Immagina di camminare su una spiaggia, visualizza il sole, la luce sul mare, l’acqua che ti sfiora i piedi, il calore sulla pelle… Vedi in lontananza una barca sulla riva, ti avvicini e inizi a caricarla di tutte le cose materiali e, soprattutto, immateriali di cui vuoi liberarti: pensieri, preoccupazioni, persone, oggetti, situazioni, punti di vista, modi di pensare, tutto quello che vorresti veder sparire dalla tua vita. Quando la barca è stracarica, la spingi con vigore in acqua e la guardi mentre si allontana sull’abbrivio della spinta che le hai dato. Tutto questo lo crei nella tua mente mentre sei sdraiato, a occhi chiusi, concentrano sul tuo respiro.
Ecco, questo è un po’ quello che vogliamo fare questo mese, come in un esercizio di meditazione e ipnoterapia, vogliamo liberarci delle zavorre, dei pensieri molesti e pressanti, dei luoghi chiusi, fisici e mentali, che ci ingabbiano.
Li abbiamo identificati nei luoghi comuni: quei pensieri condizionati e condizionanti che ci limitano, ci impediscono di andare oltre, di considerare punti di vista nuovi, di rinnovarci e di liberarci di sovrastrutture che ci disturbano.
Un percorso che immaginiamo destinato a farci arrivare al nuovo anno – anche questo un momento simbolico – più leggeri. Magari poi prendiamo l’abitudine di caricare quella barca, ogni tanto, con i fardelli accumulati.
Vi proporremo una piccola collezione di luoghi comuni che sentiamo limitanti e vi proponiamo di ragionarci insieme per liberarcene, confutarli, rivoltarli, o magari anche abbracciarli, se troviamo una loro rinnovata validità. Ovviamente saranno quelli che noi avvertiamo come luoghi comuni: voi ci direte se, invece, sentite che sono solide realtà o inconfutabili verità, o se ne avete altri che vi preme di più scalfire.