C’è un legame profondo tra noi e la Terra e a volte, storditi dalle necessità e dal ritmo pressante della vita quotidiana, ne disconosciamo il valore, l’intensità, il senso. La storia e la civiltà ci hanno portato ad allontanarci progressivamente da ciò che è da considerarsi natura per rendere ogni scelta, ogni azione della nostra vita permeata di cultura; in questa cultura non possiamo che considerare anche le scelte alimentari che ci portano, in definitiva, a nutrirci e a nutrire i nostri figli in modo a volte un po’ distorto, sempre più lontano da ciò che è istintuale, ancestrale, radicato nella parte più prodonda del nostro essere uomini e donne, ciò che è parte della nostra intimità.
Con queste premesse entrare in un supermercato e comprare del cibo potrebbe sembrare un’azione persino anomala, tanto è manipolato, trasformato, impacchettato ciò che troviamo riposto in ogni singolo scaffale. La Terra che ci ospita merita di più: merita la nostra attenzione a produrre meno rifiuti possibile quando ci nutriamo, la nostra cura nell’eliminare o ridurre al massimo gli sprechi, la nostra ricerca nell’alleggerire il più possibile il nostro passaggio; questo significa limitare il consumo di acqua e di territorio, le emissioni di gas serra, lo sfruttamento, i paradossi (denutrizione e fame da una parte del mondo, e sovrappeso, obesità e malattie sempre più aggressive dall’altra).
Si tratta di percorsi che richiedono un po’ d’mpegno ma se le motivazioni sono solide, la strada che si può fare è tantissima.
Prima di passare a una serie di spunti concreti, lascio qualche dato che per me è estremamente significativo.
Sulle portate di oggi proviamo a servire prima di tutto l’abbinata salute-sostenibilità: vanno a braccetto, sono una coppia di fatto, sta a noi voler dare dignità a questo binomio, che va considerato inscindibile.
Cose che continuano a sconvolgermi:
– per produrre 1kg di carne bovina servono 15.000 litri d’acqua, mentre l’acqua richiesta per produrre vari tipi di cibo vegetale e foraggio varia dai 500 ai 2000 litri per chilo di raccolto prodotto;
– ogni italiano mangia in media 87 kg di carne all’anno;
– metà del consumo idrico degli Stati Uniti è destinato all’allevamento di animali da macello;
– ogni anno la foresta amazzonica, il polmone del mondo, perde 24mila kmq del suo territorio: la causa principale della deforestazione è la produzione di mangimi (soia e cereali) per allevamenti intensivi di bovini; (1)
– l’industria dell’allevamento causa il 18% dell’effetto serra totale, una percentuale simile a quella dell’industria, e maggiore di quella dell’intero settore dei trasporti pubblici e privati (13,5%). (2)
– ogni famiglia italiana butta nei rifiuti l’8% del cibo che acquista, senza consumarlo: 42 kg l’anno a testa (inglesi e americani sprecano 3 volte tanto).
Cose che possiamo FARE già a partire da oggi:
- Apri la dispensa e il frigorifero, stana gli avanzi, e consumali già stasera.
- Scrivi il tuo menù della settimana (ce ne sono un sacco di belli e pronti in rete, compresi quelli delle mense: copia bene però, mettici del tuo, leggi il seguito).
- Con il menù alla mano fai una bella lista della spesa e dividi tutto quello che puoi acquistare direttamente dai produttori da quello che trovi solo al supermercato.
- Quando vai a fare la spesa usa le borse di stoffa o una capiente cassetta per la tua spesa
- Prediligi i prodotti sfusi ed evita tutto ciò che ha un packaging eccessivo (non riciclabile o con più tipi di materiali come polistirolo e nylon).
- Cerca di aderire ad un gruppo d’acquisto solidale (o fondane uno!): ci vuole tempo, si spende tanta fatica, ma poi le soddisfazioni sono grandi.
E ora veniamo a COSA mangiare
- Carne? Pesce? Se sei abituato a mangiarli tutti i giorni o quasi, prova a metterli in menù solo 1 volta a settimana e cerca alternative saporite, che ti soddisfino come piatti unici di cereali e legumi (tipo pasta e fagioli, orzo e piselli, pasta e ceci, cous cous e lenticchie), hummus di ceci o di altri legumi abbinati a pane o verdure, condimenti e creme fatti con frutta a guscio (noci, mandorle…) o con olio di alta qualità.
- Se scegli la carne bada che provenga da allevamenti non intensivi; se scegli il pesce aiutati con questo sito.
- Prima del pasto fatti una bella insalata (evitare come la peste quella coltivata col metodo idroponico) condita con olio extravergine di oliva e semini vari (girasole, papavero, sesamo, zucca etc… hanno ottime qualità): ti aiuterà a digerire meglio e a saziarti prima.
- Esagera con le verdure e con i legumi, prepara insalatone, caponate, hummus ma acquistali locali, biologiche e di stagione: inciderai un cambiamento forte ma leggero per il tuo territorio.
- Racconta le tue scelte ad un amico/a, spiegale ai tuoi figli, alla suocera, a tua mamma.
- Chiedi al tuo contadino di fiducia se coltiva un ortaggio che ancora non ha. Cavoletti di Bruxelles, zucchine tonde, fragole: fatti promotore, diventa tu stesso la “domanda del mercato”, quello vero.
- Coltiva tu stesso un orto (sul balcone, in terra, sinergico, condiviso con un amico…)
- Lasciati ispirare da chi ne sa davvero tanto e ha cercato nel tempo piatti alternativi, vegetali, sani e sostenibili. Dai un’occhiata qui, anche solo per qualche pasto alla settimana: vegfacile – cambiamenu – vegan3000 .
(io non sono vegana, ma in questi siti trovo spesso idee per piatti sani e sostenibili)
E adesso, sprepariamo:
- Togli dalla tavola tutto ciò che è usa e getta, utilizza solo stoviglie durevoli o elettrodomestici di qualità (= meno rifiuti).
- Lava i piatti a mano o in lavastoviglie con un detersivo ecologico, anche lui inquina, ma meno degli altri.
… e ora ci aiuti ad allungare la lista?
(foto credits @ Kevin Dooley )
– Utilizza le parti di scarto: si possono fare zuppe con i gambi di broccoli, ragù di verdure con le foglie meno belle dell’insalata, frullati o marmellate con le parti di frutta molto matura.
– Quando scoli la pasta usa l’acqua per risciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o lasciala raffreddare per innaffiare le piante.
– Impara l’arte del riutilizzo: se è rimasta un po’ di pasta il giorno dopo facci una frittata, se ha qualche carote bollite facci un pesto per la pasta, se hai verdure miste e formaggi una bella e buona torta salata.