma mia suocera….. Sono molto preoccupata; avevo letto in qualche precedente conversazione con altre mamme che i bambini accettano di essere addormentati in modo diverso da persone diverse in case diverse. Ma le nonne verrebbero qui a casa nostra quindi non vorrei che se io e il papà la facciamo addormentare in un modo e la nonna in un altro, sempre nella stessa casa, alla fine Alice vada in confusione…tu cosa dici? Posso assecondare questa preferenza di mia suocera a farla addormentare in braccio o è meglio che insista per evitare scombussolamenti?
Ne approfitto per farti un’altra domanda: secondo te è normale il fatto che mentre a casa nostra Alice si addormenta in modo moooolto tranquillo e velocemente, quando capita che vado da mia mamma e cerco di farla addormentare nel lettino, ogni volta è uno strazio, come la prima volta che avevo provato con il PU/PD qui a casa? E poi a casa di mia mamma non fa mai pisolini più lunghi di mezz’ora, mentre a casa mia oramai i pisolini si sono allungati a 1 1/2 – 2 ore???!! c’è una spiegazione?
Grazie mille del tuo aiuto!!!! 🙂
Stefy