Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
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scusate se mi sono spiegata male ma ovviamente vi scrivevo tra una rimessa del ciuccio e l’altra …..volevo solo aggiungere che come dice TH non corro al primo versetto che fa però spesso il lamento si trasforma in pianto se non le ridò il suo ciuccio l’ultima poppata gliela do alle 18 poi messa a letto per la “nanna lunga ” alle 21.30 pappa nella semiveglia e poi fino alle 5 non ne chiede più ma ogni ora circa si agita perchè vuole il ciuccio aiuto è diventato un dramma cosa c’è di sbagliato? come faccio a redimerla dal ciuccio?ho provato col su e giù ma non ci sono riuscita a calmarla…e poi è mica troppo piccola per non mangiare fino alle 5 ( è quasi 3 mesi e pesa 5kg e mezzo e il pediatra dice che va bene ) aiuto sono nel palloneeeee !!
Grazie Bacione a tutte
Ciao a tutte…..mi chiamo Laura e ho una bimba di quasi tre mesi e leggendo il post e le varie richieste di aiuto mi è sorto un dubbio ( se non di più ) ho letto il libro di TH e devo dire che mi ha aiutato tantissimo infatti è da quando la Bibi aveva 6 settimane che agiamo col metodo easy …..ed è andato tutto bene fino a qualche tempo fa.
Premesso che la Bibi è un incrocio tra il tipo “angelico” e quello “da manuale”non mi ha mai dato grossi problemi nè nel mangiare nè tanto meno nel dormire mangiava ogni 3 ore circa con nanna che andava dall’ora e mezza alle due ore più o meno si svolgeva così 20 minuti di pappa 30/40 di attività e il resto nanna e la notte è dalle 4 settimane che salta la poppata di mezzanotte facendo una tirata dalle 21 alle 4 del mattino.
Fin quì tutto regolare e niente di cui lamentarmi se non fosse che la settimana scorsa ho subìto un intervento urgente e ho lasciato la Bibi al papà( che è stato eccezionale )per fortuna solo per due giorni ma questi due giorni sono bastati a far crollare la pace …..il papà è stato molto attento a rispettare la routine che avevo imposto e anche per la nanna agiva come di consueto…risultato ho dovuto faticare non poco per riabituarla al seno dopo due giorni di biberon ma a quello ho rimediato anche se ora vuole entrambi i seni mentre prima le bastava uno ……fa 5 pasti mentre prima ne faceva 6 alle volte anche sette e cosa più drammatica fa una fatica pazzesca a prendere sonno vuole solo il ciuccio per addormentarsi si addormenta alle 19.30 e dorme fino all’una poi è un continuo addormentarsi e svegliarsi perchè vuole il ciuccio ..e non è fame perchè come le rimetto il ciuccio si gira e dorme aiuto sto dormendo poco o niente che fare ??????????
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Buon giorno. sono una straniera-percio scusate per errori.Aiutate mi. Con mia figlia di 3mesi 10 giorni. vi scrivo la nostra giornata.si sveglia alle7-8. alle 9-poppata-prima non vuole mangiare.anche alle 9 devo dare latte in piedi,caminando.dalle 10.30 alle 12 sonno. alle13 poppata sempre con urla non vuole mangiare dopo la bataglia di mezora si adormenta con seno in boca.se rimango a letto con lei dorme 1.5-2, se mi alzo 45 min. alle 4.5-5 la poppata con urla, in piedi, caminando. poi fa sonelino di 30 min. alle 8 30 bagnietto alle 9 poppata si adormenta con seno in boca.poi mangia semiveglia alle 2 poi alle 5.poi con seno o con ciucio va avanti fino 7-8.sonno di matina e pomerigio fa nella carozina fuori con ciucio. per forza devo caminare altrimenti si sveglia.di notte dorme con pancia giu. se no-si sveglia e gioca con piedini. HO un altro figlio di 4 anni-energiazer. e marito.che non ce mai. aiutate mi a vivere . SERENA-dove sei. Non so da dove cominciare. HELP
GRAZIE RAGAZZE! Certo non demordo e vado avanti, qst sera, al contrario di oggi pomeriggio io e il mio compagno siamo stati contentissimi: ho appoggiato nel lettino vittoria, lei ha giocato nel lettino x un dieci minuti da sola, rotolandosi e dimenandosi e poi ha preso sonno. Da sola. Felicissima davvero!
@Vanessa Tranquilla davvero per i dimenamenti…anche la mia ne fa tanti, addirittura gioca “all’ariete” contro le stecche del lettino e nonostante le protezioni si prende di quelle testate!!!…Credo sia cmq un loro modo di scoprire…credo che qnd si farà male veramente non ripeterà l’operazione con tanta insistenza! 🙂
E cmq non demordere qst metodo funziona e cm mi ha detto giustamente Mila qlc passo indietro serve a farne di più grandi e importanti in avanti!!!!!
@ Vanessa Mah…, addirittura che si faccia male…mi sembra molto difficile perchè l’istinto di sopravvivenza ce l’hanno anche i bambini, però se la cosa non ti fa stare tranquilla potresti provare a stare lì con lei (senza prenderla) per vedere cosa succede. Potrebbe anche essere “tutta scena” e cioè il suo modo per addormentarsi da sola.
E comunque ad un certo punto si stancherà di girare nel letto :-))!!!
grazie @mila, il mio dubbio sui contorcimenti è che lei sfrega tutta la faccia,non vorrei si facesse male per quello la prendo su.
@Daisy anche io me ne fregherei della suocera, anche mia mamma brontola se la lascio piangere ma tu sai che lo fai per il suo bene!
@ Vanessa Se non arriva a piangere io non la tirerei su. Lasciala pure nel lettino e vedrai che col tempo troverà da sola il modo per calmarsi (anche a me sembrava una cosa impossibile e invece succede proprio così!). Quindi, se non è strettamente necessario, ti direi di non intervenire e comunque intervenire il meno possibile.
Tra la’ltro una settimana è un pò poco per avere già dei risultati significativi. Però mi sembra che qualche piccolo miglioramento già c’è quindi coraggio!
@ Daisy Io ti direi di non pensare a tua suocera ma al bene di tua figlia che deve imparare a dormire, quindi non pensare agli altri e sii assolutamente convinta di quello che fai! Considera che può capitare benissimo che tornino indetro ma la mia esperienza mi ha insegnato ogni piccolo passo indietro serve par farne fare uno più grande in avanti, quindi procedi convinta e vedrai che i risultati arriano! Io ai tempi facevo addormentare la piccola nella mia stanza che non confina con l’appartamento dei vicini (a differenza della stanza della bambina). Quando ha imparato ad addormentarsi senza piangere l’ho spostata nella sua stanza.
Ciao!!! Mila
IO HO iniziato lunedì sera e tutto è andato bene…cos’ fino ad oggi, anch’io come VALERIA non vedo miglioramenti più passano i giorni, è come se stessi tornando indietro, oggi infatti dopo averla messa giù e ripresa sulle 5 6 volte si è addormentata con il ciuccio tra le mie braccia. Forse ho perso un pò della decisione che avevo…vi spiego: io abito davanti a mia suocera che mi fa un pò “pesare” il fatto didover far piangere la bimba x addormentarla…di conseguenza qnd vittoria si arrabbia e piange a disperazione mi sento ancora più in colpa!
Cosa dite??? Continuo cn il metodo?non passo per un “mostro” agli occhi anche della mia bimba oltre che della suocera????
Ciao a tutte, da venerdì scorso presa dalla stanchezza ho iniziato a farla dormire da sola, il risultato è che sì si addormenta, però continua a contorcersi e lamentarsi, difficilmente arriva a piangere, sbaglio qualcosa? Cioè lei non so perché ultimamente non sbadiglia più ma frigna e si stropiccia gli occhi, la prendo, la cullo un paio di minuti per rilassarla e la metto giu, e lì iniziano i mille contorcimenti. Allora dopo un po’ la tiro su e la cullo qualche secondo e la metto giu, così per almeno 4-5 volte e poi forse si addormenta. Ma dopo qualche giorno non dovrebbe già addormentarsi da sola?
Sono l’unica a visualizzare tutti i commenti a questo post senza formattazione? 😮
Non ho parole!
Bagnetto alle 20.00
Ciuccia alle 20.30
lettino ore 21.00
21.30 vittoria secca nel letto senza la tettta!!!!
sta sera è stato tutto velocizzato ma Vittoria subito dopo la ciuccia ha iniziato a grattarsi gli occhietti e a manifestar un pò di irrequietezza!
Non ci crdevo…dopo la terza volta che la tiravo su, dopo averla calmata con la mia voce e averle detto che l’avrei messa nel lettino e che ci saremo riviste la mattina, l’ho messa nel suo lettino, avvicinato il ciuccio e Vittoria è crollata. Incredibile davvero!!!! MITICA TRACY HOGG
Grazie serena ancora per le tue parole e per i rapidi consigli…
Grazie grazie grazie!
Ciao Serena…inanzitutto complimenti, i tuoi post sono davvero interessanti e completi nel sviluppare l’argomento trattato. Mi presento, sono daisy ho 23 anni e sono mamma da 6 mesi di Vittoria… una bambina molto sveglia e attenta difficile da gestire durante il giorno, si muove in continuazione, ma che ha sempre dormito le sue 10 ore per notte…il mio problema??? Addormentarla! Da circa un mesetto a qst parte pretende solamente la tetta e sl cn quella riesco in qlk modo a gestire il suo addormentamento, altrimenti sembra una batteria mai scarica. Sono sincera, era venuta in internet per cercare informazioni sul metodo estivill e sono rimasta piacevolmente soddisfatta di avere deviato la mia attenzione su quello di tracy hogg…che percepisco più accomodante per tutti.
ORa…, avrei 1000 cose da chiarire, visto la mia giovane età in molte situazioni sono parecchio insicura, quello che mi preme sapere è con quale testo della hogg mi consigli di iniziare, ho bisogno di un buon metodo perchè si addormenti senza tetta o tanti cullamenti, Vittoria per fortuna nn ha problemi a dormire nel suo lettino e un pò di orari sono riuscita a darglieli…ho bisogno davvero di eliminare l’incognita: e sta sera???come riuscirò ad addormentarla???
Intanto ringrazio te e tutte coloro che animano questo blog, davvero felice di avervi scoperto!
Daisy
@Daisy prima di tutto vorrei tranquillizzarti di una cosa: i tuoi 23 anni non ti rendono più insicura, è la maternità che lo fa. E anche noi mamme “attempate” abbiamo sempre paura di sbagliare. Se vuoi provare a leggere uno dei libri di Tracy Hogg vista l’età di Vittoria, direi di partire dal secondo, ossia il libro trattato in questo post. Calcola però che è solo in inglese, spero che questo non sarà un problema per te. Altrimenti puoi provare a leggere gli altri post che ho scritto su questo metodo e ti diamo una mano nei commenti. Mi sembra di capire che la tua Vittoria è una bambina vivace, ed evidentemente ha bisogno del tuo aiuto per calmarsi prima di potersi addormentare. Alcuni consigli al volo:
1. organizza la giornata in modo prevedibile, introducendo delle routine di riferimento che la aiutino a capire cosa sta per succedere
2. falle fare attività rilassanti la sera prima di addormentarsi. Se ad esempio la metti a letto per la notte verso le 20.30, allora sin dalle 19 almeno fai solo attività molto tranquille.
Facci sapere come va. Un abbraccio.
GRAZIE! Ho pensato anche io di metterla nella sua camera, ha 3 mesi e mezzo (domani). Quando la notte si sveglia per mangiare succhia proprio, quindi ha fame, lei è sempre stata più lunga che larga, magai provo a dare un bibe di artificiale. Proverò perchè anche il dubbio di affamarla mi fa stare male.
@ Vanessa
quanto ha la tua bambina?
quando la mia era proprio piccola trovavo anche io che stando nella stessa stanza ci disturbavamo a vicenda, e peggio che peggio usando il ciuccio.
verso i 7 mesi a partire da mezzanotte si svegliava ogni due ore e mentre tutti mi dicevano che era un vizio io capivo che era per fame per la forza con cui succhiava al seno. la cosa mi è stata confermata dopo un mese al bilancio di salute col pediatra, infatti era scesa di molto nel % di peso.
@ Vanessa Se non si sveglia mai definitivamente perchè non provi a spostarla in un’altra stanza così non la senti? Io avevo fatto così e mi ero trovata bene. Ai tempi mi ero fatta un saacco si paranoie perchè sarebbe stata nella stanza da sola ma in realtà lei non si è nenahce accorta del cambiamento.