Tema del mese: il sonno delle famiglie

sonno bambini
Diciamo la verità. Si parla tanto del sonno dei bambini, ma quelli che sono veramente distrutti dal sonno sono i genitori.
Noi non siamo (più) fatti per tirare tardi, anzi tardissimo la sera.
Noi non siamo (più) fatti per svegliarci ripetutamente nel corso della notte.
Noi non siamo (più) fatti per riaddormentarci di sasso quando ci svegliamo.
E se le notti di sonno interrotto dei primissimi mesi continuano per tanti altri mesi o addirittura anni e magari il giorno dopo abbiamo anche un lavoro a cui tornare, su cui concentrarci, con cui fare i conti? Non è mica bello sbadigliare quando il capo sta mostrando l’andamento delle vendite in riunione! No? Affatto. E’ per questo che ogni genitore diventa un po’ equilibrista, un po’ mago, un po’ inventore. Diamo fondo alle nostre risorse in termini di resistenza alle avversità, creatività, capacità organizzative, controllo emotivo.
Si, in tanti non ce la fanno, in tanti prima o poi si rialzano, ma è indubbio che i primi anni da neo-genitore sono anche quelli che mettono più a dura prova le unioni di coppia. Perché quando si è dormito poco, si ha a mala pena la forza di perdonare ai nostri figli, ma l’energia da spendere nella coppia diventa veramente minima, a volte nulla.
Questo mese parleremo di sonno, dei bambini e degli adulti. Parleremo dell’importanza di impostare routine, di organizzarsi, ma anche e soprattutto di volersi bene, e accettare come sempre i nostri errori.
Del sonno dei bambini abbiamo già parlato un mese intero e in molti post, questa volta vogliamo girarci e cercare un altro punto di vista, per parlare del sonno dei genitori e delle famiglie.
Non ci sono ricette per tutti, ognuno trova la sua. Un po’ giusta, un po’ sbagliata, sul filo della sopravvivenza, l’importante è che funzioni.

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La storia e il karma (vita di donna o mamma)

Le notti insonni non si dimenticano

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54 thoughts on “Tema del mese: il sonno delle famiglie”

  1. @Fabiana: hai tutto il mio appoggio, come dicevo se non dormo per un tot di monte ore divento pazza e quindi ti capisco benissimo. Anche noi abbiamo avuto le ns. preoccupazioni e sicuramente ti segnano, il post “La storia e il Karma” la dice tutta… a volte mi ritornano in mente episodi di ospedalizzazione o di sofferenza e mi ritrovo a parlarne in ufficio con le colleghe che mi guardano con occhi gonfi di lacrime….eppure sono convinta un giorno ne rideremo e ricorderemo solo le cose belle e quelle manine paffute e profumate che cingevano il ns collo 😀
    Se fossimo vicine ti direi di venire a bere un caffè da noi…. un bacione e un abbraccio forte

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  2. @Giorgia mi hai commosso…che poi è quello che succede a me e mio marito quando ci prendiamo un pomeriggio per un cinemino o semplicemente mezz’ora per un caffè…non si fa che parlare di loro. Forse saranno i problemi di salute che ha avuto il piccolo a soli 2 mesi e mezzo a rendermi più vulnerabile e stanca…e a farmi mancare ancora di più quelle ore di sonno che ora non ho…Eppure so bene quali sono le cose importanti..le priorità le ho scritte sulla mia pelle quando non sapevo se Filippo ce l’avrebbe fatta oppure no. E ora che il peggio è superato…anche se siamo sempre in all’erta…avrei tanto bisogno di dormire un po’….speriamo di tornare ad essere forte come smepre…perchè ora mi sento solo una mamma stanca….

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  3. @silvia grazie. voi siete la mia ancora di salvezza, so che mi capite e soprattutto con la lettura di Raising your spirited child ho capito che i vostri bambini sono simili alla mia. e quando ti ho sentito a mamme in radio dire: “il mio ottenne non è un bravo dormiente, non dormire per tanti anni è un esperienza che ti segna” mi sarei voluta materializzare lì per abbracciarvi. grazie perchè con i vostri consigli ho compreso molte cose e soprattutto leggendo il libro ho capito che tutto ciò che ho fatto in questi 3 anni per semplice istinto materno (e anche alla sopravvivenza) era quello che avrei dovuto fare. un abbraccio.
    p.s. ma perchè non facciamo una traduzione di quel libro in italiano? sarebbe meraviglioso e utile per tantissima mamme.

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  4. e scusate capisco tutte voi e anche chi non dorme perchè sono una dormigliona e quando mi mancano un tot di “monte ore” impazzisco e sclero!!! Ma non ho soluzioni ne’ consigli…. eppura le uniche due volte che i bimbi hanno dormito dai nonni noi non riuscivamo a prendere sonno 😀 e la mattina erano il ns. primo pensiero e sia io che il marito continuavamo a raccontarci aneddoti del risvelgio…. forse siamo noi 2 i pazzi furiosi 😀 o forse è la mancanza di sonno?!?!?!

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  5. Cosa dire…. con tre gemelli mi sentivo super fortunata: fino a 3 mesi sveglia ogni 3 ore puntuali, poi 8 ore di fila da soli senza nessun metodo (che il primo giorno io e il marito ci siamo pure spaventati!) nel loro lettino ovviamente. Poi all’età di 2 anni e mezzo è cominciato il viavai lettino-lettone così è da ben 6 mesi che dormiamo in 5!!! Non ci crederete ma dormono nella posizione nella quale erano nella mia pancia. Noi siamo un pochino stanchi perchè, seppure a me piaccia coccolare e farmi coccolare con le manine foffolose e profumate, non riposiamo nel modo giusto e la mattina quando suona la sveglia è dura alzarsi.
    C’è però da dire che come arrivano nel lettone, soprattutto il maschietto, si addormentano ancora in fase di caduta 😀
    E cmq da quando siamo nella casa nuova, si addormentano nel loro lettino felici e contenti, chi da solo, chi con la manina o la compagnia di mamma o papà. E non è questione di freddo o caldo perchè nell’altra casa si moriva di caldo e non usavo mai le copertine, qui la temeratura è perfetta. Ma all’una si iniziano i traslochi.
    anche noi abbiamo dormito in un letot a tre piazze ed è stato bellissimo! e riposante perchè c’era spazio per tutti.
    Chissà se finirà, chissà se resisteremo, chissà se compreremo un letto a tre piazze….chissà…. intanto ho sonno 😀 ma sono cmq felice

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  6. Qua si sfonda una porta aperta col tema del mese.

    Con il primo, abbiamo provato diversi metodi (estivill escluso) e seguito un sacco di consigli (luce soffusa, create rituali, eccetera eccetera). Non ha funzionato niente: sveglia almeno 2-3 volte per notte per tre anni. Io esaustissima, con un lavoro di tipo intellettuale di giorno col quale non sono proprio riuscita a dare il massimo, se devo essere onesta.
    Finché, da un giorno all’altro, durante una vacanza ad Orbetello, il fanciullo ha cominciato a dormire improvvisamente tutta la notte.

    Adesso col secondo stiamo affrontando il problema colichette, vediamo se le soluzioni biochimiche funzioneranno.
    Se dovesse rivelarsi che anche questo bimbo ama svegliarsi la notte, vorrá dire che torneremo in pellegrinaggio ad Orbetello 🙂

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  7. Eccoci!!….Con la mia prima bimba non abbiamo avuto problemi di sonno. Giorgia dal secondo mese di vita ha dormito sempre almeno 7 ore di filato a notte…e nel suo lettino. A 12 mesi abbiamo non volutamente iniziato il cosleeping. Non volutamente perchè l’abbiamo accolta nel nostro letto a causa dei dolori che due dentoni le procuravano..e con noi è rimasta fino ai 3 anni e mezzo. All’inizio è stato difficile si muoveva tantissimo. Ma poi si è placata..e stavamo comodi comodi…con noi il fine settimana dormiva anche 12 ore…una bellezza!! A 3 anni e mezzo poco prima dell’arrivo del fratellino ha cominciato a dormire nella sua stanza nel suo lettino nuovo! Dormiva benissimo…tranne la prima settimana che ci chiamava spesso è andato tutto liscio. Ma come è nato il fratello le incursioni nel letto sono state frequenti..fino ad essere continue. E passiamo al nuovo venuto (che ora ha 8 mesi). La notte lo allatto e lo rimetto nel suo lettino. Speravo smettesse di mangiare di notte con le pappe ma niente. Credo che oltre ad un po’ di fame ci sia che il seno è diventato il suo ciuccio…così se sta nel letto dorme e ogni tanto si riattacca al seno che rimane scoperto…e se lo rimetto al posto suo dopo un paio d’ore si lagna finchè non lo riattacco e dorme!! Insomma…la sera tutti a letto!! a destra ho Filippo con il seno in bocca…e a sinistra Giorgia che mi mette la sua bella manina in faccia….e papà???…papà è stato cacciato dalla figliola (di lui palesemente innamorata), nel lettino di Ikea. Ci ripetiamo che passerà!! Ma comincio ad essere un po’ nervosa. I ripetuti risvegli per Filippo a volte mi rendono intrattabile con Giorgia (che capricciosa lo è in questo periodo e molto), e un po’ mi dispiace. So che è la mancanza di un sonno minimamente continuativo a rendermi irritabile….e quello che mi preoccupa è che tra un mese e mezzo dovrò tornare a lavorare ed essere più che sveglia! povera me!!…potrei capitolare e arrendermi a quello che succede…Ma la realtà è che se allatto Filippo verso la sorella poi non posso dormire perchè rischia di schiacciarlo brutalmente…se lo allatto dall’altra parte non dormo perchè ho paura che cada dal letto…non c’è salvezza!!…scusate lo sfogo!!

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  8. Comunque, premesso che io sono una fortunata e che in genere TopaGigia si fa tutta la notte di fila o al massimo un paio di risvegli, non so voi ma a me pesa abbastanza il fatto di non potermi svegliare alla MIA ora, ma di essere sempre svegliata. Sono quasi tre anni che non mi sveglio più in modo naturale, e anche se prima avevo comunque la sveglia (a periodi anche in orari assurdi, tipo le 5.45), ora non ci sono più nemmeno i giorni di vacanza…
    Ripeto, lo so che sono fortunata, quello che volevo dire è che anche in condizioni quasi ottimali il sonno dei genitori decisamente risente del nuovo arrivato.

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  9. Tutto quello che ha scritto simplymamma potrei averlo scritto io… Nei prossimi giorni cercherò di raccontarvi come mai genitoricrescono è per metà figlio delle tante ore passate senza dormire.

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  10. Neanch’io sono d’accordo con Alice.

    Io di figlie ne ho tre e i bambini non sono scatole vuote da riempire come ti pare, e non è matematico che se tu sei bravo va tutto bene e viceversa.
    Le mie si svegliavano a turni fino ai tre anni: non che avessero disturbi del sonno, ma quando si svegliava una si svegliavano tutte, e dormivamo nel lettone in 5, e ti assicuro che non c’è nulla di naturale nel dormire male ogni santa notte per tre anni e doversi svegliare alle 7 ogni mattina.
    Adesso, normalmente si sveglia solo una (dopo 6 anni!), viene nel letto con me verso le 5 e si riaddormenta. Il padre è salpato verso altri lidi, e a me non da nessun fastidio solo una bimba nel lettone. Solo la gatta è scocciata dalla situazione. Ma non me la sento di dire che ora sono brava a mettere i paletti mentre prima sbagliavo tutto: facevo le stesse identiche cose.

    (Non sono offesa, si fa per confrontarsi :D)

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  11. @deborah sono anni che predico in giro a tutti i miei amici/parenti in attesa che l’unico investimento veramente sensato quando arriva un bambino è un lettone almeno da 1,80m. Che piaccia o non piaccia, prima o poi capita che spunti un visitor tra mamma e papà. Secondo te quanti mi hanno ascoltato?? ZEEEEROOOOO 😀

    Comunque è vero, moltissimo dipende dal carattere del bambino (e dei genitori… ché da qualcuno avrà preso il bambino ipersensibile che dorme solo nel silenzio più assoluto e nel buio pesto, no?)

    Noi siamo viziati, nostra figlia è portatrice di gene dormiglione (figlia di cotanta madre, del resto 😉 ). Le uniche notti insonni le ho fatte quand’è nata, in ospedale, perché la mia compagna di stanza russava da morire.

    Tra qualche mese però arriva il fratellino, e un po’ di paura ce l’ho – paura che il gene non l’abbia ereditato!

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  12. Ideona! Sono stata lo scorso Natale in un albergo che aveva un superletto matrimoniale a tre piazze. Complice anche il fatto che la bambina (anni 6) è stata poco bene, abbiamo sperimentato uno dei cosleeping più comodi che una famiglia possa provare. E’ stata anche una piacevole parentesi dormire con mia figlia nel lettone. Ormai è cresciuta ed era davvero tanto che non lo facevo più. Infatti, non tanto di notte quanto nel pomeriggio mi faceevo delle signore ronfate, vicino a lei, approffitavo della felicità che mi dava sentire il suo tepore e i suo respiro per rilassarmi, finalmente. Il sonno veniva di conseguenza. Quando, dopo i tre anni circa, ha smesso il pisolino pomeridiano, neppure io sono più riuscita a dormire il pomeriggio. Chiamatela, se volete…simbiooosii 😉

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  13. e non è vero che ci si abitua a tutto io col sonno sensibile che mi ritrovo non dormirei mai col chiasso, nè tanto meno con qualcuno che mi disturba continuamente. che vuoi che ti dica sono nata programmata così e se mi svegliano ci metto 1 ora per riaddormentarmi e non credo che mia madre mi abbia abituato così. è davvero una questione delicata che comprende mille e mille sfaccettature che non si può semplificare su semplici abitudini.

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  14. e infatti, e credimi non voglio polemizzare, mi sembra che tra le tue righe continui ad esserci il fatto che abbiamo messo dei paletti sbagliati. probabilmente li avrà messi anche mia nonna che mi ha sempre detto che tutte e tre i figli non le hanno fatto chiudere occhi per anni. io l’ ho fatto con mia madre e sto pagando il conto. pensi davvero che tutte e tre le generazioni di mamme siano state incapaci di fare le cose giuste per il proprio figlio. no guarda per tutto ciò che ho passato col sonno della mia bambina per tutto quello che ho fatto, ho la coscienza a posto. so che ho fatto il meglio che ogni mamma può fare con suo figlio. so che ho protetto il suo sonno prima del mio, so che significa non dormire, aiutarla a capirlo, aiutarla a viverlo serenamente. le abitudini si riescono ad istaurare se giù di base c’è un bambino che avvetta il sonno o addirittura dormiglione. in quel caso puoi fare tutto ciò che vuoi e magari anche errori non lo metto in dubbio. ma se l’indole è quella di non accettare il sonno, perchè sensibilissima (e mia figlia dorme solo col buio e col silenzio e non perchè l’ho scelto io perchè è ipersensibile e di certo non la facevo impazzire di pianti imponendole un aspirapolvere nelle orecchie e la luca accesa). mi dispiace controbattere ma ripeto certe situazioni bisogna viverle e io sono sicura che se dovessi avere un altro figlio che avrà certamente un’altra personalità non sarò io la mamma diversa che sarà brava a farlo dormire, sarà semplicemente lui un bambino diverso. e ripeto provare per credere.

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