Ci sono diversi studi che mostrano che i bambini, di qualsiasi genere e tipo ed età, traggono giovamento dal seguire una routine organizzata durante la giornata. E infatti persino negli asili e nei nidi, si sta molto attenti a seguire delle routine precise.
Tracy Hogg basa tutto il suo metodo su una routine di eventi da ripetersi sempre nello stesso ordine durante la giornata. Non è certo l’unica a proporre di seguire una routine regolare, persino il terrore di tutti i bimbi, il “terribile” Estivill sostiene che ai bambini piace sapere cosa aspettarsi, e consiglia di ripetere sempre la stessa procedura prima della nanna.
Certamente ci sono quei bambini che vi si adattano più facilmente e quelli che sembrano fare di tutto per andare al loro ritmo, e a volte risulta difficile trovare una routine che vada bene per tutti. E questo è forse il vantaggio del metodo di Tracy Hogg, la sua flessibilità e possibilità di adattamento al temperamento del bambino, e nel limite del possibile alle esigenze della famiglia.
La routine proposta da Tracy Hogg infatti, non è una tabella di marcia con orari precisi da rispettare, ma una ripetizione di eventi in un ordine prestabilito, che permette a bambino e mamma di sapere con esattezza quale è il prossimo passo (parlo di mamma, e non di papà, perché sto assumendo che i primi mesi ci sia il papà con il bimbo, ma in realtà è una assunzione totalmente scorretta e se dovesse passare di qui qualche papà, chiedo venia per questa generalizzazione).
Per aiutare i genitori a ricordarsi come procedere, Tracy Hogg ha introdotto l’acronimo E.A.S.Y. (ossia facile in inglese)
E. come EAT, ossia mangiare, è il punto di partenza. Come dire che con la pancia piena si ragiona meglio. Prima cosa che si fa appena svegli è quindi quella di allattare il piccolo.
A. come ACTIVITY, ossia attività. Una volta riempita la pancia, abbiamo bisogno di un po’ di movimento per aiutare la digestione prima di poter tornare nel bel mondo dei sogni. Il tipo di attività (e la durata) dovrà naturalmente essere commisurata all’età del bambino.
S. come SLEEP, ossia dormire. Un sano sonno ristoratore prima di ricominciare tutto da capo.
Y. come YOU, ossia tu, mamma, che ti dedichi interamente al tuo piccolo, ma che hai bisogno di prenderti cura anche di te stessa. E infatti mi viene da chiederti: ma ti sei pettinata stamattina???
Ovviamente la domanda nasce spontanea: si, ma quanto dura ogni parte? Se siete tipe come me, in cerca di certezze nella vita, allora la risposta non vi piacerà, perché è una di quelle che lascia troppe zone grigie. Infatti la risposta è: quanto basta. Perché in realtà la verità è che ogni bambino è diverso e ci sono quelli con un orologio biologico dentro di quelli che non si scardinano neanche con le bombe. Il trucco infatti non è quello di imporre un ritmo al bambino, quanto quello di trovare un ritmo insieme al bambino, prendendo in considerazione prima di tutto i suoi bisogni, e usare l’eventuale margine per tenere conto anche dei propri bisogni di adulti.
Partiamo quindi dai suoi bisogni.
Mediamente i bambini al di sotto dei 3 mesi hanno bisogno di essere allattati ogni 3 ore circa, mentre i bambini al di sopra dei 3 mesi possono essere allattati ogni 4 ore circa. Il tempo tra l’inizio di una poppata e l’inizio della successiva è quello che segna la durata di un ciclo EASY.
Attenzione, avete notato che ho usato le parole: circa e mediamente? Potrei aggiungere più o meno a proposito del passaggio da 3 a 4 ore, perché non è certo una cosa che uno cambia da un giorno all’altro, ma un processo che avviene più o meno spontaneamente intorno ai 3 mesi, circa.
Ma insomma come funziona questa routine EASY?
Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che Luigino (7 settimane) si sveglia alle 7 del mattino, e venga allattato. Diciamo che la poppata dura ad esempio 30-45 minuti (a proposito, lo allattate da entrambi i lati o da una parte sola? Leggete qui: Ecco perché allatto da un lato solo). Poi si tira su e gli si fa fare il ruttino. Si fanno un po’ di coccole e poi ci si organizza per il cambio del pannolino. Nel momento topico lui vi annaffia con la sua pipì santa. Voi iniziate con i vostri sproloqui preferiti, tamponate la pipì alla meno peggio, gli mettete un nuovo pannolino, lo cambiate interamente, mentre gli cantate una canzoncina. Attaccate la giostrina, e intanto vi cambiate voi (se siete fortunate). A quel punto guardate l’ora e vi accorgete che siete arrivati alle 8.30 circa. Non era esattamente quello che avevate pensato quando avete letto la A di Activity, vero? A questo punto dovete fare attenzione ai segnali che vi lancia vostro figlio (leggete il post sul sonno secondo Tracy Hogg). Appena inizia a sbadigliare, è il momento di togliere tutto e portarlo nella sua stanza. Abbassate le luci, tenetelo in braccio e cantate la ninna nanna. Poi gli date un po’ pacche sulla schiena pat pat e sh sh sh lo mettete a dormire. Il tempo di addormentamento in media dura almeno 20 minuti. Sempre in media, perché ci sono bimbi che si addormentano in 10 minuti e quelli che hanno bisogno di 45 minuti. Rimanete li con lui finchè non è andato nel mondo dei sogni.
A questo punto se tutto va bene dormirà per 45 minuti circa. Questo significa che avete 45 minuti di tempo per voi (si, sto parlando di Y come You!) Ho detto se tutto va bene. Ma in questo post facciamo questa ipotesi, dai (altrimenti andatevi a leggere: Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno).
Quando si sveglierà saranno circa le 10, e quindi è arrivato il momento di iniziare un nuovo ciclo EASY.
La routine di un neonato da 0 a 3 mesi circa sarà quindi, più o meno, approssimativamente, forse, simile a questa:
7:00 Sveglia e poppata
7:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
8:40 inizio addormentamento
9:00 lui dorme e te ti riposi
10:00 Sveglia e poppata
10:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
11:40 inizio addormentamento
12:00 lui dorme e te ti riposi
13:00 Sveglia e poppata
13:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
14:40 inizio addormentamento
15:00 lui dorme e te ti riposi
16:00 Sveglia e poppata
16:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
17:40 inizio addormentamento
18:00 lui dorme e te ti riposi
19:00 Sveglia e poppata
19:45 attività (bagnetto serale?)
20:00 nanna per la notte
22:00 poppata in semiveglia
Durante la notte il neonato deve essere allattato nel sonno (sempre ogni 3 ore circa), o comunque al minimo di interazione possibile. Se dovete cambiargli il pannolino fatelo tenendo la luce bassa, al semi buio, e cercate di non fargli fare nessun genere di attività. Non cantate ninna nanna, non accendente musichette, non fate nulla che possa svegliarlo interamente. Se il neonato di poche settimane non si sveglia da solo per mangiare, bisogna svegliarlo al massimo dopo 4 ore, per evitare che si indebolisca troppo. Questo èvero soprattutto nelle prime settimane, prima che l’allattamento riesca ad ingranare per bene. Può succedere che alcuni bambini sono troppo deboli per svegliarsi da soli, e meno mangiano più diventano deboli. E poi a voi vi vengono le paranoie sul vostro latte che invece non c‘entra proprio nulla. Quindi svegliatelo per mangiare!
Questa raccomandazione vale anche di giorno. La flessibilità del metodo di Tracy Hogg permette di anticipare una poppata di mezzora se si sveglia un po’ prima e non si riesce a farlo riaddormentare, oppure ritardarla se dorme un po’ più a lungo. Il passaggio da una fase alla successiva è infatti dettato in qualche modo dai segnali che lancia il bambino che sono ben diversi in caso di fame, sonno o dolori.
Che succede intorno ai 3-4 mesi? Succede che il bambino è più grande, riesce a mettersi più latte nello stomaco in meno tempo, e inoltre non ha più bisogno di mangiare troppo di frequente, e riesce a rimanere sveglio un po’ più a lungo. Come conseguenza la routine EASY si modifica leggermente su cicli di 4 ore circa.
La routine di un neonato da 3 a 6 mesi circa sarà quindi, più o meno, approssimativamente, forse, simile a questa:
7.00 poppata
7.30 attività
8.30 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
11.00 poppata
11.30 attività
13.00 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
15.00 poppata
15.30 attività
17.00 sonnellino solo se mostra di avere sonno mezzora/45 minuti circa
19.00 poppata
20.00 a letto per la notte
21.00 poppata ravvicinata in semiveglia
23.00 altra poppata ravvicinata in semiveglia
La routine EASY può essere applicata fin dai primi giorni di vita del bimbo, se la montata lattea ha funzionato bene. Altrimenti lasciate stare EASY e attaccate il piccolo al seno più possibile finché non arriva la montata. A quel punto entrate a regime con EASY.
Tanto lo so che adesso state li con l’orologio in mano a controllare i vostri orari. Allora vi rimetto qui un po’ di parole chiave: circa, mediamente, più o meno, approssimativamente, ad occhio e croce, o come diciamo a Roma: famo a capisse.
L’ultima cosa che sento di dovervi dire: la routine verrà stravolta più o meno sempre, ma anche qui dipende dai bambini:
– ogni volta che si ammala
– ogni volta che mette i denti
– ogni volta che viaggiate
– ogni volta che avete una visita
– ogni volta che uscite a cena
– ogni volta che ha un salto di crescita (leggete sui salti di crescita)
Però se il bambino è abituato a seguire la routine EASY sarà facilissimo ritornare a regime una volta passato il fattore di disturbo.
Tutto chiaro?
Fino a prova contraria questo è un topic in cui si parla del metodo Hogg, quindi, ai fini di una discussione esauriente, dovrebbero essere accettati sia pareri positivi che negativi. Ditemi se non è così che levo le tende.
<> …
… purché sia il ritmo adatto a QUEL bambino.
Io vedo quotidianamente imposizioni di routine non in ascolto del bambino ma perchè “si fa così”.
@daniela.. boh ti dirò… se ne sentono osi tante di congestioni dopo il pasto anche in doccia con l’acqua calda… ognuno sa del suo stomaco.. io cmq non mi fiderei!!!!
@Giulia, non dovrebbe esserepericoloso lo so.. però… non si sa mai.. anche la pediatra mi dice che è meglio farlo prima.. poi boh!
Forse on è chiaro il metodo Tracy Hogg, perchè qui veraente usciamo fuori tema e si capisce perchè poi molte mamme entrino i confusione.
Dare u ritmo ai bambini significa RISPETTARLI e far si che si possano verificare e quindi e quindi rispondere prontamente ai bisogni dei bambini! Per me non è rispetto alora se vogliamo attaccarlo e dire queste cose.. lasciare tutto come va e far piangere un banbino senza sapere il perchè e fare mille tentativi fino a quando il bambino non si tranquillizza per esasperazione!! Punti di vista diversi, ma qui si parla del metodo della Hogg che è una soluzione.. se poi tu dici che non funziona è perchè visto che non ci credi non puoi averlo attuato come di dovere!!
E’ pericoloso il bagno in acqua fredda e tipo nuotata. La vasca da bagno non fa male! Con la piccola il bagno dopo il pasto era d’obbligo, mangiava da sola,c on le mani, e alla minima cosa se le passava sui capelli. Non vi dico il risultato… Quindi prima ancora di metterla in terra la infilavo nel lavandino (che comodità quando ci stava) con acqua calda e la lasciavamo giocare finché non diventava fredda!
@Asia: che io sappia è l’acqua fredda ad essere pericolosa dopo un pasto, soprattutto se tu sei accaldato (tipo d’estate in spiaggia). Un bagnetto in un brodo di acqua non è pericoloso.
Cara Valentina, credo che ciò che ti sta insegnando tuo figlio è che i bambini non si possono inquadrare in rigide routine. I bambini cambiano, crescono, mutano i bisogni in base a tanti fattori diversi. Una routine di massima può anche andare bene (tutti noi siamo abitudinari, chi più chi meno) ma la regola principale dev’essere quella di verificare i bisogni del bambino. Hai fatto bene a lasciarlo dormire perchè aveva bisogno di dormire. Non avere paura di ascoltare il tuo bimbo, è l’unico che può comunicarti se stai facendo bene, non di certo un libro. E ricorda che i bambini cambiano in continuazione, noi genitori dobbiamo solo essere pronti a seguirli in questi cambiamenti. E a volte questi ritmi strani durano solo qualche giorno, poi tutto rientra nella normalità. Io penserei a correggere in qualche modo il tiro solo quando la situazione diventa difficile in modo permanente.
@valentina.. ma solo io ho paura di fare il bagnetto dopo il pasto?? Io rispetto ancora le tre ore dopo che mangio prima di fare il bagn al mare!! Io ti consiglierei di fare il contrario… un bel bagnetto rilassante fatto di chiacchere e coccole.. tipo questo è il piedino etc etc… poi un po di crema.. che prima le farai sentire vicino al viso e poi le metterai con un lieve massaggio in tutto il corpo e poi la pappa!!! Relax e poi nanna. Hai ma provato… ti dico.. è una cosa luga limportante è essere sempre costanti e bob cambiare tu.. lei puo cambiare tu no.. si adeguerà poi lei al tuo ritmo.
@Elisa.. non mi sto difendendo.. è che mi pare di avere letto da qualche parte ce tu sei contro a questo metodo, mentre io sono favorevolissima perchè mi ci trovo benissimo e ti assicuro che sopratutto grazie molto all’aiuto d mio marito non è affatto una fatica per me avere due piccoli anzi ti dirò ne farei subito un altro… è solo la questione economica che mi blocca. Certo che poi ognuno è libero di pensare quello che vuole.. ma effettivamente questo blog riguarda tracy hogge i suo metodo.. e ripeto se una mamma non è veramente convita che ciò funzioni.. sentirsi dire da parte tua che devono fare in altro modo beh certo che è un po fuori tema..!!
Io sono una persona schematica di natura.. a volte anche troppo!Ma questo ha portato alla ia famiglia a vivere serenamente.. Io stamattina ho dato da mangiare ai miei pupetti li ho caricati in macchina e siamo usciti, ora siamo rientrati è l’ora della nanna e sono li nella loro culletta che ronfano.. anzi il maschiett mi a chiesto di andare a nanna ed è li che gioca nella sua culletta con u giocino paracolpi perchè questo lo rilassa..i adesso pulisco e poi pranzetto e dopo un po di giuco di nuovo sonnellino.. si esce e poi dalle sette in poi partono bagnetti cena.. relax e nanna!! Questa è la nostra vita, la nostra routine.Ed è rigida.. se il mio bambino grande ti faccio un esempio non dorme i tutto il giorno.. la sera diveta nervosissimo ed ha anche difficolta ad addormenrsi.. quindi questo ritmo serve affnche regni l’armonia nella nostra casa.. ed è cosi che riesco ad andare incontro alle sue esigenze.. se cosi non facessi non avrei mai capito..e sarei stata una di quelle mamma che dice ” mio figlio è monelo non dorme piange sempre e non dorme”.. mi capisci?
Ciao Asia lo allatto a seno.
Ieri poi caso completo. Cercando di fare come suggerisce la Hogg l’ho messo a letto per la notte alle 20 dopo che aveva mangiato alle 18 e fatto il bagnetto alle 19, sperando che si svegliasse da solo alle 22, ma niente, caduto in un sonno profondo (fino ad adesso era impossibile addormentarlo prima delle 23), alle 23 cerco di prenderlo dal lettino gli metto il seno in bocca ma nessun segno, alle 24 uguale. Decido allora di lasciarlo fare e vedere quando si sveglia. Mi chiama alle 2 per mangiare e poi alle 5, e poi alle 8. Quando penso di capirci qualcosa non ci capisco piu’ niente. Cantavo vittoria dopo che da 2 giorni si faceva 23-6 dormendo filato e adesso? La sua notte comincia alle 20 e finisce alle 2 a.m?!!! In ogni caso era stanco alle 20 quindi non potevo tenerlo sveglio anche se avessi voluto.
@Valentina ha solo 2 mesi e mezzo! Se salta una poppata una notte, c’è poco da cantare vittoria 😉
Prova a tenere un diario con tutti gli orari della nanna e della pappa per un paio di giorni, magari ti aiuta a capirci qualcosa di più. Per l’addormentamento serale, io continuerei a metterlo a letto alle 20 però devi perseverare per qualche giorno.
In effetti se una sera di punto in bianco lo metti a dormire 4 ore prima del solito non puoi aspettarti che si faccia improvvisamente 10 ore di sonno tirato! Ma te se vai a dormire 4 ore prima del solito, mica ti svegli sempre alle 7 del mattino, no? Lo spostamento di orario ha bisogno di qualche giorno per sistemarsi, persino per noi adulti. Un po’ di pazienza, e vedrai che si aggiusterà.
Cara Asia,
ma io ho scritto mai che i tuoi bambini hanno carenza di abbracci e di amore? Non li ho mai visti, non ti conosco. Perché ti difendi?
Nelle discussioni qui, quando si crea questa sorta di contrapposizione tra “stili” materni, io sento l’irrigidirsi di chi non la pensa come me e mi dispiace. Se polemizzo e a volte mi infervoro, lo faccio perché sento di dover difendere quello che ho nel tempo capito dei bambini (appunto ne ho uno di 4 e mezzo e uno di 1 e mezzo, e tanto ho imparato da mamme che ne avevano di più grandi dei miei e sono loro grata), non quello che ho fatto io. Se ha funzionato, ha funzionato perché era pensato in risposta ai bisogni dei miei bambini e non perché sia giusto sempre in assoluto (a parte certe cose che sono buone sempre e sarebbe meglio che ci fossero e, se non ci sono, van compensate con del’altro: ogni limitazione possibile alla separazione alla nascita, allattamento al seno, contatto con la mamma… tutte cose studiate e verificate scientificamente, mica lo dico io).
Io non voglio giudicarti, vorrei solo per te, come lo vorrei per tutte le mamme, che il tuo rapporto coi tuoi figli fosse il più soddisfacente, rispettoso e felice possibile. E mi piacerebbe anche discutere punto su punto quello che mi racconti di voi. Però sono troppe volte stata ripresa per essere qui fuori tema e per aver invaso impropriamente questo spazio comune. Mi fermo. Ti mando un abbraccio (come capisco la fatica di due così piccoli e così vicini, io ho benedetto di avere 3 anni di differenza tra i miei!) e tanti bacini per i tuoi cuccioli. Ciao,
Elisa
@mammadisperata io conosco i miei ritmi e so che i miei fanno 4 poppate al giorno. Ma non sono pediatra e tutto dipende dalla crescita se va bene puoi anche decidere di levarle l’ultima poppata credo.Magari cosi mangia piu volentieri. I sonnellini durante il giorno secondo me possono anche andare .. l la notte lo metterei a nanna prima.. ma tu che hai letto il metodo della Hoggc ome lo definiresti il base al test? Sensibile, scontroso??
@valentina il fatto che si svegli non significa che debba per forza mangiare.Ma lo allatti al seno o biberon?
@Elisa poi tu parli di dopo i due anni.. io ancora non ci sono arrivata.. :-)io parlo di entro i 18 mesi!
@Elisa, ti vorrei far conoscere i miei figli.. ti assicuro che non hanno sicuramente carenza di abbracci e amore! L’amore al bambino non glielo dai cullandolo per farlo addormentare, ma cullandolo mentre è sveglio per giocare con lui!!Il fatto di dare un ritmo ai propri figli è solo un modo per aiutarli a farsi capire meglio e anche per aiutare noi a comprenderli per poter soddisfare le loro esigente evitando pianti inutili.. Allora ti dico.. ho un figlio di 15 mesi e una figlia che l’altro giorno ha compiuto due mesi.E’ nella mia indole comportarm cosi come propone la Hogg.. il suo libro l’ho letto qualche mese fa prima che nascesse la mia seconda pupa. Ho solo perfezionato il metodo sucessivamente.. ma tutte le altre cose già le avevo fatte dal primo giorno che ho portato il bimbo a casa… rispetto innanzitutto per il nuovo arrivato e tanta tanta voglia di ascoltarlo.. perchè se tu un giorno dovessi invitare un estraneo a casa tua che non parla la tua lingua e con cui devi conviverci per un po cosa faresti?? Cercheresti di capire di cosa ha bisogno….Mangiare e dormire sono delle cose naturali e fisiologiche no gli fai un danno se gli stabilisci dei ritmi ma anzi.. eviti di stressarlo.. perchè nella maggior parte dei casi questo accade.. La mia seconda bimba è stat seguite nello stesso modo e lei ha i suoi ritmi, mangia gioca domrme..aspetta l’ora del bagnetto e del massaggino, come le do il sanivit (sempre prima del bagnetto) comincia a scalciare e sorridere dalla felicità) c’è volut piu tempo.. perchè come la definisce il lbro è una bambina di tipo sensibile.. ohni rumore la turba..il cambio latte o biberon le hanno provocato delle coliche tremende.. cose che non mi sono mai capitate con l’altro.. caratteri completamnti diversi..metodi per temporeggiare tra un pasto e l’altro diversi (con lei funzionava il phon per farla rilassare e l’ho usato per farla passare da un ora a due a tre di pausa da una poppata all’altra perchè iniziamente voleva stare attaccata al seno ogni secondo, oppoure appena potevo caricavo i miei amori in macchina giravo sino a quando non arrivava l’ora giusta e cosi il suo stomachino si è abituato senza grandi pianti)eppure stessi ritmi.. Allora ti dico..non credo che chi non riesca a seguire questo metodo sia un fallito.. ma credo che il modo in cui venga messo in pratica sia condizionato da diversi fattori.. Prima di tutto in quanto credi a quello che fai.. se non sei convinta e riulti titubante perchè peer te è solo una prova è normale che non riuscirai a dare tutta te stessa.. se hai diverse persone che ti parlano e ti assillano e ti fanno mille paranoie anche quello ti condiziona..perchè quando io racconto alle altre mamme m sopratutto alle nonne che metto nela culla i miei bambini senza cullarli alle otto e si risvegliano il giorno dopo mi , guardano come se fossi pazza,se lavori e sei stanca o stressata e non
riesci ad avere la pazienza per farlo è comprensibile.. allora il discorso è questo.. prima o poi i bambini si regolarizzano da soli..perchè cmq la loro è un esigenza fisica.. se riusciamo ad aiutarli prima è un bene per loro prima di tutto e per noi.. senò aspettiamo!!!! Tutto qui!! Poi ti dirò, condizionano secondo me il rapporto col bimbo tante altre cose come:
Il raporto con il partner
La gravidanza,
il parto
l’aiuto che si ha in casa (un partner presente, o una mamma che ti insegna le vecchie tradizioni, un partner che non cambia nemmeno un pannolin…)
..faccio un esempio..una ragazza mi disse.. ” io non volevo mio figlio poi quando è nato mi sono innamorata di lui e mi sono sentita cos in colpa che gli ho dato tutta me stessa..” ora il bimbo ha un anno e mi dice ” basta non ne posso piu vuole stare sempre attaccato a me dorme solo nel letto con me non ho piu spazi.. ma io gli ho dato tutta me stessa cosa posso fare di piu???” secondo te?? Forse doveva fare qulacosa in meno..!
Sapete, io credo che fili tutto liscio come dice Asia se ci si imbatte nel bambino che comunque è portato per i ritmi che gli si propongono. Altrimenti o si accetta di far piangere (che non mi sembra l’atteggiamento condiviso qui), oppure anche la santa pazienza da sola non basta e una qualche forma di coercizione soft che prenda il pupo per sfinimento è necessaria. E magari con alcuni, più ostinati di altri, non funzionerebbe lo stesso.
Dico questo da mamma, perché penso al mio primo, col quale il metodo Hogg poteva pure essere praticabile (il secondo farebbe fuori il libro a morsi e poi ci si farebbe una bella risata!). Lui fino ai 2 anni ha dormito la notte e fatto i pisolini, andava a dormire alle nove di sera e si svegliava mattina, anche le poppate da sempre le faceva serenamente ad orari, regolare ogni 4 ore. Poi è SALTATO TUTTO. Lo dico per le mamme che non ce la fanno. Non sentitevi delle fallite. Provate, ma, se non funziona, non vuol dire che è colpa vostra, vuol solo dire che non va bene per voi. Credetemi che io le ho provate tutte, amorevolmente s’intende: routine, cena presto, bagnetto, storielle, coccole, al buio in camera, e dalla camera non si esce. Stavo lì con lui e mi addormentavo prima io! Lui, diversamente dal mio secondo smodato che io adoro così, ma mi sa che per molte di voi sarebbe la disperazione, ha sempre dormito nel suo lettino. Ma dai 2 ai 3 anni, quando poi ha tolto tutte le nanne del giorno, semplicemente alle 8 e mezza di sera NON AVEVA SONNO. E dormiva alle 10 e 30, alle 11, a mezzanotte!!! Assecondare la sua naturale propensione al sonno alle 9 di sera non gli aveva dato un bel niente di abitudine. Semplicemente fino a quel momento era quello che gli serviva, poi era cresciuto e cambiato.
Ecco, provatelo ‘sto metodo, cavateci il meglio per voi, questo sì ha senso, ma non state per piacere a fare contabilità delle mezzore o delle orette in più o in meno. Sono bambini che crescono e cambiano, sono ciascuno a suo modo. Bisogna guardar loro e capire loro, non adattarli alle regole di un libro. Non sono gli orari rispettati ma i loro sorrisi che dovrebbero misurare il vostro appagamento di mamme. Abbracci,
Elisa