Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Serena, grazie della risposta, ma Tommaso non è abituato ad essere addormentato in braccio e tenerlo più a lungo in braccio non sortisce nessun effetto. Si dimena ancora di più. Lo lego al letto??? 😉
Grazie mille Serena, proverò a fare come dici!
per il momento procede tutto bene…dorme già da due ore e mezzo in attesa della poppata delle 3!
speriamo bene ,-)
ecco qua lo schema 3-6 mesi per Mary
7.00 poppata
7.30 attività
8.30 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
11.00 poppata
11.30 attività
13.00 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
15.00 poppata
15.30 attività
17.00 sonnellino solo se mostra di avere sonno mezzora/45 minuti circa
19.00 poppata
20.00 a letto per la notte
21.00 poppata ravvicinata in semiveglia
23.00 altra poppata ravvicinata in semiveglia
:-))
grazie carissima!
mi rimane il dubbio se svegliarla o meno quando è ora di mangiare…
e se sisveglia un’ora prima della pappa che faccio se non vuole + dormire, pappa o attività…:_)
@Lara nei primi giorni, mentre stai cercando di impostare la routine è meglio svegliarla, soprattutto se ha già dormito 2 ore! Se invece si sveglia prima della pappa, e ha già dormito 1 ora e mezzo, allora giocate un pochino aspettando l’ora giusta, a meno che non stia ululando dalla fame 😉
Se invece si sveglia troppo presto, e ha dormito solo 45 minuti, prova a farla riaddormentare o comunque prova a tenerla tranquilla al buio o semibuio nella stanza per farle allungare i sonnellini.
Grazie per avere ripostato la routine dei 3-6 mesi!
Questo post è arrivato ormai a 300 commenti e non ce la farò mai a leggerli tutti. Dunque vi chiedo consiglio. Tommaso ha 9 mesi e fino a poche settimane fa ho applicato il metodo Easy con ottimi risultati. La routine della nanna, sia di giorno che di sera, era sempre uguale: una poppata, due coccole da sveglio e poi nel lettino con un po’ di shhh shhh. Finiva tutto velocemente. Ora si sono aggiunte due complicazioni: la fine del mio latte e l’inizio del suo gattonamento. Il risultato è che, nonostante sia evidentemente stanco, appena tocca il lettino comincia a gattonare in giro e ad arrampicarsi sulle sbarrette. All’inizio lo fa ridendo, come se fosse un gioco. Poi quando comincia ad essere stanco si arrabbia e piange. Sembra quasi che non riesca a mettersi giù disteso. Allora lo prendo in braccio, cerco di calmarlo con gli shhh shhh e lo rimetto giù, fedele al metodo. Tempo due secondi ed è già seduto o in piedi che si muove furiosamente in giro. E’ capace di andare avanti così per due ore, ovviamente aumentando il grado di stanchezza e di nervosismo di entrambi. Durante la notte ha iniziato a svegliarsi piuttosto spesso e il più delle volte gattona in giro con gli occhi chiusi piangendo e sbattendo la testa sulle sbarrette, come un sonnambulo!
Visto che molte di voi hanno più di un figlio, mi consigliate come fare considerando anche che nell’altra stanza dorme la sorella di quasi tre anni e con il sonno leggerissimo? Ciò significa che l’addormentamento serale del fratellino non può durare oltre le dieci, perché lei al massimo alle nove deve dormire. E che di notte non posso permettermi di farlo frignare più di tanto perché se si sveglia lei son dolori… Aiuto aiuto, please!!
Giulia viste le circostanze, e visto che è un bambino già abituato alla routine, e perfettamente capace di addormentarsi da solo, direi che forse puoi provare a tenerlo in braccio un po’ più a lungo, per aiutarlo a rilassarsi. Evidentemente in questa fase di eccitazione per il gattonamento, non riesce a rilassarsi muscolarmente e ad addormentarsi. E’ un comportamento abbastanza tipico. Proverei anche ad anticipare l’ora della nanna, cercando al limite, se ancora non ha sonno, di introdurre un’attività tranquillizante in un ambiente silenzioso e in semi-ombra (coccole, ninne nanne, massaggio?). Lo so che sto chiedendo troppo con una sorella più grande che richiede ugualmente attenzione allo stesso tempo. Vedi te quello che riesci a fare, ma dalla tua descrizione mi sembra proprio che il tuo 9mesenne abbia bisogno di aiuto per calmarsi più di ogni altra cosa.
😀 grazie! Che il mio bimbo fosse BRAVO lo sapevo… 😀
Cmq si, di giorno è tranquillo. A volte fa giornate intere che è fastidioso e stanco ma dipende di più dai riposini della giornata (che magari sono andati “male”) piuttosto che dalla notte.
Grazie!
Ciao Serena, posso chied una cosa? Ho da poco scoperto che il mio bimbo (9mesi) quasi tutte le notti si sveglia verso le 3.30-4 o altre volte verso le 5 e rimane sveglio a volte anche un’ora…. Non mi chiama mai, ma se ne rimane lì, qualche volta in silenzio, altre volte a “chiacchierare” ma sottovoce! Io faccio fatica a svegliarmi da quanto è “discreto”. Non capisco perché…devo fare qualcosa secondo te?
@Rossana si! Devi rileggerti tutti i 299 commenti di questo post, dare una festa con tutti i tuoi amici, e ballare fino a svenire dalla stanchezza, Infine devi congratularti con tuo figlio per esser così bravo da non svegliarti 😀
A parte gli scherzi, ma di giorno è tranquillo, oppure è stanco? Se sta bene di giorno, non vedo proprio il problema. Vedrai che sarà una fase, e imparerà a riprendere sonno più velocemente. Enjoy! 😉
Eccomi scusate…ho bisogno di qualche consiglio!
nei post precedenti ho trovato la routine 3-6 mesi che provo a mettere in pratica già da oggi
questa mattina sveglia lle 6,30 e pappa alle 7 e speriamo che arrivi alle 11!
ci proverò speriamo bene!
ho una perplessità…
la sera mi arriva a letto alle 9 che molte volte è sfinita!
adesso come adesso faccio così…pappa alle 19, attività, bagnetto alle 20,45 e di nuovo pappa (da sveglia) a letto intorno alle 21,30.(dovrei provare ad anticipare la messa a nanna come Daphne, cioè pappa alle 19 bagnetto e poi a letto?)
Ieri pomeriggio ha dormito dalle 17 alle 20 (abbiamo provato a svegliarla ma si è imbufalita…in pratica si è svegliata per mangiare alle 19 e poi è ricrollata fino alle 20 quando l’abbiamo svegliata di nuovo…abbiamo sbagliato?)
poi…questa notte mio marito le ha dato il biberon alle 23 45 e lei si è comunque svegliata alle 3,30 e alle 6,30.
Alle 3,30 le ho offerto il seno, ciucciatina ed è crollata…dovevo provare a riaddormentarla secondo voi?
i pisolini di 3 ore sono troppo lunghi a vostro parere?
e se è ora di mangiare (tipo ieri sera alle 19) faccio bene a svegliarla in ogni caso?
faccio bene se strilla per la fame (e le 4 ore non sono ancora passate) a darle un pò di camomilla?
mamma mia come ho scritto male…vi prego ho bisogno di un consiglio…mi sento un pò persa!!!
@Lara meno male che hai trovato la routine da sola che io non ho più il coraggio di leggere tutti questi commenti che avete lasciato!!! 😉
In breve direi che alle 9 è troppo tardi per metterla a letto, e lo sai pure te, visto che dici che è sfinita, Poi se strilla per la fame allora direi che è il caso di allattarla, e non darle la camomilla. Il metodo di Tracy Hogg prevede una routine organizzata, strutturata, con una alternanza di eventi prevedibile, ma non è rigida in alcun modo: se ha fame la devi sfamare, altro che camomilla!
Che ne diresti di provare a seguire la routine alla lettera, guardando l’orologio, per 3 giorni, incluso il metterla a letto prima, proprio come Daphne? In questo modo provate a regolarizzarvi entrambe. Passati i 3 giorni sono certa che potrai rilassarti sugli orari, e seguire semplicemente il vostro ritmo. Dai su, prova e torna a dirci come va! Buon lavoro!
Mi associo alla domanda di Mary…ma qual’è la routine da 3 a 6 mesi?
Di solito quando si sveglia la attacco al seno, poi ci facciamo un giretto, poi la cambio e facciamo un pò di giochi quando è stesa sul fasciatoio/tavolo, poi altro girettino in braccio o sdraietta in attesa che arrivino gli sbadigli!!
dove sbaglio?
potrebbe essere che la faccio mangiare ogni volta che si sveglia (a meno che il pisolino sia stato troppo breve) senza rispettare l’intervallo delle 4 ore?
potrei iniziare dando un orario ai pasti?
che confusione!!!
ho letto tutto il post che mi hai segnalato…ma fatti pratici ci ho capito poco!
grazie…. :-)))
Ciao Serena, sono qui ancora a chiederti consiglio.. è da 3 giorni che la mia piccola ( ti ricordo che ha 3 mesi) non vuole il mio latte, si attacca solo 5/10 minuti e poi si stacca strillando e non ne vuole sapere di ciucciare ancora..oggi ho provato a calmarla e dopo 1 ora si è attaccata ancora bene x mezz’ora; ho letto i post sull’allattamento di quella ragazza che aveva il mio stesso problema e infatti cerco di allattarla al buio, da sole io e lei ma ho come l’impressione che voglia passare dalle 3 ore alle 4..secondo te può essere? Mi puoi dire com’è la routine da 3 a 6 mesi? Sono in attesa che mi arrivino i libri della Hogg in inglese ( farò una fatica boia a leggerli!!). Grazie ancora
@Mary ma sei sicura che non sia sonno? Dorme bene? Seguite una routine per cui dorme almeno 45 minuti (o più a lungo) ogni ciclo di 3 ore circa? La routine per i 3-6 mesi dovrebbe stare qui tra i post precedenti. Giuro che appena ho tempo scrivo un post apposito con tutte le routine, nel frattempo leggiti i consigli scambiati tra le altre mamme, sono certa che ti aiuterà un pochino.
Ciao cara Serena!
premetto che ho letto il libro della Hogg ma non so da dove iniziare!
la mia bimba ha 3 mesi e mezzo, è abbastanza bravina!
la notte in genere ha sempre fatto una poppata, ora però si sveglia dalle 21,30 alle 2 circa, e di nuovo dopo 3 ore fino alle 8.30-9.
Mi sembra che mangi, ma neanche più di tanto!
Potrebbe essere perchè non mangia a sufficienza durante il giorno secondo te?
Non sono ancora riuscita a impostare un ritmo dei pasti, adesso sono le 15 e da stamattina ha già mangiato 3 volte!
Boh, mi sento così impedita…
ho anche provato a darle il latte da addormentata verso mezzanotte, ma poi si è comunque svegliata!
e non vuole il ciuccio…
questa sera volevo provare a darle l’ultima poppata con il latte artificiale per vedere se magari dorme di più!(finora solo latte della mamma)
la cosa positiva è che già da tempo non la addormentiamo più in braccio, ma la mettiamo ancora sveglia ne lettino / box (a questo proposito, secondo te dovrebbe dormire nella culla anche di giorno, magari al buio-penombra?di giorno la teniamo nella carrozzina o nel box)
a volte fa storie ma continuiamo ad insistere…
altra domanda…ma quanti riposini dovrebbe fare durante il giorno all’età di tre mesi e mezzo?
lei riesce a stare sveglia non più di un’ora e mezzo-2, e quando la metto giù a volte dorme solo 20 minuti..sigh..tutta quella fatica per 20 minuti!
ultima domanda…la sera la nostra routine è giochino, passeggiatina, bagnetto, pappa…a volte si addormenta al seno, altre volte da sola nel lettino…sarebbe meglio farla mangiare prima del bagnetto?
grazie mille!!!
@Lara prima cosa voglio dirti che Il tuo latte va benissimo così come è, e non hai nessun bisogno di introdurre il latte artificiale per farla dormire la notte. Ci sono bambini che si svegliano la notte eppure prendono solo l’artificiale, quindi questa cosa non mi sembra sensata. Potrebbe essere un periodo di crescita e quindi magari ha bisogno di ciucciare più spesso, oppure potrebbe essere in una fase di assestamento da una routine sulle 3 ore a una sulle 4 ore. Non ha importanza se la notet dorme nel lettino e il giorno in passeggino, purché dorma come si deve. 20 minuti non sono abbastanza. Il vostro mi sembra un classico caso in cui c’è bisogno di una routine. Prova a leggere il post attenzione salti di crescita. La crisi dei 4 mesi. e prova ad impostare una routine durante la giornata per vedere se riesci a risolvere. Fammi sapere se hai ancora dubbi, anche sugli altri post. Buon lavoro!
@Rossana.
Grazie prima di tutto per la tua risposta. Scusa la domanda “stupida”, ma il bagnetto si può fare dopo la pappa?
Io devo introdurre la pappa serale, e mi sto ponendo il dubbio perchè mangiando si sporca moltissimo da capo a piedi e dovrei lavarla, mentre finora facevo bagnetto (19.00) poppata (19.30) nanna (20).
Con il PU/PD ho provato ma devo dire con scarsi risultati, ma ammetto che molto probabilmente per mia incapacità nell’applicarlo.
Ora devo ricominciare perchè tra una settimana torno al lavoro e la bimba senza di me non dorme. Inutile dire che sono nel panico….
Sul metodo ho dei quesiti che vi chiedo:
1) si inizia con il riposino della mattina. Ma poi posso continuare per qualche giorno ad cullarla nei risvegli notturni finchè alla mattina non si addormenta da sola o devo tassativamente, dal primo tentativo, usare sempre il PU/PD in tutte le occasioni?
2) mia figlia ha quasi 7 mesi ed è come il bimbo di Alessandra. Scalcia molto, è sempre nervosa ed eccitata, e se la metto sveglia nel lettino si muove in modo convulso. Allora cerco in tutti i modi di calmarla prima dell’ora del riposino. Nel mio caso funziona il marsupio – interrompo le attività e passeggio 20/30 minuti con il marsupio in casa in modo che si tranquillizzi. Dopodichè la prendo in braccio e più che un addormentamento sembra una lotta. Lei urla, si ribella,inarca la schiena perchè non vuole dormire, piange…poi pian piano crolla e si addormenta (il tutto dura 10 minuti alla mattina, massimo mezz’ora la sera).
Da due giorni sto provando il PU/PD ma ho un problema. Premesso che se la metto nel lettino lei si eccita, come suggerisce Serena la calmo in braccio, quando ha gli occhi socchiusi la appoggio nel lettino e lei piange/urla. A quel punto inizio il PU/PD ma dopo due o tre volte lei perde il sonno. Spalanca gli occhi, sia nel lettino che in braccio, e non ne vuole più sapere. Che devo fare? Se la lascio nel lettino, può andare aventi anche tre o piu ore ma non crolla….
Allora io cedo e ricomincio a cullarla finchè si calma e poi si addormenta. Devo proseguire a oltranza?
3) per vostra esperienza, con un bimbo di 7 mesi, quanto tempo ci vuole indicativamente?
Io penso che la bimba stessa stia cercando un nuovo modo di addormentarsi, ma mi sento abbastanza incapace nell’aiutarla.
Grazie a tutte
elena
Elena, mamma mia quanti problemi in un unico commento! Proviamo a spezzettare il tutto in piccoli passi e lavorare su un problema alla volta. Io elimineri le passeggiate nel marsupio e passerei direttamente nella stanza dove dovrebbe addormentarsi. Ho come l’impressione che quei 20 minuti in marsupio invece di tranquillizzarla la agitano. Se fossi in te proverei a cambiare strategia. Diciamo che dovrebbe addormentarsi intorno alle 14. Quindi se ho capito bene, ora la metteresti nel marsupio intorno alle 13.30. Io proverei così. Intorno alle 13.20 le dici che è ora di sistemare i giochi. Mettete tutto in ordine insieme (lo so che lei non ti aiuta, ma prova a farlo lo stesso con lei). Poi alle 13.30 la porti nella stanza, luci soffuse, la tieni un pochino in braccio in posizione eretta, dandole delle pacche sulla schiena, e sussurrando sh sh nelle sue orecchie. Devi fare questa cosa per un bel po’, finché senti che lei si tranquillizza. Alcuni bambini sono infastiditi dalla sh sh, ad esempi il mio Pollicino non lo amava, ma allora cantavo una canzone tranquilla, e sempre pacche sulla schiena. Dopo un po’ (che possono anche essere 10 minuti!) la metti nel lettino. Se piange la tiri di nuovo su, e inizi il PU/PD, ossia la tranquillizzi, e quando è tranquilla la rimetti giù. Cerca un ritmo di su e giù che vi è congeniale. Quanto tempo ci vuole per un bimbo di 7 mesi è difficile dirlo, perché dipende dal bimbo e dal genitore. Tracy Hogg sostiene che ci vogliono circa 3 giorni, ma visto che noi non siamo Tracy Hogg, potremmo metterci un po’ di più 😉
Ciao eccomi qui ancora per chiedervi un consiglio..la mia piccolina di giorno segue abbastanza bene la routine, di notte però dopo le poppate ravvicinate delle 19 e 23 si sveglia sempre alle 3 e l’allatto e poi alle 5 ma cerco di non allattarla ma di farla addormentare di nuovo e dopo circa 1 ora crolla. Secondo voi devo svegliarla 1 ora prima delle 5 e farla dormire a quell’ora o è ancora troppo piccola ( ha quasi 3 mesi) e dovrei invece darle il latte anche se ha mangiato solo 2 ore prima?
Grazie dell’aiuto Marina
Mary non ha nemmeno 3 mesi! Se si sveglia dopo due ore e ha fame, allattala! Sono certa che ti accorgerai subito se è veramente fame o voglia di coccole, ma è così piccola, che una coccola non può certo farle male, no? 😉
Ciao Serena, ciao Rossana, grazie per i vostri consigli ed incoraggiamenti. ma purtroppo la situazione qui non migliora molto. il max che sono riuscita a fare è far prendere sonno da solo ad edoardo dopo averlo tenuto in braccio per più di mezz’ora per calmarlo. Solo che puntualmente se si trova da solo nel suo letto dopo 45 min si sveglia, mentre se vicino vede che ci sono io apre gli occhi ma poi si riaddormenta.
Risultanto.. che puntualmente continua a svegliarsi la notte, stanotte ad es. si è addormentato alle 21.00 prima sveglia 23 dove ha ciucciato un pò il seno e si è riaddormentato, poi alle 2 dove ha preso il ciuccio e si è riaddormentato, alle 3.30 ca l’ho dovuto prendere in braccio a fargli bere un po d’acqua, alle 5 mi sono arresa e l’ho messo nel lettone dove alle 6.30 puntuale si è svegliato.
Il pd/pu x riaddormentarlo non funziona, devo prenderlo in braccio, vuole sentire il contatto,altrimenti si innervosisce e ciao…
Pensate che possa avere qualche spreranza di dormire una notte intera? ho paura che prendendolo in braccio non impari mai ad addormentarsi da solo!!
Serena, tu che hai affrontato un caso simile, puoi darmi un aiuto?
Alessandra io direi che non sta andando affatto così male come sembra. Ha già imparato a prendere sonno da solo che è un gran passo avanti. Se ha bisogno di essere tenuto in braccio per calmarsi, allora fallo. Abbi solo la premura di diminuire sempre di più il tempo in cui lo tieni in braccio. E’ un processo lento, ma alla fine funziona. Sul fatto di domrire una notte intera non posso garantirti nulla. Il Vikingo non lo ha fatto fino ai 2 anni e mezzo. I risvegli notturni sono assolutamente normali, alcuni bambini imparano a riaddormentarsi, altri hanno bisogno del nostro aiuto un po’ più a lungo. Il segreto è quello di dare il minimo supporto di cui hanno bisogno per riaddormentarsi da soli, e piano piano ci riescono. Coraggio!
@ Alessandra: anch’io ho un bimbo molto vivace e sempre agitato! Con la differenza che, se nel lettino gioca, si alza, ecc. appena lo prendo in braccio piange come una iena perché proprio non vuole essere addormentato in braccio! Che lotte!
Io però ho notato che se è più stanco è anche più agitato, e infatti le sere più assurde sono capitate quando ho cercato di allungare un po’ per metterlo a letto più tardi. Se invece lo porto a letto nel “momento giusto” è molto più tranquillo e si addormenta da solo.
Hai provato a metterlo a letto prima?