Miti in 30 secondi, recensione di un libro istruttivo e facile da leggere: una raccolta di leggende e miti riadattati a misura di bambino.
La Staccata
la nostra storia di lettori in tandem ha seguito corsi e ricorsi. Quando Superboy era piccolissimo, lasciavo naturalmente che fosse lui a scegliere cosa leggere, gli occhioni curiosi ancora analfabeti che scorrevano da una copertina all’altra con la golosità di chi sta scegliendo la sua pastarella preferita. E accettavo con piacere la tortura psicologica di leggergli lo stesso libro, sempre quello, tanto che se alla sera facevo la furba e provavo a saltare qualche rigo per accelerare la pratica (no, non era decisamente il tipo da “leggiamo la fiaba e poi nanna, cuoricino santo della mamma!”), riusciva a sgamarmi sempre perché conosceva il testo come se lo avesse scritto lui. Se omettevo anche solo una virgola, per punizione mi toccava ricominciare il periodo da capo.
Quando abbiamo iniziato a curare questa rubrica, ero io a proporre titoli al marmocchio in base al tema del mese di genitoricrescono o a una particolare esigenza del momento (affrontare la paura del buio oppure spiegargli in modo semplice, chiaro e divertente come si fabbricano i bebè), lasciandogli comunque sempre la massima autonomia: abbiamo scartato diversi lavori perché mi sono accorta che non lo facevano sentire a proprio agio.
Ora è più frequente che sia lui a chiedermi di recensire un particolare testo piuttosto che il contrario, difficilmente sono io a proporre. Occhio che ho scritto proporre, non imporre, anche perché forzare mio figlio a fare qualcosa è un’impresa che potrebbe entrare in scioltezza nelle narrazioni di Miti in 30 secondi, il libro di cui si è innamorato giorni fa Superboy.
Eravamo in biblioteca, ha passato in rassegna diversi testi leggendo le prime cinque/sei pagine con la criticità di un editor che sta valutando un manoscritto, ma non c’era nulla che gli andasse a genio. Poi ha visto un Minotauro in copertina e ha deciso che dovesse essere questa la nostra nuova recensione.
Il tempo di allacciare la cintura di sicurezza e girare la chiave nel quadro d’accensione ed era già arrivato a “La pallina di sabbia”, un mito dei nativi americani che riassume così la creazione del mondo: “Un uccello aiutò il grande spirito a creare la terra da una pallina di sabbia bagnata”.
Miti in trenta secondi di Anita Ganeri (autrice di libri per l’infanzia che hanno vinto diversi premi, alcuni dei quali dedicati alla mitologia e alla religione) raccoglie trenta famosi miti di diverse regioni del mondo presentati in forma abbreviata e comprensibile ai più piccoli. Racconta come gli uomini, prima di comprendere le cause scientifiche dei fenomeni naturali, credessero che fossero gli dei a provocare temporali e inondazioni, influenzando un buon raccolto e addirittura il sorgere di un tramonto.
Corredato di splendide illustrazioni, ha un pregio che può rivelarsi utilissimo: capitoli molto brevi, il testo principale si può effettivamente leggere in appena trenta secondi; pur soffermandosi a lungo sulle illustrazioni, non si impiegano più di due minuti per godersi una delle tante vicende narrate.
Il pregio quale sarebbe? La negoziazione, mie cari, la negoziazione.
Cerco di essere più chiara?
“Papà/mamma, stasera quanti capitoli leggiamo?”
“Ehmmm… tre?”
“No, almeno dieci…”
( Dieci????) “Facciamo cinque?”
“Naaaaaaaa. Sei!”
“Quattro?”
“Cinque, non ci provare!”
Cinque capitoli moltiplicato per due minuti al massimo, fate voi il rapido calcolo.
Miti in 30 secondi è un libro delizioso e istruttivo, da utilizzare come salvavita nei periodi in cui siete particolarmente impegnati o stanchi e leggere cinque capitoli di un altro testo vi peserebbe quanto affrontare le fatiche di Ercole. Capita, è umano. Capita, eccome. Lasciamo che a fare i supereroi, o a spacciarsi per tali, siano persone meno sincere di noi.
Leggere insieme ai propri bambini è splendido ma se la vita ci stropiccia più del solito, optiamo per testi come questo: istruttivi, interessanti e sopratutto rapidi da leggere. Ammesso che la negoziazione viri a vostro favore, s’intende.
Lo consiglio a partire dagli 8 anni di età.
Superboy
La frase “sei un mito!” io la sento abbastanza spesso. Si dice ad una persona brava a fare una cosa, ad esempio: se uno è mostruosamente bravo a giocare a pallone, allora è un mito a calcio. Oppure si dice a uno/a bello/a oppure figo/a. Si dice ai cantanti famosi, agli scrittori, agli attori, insomma: a quelli famosi in generale.
Si può essere persone normali ed essere un mito? Per esempio mia madre è un mito perché mi fa ridere, perché mi ha generato (logicamente è stata lei), perché non è sempre normale. Non fa le cose che fanno tutte le mamme (tipo Lemammedì, come le chiama lei), lei fa cose che mi ricorderò anche quando avrò 287 anni perché a quel tempo avranno inventato una pillola che ti fa vivere moooolto di più.
Poi ci sono i miti famosi, che non sono altro che delle favole. Se Cappuccetto Rosso fosse stata tipo Ercole e il Lupo Cattivo un’Idra, la sua favola sarebbe diventata un mito. Il libro mi è piaciuto perché parla di miti omniculturali (mamma si sta stupendo che io conosca questa parola, a volte le tengo le cose nascoste. Ho i miei informatori) e così capisci che le genti hanno un loro modo di interpretare lo stesso concetto.
Ad esempio ci sono una decina di miti che narrano della creazione del mondo ma tanto sempre il mondo è stato creato, non è che parliamo di altri pianeti. Credo che le persone abbiano inventato tutti questi miti per dare un senso a quello che non è chiaro, è un mistero così difficile da capire che allora tenti di trovare una spiegazione.
Fra queste leggende, quella che mi ha stupito di più è stata Giasone e il Vello d’oro perché ci sono creature molto particolari e si narra non solo di un mito avvenuto in un luogo solo, ma di viaggi e di avventure.
Poi ho provato a fare una cosa: cronometrare i tempi effettivi per leggere uno di questi miti. Devo dire che non è che si leggano proprio in trenta secondi, forse il titolo l’hanno scritto per fare i fighi. Però, effettivamente ce ne vogliono 40 secondi, un minuto (figure escluse).
Poi ci sono addirittura i riassunti in 3 secondi, e quelli sì che sono veri.
Consiglio questo libro ai ragazzi curiosi, alle persone che si vogliono informare sui vari miti del mondo e sono utili anche agli studenti perché queste cose se le ritrovano a scuola e ci vanno già preparati.
Consiglio di lettura: a partire da 8 anni in poi.
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