Il lettone è accogliente

In quattro anni e cinque mesi non siamo mai riusciti a dormire con il Vikingo nel lettone. Ovviamente non è che ci abbiamo provato spesso, anzi. L’idea di prendersi calci nel costato durante la notte, non ci ha mai solleticato molto, e quindi abbiamo sempre optato per la regola “ad ognuno il suo letto”.
Certo ci sono state situazioni in cui è stato necessario, come alcune volte in vacanza, e li abbiamo abbozzato senza dormire un granché (ma tanto poi, chi si accorgeva della differenza?). Poi ci sono stati i numerosi episodi di asma, in cui tanto per stare più tranquilli, abbiamo pensato che se inizia a non respirare più e ti sta nel letto, magari te ne accorgi e ti svegli. E quindi abbiamo provato a portarlo nel lettone. Ma a quel punto, complice l’eccitazione per l’asma, e la contentezza di stare nel letto con noi, normalmente dopo una mezzora di alza e abbassa, metti bene le coperte, girati saltando, gira il cuscino, dove è finito il “babau”, ginocchiate nella schiena, gomitate sul naso, e via dicendo, tornavamo mogi mogi alla regola: “ad ognuno il suo letto”.

Questa notte però allo scoccare della mezzanotte e mezza, un urlo mi ha trascinato nella sua camera. L’ho trovato abbastanza sconvolto da un incubo. Farneticava di un fantasma cattivo. Ma proprio cattivo cattivo.
Mi ha supplicato di stare li con lui. Al che, ho fatto quello che qualsiasi genitore dal cuore tenero farebbe in questi casi: mi sono accucciata sul gelido pavimento accanto al suo lettino stringendogli la manina.
Lui ci ha provato ad addormentarsi, ma il fantasma era sempre li in agguato. E io sempre li per terra. Quando ho visto che la situazione non tendeva a migliorare ho avuto l’ardire di sdraiarmi con lui nel suo lettino lungo 1.75 e largo 70 centimetri.
Ho provato a calmarlo spiegandogli che poteva chiamare qualcuno nel sogno che potesse aiiutarlo contro il fantasma cattivo, che so, un fantasma buono. Lui ha detto che era meglio chiamare Darth Vader in persona. Dubito che la presenza di un essere vestito di nero che sfodera una spada laser e parla con una voce metallica minacciando il fantasma cattivo, possa tranquillizzare un quattrene che ha appena avuto un incubo.

In ogni caso lui è stato subito molto contento della mia presenza al suo fianco. Mi ha stretto la mano, e ha chiuso gli occhi. Io mi sono detta “vedrai che così va bene”. Le gambe raggomitolate, la schiena mezza di fuori, ho chiuso gli occhi anche io sotto il peso della palpebra stanca.
Ed è stato a quel punto che BANG!
– Vikingo che fai?
– Aspetta mamma dobbiamo girare il cuscino. Così è più fresco!
– Ah. Okay. Ora cerca di dormire però.
Arichiudo gli occhi stanchi.

BANG!
– Vikingo che fai?
– Mi devo girare mamma, che ‘osì sono ‘comodo.

BANG!
– Vikingo ma che cerchi?
– Non so dove è il mio pinguino (quello sottrato al mio ignaro fratellino all’apertura del pacco regalo per il suo primo compleanno)

BANG!
– Vikingo basta!
– Devo girare il cuscino mamma
– Ma perché devi girare il cuscino ogni quarto d’ora???

Insomma, ho pensato che tanto non si dormiva lo stesso, e che valeva la pena portarlo nel lettone. Se non altro essendo più lungo e più largo, potevo tenere le gambe distese, e sperare di usare un cuscino diverso dal suo, riuscendo ad evitare il frequente cambio di lato.

Risultato.
Lui si è addormentato quasi subito spingendosi verso il padre, che ha subito un po’ di calci e botte.
Io invece ho dormito tutta la notte.
Insomma per la prima volta abbiamo superato una notte intera nel lettone con il Vikingo.
E continuerò in eterno a chiedermi come fanno quelli che praticano il co-sleeping con i figli per anni.

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38 thoughts on “Il lettone è accogliente”

  1. Se dormisse nel lettone, non ci penserei due volte! e invece a Gengivino non gliene frega niente di dormire tra mamma e papa’ e quando lo metto in mezzo si arrabbia ancora di più! Se ha perso il sonno e non riesce più ad addormentarsi nel cuore della notte, l’unico modo per tranquillizzarlo è tenerlo in braccio e anche ben stretto! beh in fondo ha 8 mesi, direte voi…certo peccato che pesi 9.8! la settimana prossima vado dall’osteopata…beato lettone!

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  2. Silvia, e tu ti lamenti?? Magari il Nano amasse un pò di più la solitudine notturna! Veramente anche quella diurna non la disdegnerei.
    Non gli piace la folla ma avere una persona al seguito è proprio una necessità. Sto cercando di portarlo piano piano ad una maggiore indipendenza sia di letto sia di gioco ma vedo che fa proprio fatica. Boh, o sbaglio qualcosa o deve ancora crescere un pò.

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  3. Stanotte il Sorcio ha avuto un incubo: parlava e piangeva nel sonno e poi si è svegliato. Ho gentilmente offerto un soggiorno tranquillizzante tra mamma e papà, dato che mi sembrava piuttosto provato… Mi ha cordialmente snobbato, si è girato dall’altra parte, ha bofonchiato qualcosa e si è riaddomentato…
    Ma come! Avrei sofferto i calci nelle costole e lui mi ha trattata come se lo disturbassi io nel sonno????? U

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    • certe fortune solo a noi capitano Silvia 🙂
      Comunque anche stanotte il Vikingo ha avuto un incubo. Solo che stavolta ho mandato il papà e se la sono cavata benissimo da soli.

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  4. Tutto uguale! Anche la mia Bubi prima di addormentarsi deve sfogare le energie a mo’ di lottatore di wrestling. Se ho la sventura di dormirle a fianco (come succede spesso ultimamente) vuole assolutamente il mio “braccino”. Significa che al posto del peluche prende il mio braccio, rigorosamente nudo, e lo spatacchia, lo tira, lo stiracchia. Non lo metto mai come vuole lei!

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  5. Dopo tre anni di soste notturne sul pavimento freddo accanto al lettino della prima figlia e poi altri tre anni con la seconda figlia, quando è nato il terzo diciamo che ero quasi pronta a cedere, solo che per partito preso continuavo a ripetere no no, nel lettone con noi mai e poi mai…e intanto avevo ripreso a lavorare e ormai dormivo quattro ore per notte ed ero davvero stanca. Finchè un giorno che mi lamentavo con un’amica con i figli già grandi, lei non mi ha detto ma scusa, che male c’è? conosci qualcuno che da adulto vuole dormire nel letto della mamma? No, vero? E allora che male c’è se un bambino così piccolo vuole stare con te la notte, in fondo sei la mamma…
    Lì sono crollate tutte le mie resistenze, e da allora quando ne ha avuto bisogno l’ho sempre fatto venire nel lettone.
    Almeno, dormivo.

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  6. Valeria, io ho sempre negato il più possibile il lettone a mia figlia per un motivo semplice: la sera voglio l’intimità con mio marito (quindi interesse nostro) e di notte voglio sopravvivere, e visto che dormire con lei vuol dire calci, pugni, gomitate, una notte mi sono svegliata perché girandosi mi aveva dato una gomitata sul naso, fortissima, un dolore che non sono riuscita a respirare per un bel po’… Quindi linea dura, se c’è il periodo no sopporto, ma poi voglio vivere e allora sopporto anche le crisi e sto con lei in camera sua il tempo che serve. Ha sempre funzionato, e ora che ha quasi 5 anni è un bel po’ che di crisi non ne ha più, ogni tanto viene nel lettone ma è davvero molto raro.

    Però se a voi sta bene, se il lettone è meglio della crisi, ti dico solo quello che mi ha detto una signora una volta: arriva l’adolescenza, anche presto, 11-12 anni, e non solo non ti osi nemmeno più proporgli il lettone, ma nemmeno ti si avvicinano per un bacio se non sono di luna.

    Certo che uno spera che vadano via prima dei 12 anni, ma non dura per sempre, se arriva da voi alle 2 di notte avete il vostro spazio prima, e credo sia la cosa importante, e poi… Poi magari ci riproverete, ogni tanto, e arriverà la volta buona, o si stancherà lei. E lei saprà che ci siete quando ha bisogno di voi, e vale più di ogni regola!

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  7. Da un annetto a questa parte la nostra piccola Giulia (due anni)si sveglia puntualmente alle 2 di notte, per nessuna ragione in particolare e viene nel lettone. Soddisfatta e tranquilla poi si addormenta in pochissimi minuti. Abbiamo provato a tenerla nel suo lettino, a rassicurarla tenendole la manina, improvvisando anche una sistemazione accanto a lei per il genitore di turno, ma nulla, lei vuole stare “nel letto mamma papà” altrimenti è capace di farsi venire le crisi isteriche. Ci siamo arresi. Lasciamo che tutte le notti venga da noi, lei non è in grado di spiegarcelo ma un motivo ci sarà e noi vogliamo esserci quando ha bisogno della sua mamma e del suo papà ma tutti i giorni mi chiedo se stiamo sbagliando e, soprattutto, quanto durerà….

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  8. oh, oh… anche io giro il cuscino ogni quarto d’ora mentre mi addormento… vorrà dire qualcosa? 🙂

    Il Sorcio è come il Vikingo: niente lettoone con mamma e papà. Un paio di volte che ce lo ha chiesto, l’ingegnere è scappato nel letto del figlio per terrore del calcio implacabile! Però lui non chiede mai di unirsi a noi, per fortuna…

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    • Ah ah ah! Grazie ragazze! Mi avete fatto ridere. E’ proprio vero che non c’è una ricetta valida per tutti.

      @Silvia però questa cosa di girare il cuscino è inquietante. Ma lo fa anche il Sorcetto? Non è che abbiamo scoperto una caratteristica comune degli amplificati? 😉

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  9. evviva! e no, perchè qui vai ai giardinetti e ti devi sempre sentir dire: ah, il mio domre da solo, tutta la notte, se si sveglia beve da solo, si addormenta in 15 minuti…insomma non sono solo io la pecora nera (che trallaltro non è nemmeno colpa mia, ma del papà se ha preso questo vizio)! cmq, anche a me fa tanta tenerezza, perchè mi fa le carezze e mi dice “bella mamma”…poi ogni tanto mi caccia e mi allontana “via mamma, solo papà!” e allora io le dico: stai calmina eh! che questo è il letto mio! quindi fatti più in là che sto scomoda!ecco, siccome lei lo chiama il letto grande, noi sottoliniamo sempre che quello è il letto nostro, e il suo è l’altro…
    ora però cambiamo stanza…chissà…magari se non la sento, lei si riaddormenta nel lettino senza avere la forza di urlare? ;(

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  10. Beh, diciamo che dopo aver letto i vostri contributi mi sento più normale, dopo tutti i post su Tracy Hogg pensavo di essere l’unica a non riuscire a far stare la sua Piccola Peste nel lettino.
    Io sono molto combattuta: da un lato sarei per la linea dura perché sono convinta dell’importanza di dormire serenamente da soli (bimbi e adulti rispettivamente).
    D’altro canto, per non diventare isterica spesso la porto nel lettone, in questo incoraggiata da mio marito come già scritto altrove in questo sito.
    Sono contenta di dormire con la piccola perché è così tenera, cerca convulsamente le mani e quando le trova si addormenta beata, e poi fortunatamente non scalcia più di tanto. Però in effetti a volte mi sento legata, perché se mi alzo spesso si sveglia e non posso contare sulle sue ore di sonno per fare altro.
    Speriamo di cavarcela entro i 2 anni! 🙂

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  11. Il lettone è stato tanto, tanto accogliente. Per sopravvivenza.
    Prima il reflusso, poi l’apnea notturna, poi il temperamento da iper cinetico con capacità di ricarica completa dopo sole 2 ore di sonno … e mamma che doveva rimanere almeno un pò cosciente sul lavoro.
    C’è stato anche il periodo in cui – date le dimensioni e gli scalciamenti – abbiamo ricreato la scena che più di tutte fa inorridire le protagoniste di SOS Tata: io e nanetto nel lettone e papà nella stanzetta. Ma così non poteva continuare, si dormiva tutti ragionevolmente bene ma … insomma, cacciare il marito dal letto alla lunga non è un buon affare. Quindi siamo passati alla fase intermedia: letto del bimbo nella nostra stanza ma ognuno dorme nel proprio spazio. Dopo l’iniziale reticenza, ha funzionato.
    Ma sto già preparando la strada al trasferimento finale, approfittando del più sereno periodo estivo. Ma già so che mi ritroverò a percorrere quel corridoio varie e varie volte nella notte per riportare a nanna il fuggiasco che, svegliandosi decine di volte a notte, non ama affatto ritrovarsi da solo in una stanza. Certe cose si dovrebbero fare a 5 mesi e non a 5 anni ma tantè, ormai è andata.
    Comunque sono sincera, anche se so che l’indipendenza del sonno sarà importante per tutti, addormentarmi naso contro naso con quel cosino ossuto che mi tormenta il labbro è uno dei momenti più teneri e piacevoli delle mie giornate.

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  12. ihihih i oho dormito col nano nel lettone per 2 anni e mezzo, poi abbiamo traslocato e gli ho comprato il letto “da grandi” e adesso dormo con lui nel letto singolo (e benedico i 90cm dei letti singoli ikea). che se consideri che sono un donnone di 174cm x 100kg… bè, ti puoi immaginare come passo le mie notti 😀
    ma alla fine almeno così un po’ riposo, se no sarei stata sempre in piedi (e dopo 2-3 mesi ho iniziato ad avere colpi di sonno col nano in braccio, non era proprio cosa).

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  13. Uguale alla mia grande! Lei ha dormito nel lettone da piccola, senza tanti fastidi (mentre la piccola non ne vuole sapere… mi sto chiedendo, se dovessimo andare in vacanza, come faremmo, perché non le garba proprio). Ora è rarissimo che venga nel lettone, ma se succede sono calci, pugni, gomitate… una tragedia!
    Per non parlare delle soddisfazioni, tempo fa un sabato sera, il papi lavorava, allora le ho detto “stasera andiamo a dormire insieme io e te nel lettone?” Un caso rarissimo, lei contentissima. Andiamo a dormire, io me la abbraccio tutta, e lei seria e gentile mi dice “mamma, vai un po’ più in la? Perché non mi lasci spazio e mi tieni caldo”.

    Ecco, ciapa lì, ho dormito in un angolo a distanza di sicurezza. Se lo scorda che ricapita!

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  14. Mah! diciamo che dopo 15 mesi di questa solfa..alla fine si dorme…tranne in periodi di iperatività notturna (veramente sporadici per Giorgia), l’unica cosa veramente difficile è farla uscire dal letto!! La sera vicine vicine ci addormentiamo insieme dopo un paio di canzoncine…(a volte mi addormento mentre canto!!) e Giorgia mi mette le sue manine intorno alle guance e si addormenta anche lei…
    So che è sbagliato..che non è giusto..ma questo innamoramento e dolce quotidianità, questo appuntamento serale mi rimepie di tenerezza.

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