Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
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Rossana noi UGUALE!! Quando ho fatto slatare il sonnellino mattutino alla Pulce epnsando che non volesse farlo più, mi si è addormentata alle 12,30 a ridosso del pranzo e ha dormito due ore! Col risultato che ha pranzato alle 14,30, non ha fatto merenda e il riposino pomeridiano è saltato rendendola intrattabile fino a cena.
Non so perchè faccia così: da quando sono in ferie si addormenta ababstanza facilmente al mattino e dorme di nuovo da 45 minuti fino a un’ora e mezza. Nel pomeriggio un’oretta è assicurata. quindi non so perchè fino alla settimana scorsa facesse quelle pazzie.
C’è da dire che ora siamo dai miei, ambiente tutto sommato nuovo e quindi anche nuovi metodi di nanna, perchè mio papà a volte la culla nel passgegino, mia zia le si mette vicino a lettino (lei cmq sta da sola nel lettino) e le canta ninna nanne, ecc.
ftato sta che sistemati i sonnellini diurni, abbiamo stravolto la nanna notturna: mentre prima alle 20,30/21 crollava, da manulae proprio, ora ci vuole oltre un’ora di pianti interminabili, molte carezze, ninne nanne, ecc. E si arriva alle 22 passate…Io non la capisco più. sarà proprio il cambiamente di ambiente spero…
@Serena non mi fido che mi dicano la verità sul fatto che dorme o meno… comunque proprio non si capisce. Certi giorni torna a casa sveglia come un grillo (la prendo alle 13, dopo rpanzo), altri giorni sembra stanchissima ma poi non dorme… tipo oggi, che ho appena finito di rigirarmi sul letto con lei per 48 minuti filati, e alla fine ha ceduto. Nel weekend che c’e’ anche il papà dorme sempre. Secondo me è un miscuglio delle due cose: ogni tanto ci scappa un pisolino all’asilo e ogni tanto non vuole abbandonarmi. Per me non ci sarebbe nessun problema, capirai che quando non fa il sonnellino (e comunque sta più di un’ora in penombra a provarci) poi entro le 20 crolla… solo che se non dorme i pomeriggi sono allucinanti.
Ciao Lorenza, e grazie.
Anche io avevo pensato di lasciarla più a lungo all’asilo, ma a quanto pare è proprio del nido che non mi posso fidare… 🙂
E poi l’impegno economico sarebbe davvero troppo pesante 🙁
Ciao Barbara,
io ho avuto un’esperienza simile più o meno alla stessa età della tua. Io vedevo la parte notturna perché di pomeriggio stava con la nonna, ma anche di giorno in quel periodo mi diceva che faceva i capricci.
Non so se si tratti di un salto di crescita, è possibile, ho un’amica la cui figlia non ha fatto più sonnellini a partire dai 2 anni.
Nel mio caso ho pensato che fossero anche le brutte abitudini, perché mia suocera la faceva addormentare sempre in braccio. Abbiamo preso una decisione un po’ drastica lasciandola al nido anche il pomeriggio ed è stata una svolta.
Sì, mi vergogno un po’ per averla abbandonata in questo frangente, a prima vista può sembrare una scelta un po’ avventata, non ti dico quanto ce l’hanno fatta pesare. Ma le maestre sono state bravissime, lei vedendo gli altri bambini dorme serena e non mi hanno mai riferito che abbia fatto capricci.
Ciao a tutti, chiedo consiglio. TopaGigia ha 19 mesi, e sta facendo un macello con l’unico sonnellino, quello pomeridiano. Da un paio di settimane lo rifiuta quasi sempre, e poi dalle 5 del pomeriggio è assolutamente intrattabile. Prima si addormentava verso le 14 e si faceva la sua ora e mezza, per poi dormire la sera intorno alle 20.30 (meraviglia!!). Adesso non riesco a capire che succede, forse dorme un pò all’asilo la mattina (le educatrici giurano e spergiurano di no, ma vai a sapere…), fatto sta che cerco di metterla a nanna anche un pò più tardi, verso le 14.20-14.30 e finische che si rigira nel letto anche per un’ora e di dormire non se ne parla, poi il pomeriggio è chiaramente un macello. Ma secondo voi è possibile che già voglia abbandonare il pisolino????
Barbara ma come non ti fidi del nido? cioè questo mi sembra abbastanza grave! Un dubbio che mi viene è che lei dopo il nido non abbia voglia di abbandonarti di nuovo (addormentandosi) e quindi resiste al sonnellino. Una soluzione è quella di lasciarla al nido per il sonnellino e riprenderla subito dopo come dice Lorenza, l’altra è quella di trovare un modo di farla tranquillizzare rispetto al fatto di stare di nuovo insieme. Magari, se anche non vuole dormire, mettetevi sul letto, leggete una storia e state tranquille a riposare, in penombra. Mi sembra un po’ prestino per abbandonare il sonnellino del pomeriggio.
Ciao Marina!
mi sento di dirti di tenere duro!!! 🙂
Ma come dorme? i riposini sono sufficienti?
Eccoce qua…Ciao Serena,ciao Lara…ciao a tutte!!!dopo 4 giorni di tentativi di cambiamento del timing ogni 4 ore del mio piccolo Putu…mamma mia…risultato…uno sconbussolamento generale!!!sembra piu’ nervoso durante il giorno anche se si addormenta un’oretta dopo aver fatto la pappa..quindi alle 12 e poi alle 16…ma la notte e’ nervosissimo e se prima ero riuscita a fare dei passi in avanti eliminando la poppata notturna e sostituendola con il ciuccio…ora piange a dismisura fino a quando non gli do il latte…ma le poppate distanziate di 4 ore non dovevano aiutarlo ad essere piu’ sazio la notte e a dormire piu’ tranquillo???aiuto!!!nun ce sto a capi’ piu’ niente…vi prego aiutatemi a capire dove sbaglio!!!
grazie a tutte per i consigli
Marina
Ma se gli dai da mangiare la notte, mangia tanto? A me sembra proprio che il tuo piccolo abbia fame. Se è così, allora devi allattarlo anche la notte (lo so che TH dice di no, ma lei fa iniziare lo svezzamento prima dei 6 mesi!). Insomma la decisione è tra provare ad introdurre qualche altro alimento o di rassegnarsi ad allattarlo ancora la notte per qualche settimana ancora per arrivare almeno a 6 mesi. Questo naturalmente se l’ipotesi che abbia fame sia esatta. Ma te non ti rendi conto se ha fame oppure no?
Ciao, anch’io come Daphne sto vivendo un momento un po’ critico con i riposini. Il mio bimbo ha un anno e fino a un paio di mesi fa era da manuale negli addormentamenti e negli orari. Poi, dopo lo scombussolamento dovuto al trasferimento all’estero e al cambio di alcune abitudini, l’addormentamento per i riposini è diventato molto difficile.
Ha ritardato sempre di più entrambi i riposini (mattina verso le 11, pomeriggio verso le 15.30, 16) e ci vuole almeno mezz’ora di “lacrime e sangue” per addormentarlo. Pianti, su e giù nel lettino, cullamenti, coccole, le ho provate tutte. Qualche volta l’ho lasciato piangere. Qualche volta l’ho addormentato in braccio. Qualche volta, soprattutto al mattino, lo addormento in passeggino.
Non so proprio come fare, lui è stanchissimo e ha gli occhi che si chiudono ma sembra fare “resistenza” alle nanne, piangendo fino alla disperazione! Quando si addormenta è per sfinimento!
Ho provato ad eliminare il riposino del mattino, ma si è scombussolato completamente, addormentandosi a pranzo, dormendo poco e male, aggiungendo un riposino verso le 17 e poi rovinandosi anche il sonno notturno (!). Ho provato ad insistere per un po’ ma quando ho reintrodotto il riposino del mattino ho visto che alle notte ha ricominciato a dormire meglio e per un paio di giorni è andata bene anche con i riposini. Ma per poi tornare di nuovo come prima.
E invece alla sera rimane il bimbo da manuale che è sempre stato, addormentandosi da solo in 5-10 minuti.
Cosa posso fare?
Rossana forse è in un momento di passaggio per cui presto sarà pronto ad abbandonare il sonnellino del mattino, ma ancora non completamente? Quanto dorme per ogni sonnellino? Visto che eliminandolo non funziona forse potresti provare a farlo più breve svegliandolo dopo 45 minuti. Io ho fatto così per l’eliminazione del sonnellino del pomeriggio del Vikingo intorno ai 2 anni e mezzo, quando faticava ad addormentarsi però poi dormiva troppo a lungo e così la sera diventava un disastro. Allora lo svegliavo dopo 45 minuti per permettergli di riposare un pochino, ma non “rovinarsi” il sonno della notte. Ti sembra ragionevole?
de nada 😉
fa sapere eh!!!
@Lara: Grazie cara Lara, oggi provo…inoltre oggi voglio provare a dargli un cucchiaino di purea di mela ad integrazione della poppata delle 15…vedremo come va!!!
Ciao Marina, la mia piccolina ha quasi 6 mesi e mezzo e io sono ancora sulla routine delle 4 ore.
Mangia (da quando aveva 4 mesi) alle 7-11-15-19-23.
Le poppate ravvicinate la disturbavano!(ci avevo provato nella convinzione che così dormisse tutta la notte, ma con lei non ha funzionato)
Ha funzionato invece ignorare i suoi lamentini durante la notte…io accorrevo ad ogni lamento, sbagliatissimo!il più delle volte si addormenta!
Adesso si sveglia un paio di volte se proprio va male,(lo dico piano) basta rimetterle il ciuccio e si riaddormenta!
Secondo me il quantitativo giusto dovrebbe essere intorno ai 200-220, tu prova con 220 e poi vedi quanto ne rimane o se non basta!
un bacio! 🙂
Grazie Serena…grazie Lara per le vostre risposte tanto celeri…bhe’ in effetti non avrei mai pensato alla fame quale motivazione del fatto che il mio piccolo Putu si sveglia puntualmente alle 4:00 ogni notte pur seguendo il metodo EASY…cara Serena non avevo pensato al fatto dell’organizazzione della routine giornaliera in base all’eta’…(PUTU ha compiuto 5 mesi il 13 Dicembre…) e anche al salto di crescita…ho letto sia il post da te suggerito sulla routine sia quello correlato sui salti di crescita…per cui come tu stessa dici provero’ da domani ad impostare la routine secondo il time delle 4 ore durante il giorno per poi passare alla notte…come si dice step by step…ma ho qualche dubbio…mi sembra di non aver detto nel post precedente che io allatto il mio piccolino con latte artificiale per cui mi chiedo qual’e’ “mediamente” la giusta quantita’ di latte da dare suddivisa per le poppate orientativamente ogni 4 ore???La hogg parla mediamente di 1,2 L di latte al giorno…. quindi per esempio secondo il tuo post secondo un time schedule 7:00/11:00/15:00/19:00/20:00/21:00/23:00…e poi non sono troppo ravvicinate le poppate 19/20/21 come tu dici nel tuo post sulla routine???e’ sufficiente il tempo per la digestione???
un grazie immenso
Ciao!!!
che bel racconto che hai fatto!!
ma quanto tempo ha il piccolino?
quasi 4 mesi quindi?
non è che potrebbe essere fame!?
La mia piccola ha preso il latte di notte fino a quasi 5 mesi, ma sarebbe normale prenderlo anche oltre secondo me, cioè,non ci vedo nulla di strano! 🙂
Ciao a tutte!!!
Sono felicissima di aver trovato per caso questo sito…prima di tutto vorrei di cuore ringraziare Serena per il suo grande contributo alla diffussione delle teorie di un libro, “Il linguaggio segreto dei neonati”, che io credo sia meraviglioso…ed a proposito di questo vorrei condividere con tutte voi la mia esperienza e chiedervi un consiglio…prima di tutto io credo di essere un caso eccezionale perche’ quando la Hogg cita piu’ volte BALI…io sorrido perche’ il mio piccolo PUTU'(nome balinese…) e’ nato VERAMENTE A BALI!!!eh si…io e il mio compagno abbiamo vissuto per 3 lunghi e meravigliosi anni a Bali e per “vari” motivi (per lo piu’ burocratici…:((((…)da circa 4 mesi dalla nascita del nostro piccolino…abbiamo lasciato quel paradiso per tornare ahime’ in Italia…Come la Hogg racconta nel suo libro confermo che a BALI la tradizione e’ quella che i bambini non toccano terra fino ai 3 mesi e questo si traduce in pratica nel tenere il piccolo in braccio e cullarlo avanti e indietro quasi tutta la giornata…e considerando che il nostro piccolo aveva la nanny balinese…e’ quindi stato abituato ad essere portato a spasso in braccio tutto il giorno e ad essere soccorso ad ogni piccolo vagito emesso…potete immaginare quale disastro questo abbia procurato nella sua routine quotidiana e nell’apprendimento di quelle che la Hogg definisce “cattive abitudini”…anche se come al solito INVOLONTARIE e spesso come si legge nel libro per una scarsa comprensione del piccolino e per un eccessivo zelo dei genitori…premetto che nonostante il nostro piccolo PUTU’ avesse la sua premurosissima nanny balinese…io e il mio compagno avevamo la possibilita’ di lavorare da casa per cui avevamo modo di osservarne tutta la giornata e ora a posteriori di capirne anche tutti gli “errori involontari”…
1-allattarlo sempre ad ogni suo pianto (perche’ a Bali i bambini non si lasciano piangere…)senza orari e senza controllare i quantitativi….
2- tenerlo sempre in braccio portandolo qua e la’ per la casa e il giardino nella falsa convinzione che lui cosi’ stesse piu’ calmo…SBAGLIATISSIMO!!!
3-farlo addormentare in braccio ogni volta…cullandolo in quello che in balinese si chiama “kendongan” ossia marsupio da legare intorno al busto fatto con un grande scialle…
Tornati in Italia…TRAGEDIAAAAAA!!!
Putu’ non voleva stare assolutamente giu’ nel passeggino o nella culletta e piangeva se non tenuto in braccio…senza poi parlare della notte che aveva una sveglia ogni ora…
SOLUZIONE…un’amica mi ha regalato il libro della Hogg e stiamo risolvendo pian piano tutti i problemi…senza troppe parole..(ne ho gia’ dette tante…eheheheh..scusate!!!)…prima di tutto ABBIAMO IMPOSTATO DEGLI ORARI PIU’ O MENO REGOLARI PER LA PAPPA…cosa che a Bali non facevamo dandogli latte ogni volta che piangeva…in sostanza ora PUTU mangia ogni 3 ore…7,10,13,16 e 18 – 20 con le due poppate ravvicinate (come dice la Hogg…) e poppata della buona notte alle 23/23:30 circa mentre lui dorme…vi diro’ io non ci credevo ma in 2 settimane PUTU si e’ regolarizzato durante il giorno ossia dopo aver mangiato…gioca per un’oretta (in autonomia!!!) e poi si addormenta…per risvegliarsi per l’orario della poppata successiva…per insegnargli a giocare da solo abbiamo comprato ( anche se la Hogg in questo e’ contraria) una sdraietta a dondolo con un arco di giochini che lui puo’ afferrare da seduto…considerando che lui era stato abituato a giocare sempre con la sua nanny e con noi e a non stare mai da solo ripeto MAI DA SOLO immaginate quale grande successo…abbiamo iniziato sedendoci accanto a lui sul pavimento le prime volte e mostrandogli come funzionavano i giochini…interagendo prima con lui e poi magari solo rimanendo in piedi vicino a lui stirando o scrivendo al computer e intervenendo ogni qual volta qualche gioco cadeva e continuando a parlargli…proprio come faceva la sua nanny balinese…continuava a parlargli con una voce dolcissima (come solo i balinesi sanno fare) proprio come se il mio piccolino la comprendesse…e piano piano giorno dopo giorno ci siamo allontanati guardandolo da lontano…piccolo trucco e’ quello di tenere sempre 2 o 3 giochini sotto mano da dargli ogni qual volta lui si stanca di quello precedente…e cosi’ riuscite a coprire l’ora di activity…considerando che in quest’ora c’e’ anche il cambio pannolino….per farlo addormentare nella sdraietta sempre stesso metodo seduti prima sul pavimento accanto a sdraietta…in stanza ASSOLUTAMENTE DIVERSA da quella dove abitualmente sta durante le ore di activity…con luce bassa…niente audio televisione o bassissimo…poche carezze che includono dei piccoli massaggi balinesi che un’altra volta vi raccontero’ e la sua copertina di Linus in cui avvolgerlo…testa compresa…e cade in un sonno profondo…ma come dice la Hogg E’ IMPORTANTISSIMO ACCORGERSI DEI SEGNI…per il mio piccolino sono sempre gli stessi…inarca prima la schiena sulla sdraietta portando la testolina indietro…si stropiccia gli okkietti e poi passa agli sbadigli…al secondo e’ gia’ nella sua stanzetta…sempre nella sua sdraietta…ma avvolto nella sua coperta…ciuccetto…massagini e vai dorme per almeno un’ora e mezza…e pensare che io stavo diventando pazza!!!!grazie al metodo EASY e quindi alla regolarizzazione EAT,ACTIVITY,SLEEP and YOU siamo riusciti a farlo diventare un angioletto durante il giorno!!!QUINDI CREDETECI PERCHE’ VERAMENTE FUNZIONA…SERVE SOLO TANTA COSTANZA…nel nostro caso ci sono volute 2 quasi 3 settimane per ottenere risultati da una situazione davvero disastrosa!!!MA VENIAMO AL PROBLEMA…e cara Serena in questo vorrei un tuo consiglio…il piccolo PUTU era stato abituato ad addormentarsi la sera in braccio a me o alla nanny…dopo averlo cullato per circa 30/45 minuti lo mettevamo dolcemente nella sua culletta…ma inevitabilmente(non avendo nessun ordine durante il giorno) si svegliava ogni 2 ore…Tornati qui in Italia con l’applicazione del metodo EASY e quindi con le due poppate ravvicinate 18-20 e poi con quella della buona notte 23/23:30 circa siamo riusciti ad abituarlo a dormire dalle 20:30 alle 4:00…chiaramente come dice la Hogg rispettando assolutamente (ora) una routine a cui noi ci atteniamo SCRUPOLOSAMENTE…ossia bagnetto,cambio pannolino,soluzione fisiologica e aspirazione nasale,massaggino con olio caldo e poppata…rispetto a questa fase le conquiste che grazie al metodo Hogg abbiamo fatto sono 2 fondamentalmente:
siamo riusciti ad eliminare la poppata delle 2:00 durante la notte (quando io prima davo solo latte) semplicemente con il ciuccetto e due carezze e sono riuscita finalmente a farlo addormentare direttamente nel suo lettino senza doverlo cullare fino ad addormentarsi…scusate se sono cosi’ lunga ma voglio essere quanto piu’ chiara possibile per farmi capire e magari essere aiutata la’ dove sbaglio e perche’ no magari essere di aiuto a qualcuno…noi siamo riusciti a farlo addormentare nel lettino facendo esattamente quello che la Hogg dice nel libro ossia sera dopo sera cullandolo avvicinandomi sempre piu’ alla culletta fino a quando una settimana fa’ dopo tutta la routine serale gli ho datto la poppata serale ( con biberon) direttamente nel lettino lasciandolo con due carezze e due paroline dolci mezzo addormentato nella fase direi dello “sguardo 7 miglia”…e sono andata via chiudendo la porta della stanzetta…dopo 5 minuti qualche lamentela…ritorno..due coccole due paroline e sono andata via…da allora si addormenta molto piu’ sereno e dopo la poppata (mentre dorme )della buona notte dorme dalle 20:30 fino alle 4:00…ma mentre siamo riusciti ad eliminare la poppata/sveglia delle 2:00…quella delle 4:00 proprio non ci riusciamo…il ciuccetto non serve mentre alle 2:00 lo prende e si riaddormenta…alle 4:00 proprio non lo vuole e devo cullarlo e stargli accanto con shhhh e ciuccetto almeno per un’ora e mezza prima che si addormenti…e’ capitato anche che facesse tutta una tirata fino alle 6 quando esausta gli ho dato la poppata anticipando quella delle 7…come avrai capito cara Serena noi abbiamo cercato di seguire alla lettera il libro della Hogg e ci e’ servito davvero tanto…E CONSIGLIO DAVVERO A TUTTE DI AVERE TANTA COSTANZA…PERCHE’ FUNZIONA!!!ma non riusciamo a capire perche’ proprio non ce la facciamo a far dormire il nostro PUTU’ bene tutta la notte fino alle 7…considerando che non e’ fame…(doppia poppata e poppata della buona notte docet)…ciuccetto dato e paroline dolci dette con colpetti dietro la schiena…DOVE SBAGLIAMO???ci dai qualche consiglio per eliminare la SVEGLIA delle 4:00???grazie di cuore a te Serena e a tutte quelle che vorranno contribuire!!!
scusate per la lunghezza!!!prossima volta vi racconto dei massaggini balinesi per fare la cacca!!!
CHE BARBA CHE NOIA CHE NOIA CHE BARBAAAA!!!ahahah!
ciao a tutte!:)))))
ciao serena sono alessandra,nn so se ti ricordi.la mia bimba dormiva dondolata in braccio poi grazie ai tuoi consigli si addormentava senza essere dondolata.ti aggiorno sui suoi progressi.adesso si addormenta nel suo lettino,le do la manina,fa 1 pò destra e sinistra e poi si addormenta.certo nn è sempre facilissimo xkè lei è sempre agitata e a volte fa fatica,ma x noi è 1 successone averle tolto il vizio delle braccia.adesso stiamo provando a toglierle pian piano la mano e farla addormentare da sola,a volte ci riusciamo altre si innervosisce troppo.ma vedendo i progressi ke ha fatto nn mi posso lamentare.considerando anke ke nel giro di 2 mesi ha messo 6 dentini e ne sta x mettere altri 2….
i risvegli notturni ci sono ancora.lei tenta di svegliarsi di continuo e noi dobbiamo calmarla cn la manina,x questo vogliamo togliere anke quest’altra abitudine,magari così facendo x riaddormentarsi sarà indipendente anke nel sonno della notte!
quando si sveglia totalmente però è 1 dramma,piange xkè ha sonno ma vuole giocare,gattonare…..e nn ne vuole sapere di dormire!speriamo ke migliori ulteriormente.cmq grazie a vostri consigli se sono arrivata a questo punto e grazie soprattutto al libro di tracy hogg.lo consiglio proprio a tutte.aiuta tantissimo a capire tante cose!!!!se hai qualke consiglio da darmi sono felicissima!
@Alessandra hai fatto tutto te finora! io proverei a toglere la mano un pochino prima che si addormenti, quando è totalmente rilassata, e poi sempre prima, procedendo gradualmente per evitare stress. Grazie mille per essere tornata a raccontarci i progressi fatti.
@Marina benvenuta a te e Putu! ma sbaglio o non mi hai detto quanto ha PUTU? Comunque mi viene da dirti due cose: la prima è che ora che hai instaurato la routine potresti provare a rilassarti e procedere seguendo i suoi segnali invece che guardando l’orologio. La seconda è che ho la sensazione che il tuo piccolo abbia più di 4 mesi, e lo stai tenendo su una routine di 3 ore invece che di 4 ore. Prova a leggere questo post: La routine secondo Tracy Hogg da 0 a 6 mesi. Se ho dedotto bene, cioè che è su una routine sbagliata, potrebbe essere tranquillamente fame, ed è per quello che non riesci ad riaddormentarlo a quel punto. Fammi sapere.