Togliere il pannolino: stile classico

Togliere il pannolino è un’attività estiva.
Certo, ne preferiremmo tutti delle altre: ma prima o poi arriva un’estate o una tarda primavera in cui ci guardiamo negli occhi, noi genitori ed, in genere, un piccolo duenne e ci diciamo “è ora”. Sapendo che i giorni successivi saranno per tutti molto laboriosi.
Innanzi tutto lo spannolinamento si può distinguere in classico e precoce.
Lo spannolinamento classico avviene normalmente nella prima estate successiva al compimento dei due anni, quando tutte le teorie più accreditate ci assicurano che i bambini hanno, o possono avere, il controllo degli sfinteri.
Lo spannolinamento precoce ha vari gradi di precocità. Ci sono metodi basati sulla Elimination communication, ossia sul riconoscimento dei segnali del corpo del bambino e che prevedono eliminazione dei pannolini a 6 mesi. C’è invece una tecnica piuttosto accreditata che parla della possibilità di iniziare una routine costruttiva a partire dai 10 o 12 mesi.

Spannolinamento classico.
E’ la primavera dei suoi due anni, sentiamo tutti che è il momento di provare. Non ci scordiamo che la scuola materna vuole tutti bambini senza pannolino: non possiamo attendere oltre.
E’ ovvio che attendere i giorni caldi ha una sua utilità pratica: dovremo portarci in giro diversi cambi e l’ingombro di un paio di calzoncini o di un vestitino smanicato è decisamente minore rispetto ad un abbigliamento più complesso; potrà capitare di restare con mutandine e gambette bagnate per qualche tempo, ed è più salutare farlo con il caldo che con il freddo; un conto è sciacquare un paio di sandali, un conto lavare in continuazione scarpe chiuse e calzini.
Sarà senz’altro utile aver introdotto in casa per tempo il vasino, per familiarizzare con l’oggetto e per “presentare” il progetto di spannolinamento al nostro duenne. Anzi, perchè non uscire per andare a scegliere insieme il vasino? Sarà l’occasione giusta per parlare di questa impresa comune.
Non scordiamoci, infatti, che deve essere un’azione condivisa, di cui abbiamo parlato con il nostro bambino e che della quale gli abbiamo presentato tutti i vantaggi.
Il vasino è, secondo me, la scelta migliore per i primi tempi: il riduttore per il water potrà seguire dopo un po’ di tempo, ma il vasino ha la misura giusta per le gambine di un duenne ed è gestibile anche in autonomia.
E’ anche necessario acquistare slip in abbondanza ed, io consiglio, calzoncini o gonnelline in maglia di cotone con elastico in vita (si tolgono e si infilano in un attimo): comprate tutto al mercato o nel grande magazzino più economico. Li dovrete lavare in continuazione e, per qualche giorno, potrete anche derogare ad un look perfetto e ad abbinamenti impeccabili.
A questo punto bisogna agire con decisione. Si decide il giorno in cui iniziare l’impresa e da quella mattina il pannolino non si mette PIU’, se non arrivati alla sera, all’ora di andare a nanna.
Non sarà facile, le pipì si perderanno in giro qua e la, ma non dobbiamo scoraggiarci.
Nella borsa è bene tenere: almeno 3 o 4 cambi (si, sono molti, ma consentono una buona autonomia), un bel pacco di salviettine inumidite e delle bustine di plastica. Soprattutto con i maschietti portate anche una maglietta di ricambio: a volte i pisellini si imbizzarriscono e fanno pipì in ogni direzione!
Io, nei primi giorni, ho cercato di trascorrere molto tempo nei parchi, dove è facile trovare un angolino per far pipì ed ho anche invitato il Sorcetto a fare pipì ogni tanto (ad esempio ogni due o tre ore), chiedendogli prima se sentiva necessità di farla.
All’inizio le risposte saranno un po’ casuali: magari si rifiuterà di fare pipì sostenendo che non ne ha bisogno e se la farà sotto dopo cinque minuti. Ma con la pratica e la sgradevole sensazione di bagnato addosso, il tiro si aggiusterà in breve.
E’ sconsigliabile tornare sui propri passi e rimettere il pannolino, così come lo è trascorrere un giorno con ed un giorno senza o alcune ore con ed alcune senza.
Normalmente, ai due anni compiuti o imminenti, in circa 10 giorni si ottengono già buoni risultati, ma è un dato semplicemente indicativo, generalizzante. Se ci vuole di più non è affatto un problema.
Per la cacca il problema è un po’ diverso: bisognerebbe partire da un’osservazione del momento della giornata in cui il nostro bambino è solito farla e proporre una routine rispettosa del suo orario “propizio”, proponendo qualche minuto sul vasino, magari in compagnia di una lettura. Non è detto che funzioni, ma è comunque una buona abitudine. Sicuramente, più di qualche volta, ci perderemo in giro anche quella, ma le bustine di plastica che avremo con noi ci aiuteranno a “smaltirla” e a conservare mutandine puzzolenti fino al ritorno a casa.
In generale sarà molto utile osservare: osservate le “facce” della vostra creaturina prima o durante l’eliminazione di pipì o cacca. Sono incredibilmente “tipiche” di ogni bambino e permettono di individuare il momento critico qualche secondo prima, dandoci l’occasione di prevenire.

Una fondamentale variabile nello spannolinamento dei due anni ce la offre la collaborazione o meno dell’asilo frequentato da nostro figlio.
Purtroppo molti nidi mettono subito in chiaro che non è prevista tale collaborazione. In tal caso le operazioni di spannolinamento saranno limitate al periodo di ferie dei genitori, restringendosi spesso al solo mese di agosto. Può sorgere il timore di non arrivare pronti al fatidico inizio della scuola materna a settembre.
Tranquilli: se anche alla scuola dell’infanzia vi avranno precisato che non verranno tassativamente cambiati i pannolini, state certi che una certa tolleranza con i treenni è da mettere in conto. A scuola, poi, sono organizzate delle routine di pipì comuni che sono normalmente sufficienti a tutti per non farsela scappare in altri momenti.
Certo, probabilmente durante le ferie avrete bisogno di una lavatrice a portata di mano… tenetene conto.
Se invece l’asilo collabora, già da maggio o giugno (a seconda della latitudine) si potrà cominciare l’impresa, garantendosi un’estate più tranquilla.
Perchè non chiedere da subito, al momento dell’iscrizione, all’asilo nido se è prevista questa collaborazione?

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152 thoughts on “Togliere il pannolino: stile classico”

  1. Ho un figlio di 3 anni e gli devo togliere il pannolino di giorno! come posso fare? a volte lo lascio senza pannolino ma se la fa addosso ed è tutto il giorno con il pannolino e glielo trovo sempre inzuppato! come posso fare? glielo devo lasciare su ancora per un po?

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    • Emanuela lo metti mai sul vasino o sul water durante il giorno? Pur avendo il pannolino puoi comunque metterlo sul vasino ad intervalli regolari e vedere se inizia a farla li ogni tanto.

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  2. Francesca, a 13 anni la questione deve diventare di competenza del pediatra, che normalmente invia da un urologo specializzato in problematiche pediatriche. E’ necessario valutare se ci siano problemi funzionali e poi in caso procedere con tecniche o anche farmaci se necessari.
    A questa età non è il caso di sottovalutare il problema che, oltre che fisico, può diventare psicologico in modo rilevante per il ragazzo

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  3. Ciao, io ho un figlio di 13 anni, e non riesco a togliergli il pannolino di notte. tante volte rimane asciutto, ma alcune glielo trovo inzuppato.
    Come faccioo??!! Helpppp!!!

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  4. @emanuela, effettivamente anche a me sembra un po’ la comodità delle maestre, la mia Camilla va al nido da quando ha 6 mesi e sono sempre state le maestre del nido a spronarmi sul fatto di togliere il pannolino già prima di compiere i due anni ho cominciato a fare vari tentativi, adesso non ne ha ancora tre e dorante il giorno va molto bene, anche se la mia Camilla beve molto e fa la pipi molto spesso però all’asilo non è un problema, quando ha bisogno la portano, i primi tempi portavo a casa anche 3/4 cambi tanto che ero molto scoraggiata ma è sempre stata la maestra a sostenermi dicendomi che se le rimettevo il pannolino l’avrei solo confusa maggiormente, adesso vorrei toglierlo la notte ma il mattino il pannolino è ancora troppo pieno e penso sia presto, anche qui la maestra mi continua a spronare cercando di convincermi a svegliarla durante la notte per portarla al bagno, cosa che penso non farò mai… non sono mica matta 🙂 se si sveglia non dorme più o vuole venire nel mio letto, tempo al tempo quando sarà pronta ci proveremo.

    non perdeti d’animo ogni bimbo ha i suoi tempi.

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  5. @emanuela e @serena, temo sia un problema di organizzazione al nido. Sono preoccupate perchè se va al bagno troppe volte “rompe lo schema” delle visite al bagno che hanno previsto per i bambini spannolinati.
    Certo, tornare indietro è proprio spiacevole, ma a Emanuela servirà parecchia determinazione per opporsi ai tentativi delle maestre di farglielo rimettere per (loro) comodità!
    Prova magari a cercare una colazione più solida che sia di suo gradimento e riduci un po’ il mezzo litro mattutino. E poi persevera.

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  6. imperterrida ancora vi scrivo,forse prima o poi mi rispondera’ qualcuno. intanto ho seguito il consiglio di Barbara e pertanto ho portato il mio pargoletto al nido senza pannolino mutandina, anche perche’ in pochi giorni la situazione e’ un po’ migliorata (forse anche perche’ in questo periodo ha meno fame e sete). tant’e’ chequando lo vado a riprendere trovo un solo cambio sporco appena, quindi… questa volta pero’ sono stata richiamata dalle maestre le quali mi hanno chiesto di rimettergli il pannolino perche’ il bimbo ha bisogno troppe volte di andare al bagno a fare pipi tant’e’ che non riescono a gestire la situazione!!! che faccio?

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    • @emanuela ma il problema è che se la fa sotto al nido, o solo che ci va troppo spesso? Io non ritornerei indietro una volta tolto il pannolino. Un’alternativa che io ho adottato quando sono in giro per non rischiare che se la faccia sotto bagnando tutti i vestiti che in inverno a sotto zero non è il massimo, è di mettergli un paio di mutandine con il pannolino sopra. In questo modo lui sente che si bagna però salvi i vestiti. Non so perché le maestre sono così preoccupate di questa cosa.

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  7. Sono emanuela mamma di Flavio intanto buon anno! qui la situazione non cambia e lunedi il mio pargoletto ritornera’ al nido e dovendo mettergli il pannolino mutandina x ridurre un po’ gli incidenti non vi nascondo che sono un po’ preoccupata: dove andranno a finire i sacrifici miei e di mio figlio? tant’e’ che avrei dovuto fargli iniziare il tempo pieno ma sono molto indecisa perche’ credo che il pann. mutandina gli faccia dimenticare tutto. faccio male? sono troppo apprensiva? mamma disperata attende risposta.

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  8. sono ancora io, emanuela mamma di flavio. ho seguito il tuo consiglio ed ho chiesto al pediatra l’analisi delle urine causa che mio figlio fa la pipi ogni mezz’ora, ma le analisi sono a posto non ha nulla. ritengo quindi che causa e’ il fatto che tra le cinque e le 8.30 del mattino beve mezzo litro di latte e lui non ha ancora io controllo totale. sta di fatto che dopo 3 mesi dall’inizio dello spannolinamento spesso se la fa addosso e mentre andava molto meglio x la cacca ora dopo un periodo di stitichezza si fa addosso anche la cacca. che faccio? sono molto scoraggiata anche perche’ al nido le maestre non vogliono collaborare e mi chiedono di mettergli il pannolino mutandina anche se io non sono d’accordo perche’ cosi loro se ne cullerebbero come se fosse un pannolino per non portarlo spesso al bagno.

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  9. Ciao @emanuela
    ti scrivo in frettissima.. hai parlato con la pediatra del fatto che faccia la pipi cosi spesso?? Il mio che fra un mese ha due anni quest’estate ha tolto il pannolino.. tutto andava bene fino a che ha cominciato come il tuo a farsela addossso e a frala troppe volte durante il giorno.. come dici tu anche ogni mezz’otra… ho sottovalutato il problema.. a volte potrebbe essere l’inserimento all’asilo a farlo regredire.. però nel caso del mio bismbo probabilmente erano i “vermetti” npon li abbiamo mai trovato, ma la pediatra mi ha dato cmq la cura tra vedere e non vedewre.. ed ora è tornato tutto alla normalità.. è quelle pipi che sono sempre state 6 o 7 al giorno che per me erano normali sono diminuite e lui è molto piu felice.. perchè cmq mi spiegava che questi vermetti possono creare infiammazioni a tutto l’apparatto.. vedi tu 🙂 ciao e buona fortuna.. p.s. non rimettergli il panno.. se si fa la pipi addosso all’asilo verrà cambbiato e basta.. mettergli il panno secondo me è mandarlo in confusione e togliergli quella fiducia che gli è stata data… baci

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  10. sono la mamma flavio 30 mesi e 2 mesi fa mio figlio mi ha chiesto di togliergli il pannolino dopo che al parco aveva visto un suo compagno di giochi fare la pipi vicino ad un albero. i primi 3 giorni come tutti i bambini se la perdeva ovunque anche la cacca poi e’ andata sempre meglio poi da una ventina di giorni che mio figlio non dice piu’ di volerla fare e se la fa addosso, la mattina poi la deve fare ogni mezz’ora a volte anche intervalli di 15 minuti e questo penso che lo stressi perche’ deve interrompere continuamente il gioco. Da 3 giorni poi ha cominciato l’inserimento al nido dove portano i bambini al bagno un paio di volte soltanto durante la mattinata a parte se lo chiedono espressamente un bambino ed io ho paura che se la fa addossso in un ambiente nuovo crei problemi al suo inserimento. Che faccio torno al pannolino, magari quelli a mutandina?

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  11. aiutatemi sto impazzendo : il mio problema e che mio figlio che ha quasi tre anni ( li fa a novembre) ha ancora il pannolino, ciò provato tutta l’estate e dopo una diareea al parco glie lo rimesso ora ci sto riprovando perchè le tate della materna mi guardano malissimo , ilo problema del bambino e che non trattiene neanche il goccio di pipì per far riempire la vescica e pur tenendolo bagnato a lui non importa un fico, io lo accompagno sul vasino ogni 10 minuti per questo motivo, forse avrà un problema alla vescica ? Grazie

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    • Santina, a 3 anni è prestino per preoccuparsi, ma parlarne con il pediatra non fa mai male. La vescica, soprattutto nei maschi può non essere sviluppata in modo adeguato anche fino a sei/sette anni, ma comunque non è mai troppo presto per togliersi un dubbio

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  12. @Paola ciao.. anche io sono alle prime armi.. ma ho un bimbo più piccolo e ci sto provando da un pò.. ora va bene.. però a volte capita.. quando la sorellina (di sei mesi)piange per esempio o cmq richiede attenzioni che lui si faccia la pipì addosso.. leggevo che lo fanno per marcare il territorio.. infondo siamo mammiferi.. di solito consigliano di non fare spannolinamento il primo periodo di cambiamento… anche perchè a due anni e mezzo la gelosia la sente! Menare no… io di principio sono contro le sculacciate.. ma ogni tanto ho sgridato il mio piccolo.. perchè a volte ho pensato lo facesse per dispetto o secondo me (magari stanca) per farglielo capire meglio.. Ho smesso.. perchè non ho ottenuto nulla..anzi.. secondo me lo stressavo.. da quando ho usato la tecnica “amore tranquillo.. può succedere..” prende tutto con tranquillità.. ed è piu orgoglioso quando fa meglio 🙂 in bocca al lupo.
    @Lorenza.. quando il mio cuccciolo è stato stitico.. gli ho fatto la stessa pappa della sorellina la sera.. brodino 4 cereali e prugna.. gli ha movimentato tutto!!!! E ho evitato di dargli molto pane:-)

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