Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
@ Elena: hai provato con il pu/pd? Mi sembra che nel tuo caso potrebbe essere la cosa più indicata, sia per insegnarle ad addormentarsi da sola )inizia dal riposino della mattina), sia per i risvegli notturni, da usare invece di cullamenti o seno.
Gli orari consigliati da TH per i bimbi da 6 a 9 mesi sono:
7.00 sveglia e colazione
7.30 attività
9.00 o 9.30 riposino
11.15 merenda
11.30 attività
13.00 pranzo
13.30 attività
14.00 o 14.30 riposino
16.00 merenda
16.15 attività
18.00 cena
19.00 attività-bagnetto-routine serale (con poppata prima della nanna).
Ovviamente sono orari di massima, per esempio il mio tato ha perso il 3° riposino solo a 8 mesi!
Ciao
Vi prego aiutatemi…
Sono ormai disperata, edoardo (8mesi) non si addormenta se non lo tengo fermo. E’ un bimbo altamente vivace,e non sta un secondo fermo. Se non lo blocco io lui tirerebbe avanti per ore… ho provato… quando lo metto nella culla sta tranquillo, ma se la gira tutta, gioca con i paracolpi, si tira su un piedi un migliaio di volte.. insomma fa di tutto tranne che dormire sino a quando non lo prendo in braccio e lo blocco, e allora li fa resistenza ma alla fine cede e chiudi gli occhi, la stessa cosa se lo tengo fermo nel lettino? non esistono dei materassi con le cinghie?
Vi prego qualcuna ha qualche consiglio?
@Alessandra ti rispondo velocissima perché sono impegnata, ma il tuo caso mi sta parecchio a cuore, perché ho perfettamente chiaro come ci si sente. Il Vikingo lo abbiamo fasciato fino ai 6 mesi proprio per ovviare a questo problema. Non credo che legarlo al suo lettino sia la soluzione migliore 😉 potrebbe spaventarsi, e anche farsi male nel tentativo di liberarsi. Un paio di consigli importanti sono:
1. seguire una routine più fissa possibile durante il giorno, per evitare di metterlo a dormire quando è troppo stanco e sovraeccitato
2. aiutalo a calmarsi già da mezzora prima dell’ora della nanna, leggendogli un libro, o mettendolo a fare un gioco più tranquillo con le luci della stanza soffuse
3. calcolare he gli ci vuole molto per calamrsi, quindi se vedi che è troppo eccitatao, mettilo a letto un po’ prima
3. porta pazienza. Tienilo fermo in braccio se ha bisogno del tuo aiuto per calmarsi. Cerca gradualmente di metterlo nel lettino da sveglio, ma solo dopo che si è calmato.
Fammi sapere assolutamente come procede!
In bocca al lupo!
Ciao a tutte,
dopo due mesi di “lavoro” per cercare di dare una routine alla mia bimba (sei mese e mezzo) e di aiutarla nel sonno notturno torno da voi in cerca di aiuto.
Ero quasi riuscita nel mese di luglio e agosto a impostare una routine come suggerisce TH per i bimbi dai 4 ai 6 mesi e sembrava che la bimba avesse iniziato a seguire gli orari.
I suoi riposini prima erano sempre di mezz’ora (sveglia piangendo a dirotto sempre) ma io, per due mesi, ho dormito accanto a lei e cercato in tutti i modi di prolungarglieli con cullamenti, seno o ciuccio. Anche se a fatica, ora spesso riesce a fare un’ora e mezzo. Dopo 30-40 minuti sputa il ciuccio e si sveglia ma basta rimetterglielo e prosegue per altri 45 minuti. Questo forse e’ l’unico successo che ho ottenuto….
Per il resto e’ un dramma: la notte si sveglia continuamente, ogni 20 minuti, ogni 30 a volte ogni ora ma non dorme mai piu di un’ora e mezza di fila. A volte si sveglia e si riaddormenta dopo 2 ore e comuqnue per farla riaddormentare le devo dare il seno o cullarla altrimenti strilla.
Ancora non le ho insegnato ad addormentarsi da sola, dite che potrebbe essere questa la causa dei risvegli?
Sul fronte pappa non abbiamo problemi, ha iniziato lo svezzamento da 15 giorni e ha gradito da subito pappa e frutta. Cresce bene quindi escludo problemi di fame.
Inoltre da una settimana circa non segue piu’ la routine ma sembra si stia abituando su nuovi orari. Sapete quale routine suggerisce TH per i bimbi dopo i 6 mesi? Ora sembra che non voglia piu dormire la mattina.
Grazie a tutte per i preziosi consigli
Elena
Ciao Mary, ho sottomano il libro di TH e devo dire che i tuoi orari sono praticamente da manuale!!!! 😀
Tieni conto che TH quando propone la scheda oraria sottolinea che è SOLO UNA TRACCIA. A me conoscerla ha aiutato molto per regolare la nostra giornata, ma si tratta solo di indicazioni. Infatti l’EASY non è un metodo ad orario.
Comunque rispetto agli orari che dici tu, le uniche differenze sono dalle 19.00 in poi, orario in cui TH consiglia di dare l’ultimo pasto, a cui poi, coma activity, fai seguire il bagnetto e la routine serale. Lei dice di metterlo a letto verso le 19.30, ma io l’ho sempre messo a letto verso le 20, 20.30.
Poi alle 21.00 (facoltativa) e alle 23.00 poppate nel sonno.
Per quanto riguarda i riposini. Nella scheda oraria di TH i primi 3 riposini “dovrebbero” essere di circa un’ora e mezza, mentre l’ultimo (quello del tardo pomeriggio, verso le 17.00, 18.00) di circa 40 minuti. Se i riposini durano di più non è il caso di svegliarla, anche se sono passate 3 ore dall’ultimo pasto. La svegli solo se supera le 2 ore e mezza di nanna, perché in quel caso ti può influenzare negativamente il sonno notturno.
Se invece i riposini durano meno in teoria dovresti tentare di farla riaddormentare o comunque di tenerla rilassata per tutta la durata teorica del riposino (che so, la metti a letto alle 8.30 e alle 9 è già sveglia? Provi a riaddormentarla o a tenerla rilassata fino alle 10 circa).
Cmq se gli orari sono quelli indicati da te, direi che non hai problemi!
Ciao!
Grazie Rossana! Mary, confermo tutto quello che ha scritto Rossana. Soprattutto rilassati riguardo agli orari, e mettila a dormire verso le 19.30 o 20.00 per la notte (quindi niente attività dopo quell’ora). Poi le poppate successive avvengono nel sonno.
Buon lavoro!
Scusa se ti chiedo ancora…
Devo essere rigida negli orari, quindi darle da mangiare ogni 3 ore o se dorme la lascio dormire? E se si sveglia prima di aver fatto il riposino ad esempio se ha dormito solo 45 minuti/1 ora le do subito la poppata o aspetto le 3 ore?
Poi secondo te a che ora è meglio che le faccia il bagnetto le 19 o le 21? i nostri orari sono:
6.30-7.00 poppata
7.00-8.00 attività
8.00- 9.30 circa riposino
9.30-10.00 pappa
10.00- 11.00 attività
11.00- 12.30 circa nanna
12.30- 13.00 pappa
13.00-14.00 attività
14.00- 16.00 circa riposino
16.00 – 16.30 pappa
16.30- 17.30 attività
17.30- 18.30 nanna
19.00( se riesco)- 19.30 pappa
19.30- 20.30 attività
20.30-21.00 riposino se lo fa ( spesso non dorme)
21.00-21.30 pappa
23.00 circa ultima poppata ( ravvicinata alle 21)
Grazie sono un pò confusa..
Grazie della risposta, sei davvero un tesoro!! Il tuo sito mi è stato davvero utilissimo, continuo a leggere i consigli e sono molto felice di aver trovato delle parole di aiuto per capire un pò di più la mia piccolina. Grazie grazie grazie
Ovviamente ho cantato vittoria troppo presto…in queste notti si sveglia anche altre 2 o 3 volte, poi la giro sul fianco le dò delle pacche sulle schiena e si rimette a dormire..ma come farà ad imparare ad addormentarsi da sola?? Anche di giorno faccio così x farla dormire dopo la pappa e dopo il gioco, ma mi chiedo se poi si addormenterà mai da sola, che ne dite?
Grazie ancora
@Mary non ho fatto in tempo a risponderti che a 2 mesi saltare il pasto la notte è una conquista molto instabile. Continua con le routine EASY e con le pacche sulla schiena, ti garantisco che prima o poi imparerà. Naturalmente starà a te diminuire gradualmente la durata del tuo aiuto fino all’eliminazione. Ma a due mesi è piccolissima! Non avere fretta, prenditi tutto il tempo che vi serve. In bocca al lupo!
Ciao Serena,ho letto il libro di Tracy da 1 settimana e la nostra vita sta cambiando!! La mia piccolina ha 2 mesi e finalmente, ma lo dico piano dorme 6/8 ore x notte.. Di giorno fa dei bei pisolini e mi spiace svegliarla x darle la pappa ogni 3 ore..cosa dici è troppo presto x aumentare il tempo tra una poppata e l’altra?
Ciao e grazie
ciao rossana,ho comprato,il linguaggio segreto dei neonati.come faccio a laggere l’altro se è tutto in inglese?tu l’hai letto?
bene o male le faccio seguire già l’easy,fin dall’inizio,anke quando allattavo.il problema è la parte del riposino,se io nn intervengo lei dorme solo 20 min max 40 e poi si sveglia.se invece sono vicino a lei cn qualke pakketta riprende sonno.
se dorme poco ,poi sballa tutto xkè ha sonno quando deve mangiare….e divanta 1 caos.
@alessandra (con la bimba di 5 mesi) fai benissimo ad intervenire con le pacche sulla schiena per prolungare il pisolino. Vedrai che piano piano imparerà e non si risveglierà più. Come sta andando?
Ciao alessandra (con la bimba di 5 mesi). L’unico consiglio che posso darti è di seguire i consigli della Hogg! Cerca di impostare l’easy e vedrai che piano piano le cose prendono ordine. Che libro hai comprato? Quello in italiano (Il linguaggio segreto dei neonati) o quello in inglese (The baby whisperer solves…)? Perché nel secondo, che purtroppo esiste solo in inglese, TH spiega molto bene anche come impostare l’easy con i bimbi già più grandini, indicandoti come fare proprio passo passo. Vedrai che se riesci, iniziando dai primi riposini della mattina, a farla addormentare da sola e dormire nel lettino, poi anche tutto il resto si sistemerà. Facci sapere.
Ciao
Ciao Alessandra, il mio bimbo (8 mesi) non ha mai avuto l’abitudine di addormentarsi con me, però ogni tanto ha fatto dei periodi in cui voleva assolutamente che io fossi lì e appena provavo ad uscire si metteva a piangere. Anche in quest’ultimo periodo sta facendo un po’ fatica. Lui vuole che io mantenga il contatto fisico, non la manina, ma che gli tenga la mano sulla schiena o sulle gambe, e appena mi stacco se non è addormentato si alza, si gira, si agita, si mette a piangere…. Io per un po’ di giorni accetto, perché può essere un periodo magari un po’ difficile (denti-sindrome da distacco-trasloco…), poi provo a fargli passare l’abitudine in modo moooooooolto graduale. Senza pretendere di uscire dalla stanza quando è sveglio già dalla prima sera, provo a staccargli la mano millemetricamente (!) mentre è lì lì per addormentarsi, la sera successiva mi stacco un po’ di più e un po’ prima… ecc. Le altre volte ha funzionato, e nel giro di poco è tornato ad addormentarsi da solo. Magari qualche sera fa un po’ fatica, ma vabbè, non casca il monso. L’importante secondo me è che non diventi un’abitudine che gli rende poi difficile anche ri-addormentarsi nella notte.
Ciao
Grazie Rossana, proverò con il tuo consiglio e ti farò sapere. Ho provato a farlo addormentare uscendo dalla stanza, ma come vede che mi allontano non puoi immaginare quanto sia in grado di urlare forte!!
ciao a tutte.ho comprato da pchi giorni il libro della hogg.in realtà ho letto ke voi ne parlavate e visto le nostre difficoltà mi sono convinta.vi faccio 1 breve riassunto:la scricciola ha 5 mesi,per i primi 3 mesi ha avuto delle colike tremende e piangeva tutta la notte.nessuno sciroppino dava dei risultati.per calmarla dovevamo prenderla e dondolarla.all’inizio allattavo poi improvvisamente si è rifiutata anke se io avevo tantissimo latte e siamo passati all’artificiale.
adesso si addormenta solo in braccio,la cullo e le canto,prima piange e poi crolla.il problema è ke dopo 1 pò ke la poso gli okki si aprono leggermente,li muove come se stesse sognando,si muove e si sveglia…x questo motivo dorme nel lettone cn noi,xkè almeno riusciamo ad addormentarla immediatamente…fate conto ke questo capita anke 20 volte a notte….e poi ogni volta ke cambia posizione si sveglia nuovamente.da alcuni giorni ho tolto la sbarra del lettino e l’ho avvicinato al lettone e lei dorme lì anke se si sveglia come ho appena descritto.siamo esausti……aiutatemi….
Ciao Alessandra, provo a darti un piccolo consiglio che ho letto sul libro di tracy hogg, ma che io non ho usato, quindi non ti so dare un parere personale. Dici che il primo risveglio lo fa sempre all’1.30, puntuale. Secondo TH questa è un’abitudine, lui non ha fame/sete. Perciò lei consiglia una cosa che ha dell’assurdo ma che, secondo lei, funziona: ti punti la sveglia circa un’ora prima del suo risveglio abituale e lo svegli. Vai da lui, lo muovi un po’, gli metti il ciuccio, lasci che lui si rigiri un po’ nel letto, magari apra un po’ gli occhi, ma senza esagerare perché non si svegli completamente…e poi te ne vai. Lei dice che se fai così per 3 notti lui perde l’abitudine al risveglio. A volte la perde addirittura alla prima notte, ma lei dice di continuare comunque per 3 notti. Se non dovessero bastare dice di continuare per altre 3 notti ma poi il problema dovrebbe risolversi.
Io comunque proverei anche a insegnargli ad addormentarsi da solo senza la tua presenza, che sicuramente aiuta anche per il problema dei risvegli notturni. Ciao
Ciao Serena, e tutte le altre mamme.
Mi serve veramente il vostro aiuto. Ormai sono stremata e non so pìù che fare.
Edoardo ha 7 mesi, e sofre di risvegli notturni.
Premesso che, avendo attuato il metodo tracy hogg sin da quando è nato, non ha nessun problema a dormire nel suo lettino, purchè io rimanga li con lui sin quando non si è addormentato, la notte però puntualmente si sveglia alle 1:30, e alle 3-4 a seconda delle nottate per poi svegliarsi puntualmente alle 6-6:30.
Durante i risvegli notturni non c’è verso di farlo riaddormentare da solo. Lo devo per forza prendere in braccio e cullarlo e dargli un po di tetta , che ultimamente ho sostituito con una tisana che beve dal bibo sdraiato nel suo lettino, se beve qualcosa si riaddormenta, altrimenti tira avanti per ore.
Di sicuro cerca iol contatto fisico perchè l’altra notte è capitato che abbia dormito con noi nel lettone ed a dormito tutta la notte, si svegliava controllava, si riavvicinava da solo e si riaddormentava.
Cosa posso fare secondo voi?
Vi prego aiutatemi