Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno

4mesi_trisQuesto post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.

Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.

Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.

Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:

1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.

Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?

Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.

Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.

Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.

Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)

La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)

Come funziona.

Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.

Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.

Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:

Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.

Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.

Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.

E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.

Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.

E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.

E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.

Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.

Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.

E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉

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Attenzione: salti di crescita! La crisi dei 4 mesi

Tema del mese: separazioni.

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1,099 thoughts on “Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno”

  1. Ciao Serena! Durante i sonnellini di giorno ri risveglia come di notte. Se va bene i risvegli sono “solo” 2/3, altrimenti anche 6/7 e più. Sia di giorno che di notte, quanado si sveglia, io le metto il ciuccio e lei va avanti a dormire. Di notte la allatto due volte: intorno a mezzanotte/l’una e poi verso le 4/5. Mangia, non mi sembra che ciucci solo per calmarsi e tutte le volte alla fine si riaddormenta. Quindi di notte non sto le ore in piedi per cullarla nè per fare altre cose, il guaio è solo il fatto che si risveglia di continuo. A questo punto direi che il problema è quello che dici tu e cioè il ciuccio. Oddio, in realtà, l’ho osservata molte volte mentre dormiva e capita spesso che quando si addormenta e le cade il ciuccio lei va avanti a dormire. Passata quella mezz’oretta semplicemente apre gli occhi e si sveglia (senza un motivo apparente) anche perchè il ciuccio l’ha perso mezz’ora prima. Quindi non so…

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  2. ops…. scusate 😛
    dicevo, anche il mio piccolo Q che ora ha quasi 14 mesi, fino a un anno circa si è sempre svegliato alle 7 e ha fatto diversi periodi in cui si svegliava anche alle 6, 6.30.
    Se fosse per fame te ne accorgeresti, perché vorrebbe mangiare subito, piangerebbe molto e poi dopo la poppata probabilmente si riaddormenterebbe.
    Se invece dopo aver magiato è cmq sveglia e tranquilla vuol dire semplicemente che questo è il suo orario! 🙁
    cmq, dalla mia esperienza, ad un certo punto la cominciano ad allungare la notte….. Ora si sveglia alle 8.30!

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  3. Grazie Daphne 🙂
    Chissà, magari è possibile che non mangi a sufficienza durante il giorno visto che ancora la pappa delle 12 non è ben collaudata!
    questo è più o meno lo schema
    ore 7 latte
    ore 11 latte e dopo frutta
    ore 15 latte
    ore 16 frutta
    ore 19 pappa
    ore 23 latte

    ha quasi 8 mesi. Non so cosa pensare!
    Diverse volte invorniti dal sonno abbiamo provato a portarla nel letto con noi..non c’è stato verso.
    Se decide di stare sveglia sta sveglia. Mica si rimette a dormire nel lettone!
    è proprio arrabbiata, mi tira i capelli e si muove come una furia..boh .-(

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    • @Lara scusa ho letto solo dopo il tuo schema del cibo. A prima vista mi sembra che mangi un po’ poco visto che ha 8 mesi! Cosa prevede la pappa delle 19?

      @Mila non è detto che si svegli perché perde il ciuccio, ma quando si sveglia se non ha il ciuccio non si riaddormenta. Insomma in realtà lo sai solo te, ma a occhio mi sembra di riconoscere il problema. Vista la situazione direi che tentar non nuoce. Che dici?

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  4. @ close
    mio marito forse ha letto ciò che scrivo a voi, è da domenica che collabora con me per la routine EASY e PU/PD.
    Vi dirò a tutte voi che questa notte io ho dormito!!!!!!!!!!!!!!!!!
    veramente conta, non pensavo.
    Ora ci mette dai 20/30′ ad addormentarsi con il metodo TH, però mi dorme anche 1 ora e se si sveglia nel frammento torno all’attacco.
    Speriamo di riuscirci cioè di andare fino in fondo, la vedo più rilassata.
    Un bacio a tutte voi.

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  5. Lara se mangia la sua pappa e poi beve quasi 200 gr di latte, non credo sia fame.
    La mia a 15 mesi cena alle 19,30 e poi un’oretta dopo si beve non più di 100 gr di latte (ora lei beve il nostro latte intero fresco). E non si sveglia affamata. Quindi dubito sia fame.
    Quel bimbo, la mamma racconta che a volte si rimette a dormire, altre no perchè va al nido e tra uan cosa e l’altar si fa l’ora di prepararsi per uscire!
    La mia pulce ORA dorme, l’anno scorso eravamo disperati…alla canna del gas come si suol dire!!!

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  6. Ciao daphne e grazie!
    Mi stai mettendo un dubbio!
    lo svezzamento l’ho iniziato da poco, la sera mangia la sua pappa alle 19 e poi le dò il mio latte.
    Verso le 23 le dò sempre il mio latte con una aggiuntina di LA, fra il mio e l’altro ne beve in totale 200, forse qualcosa inmeno!
    Che non riesca ad arrivare bene alla mattina?
    mi viene il dubbio!!!
    quando le offro il seno la mattina alle 7 mangia, ma neanche chissà quanto!
    ho paura che ad offrirglielo prima, poi si instauri un vizietto e cioè che lo chieda anche durante la notte!!
    il bimbo a cui ti riferisci poi cosa fa?si riaddormenta e lo svegliano più tardi?
    la tua è una dormigliona eh!!!! che bello!
    anche io non mi posso lamentare, di giorno dorme che è una meraviglia!
    la notte peròòòò…si sveglia 2-3-4 volte per il ciuccio, e poi alle 6, 6.30 °_O
    Boh..

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  7. Elisa ha scritto:

    Ho letto parte di questo post e lo trovo interessante.

    Io ho una bimba di 3 mesi, subito dopo il vaccino, fatto 2 settimane fa’, mi sono accorta di una mutazione di carattere, la nostra piccola cucciola, in particolar modo verso sera diventa irascibile e piange in maniera inconsolabile fino ad arrivare al crollo per stanchezza.

    La ho sempre addormentata al seno, non ho altri figli ne letto nulla a riguardo prima di ora e la cosa mi sembrava normale, crollava e svegliarla mi sembrava un delitto.

    Ora, non riesco a farla addormentare da sola ad orari fissi (tranne di notte, solitamente tra le 20 e le 21,30 si addormenta e tira dritto fino alla mattina alle 6/7 e se si sveglia, capita raramente, mangia e si riaddormenta subito)e se non dorme ne soffre terribilmente, io sono molto frustrata da questo, mi chiedo è normale che ci siano momenti di questo tipo (visto che di notte comunque dorme molto)oppure faccio bene ad averne paura?
    scusate se lo riposto, ma così mi arrivano le risposte per mail…

    Reply
  8. Ho letto parte di questo post e lo trovo interessante.

    Io ho una bimba di 3 mesi, subito dopo il vaccino, fatto 2 settimane fa’, mi sono accorta di una mutazione di carattere, la nostra piccola cucciola, in particolar modo verso sera diventa irascibile e piange in maniera inconsolabile fino ad arrivare al crollo per stanchezza.

    La ho sempre addormentata al seno, non ho altri figli ne letto nulla a riguardo prima di ora e la cosa mi sembrava normale, crollava e svegliarla mi sembrava un delitto.

    Ora, non riesco a farla addormentare da sola ad orari fissi (tranne di notte, solitamente tra le 20 e le 21,30 si addormenta e tira dritto fino alla mattina alle 6/7 e se si sveglia, capita raramente, mangia e si riaddormenta subito)e se non dorme ne soffre terribilmente, io sono molto frustrata da questo, mi chiedo è normale che ci siano momenti di questo tipo (visto che di notte comunque dorme molto)oppure faccio bene ad averne paura?

    Reply
    • @Elisa io non ho capito bene la tua domanda. Di cosa hai paura? Io credo che se la sera diventa irascibile è molto probabile che dipenda dal sonno. A 3 mesi è molto più consapevole di ciò che la circonda, e non mi stupirei se lottasse con se stessa per rimanere sveglia e non perdersi nulla. Quando i bambini sono stanchi spesso diventano irascibili e piangono in modo inconsolabile.

      @nadia Evviva! 🙂

      Reply
    • @Margui la mia ovviamente è solo un’ipotesi, ma vista l’età vale la pena verificarla. Quando si sveglia la notte ti sembra affamata? Se provi a darle da mangiare che fa? Se leggi i post che ti ho linkato forse ti aiutano a capire il problema.

      @Lara se si sveglia alle 6 o 6.30 mi sa che l’unica cosa da fare è che te vai a letto un po’ prima e ti rassegni che lei vuole iniziare la giornata a quell’ora 🙂 Piano piano imparerà a dormire più a lungo la mattina, sopratutto se si sveglia per la fame la situazione potrebbe migliorare quando riuscirà a mangiare di più.

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  9. Vi racconto come s’è conclusa la giornata sballata di ieri.
    Praticamente alle 16 e qualcosa le ho dato la merenda, le ho fatto un biberon di latte anzichè lo yogurt, sperando che il latte caldo (ci avevo messo dentro un cucchiaino di camomilla solubile per rilassarla un pò: era isterica!) la facesse assopire. Niente. L’ho portata al parco sperando nell’arietta fresca. Niente. E’ crollata alle 18,30, a ridosso della cena insomma. Non s’è svegliata per cena. Poco dopo le 20 s’è svegliata, l’abbiamo messa in pigiama e le ho dato solo un grosso biberon di latte e biscotti. S’è riaddormentata dopo 5 minuti!!!! Fino a stamane alle 7 e un quarto! Mai più riposini così lunghi al mattino.
    Mea culpa ç_ç

    Reply
  10. Lara purtroppo per i risvegli anticipati purtroppo non so come aiutarti, perchè noi abbiamo sempre avuto il problema opposto: prima della routine EASY mia figlia si svegliava al mattino anche alle 10 O_O Sono stata io grazie a quetso post che l’ho ‘riprogrammata’ a svegliarsi alle 8. E da quando ho iniziato a lavorare abbiamo dovuto anticipare alle 7,30. Ovviamente ora si sevglia quasi sempre da sola, però anche nel WE!!! 🙂 Ma mai così presto.
    E se avesse fame? Cioè le calorie assunte per cena tra pappa e latte pre nanna se glelo dai, sono sufficienti ad arrivare alla mattina, a colazione? Te lo chiedo perchè su un forum che frequento, un bimbo si sveglia sempre alle 6/6.30 affamato, dorme tutta la notte filata ma a quell’ora vuole il latte 😉

    Reply
  11. Ciao a tutte,
    ho iniziato a leggere questa pagina e mi si sono illuminati gli occhi perchè forse finalmente ho trovato una soluzione al mio problema.
    Paola ha un anno e da un pò di mesi (dopo le prime febbri) ha preso l’abitudine a dormire con noi nel lettone.
    Prima accadeva che se si svegliava durante la notte la cullavo un pò (a volte anche per un’ora però) e poi riuscivo a rimetterla nel suo lettino.
    Adesso non funziona più…lei si addormenta in braccio ma appena faccio un cenno per metterla giù si aggrappa a me e se la corico inizia a piangere come una disperata, cerca di sollevarsi ma presa dal sonno sbatte la testa quasi sempre contro il lettino e questo provoca ulteriori pianti.
    Inoltre la bimba pesa quasi 11 kg e mezzo e io non ce la faccio più a cullarla in attesa che si riaddormenti.
    Il metodo della Hogg è ancora valido per bimbi in cui l’abitudine del lettone si è radicata così?
    Io, inoltre, lavoro la mattina e due pom la settimana quindi non posso lavorarci su per il sonnellino di metà mattinata ma per quello del pomeriggio quasi sempre si.
    Grazie
    Laura

    Reply
    • @Laura puoi sicuramente usare il metodo di Tracy Hogg. Una differenza importante è che secondo il metodo non dovresti prenderla in braccio, ma rimetterla giù e basta, cioù il pick up/put down è solo un put down. La mia esperienza però è che dipende come sempre molto dai bambini. Io proverei semplicemente a rimetterla giù, ma se vedi che lei si arrabbia troppo allora prendila in braccio per calmarla e poi rimettila giù appena è calma. E’ abbastanza grande per poterle parlare e spiegare che non sta succedendo nulla di male e che la mamma vuole insegnarle ad addormentarsi nel suo lettino. Spiegale che ognuno ha il suo letto. Magari prepara un lettino per un orsetto o un bambolotto e introducete l’abitudine di mettere l’orsetto a dormire prima di mettere lei a letto. Poi l’unica cosa che conta è la tua decisione a risolvere il problema. Devi essere convinta te del fatto che non la stai abbandonando, ma le stai insegnando ad addormentarsi nel suo lettino. Se ha bisogno della tua presenza stai li con lei finché si addormenta, ma cerca di limitare il tuo intervento a cercare di calmarla, e non a farla addormentare in braccio. Torna a dirci come sta andando!

      Reply
  12. Grazie dapne!
    Ok per il riposino pomeridiano 🙂
    chi mi sa dire invece per i risvegli anticipati?
    Tipo alle 6? o anche alle 5,30…aiuto!

    Reply
  13. Ciao Serena, ho letto il tuo utilissimo post qualche giorno fa.L’ho trovato navigando per caso in cerca di consigli/metodi alternativi al famoso “fate la nanna” per migliorare la situazione sonno.
    Ho una bambina che ha appena compiuto 4 mesi e pur non avendo letto la tracy ho scoperto che autonomamente (e casualmente) seguiamo il metodo easy!! I suoi cicli sono di circa 3 ore: poppa 20 min circa-gioca 1 ora e mezzo circa-dorme 1 ora circa; questi orari sono approssimativi e soprattutto il sonnellino può variare da 20 min a 1 ora e mezzo. Fino a qualche giorno fa si addormentava così: di giorno in braccio e con il ciuccio, di notte al seno; la notte dormiva la prima parte nella sua culla e la seconda nel lettone con noi (si svegliava 1 / 2 volte a notte).
    Da un po’ di tempo però i risvegli notturni erano aumentati a 3… e sia per questo motivo sia per farla abituare a dormire nella sua culla abbiamo deciso di “cambiare sistema”.
    Dopo aver letto il tuo post, da 2 giorni stiamo provando a tenerla in braccio fino a quando le si iniziano a chiudere gli occhi e poi a metterla giù nella culla dandole delle pacche sul sedere e dicendole shhh..funziona!! la little si addormenta!! tengo a precisare però che quando la mettiamo giù è già vicina al sonno, se la mettiamo giù quando dà i primi segni di stanchezza (inizia a piagnucolare-al contrario di quanto sostiene la tracy l’ho vista sbadigliare solo 1 volta in 2 giorni!!)piange forte e non si addormenta..
    In queste due notti invece la situazione è peggiorata: si è svegliata ad intervalli di circa 1 ora e mezzo 🙁 e abbiamo sempre utilizzato il metodo diurno (tenerla in braccio fino alla “cottura” e poi giù con gli occhi semiaperti, sempre con l’aiuto del ciuccio (sarà questo il problema??).
    Mi piacerebbe avere un tuo parere/consiglio su come gestire i risvegli notturni perchè per ora mi sembra di aver ottenuto l’effetto contrario…
    Grazie, buona giornata,
    Margherita

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