Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Ciao Michela! Che bello, sono felice che l’esperienza accumulata su questo post sia di aiuto! Anche per me è stato così, e anch’io sono passata dal sentirmi sbagliata, incasinata, incapace di capire mio figlio, ad essere diventata finalmente e inaspettatamente una mamma serena! 🙂 Certo, con alti e bassi, (tipo stanotte … un paio d’orette sveglio senza motivo…voglia di coccole il mio tatino 🙂 )
Ciao a tutte voi, da qualche giorno ho scoperto questo sito e finalmente oggi ho deciso di cambiare sistema con il mio piccolino di 11 mesi. Beh, ne ho provati davvero tanti di metodi, ma sono da 11 mesi che non dormo di notte….allatto al seno e il tato dorme nel lettone, si sveglia ogni ora e si attacca rifiutando il più delle volte il ciuccio. Quando dorme per ben 2 ore mi sembra un miracolo e comunque controllo se respira perchè mi sembra tanto strano…inutile dirvi che sono davvero cotta. Stamattina ho deciso di provare con i vostri consigli, e per la prima volta si è addormentato da solo nel lettino con la mia mano in viso e ninna nanna, e ha dormito per ben 2 ore, novità grandiosa per un bimbo che anche di giorno fa riposini di mezz’ ora… oggi mi sono messa in ascolto di mio figlio, penso per la prima volta davvero e ho capito che anche se io volevo che dormisse nel primo pomeriggio (perchè è così che ti dicono sia giusto no?) lui in realtà non aveva ancora abbastanza sonno e così ho aspettato le 4, e non ci credo si è addormentato subito da solo nel lettino, e ancora dorme, sono bastate poche coccole e via… stanotte sarà dura perchè lui vuole sicuramente il seno, vedremo, intanto sono fiduciosa sono strafelice speriamo sia finalmente il momento dei cambiamenti…. grazie intanto per tutte le vostre idee e consigli, mi sento meno sbagliata e incapace come mamma.
Ciao ragazze!
Premetto che il mio piccolino sono 3/4 notti che con un pò di PU/PD e un pò di coccole , dorme meglio… nel senso che si sveglia 1 o 2 volte anzichè 6, 7….
Ma anche Luca beve come un cammellino. Anche noi abbiamo la casa super calda e sia io che mio marito beviamo molto durante la notte, quindi suppongo anch’io che sia perchè fà caldissimo e ha la gola secca!
Siete tutte meravigliose, grazie ancora una volta di condividere tutto e farmi sentire un pò meno “sbagliata e impacciata!”
Un mega grazie a Serena!
Roberta
Claudia, la mia storia sembra tanto la tua: si addormenta nel lettino, dorme bene di giorno, ma di notte risvegli e a volte anche frequenti. E sai Serena che proprio ora mi è arrivata la pulce nell’orecchio di una possibile intolleranza alimentare? In fondo io da piccola ero allergica al latte (non potevo assolutamente usarlo) e alle elementari sono risultata intollerante a latte, uova, pomodori e a qualcos’altro. Fine mese al bilancio ne parlo con la pediatra.
Per la cosa del non darle da bere, ti devo dire che anche la mia spesso si riaddormenta dopo aver bevuto, ma non tutte le volte, spesso basta il ciuccio, se non basta le dò da bere, ma vedo che beve davvero molto, e se conti che ora purtroppo in casa non scendiamo sotto i 27/28° anche di notte 🙁 e che lei suda tantissimo anche se la corico solo col pannolino e basta, che abbia sete mi sembra normale.
ciao Serena, ma anche a tutte voi! mi date una dritta per favore??? il mio piccolo che ha 11 mesi ormai si addirmenta da solo nel suo lettino.(grazie a voi!!) l’unico problema che mi rimane è che si sveglia spesso (4-5 volte per notte) e non si riaddormenta se non gli dò un pò di camomilla. poi si riaddormenta all’istante. Sarà anche il caldo di questi giorni, credo….. voi cosa ne pensate? Premetto che nei pisolini della mattina e del pomeriggio(anche in quelli si addormenta da solo) no me la chiede. La notte dorme circa dalle 21.030-22.00 fino alle 7.30.(poi lo sveglio, altrimenti dormirebbe di più, ma ho cominciato a portarlo al nido quindi preferisco mantenergli degli orari piuttosto fissi). graaaaaaazie!
Carla ci potrebbero essere altri problemi che lo fanno svegliare così spesso. Sei in grado di escludere dolori? Si sveglia urlando, o tranquillamente? Noi abbiamo avuto lo stesso problema fino a che abbiamo scoperto che buona parte delle sveglie dipendeva da un’intolleranza al latte. Parla con il pediatra per capire se c’è un problema medico alle spalle.
Altrimenti, ti consiglio di provare a riaddormentarlo senza darle da bere. Potrebbe essersi innescato il meccanismo per cui quando si sveglia non riesce a riaddormentarsi se non beve qualcosa. Una specie di ciuccio per intenderci 😉
Fammi sapere come va!
Ciao Rossana! Ma quanto sei stata veloce! Non ci speravo davvero… grazie mille!
La sera successiva al mio primo messaggio, ho in effetti provato il pu/pd, e dopo 31 volte Luca…. non è rimasto giù, anzi si è abbastanza incavolato. Quindi (sò che ho sbagliato ma avevo bisogno di un aulin per la mia schiena!) l’ho tirato sù e dopo circa 3 minuti è partito… ovviamente poi si è svegliato a mezzanotte e mezza, alle 4 e alle 7
Ieri sera invece l’ho preso in braccio e gli ho parlato come si fà con i grandi: gli ho detto… “amore, la mamma è qui. Non devi avere paura. Se chiami di notte, vedi che io arrivo sempre? Però stanotte chiama un pò meno..”
Oh mamma.. dopo che gliel’ho ripetuto per circa 50 volte l’ho posato nel suo lettino e dopo essersi girato di qui e di là per un pò (beh un bel pò) si è addormentato…
a mezzanotte ovviamente si è svegliato e ho pensato: oddio! riniziamo.
Invece poi si è addormentato abbastanza facilmente per poi svegliarsi definitivamente alle 6.02. E non c’è più stato verso di addormentarlo.
Adesso voglio proprio vedere come andrà stanotte… certo sarà dura, e quando mi dicono: è un momento passerà, non mi confortano per niente. Uffa!
Comunque grazie, ho trovato in te e in questo sito un vero aiuto e tante compagne di viaggio!
Grazie col cuore, sono proprio felice di averti incontrato!!!! Ti terrò aggiornata
Roberta
Ciao Roberta, non so bene cosa consigliarti, perché il mio bimbo è più piccolo del tuo e inoltre non ho mai avuto un problema simile al tuo (aveva fatto un periodo che si svegliava ogni ora di notte, ma con il ciuccio ripartiva abbastanza in fretta).
Ho letto il libro di TH per vedere cosa dice per i bambini dell’età del tuo, e lei propone unicamente il PU/PD, che è un modo per insegnargli a riaddormentarsi da solo, invece che rimanere lì a cullarlo o coccolarlo così a lungo. Certo TH stessa dice che arrivati all’età del tuo bimbo è duuuura, però se vuoi risolvere il problema forse la cosa migliore è armarti di santa pazienza e iniziare dalla sera, quando lo metti a letto, con il PU/PD e poi continuare per ogni suo risveglio.
(se vuoi un consiglio aggiuntivo, sempre di TH, lei consiglia di iniziare di venerdì sera, così hai tutto il week-end per lavorarci su, e di farti aiutare/sostenere da qualcuno).
Ovviamente TH dice anche di stare attenta ai suoi segnali di stanchezza, alla sera, e di attuare un’adeguata routine pre-nanna.
Ciao, auguri!
Facci sapere.
Ciao ragazze, sono Roberta e ho un bimbo di 9 mesi: luca.
E’ un bellissimo bambino dai capelli rossi e gli occhioni blu, che fin da quando l’abbiamo portato a casa dall’ospedale “voleva guardare il mondo che gira”… nel senso che non chiudeva quasi mai occhio! Si limitava a sonnellini di 20/30 minuti di giorno, ma in compenso la notte dormicchiava abbastanza bene, nel senso che nel giro di soli 2 mesi mi aveva perso il pasto notturno (eh sì, mangiava alle 8, 12.00, 16.00 e 20.00 il latte formulato) e dopo circa 20 minuti di cullamento si addormaìentava dalle 21 circa fino alle 3 del mattino, poi si svegliava per un pò di coccole e si riaddormentava x un paio di ore, poi si risvegliava per ancora un pò di coccole e si riaddormentava di nuovo sino alle 8 del mattino che si svegliava definitivamente. E vabbè… un angioletto tutto sommato! Poi arriva Natale, compie 3 mesi… e le cose iniziano a peggiorare. Poi arriva febbraio e io torno al lavoro. Ecco una iena inferocita! Abbiamo passato le prime due settimane dopo il mio rientro in ufficio, con Luca sempre appiccicato ogni volta che mi vedeva, sia di sera che di notte. Ma giustamente la pediatra mi fà notare il cambiamento enorme che gli ha sconvolto la piccola vita e io, che ho la filosofia del “se piange c’è un perchè!”, l’ho sempre assecondato. I sonnellini si sono regolarizzati verso i 5 mesi: uno al mattino da un’oretta e mezza e uno al pomeriggio sempre più o meno da un’ora e mezza. La notte però è una tragedia. Si sveglia dopo 40 minuti che dorme, poi ogni ora e mezza. E io sono stanchissima. Mio marito fà anche i turni di notte, quindi mi alzo sempre e soli io e ad esempio ieri notte Luca si è addormentato alle 22.30, e si è risvegliato alle 0.30, alle 2.30 alle 4, alle 6 e… io mica mi riaddormento ogni volta! Stamattina alle 4 luca si è svegliato, ma poi lui ridorme e io?? No. Quand’è che il sonno si regolarizza? Quando imparano a dormire da soli? Io lo sgigotto x 20 minuti quando va bene e a volte ce ne vogliono 40! Io sono 1.60 x 47 kg… lui ne pesa già 10 ed è un gigante… povera schiena e povera me, che al mattino devo prendere 2 treni per venire al lavoro. In tutto ciò, quando non ci sono, il pupo lo tengono a turno mia mamma o mia suocera.. e mettere in pratica un metodo che senso ha, se poi la mamma o la suocera fanno quello che vogliono perchè…”tanto la mamma non c’è”?? Luca è adorabile e anche se mi sveglia un sacco di volte io non vado mai in camera sua arrabbiata o innervosita, ma vi confesso che stamattina sono arrivata al lavoro in lacrime..dalla stanchezza! Come faccio? Il libro di tracy hogg l’ho letto, riletto e a mia volta regalato a ben altre 3 mamme, ma…. dove sbaglio?
Quando si sveglia nella notte provo ad aspettare, ma più aspetto e più si arrabbia. E allora la notte dopo, appena sento la radiolina che gracchia, salto giù dal letto e gli offro la mia mano nel lettino: lui se la prende e se la tiene tutta stretta stretta finchè si addormenta, per poi risvegliarsi dopo un’ora e mezza…e allora si ricomincia col balletto… Cosa devo fare? Raramente Luca chiede di essere preso in braccio, ma spesso sto “appesa” alla sbarra del lettino per mezz’ora prima che si riaddormenti.. Sono stanca ragazze. Dove sbaglio? Avete consigli per me? Lui non si sveglia per nessuna ragione apparente: non ha fame, non ha nemmeno un dente e non credo che si svegli perchè sta mettendo i dentini, perchè allora a questo punto dovrebbe averli fuori già tutti da un pezzo! Si sveglia perchè fà caldo? Può essere, ma fino a un mese fà non faceva caldo e lui si svegliava lo stesso!aiuto…… grazie di cuore a tutte!
Roby
AIUTO!Cosa si fa quando improvvisamente il pupo che dormiva tanto bene diventa indemoniato???? ha 11 mesi da qualche settimana lui che era sempre preciso e regolare improvvisamente non riesce a stare fermo nel letto, ma neanche in braccio, neanche nel passeggino! sembra che l’abbia punto la tarantola! vuole a tutti i costi una mano da tenere nonostante il ciuccio e si rotola anche per 40 minuti. Questo sia di pomeriggio che di sera anche se di sera complice il bibe alla fine cede più facilmente. E’ vero che ha messo due dentini ma io non ce la posso fare così fino alla fine della dentizione! cosa si fa quando si alza su? lo rimetto giù ma si dispera! lo devo prendere in braccio o basta che lo rimetto giù! e se piange che faccio?? lui comincia a singhiozzare….non ho le idee chiare e soprattutto sto diventando isterica!Sono molto arrabbiata con lui! grazie dei consigli!
AIUTO!Cosa si fa quando improvvisamente il pupo che dormiva tanto bene diventa indemoniato???? ha 11 mesi da qualche settimana lui che era sempre preciso e regolare improvvisamente non riesce a stare fermo nel letto, ma neanche in braccio, neanche nel passeggino! sembra che l’abbia punto la tarantola! vuole a tutti i costi una mano da tenere nonostante il ciuccio e si rotola anche per 40 minuti. Questo sia di pomeriggio che di sera anche se di sera complice il bibe alla fine cede più facilmente. E’ vero che ha messo due dentini ma io non ce la posso fare così fino alla fine della dentizione! cosa si fa quando si alza su? lo rimetto giù ma si dispera! lo devo prendere in braccio o basta che lo rimetto giù! e se piange che faccio?? lui comincia a singhiozzare….non ho le idee chiare e soprattutto sto diventando isterica! grazie dei consigli!
Ho scritto in modo totalemente sgrammaticato…scusate tra la fretta e la stanchezza ho fatto un sacco di errori…
Siete state tutte super esaustive e già da stasera ho deciso di provare con la nanna alle 20 (poppata alle 19).
Come temevo alle 20.30 si è svegliata ma anzi che tirarla su come al solito l’ho cullata per un po’ e alle 21.00 dormiva di nuovo….speriamo continui cosi.
Tra poco proverò con la poppata mentre dorme :-), sperando così che stanotte si svegli solo una volta intorno alle 4 per mangiare. A dire il vero non mi pesa nemmeno molto per cui se lo richiedo lo faccio senza problemi.
PS: lei dorme con il ciuccio e quando le cade piange. Ma quando si sveglia per mangiare il pianto è diverso….si attacca proprio avidamente e ciuccia per 15 minuti buoni.
Mi è chiarissimo finalmente anche la routine EASY a 4 mesi. Il mio problema stava (sta ancora) nel fatto che lei tende a svegliarsi dopo 30 minuti. All’inizio pensavo che fosse normale e fosse questo il suo carattere, poi ho capito che per lei è troppo poco e non era mai riposata. Ora glieli sto allungando ad un’ora e mezza, anche perchè a due ore non arriva mai. A volte dorme, altre si sveglia e la tengo a riposo per altri 40 minuti, altre volte riesco a riaddormentarla. Spero che con il tempo si abitui da sola.
Come suggerite voi, quando riusciremo ad aver sistemato il giorno e quando sarò sicura che le coliche saranno passate, affronterò il problema del addormentamento in braccio. Ci ho provato qualche volta, ma per lei il tira su/metti giu non mi pare indicato, è troppo sensibile e si irrita troppo e forse non è ancora pronta. COn calma ho deciso che proverò a fare come diceva Serena qualche post indietro: proverò ad addormentarla in braccio da ferma (ora dondolo), poi a metterla giu prima e poi con gli occhi aperti.
Grazie ancora e buona notte
Elena
Elena io sono una di quelle che ha anticipato la nanna da un giorno all’altro. Come dice Serena, a questa età, anticipare di una o due ore non è che gli cambi molto. Noi aspettavamo le 23,30 per darle il biberon (ultima e unica poppata) e poi c’erano risvegli notturni e stanchezza durante il giorno (senza contare che a quasi 5 mesi faticava a rispettare le 4 ore tra una poppata e l’altra perchè era sempre nervosa).
Una bella sera io l’ho presa e alle 19,30 l’ho messa a letto, anzichè con tutte le luci, al buio, per la notte insomma. Ho faticato oltre mezz’ora perchè non ne voleva sapere visto che le stavamo starvolgendo le abitudini che aveva, seppur sbagliate. Alle 20 è crollata. Noi abbiamo cenato e alle 20,45 eravamo pronti col bibe già caldo (eravamo sicuri che più di 45 minuti non avrebbe dormito). Glielo abbiamo dato senza uscire dalla sua stanza e in penombra. Poi ruttino (quando le dò il biberon glielo facevo fare sempre perchè ciuccia troppo velocemente) e nel giro di un quarto d’ora ridormiva.
Poi verso le 23, senza aspettare che si svegliasse da sola, andavo nella sua stanza e con tutti gli occhietti chiusi la tiravo su dal lettino l’attaccavo al seno. Sapevo che voleva mangiare perchè succhiava avidamente anche per dieci minuti buoni. A volte si svegliava ma rimaneva sempre un pò ‘intronata’, come dire “ma cosa sta succedendo”? E comunque si riaddormentava tranquilla nel giro di poco.
I primi 3 giorni metterla a letto per la notte alle 19,30/20 era abbastanza dura, ma poi ha capito e non impiegavo più tanto tempo, ma solo una decina di minuti. E spesso ci pensava mio marito che a quell’ora era già a casa dal lavoro, mentre io cucinavo 😉
Ciao serena, non avevo visto che stavi rispondendo anche tu 🙂
Un altro metodo per capire se nei risvegli notturni è fame o no (l’ho usato anch’io) è dargli il ciuccio. Se si riaddormenta non è fame, se invece ha fame non si accontenterà certo solo del ciuccio!
Meglio Rossana! Tanto abbiamo comunque risposto cose diverse 🙂
In realtà il ciuccio l’ho usato anche io con Pollicino per capire se aveva fame oppure no, ma non ho pensato a scriverlo. Quindi doppio bene che abbiamo risposto entrambe.
Ciao Elena, dunque cominciamo con la routine: In teoria secondo TH dai 4 ai 6 mesi la giornata dovrebbe essere all’incirca così (gli orari ovviamente sono indicativi):
7.00: sveglia e pappa
7.30: attività
9.00: riposino di un’ora e mezza, due
11.00: pappa
11.30: attività
13.00: riposino di un’ora e mezza, due
15.00: pappa
15.30: attività
17.00: breve riposino
19.00: pappa
19.30: nanna
23.00: poppata nel sonno.
Ok, è molto indicativo ovviamente (soprattutto l’orario della nanna serale: in un paese mediterraneo come il nostro, in questa stagione, alle 19.30 il sole è praticamente allo zenit!). Io sono riuscita ad arrivarci verso i 5 mesi, però conoscere lo schema orario mi ha aiutato a lavorarci su piano piano 🙂
Per quanto riguarda il ciclo e.a.s.y. ti dico qual è la teoria (che io però non ho seguito in pieno!). Secondo TH SUBITO dopo il risveglio dovrebbe esserci il pasto, e non ancora attività. Cioè il ciclo è ordinatamente Eat, Activity, Sleep e poi di nuovo E, A, S e così via. Però, ATTENZIONE-ATTENZIONE (anch’io ho fatto fatica a capirlo!): quando tu la metti a fare il riposino e lei dopo 45 minuti è sveglia ma teoricamente dovrebbe fare 1 ora e mezza di riposino, tu dovresti cercare di farla dormire o riposare per tutto il resto del tempo (cioè
per altri 45 minuti), poi una volta che è sveglia puoi decidere di farla aspettare al massimo una mezz’ora prima di darle il pasto successivo. Chiaro? Facciamo un esempio: tu la metti a riposare alle 9 e lei alle 9.45 è sveglia. Rimani lì a cercare di riaddormentarla o comunque a farla riposare almeno fino alle 10.30. Poi la tiri su e, se vuoi, puoi aspettare fino alle 11 per il pasto successivo. Questa la teoria, ok? In pratica io non l’ho fatto perché quando mi sono resa conto che il riposino di 45 min al mattino per lui era sufficiente, quando si svegliava lo tiravo su direttamente, però non gli davo da mangiare ma aspettavo fino alle 11 (quindi più di un’ora). Però io l’ho fatto perché lui non era scombussolato da questo.
Per metterla a letto presto, direi che i consigli può darteli Daphne, io non ho avuto nessun problema ad anticipargli la nanna, una volta instaurato il ciclo easy. Anzi è stato lui stesso che dal primo giorno di easy mi ha chiaramente dimostrato che voleva anticipare la nanna (ha espresso chiaramente il suo lato del carattere “da manuale”!). Comunque ho notato che la tendenza a mettere a letto tardi i bimbi è dilagante, anch’io lo facevo prima di conoscere TH, chissà perché…..
Nel libro in italiano di TH è spiegata bene la poppata nel sonno. Consiste nell’andare a dargli da mangiare MENTRE dorme. In teoria è verso le 23 (con l’ultimo pasto verso le 19), se temi che si svegli di notte, puoi aggiungerne uno anche alle 21. Quindi tu la metti a letto, ad esempio, alle 20.15, poi alle 21 la prendi su e le dai il seno. Di solito non si sveglia, mangia senza rendersene conto e non c’è neanche bisogno di farle fare il ruttino, in quanto mangiando nel sonno difficilmente deglutisce aria. Poi la rimetti giù e ritorni a fare la stessa cosa alle 23. Se i risvegli sono per fame in questo modo dovrebbero diminuire (se non scomparire).
Ciao, spero di esserti stata utile.