– La Staccata –
Sfogliare un libro insieme a mio figlio è un’abitudine nata tanti anni fa, quando lui indossava ancora il pannolino e molto difficilmente riusciva a concentrarsi su un’unica attività alla volta.
Soltanto i libriccini morbidosi, pieni di pop-up e immagini colorate riuscivano a produrre un’inaspettata magia: quella di incantarlo al punto da mollare giocattoli, mollette colorate, peluche, piumini da spolvero, automobiline, palline di pasta per modellare e qualsiasi altro ammennicolo stesse lanciando in aria in quel momento per sedersi accanto a me e chiedermi: ” Leggi mamma? Per faore?”
L’incantesimo non si è ancora esaurito: anche oggi, che ha 11 anni e continua a essere un concentrato di vitalità, per lui i libri sono emozionanti come una doppietta di goal a calcetto o una lunga nuotata; infilare la maschera per esplorare il fondo marino è in assoluto lo sport che ama di più.
Superboy adora la magia, fin da piccolissimo, quella dei libri e quella di chiunque indossi un cappello a punta. Leggere un libro che parla di magia è il non plus ultra per uno come lui. Quando ha visto che la Giunti ci aveva spedito un pacchetto con due libri, Viaggio al centro della terra di Jules Verne e Merlino. Il destino di un giovane mago di Luisa Mattia, entrambi inclusi nella promozione che vi illustrerà proprio lui poco più avanti, non ha avuto dubbi su quale andasse letto per primo.
Di solito leggiamo i libri in tandem, stavolta è stato davvero difficile coordinarci perché trovava sempre il modo di andare avanti da solo. La trama è, effettivamente, molto avvincente e perfetta per gli appassionati del genere fantasy.
“Ammetti con me, saggio: ciò che vedo non mi rassicura sul futuro. Questo bambino compie prodigi che richiamano i malefici.” […] “Ciò che io vedo” gli rispose Blasius “è un bambino addormentato”.
Questo stralcio è un dialogo fra il re Deer, nonno del neonato Merlino, e Blasius, fido consigliere di corte. Merlino. Il destino di un giovane mago ci regala una storia che parte fin dalla primissima infanzia di un personaggio che tutti conosciamo come il vecchio saggio consigliere di re Artù. Quella di Merlino è una nascita avvolta nel mistero: sua madre è una giovanissima principessa, figlia del re Deer, che lo concepisce con uno sconosciuto cavaliere errante.
Il piccolo manifesta, fin dai primi istanti di vita, particolari doti di forza e un aspetto insolito che portano subito tutti a marchiarlo come figlio del diavolo. Venuto al mondo in una notte di luna piena, rosso di capelli, con occhi gelidi e azzurri, dalla stazza gigantesca, capace di mettersi seduto appena nato.
Diverso, e per questo spaventoso. Diverso e figlio illegittimo di una ragazza appena quindicenne, il re lo allontana dalla corte.
Soltanto la saggezza di Frate Jon, un religioso che ha il buon senso di considerare quella creatura libera da qualsiasi valenza malefica, salverà il piccolo Merlino. Sarà lui a riaccompagnarlo al castello e a implorare la clemenza del re suo nonno che, nel corso degli anni successivi, finirà con l’affezionarsi a quell’insolito nipote.
Merlino, allevato dal giullare di corte, da piccolo gigante si trasforma in un adolescente sottile e goffo. Intelligentissimo e curioso del mondo, perde gradualmente la sua forza fisica e si dimostra inadatto al combattimento e all’uso delle armi. Sviluppa perciò altre doti per contrastare coloro che lo osteggiano, primo fra tutti il suo giovanissimo zio preoccupato che un giorno possa diventare re al suo posto: intelligenza, astuzia e, più o meno consapevolmente, magia.
E mentre le sue straordinarie facoltà si manifestano, comincia a conoscere dettagli della sua venuta al mondo, particolari che gli sono sempre stati nascosti.
Come leggerete nella recensione del mio collega più avanti, il libro offre interessanti spunti di riflessione sulla diversità e sul pregiudizio. Non si risolve semplicemente in un racconto di draghi, cavalieri, principesse e terre straniere da conquistare, per questo ritengo sia utile leggerlo insieme ai nostri ragazzi.
Il linguaggio è particolarmente curato e, a mio avviso, innalzerei di qualche anno l’età di lettura consigliata sul sito Giunti. Per goderselo appieno, ritengo che non siano sufficienti nove anni di età.
Luisa Mattia ha scritto altri due volumi di questa saga dedicata al giovane Merlino. Sono tutti nella collana Giunti Junior, dedicata ai lettori più grandicelli, dai 9 anni in su: un’età in cui è difficile ammettere che si ha ancora bisogno di pensiero magico e i ragazzi cercano di apparire più grandi. Quale modo migliore per coltivare il loro lato fantasioso e il bisogno di magia, se non questi grandi romanzi pensati per loro e per #CrescoConGiunti ?
Lo consiglio a partire dai 13 anni.
– Superboy –
Io sono affascinato dalla magia, fin da quando ero piccolo i miei genitori mi compravano il kit da prestigiatore. Insieme a papà abbiamo costruito la bacchetta magica che vedete nella foto: dentro abbiamo montato dei collegamenti elettrici e quella, se premi un tasto, si accende sulla punta. Mi piacciono molto anche le storie di Harry Potter. La magia mi fa sognare momenti in cui tutto è possibile.
Prima di leggere questo libro avevo già sentito parlare di Mago Merlino. L’avevo visto in alcuni cartoni e in film che parlano di re Artù. Questo Merlino qui, però, è diverso. La storia parte dalla sua nascita, Merlino è un neonato straordinario che riusciva a fare cose stranissime tipo avere la forza di un fabbro a cinque ore dal parto. Nella stessa notte, nasce anche un puledrino stupendo: tutto nero, e con gli occhi azzurri come Merlino, una cosa strana per un cavallo. Amado diventerà poi il suo destriero quando Merlino compirà nove anni.
Lui non è un bambino voluto, è rifiutato da suo nonno il re Deer e da tutta la gente perché pensavano che fosse il figlio di satana. Quando uno è diverso, fa venire pensieri strani in testa alla gente.
Il suo migliore amico è Eric, il giullare di corte, che lo ama anche se è diverso e lo protegge. Lo chiamano Merlino perché Blasius (il consigliere del re) durante una visione che riguardava il futuro di questo bambino, ha visto dei falchi volare alti nel cielo. Nella lingua dei loro avi il falco si chiama Merlino.
E’ diverso quindi vive l’emarginazione, l’invidia e quando cresce perde il suo aspetto forte diventa molto esile e allora non può più contare sulla sua forza. Sviluppa l’astuzia e l’intelligenza e a volte anche la magia per non farsi mettere i piedi in testa dai prepotenti.
Noi non siamo magici sul serio, però se ci comportiamo in modo intelligente e sappiamo affrontare i prepotenti, diciamo che quella può essere una specie di magia.
La storia è molto avvincente: parla di misteri, draghi e combattimenti. Però il linguaggio è complicato, secondo me. Questo è utile per imparare nuovi termini sconosciuti, mamma spesso ha dovuto spiegarmi il significato di alcune parole. Comunque è un bellissimo libro da leggere magari durante le vacanze, un po’ alla volta, perché è anche lungo.
Lo consiglio ai ragazzi più grandi, dai 13 anni in su.