Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Ciao Serena; mi piacerebbe raggiungere i tuoi risultati!Comunque qualche miglioramento c’è stato ( ma non diciamolo troppo forte); al sonnellino del mattino e del pomeriggio da qualche giorno riesco ad addormentarlo sul lettino senza – o quasi – pianti. All’inizio lo cullo un po’ e lo ninno , poi a volte inarca la schiena, lo metto giù sul fianco e continuo a ninnarlo.Dopo poco si addormenta…meraviglia!La sera invece è sempre problematico. Non si fa cullare nemmeno quei 2-3 minuti che in genere concedo; inarca la schiena e rimane sul fianco ma non dà segni di volersi addormentare, alza una gamba a squadra e si gira e si rigira e finche comincia a piagnucolare e poi a piangere fino a farsi venire delle mezze crisi isteriche.E guai a prenderlo sù! Si inarca tutto e continua a piangere; a volte mi chiedo se tanto vale lasciarlo sul letto, tanto non si calma lo stesso! Poi dopo un po’ crolla e io respiro ; P . Boh!Chissà dove sbaglio… I risvegli notturni non sono diminuiti come speravo ma c’è anche da dire che ha solo due denti..mancano tutti gli altri!E poi ha avuto la sesta malattia..e poi..ce ne sarà sempre una. Attendiamo tempi migliori!
Grande Francesca!! E brava pure la cucciola ovviamente… Se ti posso dare un consiglio, non la svegliare, se ritarda la poppata non fa niente, il sonno è più importante del cibo!
Ancora, stasera sii ferrea, rispetta i suoi orari e applica di nuovo il metodo! Quando si comincia una nuova regola bisogna essere coerenti, a costo di trattar male parenti e amici. Se vogliono coccolarla, venissero prima e lo facessero prima dell’ora della nanna!
Forza e coraggio, non mollare e vedrai che nel giro di qualche giorno funzionerà benissimo…
….sono le 14.56 e la mia cucciola e’ nella sua carrozzina………
non ci credo……..si e’ addormentata…….non ci credo……ho segnato tutte le volte che l’ho tirata su…..ben 21 volte…..sinceramente le mie braccia sono a pezzi…..alle 15.30 circa dovrebbe bere…..sinceramente ora vado a dormire……sto a pezzi….la mia cucciola ha la mutandina rigida e per tenerla mi si stanno infiammando i tendini…..meno male che tra una settimana potro’ toglierla……forse avrei dovuto iniziare il TRACY HOGG lunedi’,a inizio settimana…..visto che stasera a cena la terranno tutti in braccio e non potro’ provare ancora questo metodo …..comunque ha pianto e stavo per mollare e tornare alle mie maniere….ma sembra abbia funzionato….vi aggiornero’ volentieri lunedi…..o stasera quando riprovero’ dopo cena…..
….ci sto provando ora………dalle ore 14.00……………..vediamo…….vi aggiorno…..
annazzurra, intanto dale degli orari.
Alle 7 di mattina può anche nevicare che ci si sveglia.
Poi si mangia. Si gioca, ci si cambia, e quando è stanca si va a dormire.
Poi s ricomincia.
quando hai preso confidenza con questa routine inizi a lavorare su quanto far durare i riposini.
P.S. al posto del libro ti consiglio di leggere tutti i post sopra.
Sul libro tante cose non vengon dette!Prova!!!
FORSE VA UN PO’ MEGLIO..? HA RIPOSATO DALLE 15,30 ALLE 16.10, POI SI è SVEGLIATA PER PUPPARE, LO HA FATTO X MEZZ’ORA E ORA è DALLE 16,45 CHE DORME DA SOLA… E IO HO PURE LETTO UN PO’ DI TRACY HOGG.. SPERIAMO BENE X STANOTTE..
@annazzurra ti consiglio anche io di iniziare con l’instaurare una routine durante il giorno che possa aiutare la bimba e te a trovare un po’ di regolarità. Una regolarità durante il giorno aiuta spesso a regolarizzare anche i sonnellini, e a far domrinre i bambini meglio anche la notte.
Detto ciò non c’è assolutamente nulla di male se sfruitti il suo sonnellino per dormire anche te 😉
Un po’ di informazioni sulla routine li trovi qui: https://genitoricrescono.com/routine-tracy-hogg-6-mesi-easy/
niente, sono disperata! la patata ha capito il trucco e nn dorme più.sbava di continuo, mi ammolla tutta. e quando la metto giù comncia a ridere come dire: tu credi che io dorma da sola e invece no! la lascio nel lettino fino a che nn si arrabbia (x un po’ sta da sola ma senza dormire) poi la tiro su e nn si calma più. si mette le mani in bocca col risultato di innervosirsi ancor di più. aiutatemi, ho le spalle a pezzi! la notte forse va meglio ma solo perchè la allatto nel letto e, siccome son distrutta, lo faccio sdraiata col risultato che ci addormentiamo entrambe. poi la metto nel lettino e ci sta da un minimo di 2 minuti a un massimo di 3 ore, se va bene. la mattina, dalle 7-8 in poi è super agitata enon riesce a puppare: allora la calmo, la faccio puppare nel lettone col bel risultato che mi si riaddormenta prima delle 9 e spesso facciamo le 10-10,30 a letto. stamani le 11,15, ma solo perchè ci ha scvegliate mio padre (la prox volta gli ho detto di non farlo, così, se si dorme anche fino alle 13 chi se ne frega!). il fatto è che puppa tantissimo! e so che mangia perchè sento il latte arrivare e lei che lo inghiotte. certe volte mi pare che puppi x più di un’ora.ho comprato il libro ma nn riesco a leggerlo!ecco: ora è in un lago di saliva e io pure! è molto agitata e io nn so che fare. che sia arivata l’ora dello svezzamento, anche se ha solo 4 mesi? oppure sta già mettendo i denti? sono arrivata a desiderare di somministrarle il nopron! le sto dando il fisiorève che per un po’ ha funzionato ma ora pare già nn fare più effetto.. che posso fare??
ciao io ho una bimba di sedici mesi.da quando ne ha 5 dormiamo pochissimo, prima la colpa secondo il pediatra era dei denti, ne ha già sedici!! poi era perchè era stitica e aveva dolorini di pancia, poi perchè aveva fame, poi perchè senza tetta non riusciva proprio a prender sonno ed ora qual’ è il motivo??? dorme solo con noi vicino, se la mettiamo nel suo lettino piange, la tiriamo su la mettiamo nel lettone e crolla il tutto in un secondo!!!il suo sonno è agitato si muove, calcia, piange nel sonno… insomma un delirio!quale libro dovrei leggere per primo in italiano ovviamente? ho letto fate la nanna e fate la nanna senza piangere ma il primo non l’ ho neppure preso in considerazione ed il secondo non ha funzionato per noi!
Ciao Nicoletta, io come ho già scritto più in alto, ho eliminato il riposino del mattino quando il mio bimbo aveva tra i 12 e i 13 mesi, ho dovuto fare un po’ di fatica all’inizio, ma ormai i due riposini non me li voleva più fare (se faceva quello del mattino poi non voleva più dormire al pomeriggio) e quindi ho preferito così. Ciao
Ciao a tutte
avevo scritto mesi fa per avere dei consigli. Mia figlia Sara ha un anno oggi e da un settimana dorme!!
Ho quasi paura a dirlo…..Lei e’ sempre stata un caso disperato e le avevamo provate veramente tutte, dalle intolleranze, al modo di addormentarsi, orari, routine, riposini, reflusso…ma niente, ogni mezz’ora era sveglia urlante.
Verso i dieci mesi ha iniziato a dormire 3 o 4 ore di fila, e gia’ mi pareva un miracolo. Poco a 11 ha iniziato a dormire dalle 21 alle 7 con massimo due o tre microrisvegli. Ho quasi paura a dirlo, ma inizio a pensare che alla fine per molti bimbi i problemi di sonno sono fisiologici e purtroppo non si puo’ fare molto se non aver molta pazienza.
Ora ha 12 mesi e sta facendo l’inserimento al nido: siccome e’ una bimba vivace e molto sensibile fa fatica a rilassarsi e al nido non riesce a dormire.
A casa fa ancora due riposini, uno la mattina di 40 minuti e uno verso le 14 di un’ora e mezza.
Al nido non riescono a farla dormire per cui arriva alle 13 senza aver dormito la mattina. E’ piuttosto stanca, ma non nervosissima come mi sarei aspettata. Secondo voi e’ presto per saltare il riposino della mattina? In questo modo sta allungando quello del pomeriggio a due ore.
Io ho sempre rispettao i suoi ritmi e tempi, ma adesso, per cause di forza maggiore, vorrei abituarla a perdere il riposino della mattina.
Sbaglio secondo voi?
Grazie a tutto, ciao
Nicoletta
il cambio pappa ha funzionato, almeno ieri notte, Bibo si è svegliato solo 2 volte…speriamo bene 🙂
ciao a tutte.. ho letto un po’ di post e devo dire che, ancor prima dileggerli un po’ tutti, ho cominciato ad applicare in queste ultime ore il metodo t h con la mia patata che proprio oggi ha 4 mesi e che da circa un mesetto ci fa vedre i sorci verdi la notte! se sto scrivendo è perchà il pu/pd pare stia funzionanda già un po’… ma vi darò altri elementi sulla mia situazione prossimamente. ora sono un po stanca e approfitto della sua nanna pre-cena x rilassarmi. complimenti x questo utilissimo sito e a presto!
@serena ho iniziato a svezzare Bibo da circa un mese e mezzo, ho introdotto la lattuga nel brodo da qualche giorno e gli sto dando alla sera una pappa lattea alla banana da 3 giorni circa, potrebbero essere queste novità a dargli fastidio di notte? magari stasera provo a cambiare pappa…mha!
ciao, sono cristina mamma di francesca, tre a nni a marzo e margherita, un anno a marzo (sì le ho fatte vicine, ahimè).
francesca fortunatamente adesso dorme tutta la notte e l’abbiamo sistemata non senza passare da periodi di stress notturno, ma era lei da sola e si sa, il primo è il primo…. ma con la seconda pensavamo di fare meglio, invece dopo qualche mese di notti meravigliose (finoa settembre, cioè intorno al suo sesto mese) nelle quali si faceva dodici ore filate di sonno pacifico, è successo qualcosa. non si sa cosa: i denti? lo scatto di crescita? il passaggio alle pappe? il famoso attaccamnto alla mamma… insomma ha cominciato a peggiorare, una sveglia, poi due , poi tre (con relativa ciucciatina) fino a questo inverno malefico con influenze e febbri che ha dato il colpo di grazia. risultato; la marghe non dorme più! quando va bene mi alzo tre volte e quando va pale, che è quasi sempre ultimamete, passo ore sul divano conlei che dorme in braccio. appena faccio per rimetterla giù si sveglia di botto e piange e devo ricominciare tutto da capo.
insomma il disastro. urlare tutta la notte nonposso lasciarla perchè mi sveglia l’altra che poi il mattino va all’asilo e mi dispiace mandarla rimbambita dal sonno…. e allora come si fa?
proverò con questo metodo tracy hogg.
qualcuno mi dà qualche consiglio?
grazie mille
cri
ps.questo sito è bellissimo, ciao
vi prego, ho bisogno di aiutoooo! non ci sto capendo più nulla, saranno i salti di crescita, i dentini o non so che altro, ma il Bibo ha sei mesi e da qualche giorno non dorme più! lo metto a letto verso le 21 dopo averlo allattato al seno (per cena mangia la pappina lattea verso le 20) e si addormenta in culla, poi quando noi andiamo a letto alle 22 comincia a lamentarsi e a riggirarsi semi-sveglio, allora prima provo a farlo riaddormentare con ciuccio/camomilla/coccole e poi a tentativo falito lo metto nel nostro letto; risultato: siamo in tre a non dormire! provo ad allattarlo ancora ma si attacca per un pò, si assopisce e una volta nel letto ricomincia ad agitarsi ma senza piangere. così non possiamo andare avanti perchè vado a lavoro molto presto e ho bisogno di riposare un pò. accetto suggerimenti o esperienze simili
@Francesca ma Bibo ha iniziato lo svezzamento? Da quanti giorni ha iniziato a svegliarsi così spesso? Potrebbe essere qualche cibo introdotto che gli crea problemi?