Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno

4mesi_trisQuesto post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.

Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.

Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.

Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:

1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.

Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?

Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.

Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.

Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.

Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)

La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)

Come funziona.

Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.

Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.

Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:

Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.

Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.

Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.

E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.

Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.

E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.

E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.

Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.

Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.

E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉

PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:

Prova a leggere anche:

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Attenzione: salti di crescita! La crisi dei 4 mesi

Tema del mese: separazioni.

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1,099 thoughts on “Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno”

  1. Allora… secondo me, e solo secondo me il bagnetto si fa prima, perchè già rilassa… poi la pappa (ciucciando) rilassa ancor di più… ruttino, lo poggi e vedrai qualche segno di stanchezza sicuramente e nanna… ti spiego… non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo al bagnetto… molti si riattivano e altri si rilassano… quindi pe ciò ti dico.. la pappa sicuramente rilassa… poi a nanna max alle otto e mezza 😉

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  2. Già ha ragione Mila… in effetti potrebbe essere aria.. la piccola si fermava durante il pasto o per fare la cacca o per fare dei ruttini poi riprendeva 😉

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  3. Ciao Barbara,

    Scusami se rispondo solo ora e grazie tante per le tue risposte.

    Allora è vero abbiamo sempre paura che mangi troppo poco infatti non lo sforzo mai e decide lui quanto vuole mangiare…in verità ho sempre cercato di farlo tirare il piu possibile e certe volte ci riesco facendolo giocare e certe volte piange talmente tanto per la fame che non ci riesco quindi le ore tra una poppata e l’altra sono dai 3 ai 4 certe volte anche meno… Ok lavoriamo sul sonno.
    Di giorno mi dorme tranquillamente e dico anche abbastanza.. Stanotte come al solito è andato a dormire verso le 21.30 circa dopo che ha finito di mangiare e fatto il bagnetto (lo faccio sempre di sera prima del’ultima poppata) e ha dormito fino alle ore 02.00 e ha voluto nuovamente mangiare… Poi dalle 02.30 fino alle ore 06.00 dove ha nuovamente mangiato e si è addormentato fino alle ore 08.30 questo è praticamente ogni notte tranne qualchè notte dove ha dolorini e quindi è normale che si sveglia piu spesso.. Io vorrei cercare di farlo dormire almeno da 00.00 fino alle ore 07.00 circa ma le ho provate tutte..
    Anche con la poppata di 00.00 non mi dorme fino la mattina ma dopo 4 ore si sveglia..

    Consigli perchè io non ho piu idea come fare..:-(

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  4. @ Liydmyla Naturalmente come prima cosa devi leggere il libro di Tracy Hogg perchè già lì troverai delle indicazioni molto utili. Poi, secondo me, dovresti iniziare ad affrontare i problemi uno alla volta. Io avevo fatto così e cioè per prima cosa ho insegnato alla mia bambina a dormire nel suo lettino (e non più nel lettone con me) continuando a fare il resto delle cose come prima (cioè continuavo a cullalrla in braccio). Poi, quando ha imparato, ho iniziato a metterla nel lettino senza cullarla e così via. Nel frattempo devi iniziare ad impostare i ritmi della giornata e cioè sveglia, pappa, gioco e sonno, è un giro che si ripete allo stesso modo fino alla sera. Prima della notte però ti direi di non darle da mangiare dopo il bagnetto ma prima, e cioè fai il bagnetto come l’attività della sera (nel libro lo spiega bene). Nel tuo caso poi devi anche capire perchè la bimba piange e fa storie per mangiare. Come dice anche Barbara, potrebbe avrere qualche disturbo, magari aria nella pancia. Anche con me capitava, potresti provare a farle fare dei ruttini durante la poppata e non solo dopo.

    Facci sapere come va! Un abbraccio.

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  5. Secondo me quando urla ti sta dicendo…” Dove mi stai portandoooo… voglio dormireeee… qui c’è troppa luceeee…!” Ciuccio, la rilassa e dorme… 😉

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  6. Ciao a tutte, mi è venuta in mente una cosa: in questi primi giorni è meglio evitare in tutti i casi il ciuccio? Quando è in macchina urla nell’ovetto e l’unico modo per farla calmare è col ciuccio, poi lei dopo si addormenta. Può interferire?

    Comunque vi aggiorno: da sabato abbiamo iniziato seriamente dal mattino, ci sono volute circa 20 minuti di pianto (interrotto quando la prendevo su) e circa una decina di volte, ieri qualche minuto di meno e qualche su e giù, addirittura ieri sera dopo la poppata della nanna alle 20.30 si è addormentata senza lamenti e in un attimo.

    Stamattina si è addormentata sulla tetta e prima di pranzo le ho dato il ciuccio si è addormenata subito.

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  7. Cara Liydmyla.. la tua situazione è un pèò particolare… io comincerei a lavorarci su dalla mattina..
    Hai letto il libro della Hogg? Su come fare i riposiini? Il metodo per insegnarle a dormire da sola nella sua culletta? Beh io credo che sia il caso di metterlo in atto… però prima di questo… mi impressiona il fatto che non voglia mangiare.. allora mi chiedo.. non è che sta male.. magari ha qualche dolore quando deglutisce? Ne hai parlato con il pediatra? Se escludiamo questo fattore.. tuo figlio può essere un bambino molto sensibile agli stimoli e quindi ti consiglierei anzi che camminare… (probabilmente inconsciamente o consciamente perchè la trovavi l’unica soluzione l’hai sempre fatto prima e ora “te lo pretende”perchè cosi si è abituato).. di andare in una stanza appartata senza nessuno che chiacchera televisione accesa e dedicarti compleatmente a lei..in un ambiente di grande relax… mia figlia per esempio, a volte a casa se c’è gente o il fratellino che fa caos non mangia.. perchè deve vedere tutto!! Lei non riesce a rilassarsi per mangiare.. quando l’ho portata al nido un mese.. le dovevano dare il latte il una zona appartata fuori dal caos perchè in mezzo agli altri bambini non mangiava assolutamente.
    Il mio consigli è in pratica.. salvo consiglio diverso del pediatra in situazioni con problemi vari(problemi di alimentazione e di crescita in questo caso).. di impostare dei ritmi ben precisi… tipo che la mattina si sveglia… gli dai da mangiare come ti ho suggerito e lo metti a nanna max dopo un’ora.. non camminando ma nella sua culletta.. se si sveglia lo prendi in braccio lo consoli e lo rimetti giù.. potresti farlo anche 5o volte di fila non importa.. e lo metti a nann apeerò in una stanza silenziosa con luci moooolto basse 😉 alla volta sucessiva pappa e idem cosi.. fai passare almeno tre ore tra un pasto e l’altro anche se ti sembra che mangi poco… e poi cerca di seguire una certa routin nelle azioni che compi.. gli darai sicurezza.. e parlaci molto.. se può servire anche mentre mangia.. con tono molto rilassato.. e sorrridigli sempre tanto 😉 fammi sapere !!!

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  8. Rispondo brevemente perchè sto uscendo.. secondo me la “rovina” del sonno molto spesso è la troppa paura che il bambino mangi poco.. secondo me è indispensabile finche si formi un giusto ritmo che la pappa venga data non prima delle tre o 4 ore.. in quanto due sono le ore che servono a un bambino per dgierire.. quando un bambino mangia poco ..è sempre secondo noi.. mi afiglia, ti facco l’esempio ha mangiato per un mese e mezzo (quando aveva 4 mesi 160 gr di latte per 4 volte al giorno ( erchè io di pricipio ho impostato cosi i pasti sempre artificiali) è meno di quanto mangia tuo figlio.. sai quanto pesava a 5 mesi? 8 Kg.. le restanti ore le passava giocando e dormendo.. capito cosa voglio dirti? L’alimentazione è soggettiva.. ma le mamme i preoccupano troppo spesso che mangino troppo poco.. invece secondo me se il pediatra dice che va tutto bene è giusto chiudere il problema pappa e pensare a quello sonno.. più c’è pausa tra un pasto e l’altro più ha la possibilità di rilassarsi e fare un sonno più sereno 😉 Un abbraccio a dopo

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  9. Ciao Barbara 🙂 grazie per la tua prontissima risposta… Infatti anche io sono del parere di farlo dormire quando ne ha il bisogno di farlo… Purtroppo dopo 3 mesi ho dovuto integrare con il latte artificiale e da un paio di settimane gli do solamente il latte artificiale perchè il mio latte è quasi terminato :-(..

    Quanti pasti fa? Bella domanda purtroppo ancora ogni 3 ore di giorno e di notte ogni 4 quindi oscilla tra i 6 e 7 pasti… Purtroppo Cristian è un bambino che non mangia molto considerando la sua età e il Suo peso siamo nella norma e cresce abbastanza bene certo non è un bambino cicciotello anche perchè è già molto lungo per la Sua età. Di cc ne fa tra i 100 e i max 160 e certe volte anche solo 70 cc varia…ci sono momenti in qui riesco a darli i 160 cc ovviamente non tutti in una volta ma in 45 minuti con pause varie e ci sono momenti in qui anche con le pause non riesco a farlo mangiare di piu si rifiuta in quel caso ovviamente dopo 2 ore mi richiede da mangiare… Cerco di farlo tirare con tisane, giochi ecc ecc…ma spesso e volentieri la Sua fame è talmente forte che neanche la presa in giro non funziona 🙂

    La notte invece riesce a mangiare 160 cc in una soluzione per 1 volta e tutte le altre poppate di notte non di piu di cc 120

    Aiutooooooo 🙂

    La pediatra dice che cmq cresce ed è in ottima salute…

    Le ho provate tutte…di ser,a quindi l’ultima poppata prima della notte cerco di dargli come ieri sera 200 cc in 2 ore…quindi prima cc 100, poi cc 50 e poi altri 50…purtroppo anche in quel caso si sveglia dopo 4-5 ore e mi chiede da mangiare…

    Volevo aggiungere che cmq è da 1 mese che sta mettendo la dentatura e da 2 settimane circa che vedo spuntare i denti di sotto e di sopra…metto anche in preventivo il fatto che siano i denti?????

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  10. Ciao Stefania 🙂 inizion col dirti che asolutamente non devi farlo dormire di meno!!!Anzi… ricordati che il sonno vine dormendo.. Da quello che scrivi mi sa che lo allatti artificialmente? Quanti pasti fa al giorno,da quanti cc??Cosa ti dice il pediatra sulla crescita?

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  11. Buongiorno a tutte 🙂

    Sono nuova su questo forum e ho letto tante cose interessanti ma non ho trovato una soluzione per il mio piccolo Cristian.. Vi spiego ;

    Intanto fra 1 settimana fa 4 mesi e direi che è un bambino abbastanza tranquillo dorme da piu di 1 mese nella sua stanzetta e nella sua culla.. Non ho problemi di farlo addormentare perchè lo poso nella culla e mediamente si addormenta da solo.. Lui ha dei ritmi ben precisi…sveglia 08.30 circa sta per 1 ora sveglio e poi dorme per 1 ora…sta sveglio per circa 1 ora e 30 minuti e piu dorme per ben 2 ore.. Di pomeriggio stessa cosa… Il momento in qui sta piu tempo sveglio è dalle ore 17.00 alle ore 19.00 circa poi 1 ora di sonnellino, poppata e poi dorme per notte ( a sensu Suo ) e quà subentra il mio problema.. Va a anna circa alle ore 20.30 e mi dorme fino alle ore 02.30 circa e poi si sveglia per mangiare e continua a dormire senza difficoltà di addormentarsi fino alle ore 05.30 poi si veglia e vuole mangiare e poi si riaddormenta fino alle ore 07.30 si sveglia un’attimo e poi alle ore 08.30 sveglia per mangiare…

    Quindi come vedete non riesco a farlo dormire tutta la notte… Ora voi magari mi dite di farlo restare piu sveglio di giorno ma purtroppo appena arriva la Sua ora lui si innervosisce e cerca il suo letto se non lo faccio dormire diventa talmente nervoso che piange per ore…quindi non è la soluzione…

    Non riesco neanche a farlo mangiare di piu perchè quando è no e no..si rifiuta.. Purtroppo è un bambino che non mangia volentieri..di giorno varia tra 100 grammi di latte a 150 grammi di latte di piu non mi mangia…

    Secondo voi dove sbaglio? Consigli?

    Grazie per la Vostra attenzione e spero che sono stata abbastanza chiara.. scusatemi per gli errori ortografici ma non sono nata in Italia ma ben si nella svizzera tedesca 🙂

    Un abbraccio a tutte le mamme…

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  12. @Laura..L’unica cosa che ti posso dire con certezza è di stare tranquilla per il fatto che ti dorme tante ore senza mangiare…la mia da quando è nata ha sempre fatto una tirata, e ancora oggi mi dorme dalle 10 alle 12 ore x notte e qnd si sveglia non chiede subito di mangiare…perciò su questo punto vai tranquilla e stai serena! Per il resto purtroppo io non saprei cosa dirti…se non di portare pazienza e provare giorno dopo giorno a ristabilire l routine che avevate preso assieme prima del tuo intervento! Il ciuccio probabilmente è stato un sostituto del tuo seno nel momento in cui tu non c’eri e la bimba forse si è attaccata ad esso…

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