La merenda, un’abitudine ottima, non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. Impariamo a scegliere gli alimenti più corretti.
La dottoressa Cecilia Verga Falzacappa, biologa nutrizionista, dottoressa in endocrinologia e medicina molecolare e specialista in patologia clinica, ci offre un vademecum sulla merenda, valido per i bambini, ma anche per noi adulti.
Intervallare lo spazio tra i pasti principali è utile a mantenere il metabolismo alto, permette una buona gestione della risposta insulinica, sfavorisce l’abitudine alle “abbuffate” ai pasti principali.
Ma quale è la merenda giusta?
Esistono delle regole di base, che si avvicinano molto a quelle che abbiamo già elencato parlando di alimentazione sana, e delle regole specifiche per esigenze particolari.
Al momento giusto
lo spuntino deve intervallarsi tra i pasti principali, utile a spezzare la fame e garantire i giusti livelli di energia. Non avviciniamolo troppo né al pasto precedente, né a quello successivo. Il tempo ideale di distanza è di 2 ore e mezzo/3.
La cosa giusta
Lo spuntino deve essere digeribile, deve dare una buona quota di energia ma non alzare troppo lo zucchero del sangue o ci si ritroverà con gli occhi a mezz’asta nel giro di mezz’ora.
Quindi perfetta la frutta fresca, magari accompagnata da cioccolata fondente o frutta secca a guscio. Ottimo anche lo yogurt, una fetta di pane e cioccolata o pane e marmellata senza zuccheri aggiunti. Anche il panino con una fetta di prosciutto ogni tanto può andare bene.
E le merendine? Le merendine non sono il cibo migliore. Hanno un elevato contenuto di zuccheri, che, oltre ad esporre i bambini al rischio di obesità e diabete, li renderanno dipendenti da quel tipo di alimento. Non forniscono molti nutrienti, e spesso sono ricche in grassi idrogenati. Cerchiamo di usarle una volta ogni tanto.
La merenda per lo sport
Mai mangiare nelle 2 ore precedenti l’attività sportiva, e soprattutto non mangiare proteine, che necessitano di una digestione più complessa e lunga.
Ciò non vuol dire rimpinzarsi di cose dolci, anzi. Fornire zucchero prima di un allenamento può portare ad un abbassamento delle energie nel giro di mezz’ora, a causa dell’ipoglicemia conseguente la risposta insulinica.
Cosa possiamo dare quindi a un bambino che, ad esempio, deve fare una lezione di nuoto? Frutta secca, cioccolata fondente, anche subito prima o durante l’allenamento.
E dopo? Dopo lo sport, ricordandoci che spesso l’attività sportiva dei bambini non è così intensa e prevede dei periodi di riposo e sosta, è bene reintegrare rapidamente, nella prima mezz’ora, con zuccheri semplici.
– di Cecilia Verga Falzacappa –
drceciliavergafalzacappa @ gmail.com
facebook: dottoressa verga falzacappa
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