genitorisbroccano

genitorisbroccano è lo spazio da usare quando senti di avere solo voglia di urlare.
Quando non ne puoi più.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà paziente stanno venendo meno.
Quando tutti i tuoi buoni propositi sono miseramente crollati davanti all’incomprensibile ostinazione dei tuoi figli.
Quando hai mandato a farsi benedire tutte le tue più radicate convinzioni circa l’allenamento emotivo e l’empatia.
Quando sei riuscito a mettere tuo figlio in punizione già 3 volte da quando si è svegliato, e sono appena le 8.30 del mattino.
Quando hai ormai raggiunto la definitiva convinzione che sei una pessimamma o un papàpessimo.

Questa è una stanza insonorizzata: fuori da qui non sentono nulla. Ti leggeranno solo altri genitori solidali che sanno benissimo come ti senti.
Qui è vietato dare consigli (soprattutto quelli buoni).
Qui è vietato trovare soluzioni.
Qui è vietato citare “metodi”.
Qui è vietato fare i saputelli!
I commenti autorizzati sono solo le pacche sulle spalle: sarà nostra cura rimuovere ogni altro tipo di commento.

Da questo momento potete urlare! Nulla è inconfessabile per genitorisbroccano!

PS: Se invece hai bisogno di consigli, cerca un articolo nel resto del sito che faccia il caso tuo, e posta un commento lì : genitoricrescono.com

4,482 thoughts on “genitorisbroccano”

  1. mi fa così bene leggere questa pagina, mi fa sentire meno sola…
    Ho due figli il maschietto di 5 anni e la femminucia di 10 mesi e ho esaurito la pazienza.
    La piccola non dorme più di due ore di fila e considerando gli ultimi mesi di gravidanza praticamente è un anno che non dormo… Il maschietto invece sta sfogando su di noi, com’è giusto che sia per carità, tutta la gelosia che ha nei confronti della sorella: urla di continuo, fa capricci per qualsiasi cosa, se la prende con i cane o il gatto, dice parolacce e tante altre cose… So che è normale e che prima o poi tornerà il bambino dolcissimo che era prima dell’arrivo della sorella ma ora è proprio insopportabile.
    Lui grida e io grido più forte per farlo smettere, a vederlo scritto capisco subito che è il modo più sbagliato che esista ma non so come fare.
    Io sono stanca e quando torno dal lavoro vorrei solo stare tranquilla con lui sul tappeto a giocare come facevamo una volta…
    Vorrei avere più tempo, più pazienza, più voglia di crescerli serenamente… che pessima madre che sto diventando

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  2. Quante cose si dicono prima di diventare genitori….”Io questo non lo farò mai…!” e poi invece.
    Mi ero ripromessa che non avrebbe mai dormito con noi, MAI. Che avrebbe sempre dormito nel suo lettino e che non avrei ceduto a pianti o lamenti. Poi alla prima notte in cui non si vuole riaddormentare da solo lo prendiamo con noi per sfinimento, e inizia il circolo vizioso da cui non usciremo più.
    Fosse almeno riposante: si gira, si lamenta, ci dà i pugni, perde il ciuccio e urla.
    E io vado avanti con un mantra “Primo e unico figlio, primo e unico figlio….”
    Penso che bisogna essere troppo bravi per essere genitori, io dal canto mio ho talmente tanti limiti che mio figlio ha solo 1 anno e penso già di sbagliare tutto, per egoismo, per sfinimento, perché il mio bisogno di dormire e di avere uno straccio di vita supera qualunque altra cosa.
    E mi accorgo che invece di essere felice per le mie amiche in attesa mi ritrovo a fare terrorismo gratuito, se solo sapessero cosa le aspetta….quando invece dipende tutto dalle persone, mi sa che ero proprio io a non dover avere figli se alla minima cosa vado in crisi.
    Meno male che ci siete voi, un abbraccio.

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    • Oddio! Rileggendo il suo commento credevo di sverlo scritto io in un momento di sonnambulismo!! Mi sono rivista in ogni singola parola, con la differenza che mia figlia ha due anni! io tempo addietro rabbrividivo vedendo bambini più piccoli di mia figlia e riuscivo o solo a pensare “ancora ne dovete passare di momenti difficili” e quando sentivo di amiche in attesa dicevo “Auguri!” ma non con il senso che di solito si dà a questa parola…mi spiego? Più come “ti auguro buona fortuna perché ne avrà bisogno!” E poi giù a vedere che tutte erano meglio di me: Più pazienti, più dolci, più portate per fare le mamme! Alle volte mi e’ capitato di provare pena per mia figlia per avere una mamma spazientita come me! Ma poi ci sono quei periodi di calma e tutto passa, un po’ forse per ricaricare le batterie prima di affrontare un altro periodo in salita. Comunque anche per: Figlia unica tutta la vita!!

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  3. Scusate, il correttore automatico mi ha fatto brutti scherzi. Posto di nuovo il messaggio: Carissimo MASSIMO, in un sol colpo hai trasgredito a tutte le regole di Genitorisbroccano, prima fra tutta quella di non fare i saputelli! Sono molto compiaciuta nel sapere che ti reputi un ottimo genitore, ma non credo che faccia piacere a tutte le persone che hanno scritto qui solo per uno sfogo sapere di essere considerate da te delle perfette incapaci, squilibrate indegne di avere figli. Perché è questo in pratica che affermi. Mi chiedo se si possano bannare commenti del genere. Non mi sono mai sfogata qui ma ne avrei avuto bisogno, e leggere questi sfoghi mi ha aiutato tanto. Vi ringrazio. E abbasso i sapientoni, i pedagoghi da due lire, quelli che dicono che la scuola non serve a niente, abbasso i genitori perfetti!

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  4. Salve a tutti sono la mamma di un bambino di 3 anni,per caso ho trovato questa pagina e devo dire che ne sono rimasta colpita pechè non mi fa sentire solaMio figlio,come dicevo prima,ha 3 anni e mezzo e devo dire che purtroppo ha un carattere mooolto difficile,è sempre nervoso,piange ,grida e si fa venire le crisi isteriche ogni qualovolta gli viene negato qualcosa,è uno solo,ma credetemi,è come se ne avessi 2.Pe cira un paio di mesi abbiamo avuto un po di tregua,era diventato più calmo ed io ero più serena (finalmente)ma ahimè da qualche settimana,è ritornato il bambino nervoso e isterico di prima.Io ormai sono stanca,perchè, credetemi,avere un figlio che ti piange e fa storie dalla mattina appena si alza,alla sera…è veramente pesante,non ho più pazienza e a volte mi trovo ad urlare come una pazza isterica contro di lui perchè non lo sopporto!Una delle cose più brutte è il fatto che ancora no ne vuole sapere di togliere il pannolini(altro stress per me),non collabora affato,se si sporca non lo dice e se gli chiedi:”hai fatto cacca?” ti risponde di “no”….insomma io credo di essere arrivata sull’orlo dell’esaurimento!……Non ce la faccio più!

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    • Ciao Valeria, anche mio figlio è stato sempre molto faticoso, fin da piccolissimo, e mi rispecchio molto in quello che hai scritto. Sappi che, almeno per noi, la situazione è migliorata molto intorno ai 3 anni e mezzo (ora ne ha 4 e mezzo). Non dico che tutto passi, ma è ben più gestibile e, almeno nel mio caso, ora che è più grande collabora di più. Capisco benissimo la fatica e lo stress, noi siamo lontani dalla famiglia, quindi ce lo siamo sempre gestito in 2, asilo a parte. Quello che mi ha detto recentemente un’esperta è che queste loro difficoltà (e relative reazioni per noi eccessive) spesso derivano da insicurezze che magari noi non percepiamo come tali, ma che per loro sono fonte di stress. Spero davvero che anche per te le cose si evolvano pian piano in maniera positiva. Un abbraccio.

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  5. Il mio post forse è fuori luogo, ma riguarda sempre i rapporti fra genitori e figli. A novembre mia mamma è caduta in una profonda depressione,si è allettata ed a seguito di alcune complicazioni polmonari è stata portata in ospedale e curata, fra la medicina intensiva e la riabilitazione ha trascorso 4 mesi in ospedale, durante i quali ha iniziato a dare segni di squilibrio (in realtà lei è stata sempre predisposta a questo ed ha avuto anche episodi in passato),che i medici attribuivano alla prolungata permanenza in ospedale. Quando è uscita è tornata nella casa dove viveva con la sorella novantenne(che intanto era deceduta), ma avendo diverse difficoltà motorie e comunque attenendomi alle disposizioni dell’ospedale le ho affiancato una badante, all’inizio è andata bene,sembrava che volesse riprendersi,tornare a vivere, ma tutto questo è durato 2 settimane, dopodichè la mia vita è precipitata in un incubo che sembra non dover finire mai. Ha iniziato a sviluppare pensieri ossessivi del tipo che le badanti le rubassero oggetti preziosi, o che c’era un complotto contro di lei del quale le badanti facevano parte, poi ha iniziato a diventare sempre più aggressiva nei confronti di tutti, a gridare contro le badanti dicendo che voleva fare come le pareva,spesso rifiutava i farmaci. E’ in cura da un neurologo, ma fino ad ora senza grandi risultati, nel frattempo ha fatto scappare(non cacciato via,ma fatto scappare terrorizzate)3 badanti ed anche la quarta comincia a cedere. E’ incazzata col mondo,anche con me, non esce più e mi accusa di averla reclusa dentro casa,ma la cosa peggiore è che sta distruggendo la mia vita. Oltre a lavorare ho una moglie e 3 figli piccoli, che praticamente non vedo mai,perchè nei pochi momenti liberi o sono in giro per pratiche burocratiche riguardanti mia mamma o peggio devo correre a casa sua perchè magari mi ha chiamato la badante disperata perchè non sa più come fare,spesso si rifiuta di mangiare o di prendere le medicine, e comunque anche quando decido autonomamente di andarla a trovare è come se non lo facessi,con me ormai è diventata aggressiva,mi insulta,mi urla contro, io cerco di farle capire che sto facendo di tutto per farla stare bene, ormai sto trascurando la mia famiglia, la sto trascurando troppo,lei non capisce, mi insulta e mi accusa di far parte di un complotto contro di lei. Io sono l’unico figlio,ed è separata, ed io sinceramente non ne posso più e vorrei godermi anche un po la mia famiglia. L’altro giorno ha dato in escandescenze,urlando dalle finestre ed anche in strada, abbiamo chiamato l’ambulanza ma al suo arrivo l’hanno trovata normalissima e lucida e non le hanno fatto niente, con naturalezza ha firmato il foglio col quale rifiutava il trasporto e tutto è finito li. E’ diabolica,mi sta annientando,ma soprattutto sta annientando la mia famiglia e non so come uscirne fuori. Mentre era in ospedale avevo fatto anche domanda per una RSA, ma quando mi hanno chiamato ho rifiutato, penso di aver fatto il più grosso errore della mia vita, ma quando mi hanno chiamato sembrava che mia mamma si stesse riprendendo ed anche il neurologo era soddisfatto dell’andamento,non potevamo immaginare un crollo del genere. Non so più come fare, io vorrei godermi anche un poco la mia famiglia,ma così sono veramente in trappola, con tutto l’affetto che ho perchè rimane sempre mia mamma ma penso che questa non sia vita,ma solo una lenta agonia che va avanti giorno dopo giorno. Scusatemi per lo sfogo ma sto proprio a pezzi.

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    • Caro Francesco non sai quanto ti capisco!!! figlia unica madre con demenza ho passato tutte le fasi che hai descritto, questi passaggi sono assolutamente dovuti e diciamo “normali” ma poi l’istinto di sopravvivenza prevale e riuscirai a prendere in considerazione un eventuale inserimento in RSA io ce l’ho fatta pensando e autoconvincendomi che sarebbe stato un periodo di sollievo, è un anno che mia madre è ricoverata in RSA e ora che ho visto come la trattano come ne hanno cura come lei si senta capita e finalmente non sola penso che avrei dovuto farlo prima che tutti i miei sensi di colpa non hanno fatto che aggravare la situazione mia e di mia madre sopratutto. ricorda che nelle RSA c’è personale specializzato, educatori, fisioterapisti è di queste persone che le nostre mamma hanno bisogno nella vita quotidiana noi dobbiamo fare i figli dare amore andarle a trovare abbracciarle……con serenità. ti abbraccio forte. Carla

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  6. Questa pagina è uno spettacolo e mi fa sentire molto meno sola!!! pensavodi essere un mostro, una mamma non meritevole e invece, fortunatamente, leggendo i vostro sbrocchi, prendo coscienza dell fatto che solo solo Umana! Bimba (oggettivamente meravigliosa, nn mi dovrei lamentare) di 11 mesi e invece….mi sento in trappola, mi sento soffocare, mi sento con un Koala perennemente attaccato addosso (e poverina,cos alyrp dovrebbe fare, 24h su 24 con me)…lo so, questo è “essere mamma” ma non ero preparata all inglobamento totale, al rapporto esclusivo che lei ha diritto di avere con me e io il dovere di darle. Ma nn ho piu il mio amato lavoro e qursto orbitare della mia vita attorno alle sue esigenza mi toglie il fiato!! e sbrocco, e piango, e mi dico di resistere ma, diavolo, so che nn è giisto che sia cosi…nn lo è x me e, soprattutto, nn lo è x lei…ma nn riesco ad uscirne.

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  7. Ho bisogno di sfogarmi!!! Mia figlia ha 6 anni e mezzo … Fuori casa è bravissima, a scuola molto
    corretta e brava, legge da quando aveva 4 anni ed è curiosa e intelligente… Il problema è che a casa è una grandissima rompi palle! Mi sfida continuamente, mi risponde male, mi esaspera finché perdo la pazienza e poi le dico cose brutte oppure le do un calcio nel sedere. Ovviamente poi mi sento malissimo… Lei poi è intelligente e sensibile e queste cose le soffre… Non so come fare per non perdere il controllo, soprattutto al mattino quando il tempo è poco e non posso andare a smaltire il nervoso in un’altra stanza prima di esplodere… Vorrei solo capire da dove nasce questo conflitto continuo e vorrei tanto essere una mamma che anziché gridare e dire cose sgradevoli sapesse reagire in modo adulto e razionale ????

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    • Salve. Succede anche a me. Questa sera ennesima volta. La mia ha 7 anni,è spesso oppositiva, lenta, sembra sorda ai richiamio quando le divi di fare il suo dovere. È molto intelligente, ipersensibile, ma èsfiancante. Mi trovo a trasformarmi, una belva scatenata, urlo e dico cose terribili. Lei non la sfioro. Peròsto male, malissimo

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  8. Ogni volta che vengo qui generalmente leggo e basta. Leggo, a volte mi rincuoro. Leggo e provo frustrazione, o sollievo. Dipende dai giorni. Mi accorgo che non sono sola, quello sicuramente. Perché ci sono madri e padri che come me si ritrovano impotenti, desiderosi di sistemare quello che non va nel rapporto con i figli, ma disarmati.
    A volte mi sento come si fossi da sola brandendo un coltello da tavola, contro un esercito di soldati armati fino ai denti: cosa posso fare con un coltellino, se quelli hanno i mitra?
    Mia figlia va per i 14 anni e diciamo che non ha mai mostrato un amore grandissimo per la scuola, sin dalle elementari. Quei cinque anni li ricordo come un bagno di sangue, successi al limite della sufficienza che le hanno permesso di venire promossa, ma sempre con grossi impegni e grossi sacrifici (giustificati, per carità) da parte mia e di suo padre. Una lotta continua, un aiuto continua. Non che abbia qualche difficoltà di apprendimento, è solo che non ha mai avuto voglia.
    Alle medie, in prima, sembrava che quei tempi cupi fossero passati. Non che fosse un piccolo genio, ma forse l’entusiasmo e la novità l’ha aiutata a migliorarsi. L’idillio però è durato pochissimo… dopo pochi mesi la montagna russa scolastica ed emotiva è ripresa. Ha continuamente bisogno di sollecitazioni da parte nostra e dei prof (che tra l’altra la stimano e pensano che possa fare grandi cose, con un po’ di voglia in più). Mente, sapendo di mentire: “Ho fatto i compiti, ho studiato”. E per un po’ la controlli, magari a sorpresa, quando meno se l’aspetta per accertarti che sia vero. Poi smetti di farlo, vuoi darle fiducia, in fondo deve crescere, deve imparare la responsabilità…. e tac… piovono i quattro.
    Ora siamo in terza e gli esami si avvicinano. Ha iniziato l’anno malamente, e l’ha continuato più o meno con lo stesso andamento. É un altalena che nemmeno i prof capiscono. Un giorno è l’entusiasmo e la voglia fatto persona, il giorno dopo è come un asino che se non ha voglia di camminare non lo muovi nemmeno a trascinarlo con il trattore. E se lei non ha voglia, fa esattamente come l’asino: non fa. Punto.
    In più, quando ci sono liti in casa, praticamente sempre per i compiti, ultimamente ha sviluppato un nuovo comportamento: aggredisce e urla cercando di far valere ragioni che non ha.
    Poi però mi scrive letterine di scuse che lascia sotto il cuscino con mille cuoricini e mille tvb.
    Io cerco di capirla, di parlarle. Non sempre mi arrabbio, ma provo a fare discorsi tranquilli, sensati, sull’importanza della scuola, del suo futuro in un mondo incerto come quello in cui viviamo. Sul valore della vita e delle opportunità che a lei non mancano. Ti dice si con il faccino da bambi e gli occhi spalancati, ti dice che ha capito e non si comporterà in modo più responsabile, ma sono promesse che poi non mantiene. E a me parte il quarto.
    Siamo ad aprile e ha sotto tre materie.
    A settembre ha voluto essere iscritta ad una scuola privata molto particolare, che sicuramente comporterà non solo a noi, ma soprattutto a lei sacrifici non da poco e tante ore dedicate allo studio… ma con queste premesse dove credo che possa arrivare? Dove LEI crede di arrivare.
    Le ho provate tutte: paghette, punizioni, discorsi ragioni, calmi, pieni di comprensione. Discorsi più duri, urla, sgridate, ammetto che è partito anche qualche ceffone quando le sue risposte si facevano troppo arroganti o affilate, ma NULLA. Cambia per la prima settimana e se appena appena prende qualche voto passabile si siede e pensa di vivere di rendita.
    Io vorrei essere sempre sorridente… con lei ci sono momenti anche allegri e di condivisione. Balliamo, cantiamo, chiacchieriamo tanto… ma poi ci sono momenti che mi rovinano totalmente e divento cupa e triste e pensierosa. Preoccupata. Mi preoccupo io del suo futuro che però a lei pare non interessare. Forse è troppo piccola per capire, ma quando si accorgerà dello sbaglio che fa non impegnandosi e non preservandosi il suo futuro sarà troppo tardi forse e lì nemmeno i santi possono qualcosa.
    Come devo fare per farle capire?
    É una brava ragazza e penso che abbia chiaro i valori e i concetti di bene e male, ma si perde per strada e io faccio fatica ad instradarla.
    Sono così demoralizzata!

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    • Cara Marta, quando ho letto il tuo “sfogo” mi sono venuti i brividi. E’ come se lo avessi scritto io, perché sono nella tua stessa identica situazione ma penso di essere messa peggio. Penso anche che la nostra situazione sia comune a tantissime mamme, che però non sanno a chi rivolgersi, oppure semplicemente la affrontano in maniera diversa.
      Sono parecchi anni che “frequento” questo forum, leggo tutto ma non intervengo mai. E’ davvero un angolo che permette a tutte noi di sfogare tutto quello che solitamente reprimiamo per il quieto vivere familiare. Rispetto i pareri di tutti, e sono solidale con le mamme che si sfogano qui con i loro problemi, anche se a volte mi fanno un po’ sorridere e mi fanno tenerezza, perché ritengono i loro problemi insormontabili …. Sapessero invece cosa le aspetta, nel futuro! Altro che capricci o notti insonni…è acqua fresca in confronto a quello che dovranno affrontare quando i loro piccoli angioletti diventeranno grandi….
      E il tuo intervento, cara Marta, mi ha riportato indietro nel tempo. Circa 3 anni fa, ho scritto per parlare della mia situazione, e a distanza di 3 anni non è cambiato nulla, anzi, le cose precipitano sempre di più.
      Ho 50 anni, una figlia di 22 e una di quasi 14. La prima figlia è quella che si può definire quasi perfetta: affettuosa, gentile, premurosa, coccolona ma indipendente, seria nei rapporti con gli altri, non “farfallina”, bravissima a scuola (mai chiesto aiuti per i compiti, mai una nota, mai un rimprovero dai docenti) e bravissima a casa, tanto che mi aiuta nelle pulizie e nel riassetto casalingo. Uscita brillantemente dal liceo scientifico, sta affrontando l’università con impegno e passione, nonostante debba fare tutti i giorni la pendolare per raggiungere l’università col treno.
      La seconda figlia, l’esatto opposto. Faccina d’angelo, fuori casa una ragazza educata, rispettosa, perbene, niente atteggiamenti troppo da grande, niente trucco. Almeno quello. In casa invece un terremoto. Dove passa lei non cresce più l’erba. Disordinatissima, con la testa fra le nuvole, sempre con la musica nelle orecchie. A scuola è un disastro. Ha iniziato ad andare male in terza elementare e da allora è stato un crescendo pazzesco. Abbiamo dato la colpa alle maestre, particolarmente fredde e “di parte”, con delle sfacciate preferenze per alcuni alunni e col totale disinteresse per altri. Finite le elementari, speravamo che con l’avvento delle scuole medie si potesse ricominciare daccapo, con nuovi compagni, nuovi professori, nuovi stimoli. E invece, dopo i primi tempi, purtroppo siamo ripiombati nella stessa situazione. Come se non bastasse, purtroppo nella sua stessa classe si è ritrovata la compagna che già alle elementari le ha fatto vedere i sorci verdi, e le ha causato delle crisi, essendo una ragazzina prepotente e molto invidiosa che anche qui ha continuato a stuzzicarla, a provocarla, con il risultato che a forza di essere stuzzicata, la mia ad un certo punto reagisce male e i professori beccano sempre lei e non l’altra. Il nostro cruccio principale è proprio la scuola e la sua totale mancanza di voglia di studiare. E sicuramente ha dei problemi con alcuni compagni di classe, che la prendono in giro, e lei, anziché ribellarsi alle angherie, anzichè ignorarli e non dargli la soddisfazione di arrabbiarsi, si tiene tutto dentro e poi si sfoga con noi a casa, trattandoci davvero malissimo, al limite della sopportabilità. A nulla valgono i nostri discorsi che tentiamo di iniziare, perché non ne vuole sapere di ascoltarci.
      Abbiamo provato di tutto con lei. Con le buone maniere, con le cattive maniere, con le minacce, con le suppliche, con le botte. Qualche anno fa l’avevamo portata anche da una psicologa infantile per cercare di capire se aveva dei disturbi, delle carenze, ma nulla. Abbiamo provato anche a farle fare dei test perché avevamo paura che avesse problemi di dislessia o difficoltà di apprendimento. Macchè! Tutti ci hanno detto che la ragazzina è molto intelligente e non ha nessun tipo di problema. E’ solo che le manca la voglia!!!!! Tante volte abbiamo pensato che lei si sentisse inferiore rispetto a questa sorella “perfetta”. Mai e dico mai, io e mio marito l’abbiamo sminuita davanti alla sorella, proprio per evitare che lei avesse rancori e gelosie. Mai le abbiamo messe a confronto. Mai le abbiamo detto “tua sorella fa così” “tua sorella fa cosà”. Tante volte la grande si è offerta e si offre per darle aiuto con i compiti, ma anche se ogni tanto li accetta, dopo un po’ il suo atteggiamento diventa insopportabile, odioso e dispettoso, sembra proprio che lo faccia per dispetto. Così la sorella si arrabbia e se ne va. Penso che si senta non in grado di competere con questa sorella perfetta e quindi si comporta nell’esatto opposto.
      Con noi è una discussione continua. Non è mai colpa sua ma di qualcun altro. Le sue frasi preferite sono “non è colpa mia” “non è vero” “ce l’avete sempre con me” e via di questo passo.
      Ogni giorno inizia sempre male. Al mattino siamo tutti di corsa, ovviamente, per questo la sveglio con un certo anticipo perché quando si alza è uno zombie (ovvio, la sera non vuole mai andare a dormire!): devo ripeterle 50 volte di lavarsi, vestirsi, mettere via il pigiama, controllare lo zaino eccetera eccetera…. Tante volte mi piacerebbe provare a non dirle nulla, per vedere se si gestisce da sola e se dimentica qualcosa, ma poi, più che altro per fare più in fretta, glielo ricordo io.
      Quando torna da scuola sparge dappertutto scarpe, zaino, vestiti, e perde tempo davanti la televisione. Io e mio marito arriviamo a casa dal lavoro quasi in contemporanea, verso le 17.00 e la troviamo sdraiata sul divano a guardare la televisione, con un tappeto di scarpe, maglie, pantaloni tutto intorno. E io comincio ad urlare. Ogni tanto faccio finta di nulla e mando giù, ma poi non ce la faccio a stare zitta e sbrocco. I compiti sono la sua ultima preoccupazione, dopo aver visto l’ultimo video o scaricato l’ennesimo sfondo per il cellulare. Ogni tanto le sequestriamo anche quello, ma pur di non darci la soddisfazione di pregarci per riaverlo, fa finta che non gliene importa nulla. Poi però glielo restituiamo, perché potrebbe avere delle emergenze quando è fuori casa oppure bisogno di qualcosa dalle compagne di classe.
      Anche per lei questo è l’anno degli esami, ma ho paura che non venga nemmeno ammessa! Le ho chiesto più di una volta se ha già programmato la “tesina”, mi dice che non mi devo preoccupare, che sta già facendo tutto…. Ma io, ogni volta che entro nella loro camera la vedo con le cuffiette e con in mano il cellulare.
      So che è una brava ragazza, quando ha i suoi momenti di “normalità” è simpatica e affettuosa, educata e rispettosa, ma è difficile vederla così….
      Anche io cerco di capirla, mi metto nei suoi panni di adolescente confusa, ma mi scontro con un muro. Cerco di farla parlare, di farla ragionare, di farle capire che il suo futuro è importante e che non può continuare così. Mi guarda con gli occhioni spalancati, non parla. E non ottengo nulla. Ci sono volte che vengo assalita dal nervoso, così mi metto ad urlare e a volte la insulto pure, talmente mi esaspera il suo modo di fare. E anche qui non ottengo nulla. A volte sono talmente esasperata che tento di prenderla a sberle e lei allora peggiora ancora di più, mi guarda con odio e urla ancora di più.
      E so che sbaglio ma ci sono dei momenti che vado davvero “fuori”.
      Nei rari momenti di “normalità”, quando cioè è tranquilla, viene da me, mi sbaciucchia, mi dice che sono bella e tenera, e mi chiede perché non sorrido mai…. Perché??? Ma allora non si rende conto del motivo della mia perenne tristezza!!! Non so se lo faccia apposta oppure se è proprio così… Solo che, diversamente da tua figlia, la mia non mi chiede mai scusa e non mi scrive bigliettini con frasi carine. Sembra che non gliene importi nulla di quello che le dico, che non le importi nulla di vedermi soffrire, che tutto quello che le dico per lei sia sbagliato…. Le nostre discussioni vanno sempre a finire malissimo. Negli ultimi giorni, dopo gli ennesimi litigi, mi chiudo in camera mia e piango, cercando di calmare il nervoso che mi assale. Come sono ridotta! Anche se ho oramai una età avanzata, mi sento una ragazzina frustrata e impotente, in balia di sentimenti contrastanti e rabbia repressa.
      Ora mi spaventa l’immediato futuro. Voleva frequentare un liceo linguistico, visto che le piacciono le lingue, ma io e suo padre non ce la siamo sentita di iscriverla, visto il suo rendimento scolastico, così abbiamo optato per un istituto tecnico turistico, dove comunque ha 3 lingue da imparare. L’istituto l’ha scelto lei, almeno non può accusarci di averla trascinata in un qualcosa che lei non voleva.
      Ma vedo il suo futuro molto oscuro, pieno di difficoltà. E ho tanta paura che sarà sempre peggio.
      Non ho coinvolto i miei genitori, perché so che soffrirebbero, né amici e/o parenti, perché non voglio metterla in cattiva luce con gli altri, che la credono diversa, e temo che non capirebbero davvero la situazione (alcuni nostri parenti/amici/conoscenti hanno figli così bravi e studiosi!) Ma nello stesso tempo, non so più con chi parlare, e a chi rivolgermi per avere un aiuto, un consiglio, una via d’uscita. Temo davvero di crollare.
      Cosa devo fare? Per una volta, a me e a te, cara Marta, qualcuno può dare un aiuto?

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      • Ciao Marta e Tristezza64 🙂
        Non sono una mamma, ma nel leggere i vostri commenti non ho potuto fare a meno di pensare a quanto rispecchiassero la mia situazione…come figlia!

        Ero solita comportarmi esattamente come le vostre figlie, dalle medie e per tutte le superiori…Svogliata, disattenta, disordinatissima (credo di non essere riuscita a vedere il pavimento della mia stanza per un paio di anni almeno) e discontinua nello studio: una volta portavo a casa un 8, la volta dopo un 3.

        I miei genitori, divorziati ma entrambi presenti e comprensivi nei miei riguardi, non sapevano più che pesci pigliare, anche perchè da parte mia avevo ridotto la comunicazione al nulla assoluto.

        Sembravo essere totalmente disinteressata, come se non potesse fregarmene di meno della situazione…e dico “sembrava” non a caso, perchè in realtà mi portavo dentro un malessere immenso, non provavo una briciola di autostima (nonostante lo nascondessi bene, perchè da un punto di vista esterno sembravo una “forte”, che non si lasciava scalfire da nulla e a cui scivolava tutto addosso) e provavo un terrore annichilente per il futuro.

        Quindi mi seppellivo nella musica, nella tv, nei libri, in qualsiasi cosa facesse abbastanza “rumore” da distrarmi da questa paura enorme, dal disprezzo che provavo verso me stessa. Le verifiche, le interrogazioni, qualsiasi prova mi presentasse la vita erano uno stress enorme, perchè erano per me l’ennesima riconferma che comunque non valevo niente e che sarei stata una delusione continua per i miei genitori e per chi mi voleva bene e, quindi, perchè darsi la pena di provare?

        Mi incollavo in faccia una maschera di menefreghismo perchè alla fine, sopratutto quando sei un’adolescente, cerchi di salvare almeno le apparenze, ripetendoti che forse un giorno le cose miglioreranno, basta tenere duro. Ma in realtà stavo malissimo, mi sembrava di essere dentro un tunnel lunghissimo, buio e senza via di uscita. Mi odiavo, volevo annientarmi, distruggermi.

        Sentivo tantissimo le aspettative degli altri nei miei confronti,e non perchè me lo dicessero, ma perchè comunque certe cose le percepisci ugualmente. Anche mia madre, come voi, ha tentato più volte di parlarmi, con tranquillità, della mia situazione. “Sono preoccupata per te, voglio sapere cosa pensi di fare nel tuo futuro”, mi diceva, ma tutto quello che sentivo io, a causa dei miei problemi di autostima, era “non sei abbastanza, non sei affatto come speravo che saresti stata”.

        Era una lotta continua.

        Le cose hanno cominciato ad andare meglio proprio quando i miei geniori mi hanno svestita da quelle aspettative. E’ stato uno sforzo notevole per loro, perchè immagino che come genitore sia naturale volere il meglio per i propri figli, ma sono riusciti a farlo e a farmi capire che a loro andavo bene comunque, che qualsiasi cosa avessi deciso di fare del mio futuro riguardava me, e che loro sarebbero sempre stati dalla mia parte in ogni caso. “Siamo qui per te, se vuoi, sempre e comunque, ma ci fidiamo di te. Sappiamo che sei forte, e che sei brava, e che sei piena di risorse, anche se magari tu non lo sai ancora.”

        Ora che vado in terapia (per mia scelta) ho capito che quell’apatia che avevo per la vita era in realtà una presa di posizione molto chiara da parte mia: io sentivo di non avere alcun controllo sulla mia vita, su quello che mi succedeva, sulla continua fonte di delusione che percepivo di essere per gli altri, ma potevo avere il controllo su questo.
        Non accettare le sfide che mi si presentavano davanti era comunque una scelta mia, qualcosa che mi apparteneva e su cui avevo potere decisionale.

        Non appena i miei genitori mi hanno ridato il potere di decidere per me stessa le cose sono migliorate in maniera incredibile. Mettere a posto la mia stanza NON perchè era quello che volevano i miei genitori, ma perchp MERITAVO di avere una stanza pulita e ordinata e adatta alle mie esigenze. Avere buoni voti NON perchè così avrei reso felici i miei genitori, ma perchè ero intelligente e AMAVO imparare cose nuove. Essere me stessa perchè avevo il DOVERE di piacermi e NON avevo l’OBBLIGO di piacere agli altri.

        Ora ho di nuovo buoni rapporti con la mia famiglia, vado all’università (mi laureo l’anno prossimo!) e, sopratutto, posso dire di essere davvero felice.

        Spero che le cose si risolvano anche per voi, io so che per mia madre non è stato facile starmi vicina e dover imparare un nuovo modo di rapportarsi con me, ma l’ha fatto ed io, che una volta la trattavo con disprezzo e rabbia e distacco, oggi le sono grata in una maniera che non posso nemmeno esprimere a parole.

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        • Carissime Marta, Tristezza64 e soprattutto carissima Anna,
          vi ringrazio delle mail. Io sono nell’identica vostra situazione. Mi ha fatto benissimo leggere la lettera di Anna. Ho capito molte cose di mia figlia.
          Non riuscivo a capire cosa c’era che non andava, perchè lei si rifiuta di studiare. Il bello è che lei mi dice sempre: “E’ colpa tua se non studio! Possibile che non capisci?” ed io ora mi rendo conto di avere investito troppo su questo, sulla scuola. Sono sempre triste, mi sento depressa. La mia felicità dipende esclusivamente dai voti di mia figlia! Non è normale! Probabilmente lei lo sente.
          E’ che come faccio ad imparare un nuovo metodo di rapportarmi con lei?
          Mi piacerebbe contattare Anna. Come si fa?

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  9. Siete una boccata di ossigeno……nel vero senso della parola…..perché molte volte troppe mi sento soffocare….con un pargolo ancora ancora reggevo ma con due sto toccando il fondo. Il primo quasi quattro anni, reflusso acido dalla nascita, non ha mai dormito più di venti minuti di fila anche in braccio, fino ai due anni e mezzo poi sono spuntate le adenoidi ipertrofiche inserimento a scuola e via con febbri e risvegli notturni continui. Poi è capitata la seconda, ad una settimana dal ciclo, e zzacchete incigognata…….adesso a sette mesi e non dorme, anche lei reflusso, alcune volte si svegliano in tandem…un delirio. Io sono a casa per forza di cose zero aiuti, zero tate e zero nonni…..sono solo e sclero, sclero sclero la notte sogno( ad occhi aperti purtroppo) di scappare via lontano….mentre urlo alla piccola che non la volevo….e al più grande che prima o poi me ne vado…sono una merdaccia lo so ma non CE LA FACCIO PIÙ……. Avere figli è una condanna….muori perché ci sono ma ormai moriresti senza loro….

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  10. Ho due gemelli di un anno e voglio mandare a fan c… chi mi diceva…vedrai al compimento di un anno sarà meglio…meglio sta ceppaaaaa.
    io e mio marito lavoriamo e fino ad ora abbiamo avuto una baby sitter a casa cn mia mamma….scelta sbagliatissima X la b.sitter…una ventenne…consiglio a tutti di prendere una donna con figli…quella si che è esperienza…anche se questa ragazza aveva già lavorato un anno in una scuola. Il c… del fatto è che quando cercavo qualcuno ho trovato solo lei e mi sn dovuta accontentare…mia mamma poi è anzianotta e x quello che può fare…con mia suocera non c’è feeling…quindi…in conclusione li ho iscritti al nido. Loro sono felici a parte i primi tre giornI ma io…sto male male male…mi sembra di averli abbandonati e poi hanno già iniziato con le influenze…x questo mi ritrovo sola a casa con due bimbi picciosissimi ed io che mi sento depressa e sola .piango e vorrei avere la vita di prima…almeno un pochino….vorrei avere una mamma accanto…una sorella…ma sono sola ed ho persone accanto solo x compensi…non x i soldi ma è triste e mi sento sempre più esclusa

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  11. Stanotte ho sbroccato con mia figlia di 2 anni e 2 mesi: mi ha svegliata tre volte e la terza volta non sapevo come rimetterla a dormire: non voleva stare nel lettino e ne nel lettone con noi, voleva che stessi seduta sul divano ad allattarla mentre lei si assopiva… alle 4 del mattino pensi che hai solo 3 ore davanti e poi ti devi alzare, quindi ti incavoli, gridi nel cuore della notte contro una povera innocente che non si sa se è in dormiveglia oppure è sveglia e lucida.
    Che effetto farà su di lei? Sarà terrore nei suoi occhi vedere la sua mamma che sbatte qualsiasi cosa a tiro ed impreca? Che perde le staffe e si sente così impotente, così frustrata e le manca la terra da sotto i piedi? E’ la mamma che dovrebbe dare sicurezza a questa bimba che ha sonno ma nemmeno lei sa come ritrovarlo… Alla fine, stremate, abbiamo trovato un compromesso, abbiamo dormito insieme sul lettino di fianco alla culletta… ma mi ci sono incazzata parecchio, prima di riuscire a conquistare il sonno. 🙁

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  12. Sono una cattiva mamma, ma non per dire, davvero. Ho esagerato, ho urlato a mio figlio di 6 anni, riversando su di lui le mie delusione, frustrazioni e sensi di colpa. Al colloquio con le maestre mi dicono che ultimamente non si comporta bene – che poi riflettendo non ha fatto nulla di grave: ha dato la colpa ad altri al posto di dire che il colpevole era lui, ha copiato la verifica, ha detto qualche bugia per non aver fatto i compiti.
    Ecco, il mio ideale di bambino perfetto si è sgretolato e al posto di accettarlo per quello che è, gli ho urlato che non non vale nulla, l’ho offeso, umiliato, ferito. Gli ho detto le peggio cose che non avrei mai avuto il coraggio di dire ad un adulto che avrebbe potuto tenermi testa. Lui, che essendo un bambino e non ha la forza di difendersi, ha solo subito e l’ho ferito. A modo suo si è difeso: mi ha allontanata, si è chiuso e mi rifiuta. Ieri sera ci siamo parlati e mi ha detto che gli ho fatto male con le mie parole, che soffre perché gli ho detto che non vale nulla, che è un rimbambito. Ci siamo parlati a lungo e alla fine ci siamo ritrovati e abbracciati e fatti dei buoni propositi. Ma resta il fatto che ho fatto la peggio cosa che una mamma può fare: non rispettare la sensibilità del proprio figlio, non dargli fiducia e soprattutto ledere la sua autostima.

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  13. ps il post sotto non intende dimostrare che sono perfetta, non lo sono per niente, ho passato i primi 2 anni a pensare di non essere all’altezza e di avere fatto male a non abortire! Quello che voglio dire è che lo sbrocco è una cosa sacrosanta e liberatoria e direi che è anche normale avere sentimenti ambigui o ambivalenti verso la prole, ma malmenare i figli no. E’ un nostro errore e solo nostro. può capitare ogni tanto, ma non può essere la regola assolvendosi poi con il senso di colpa.

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  14. Bene anche io oggi sbrocco, ma non verso i figli, verso i genitori. Faccio una premessa: ho un bambino di 4 anni e mezzo amplificato vero, a tal punto che dopo 1 anni di insistenza della pediatra lo abbiamo portato dalla neuropsichiatra infantile per verificare che non fosse Aspenger..soprattutto considerata la sua pervicacia e incoercibilità assoluta, una specie di terminator psichico …tipo io abbracciata al cesso a vomitare e lui che mi guarda e dice: si ok, ma giochi con me?!?!?!. Comunque, nemmeno la neuropsichiatra riusciva a gestirlo, si è scusata e ha concluso dopo 4 seduti e somministrati i test di rito prima dell’estate 2014, che non è Aspenger – lo sapevo – ha un QI di un bambino di 6 anni e l’emotività di uno di 3. Una miscela esplosiva. Inoltre da quando è nato – fa 5 anni a luglio, tanto per capirci – prende il latte 2 volte la notte anche 3, si sveglia ad intervalli regolari come un neonato e ha effettivamente fame, mangia ininterrottamente notte e giorno ed è al 25% percentile se va bene di peso. praticamente è da quando è nato che non dormiamo più di 4 ore di fila. I dottori dicono che ha un metabolismo da criceto, ha fame e sarebbe una violenza negargli il cibo (concordo) Io lavoro, il mio compagno lavora. Ringrazio il cielo che non siamo dipendente e non devo timbrare il cartellino perché altrimenti saremmo sotto un ponto a chiedere la carità perché ci avrebbero licenziato in tronco. E come lavoro non lecco i francobolli ma sono avvocato. CHi vorrebbe essere assistito da un avvocato che non si regge in piedi? Ho iniziato a soffrire di insonnia (svegliati per anni e anni ogni notte ogni 4 ore, poi ne riparliamo) 2 anni fa ero arrivata a 47 chili per 172 e …oltre il danno la beffa, io magra, mio figlio magro…la gente pensava che fossi un’anoressica esaurita (nessuna offesa per le vere anoressiche che so che soffrono le pene dell’inferno, io sto solo descrivendo come la gente mi vedeva dall’esterno) che non facessi nemmeno mangiare mio figlio. Aggiungo anche che il io compagno per anni è stato completamente mantenuto da me per vari motivi e quindi io mi sobbarco gli oneri di madre e di padre quanto al mantenimento della famiglia. Infine NON volevo figli, sono rimasta incinta durante il ciclo per 1 (uno) rapporto non protetto. Odiavo cucinare, credo che non avessi mai cucinato in vita mia prima di avere un figlio. Ora sono molto attenta alla sua alimentazione e passo il tempo a casa a cucinare (ovviamente all’asilo mangia poco perché dice che il cibo fa schifo, e purtroppo temo che dal suo punto di vista sia vero, hanno cambiato cuoca a settembre 2014, l’anno scorso mangiava, quest’anno no). I suoceri stanno a 230 km, i miei genitori non sono molto disponibili e mio figlio è troppo impegnativo per loro. Facciamo i salti mortali economici e fisici. E’ perennemente in movimento, le prmie parole che ha detto sono state “no” poi “non voglio” e dai 2 anni in poi ha avuto molto chiaro il concetto di noia e solo ora che va verso i 5 sta imparando a giocare almeno 20 minuti al giorno da solo. Altrimenti se sono a casa passo ore a fare la battaglia o la lotta. Non sta mai zitto è una specie di macchinetta, all’asilo è una barzelletta perché fa nuoto all’asilo e non sta zitto manco quando nuota e beve litri d’acqua. Lui non chiede perché su tutto, ma su ogni cosa esistente che intercetta la sua attenzione. L’altro giorno, domenica, per sbaglio ha visto 10 minuti di star trek (l’ira di khan). Apriti cielo. 3 ore di spiegazione sui motori nucleari e una volta terminato il corso breve in ingegneria pianti perché alla fine spock sembra morire e mio figlio è andato avanti fino a ieri sera a piangere (è molto sensibile…con tutti… tranne quando sto male io, ovviamente non lo accetta) perché spock non c’era più……. Insomma non c’è mai un attimo in cui dici, ok la giornata è finita. NO. Abbiamo passato 2 giorni a consolare un bambino perché ha visto spock messo in una capsula e lanciato nello spazio. Ovviamente il pianto è iniziato intorno le 2130 quando lui di solito inizia a dormire…… Impossibile lavorare da casa anche quando era neonato. La pediatra a 5 mesi dopo averlo osservato per un po’ ci disse (lei è specializzata anche in neuro scienze): questo bambino ha un carattere splendido ed eccentrico. Purchè si faccia esattamente come vuole lui.
    Tutto ciò premesso, sapete perché non volevo figli? perché tutto quello che scrivete negli sbrocchi E NORMALE. Cosa cazzo pensavate che fosse avere figli, la pubblicità della Pampers tutti asciutti e puliti e sorridenti? perché non vi siete letti il verissimo libro “no kids, 40 ragioni per non avere figli?” IL problema non è lo sfogo in sé, ci mancherebbe…tutti scleriamo anche verso chi più amiamo, ma non posso leggere di urla sculacciate e perenni sensi di colpa, ovviamente con il senno di poi..ma trattenersi prima no?. Vostro figlio non ha colpa, gli adulti siete voi, non lui /lei. Dovete controllarvi, se vostro marito vi tira un ceffone ogni volta che lo avete fatto sclerare perché volevate fare a modo vostro lo trovereste normale? Invece è normale alzare le mani su chi non solo non può difendersi fisicamente, che psicologicamente. Voi siete dio per i vostri figli.
    Non ce la faccio più di vedere genitori che passano dalla santità dello stato di gravidanza, come se fossero inicinti solo loro, alla faccia trita e contrita portando in giro il pargolo con la carrozzella. Si siamo stanchi, sì la società non ci aiuta un cazzo, sì allevare un figlio non è come te lo raccontano. Quindi??? Vogliamo consegnare alla società dei nuovi infelici solo perché ci siamo svegliati una mattina e abbiamo realizzato che nulla sarà più come prima? SI i figli ti prosciugano (voi avete prosciugato i vostri genitori) i figli vogliono amore e attenzione assoluti, i ritmi del sonno nel neonato e nel lattante non sono quelli degli adulti. Se ne fottono i bambini delle vostre esigenze. Ed è normale che sia così. Perché perché devo vedere genitori eternamente incazzati, come se fosse una congiura avere figli. per non parlare di quelli che ne fanno più di uno e raddoppiano le lamentele. ma andate a cagare!!! COn la descrizione che vi ho fatto di mio figlio manco morta, manco con il super enalotto ne farei un altro. Ma lui lo amo, non gli alzo le mani, non spero che una mattina diventi a mia immagine e somiglianza e che esegua gli ordini come al militare. Sto male, piango spesso perché sono stanchissima, perché non ho più voglia di niente a volte, ma chi cazzo sono io per buttare queste cose addosso a mio figlio di 4 anni e mezzo? Certo ovvio, che se sono arrabbiata con lui lo manifesto, che se fa quaklcosa che sa che non deve fare lo sgrido, etc., ma lo sgrido pensando che davanti a me ho un bambino di 4 anni e mezzo le cui sovrastrutture sono ancora in costruzione e molto dipende anche da come mi comporto io (o suo padre, ovviamente). SIAMO i loro specchi. A causa dell’insonnia ero spesso nervosa e arrabbiata e mio figlio mi guardava e mi diceva: sei triste? perché non sorridi? E lì ho capito che bastava vedermi giù di morale per provocare in lui tristezza. HO cambiato atteggiamento, se sto male glielo dico, ma tutto è alla sua portata a livello di comprensione. Mi piace il termine di un terapeuta familiare danese, Jesper juul, in una famiglia ci si deve trattare tutti con pari dignità. I ruoli ci devono essere, ma tutti abbiamo diritto ad un trattamento dignitoso e rispettoso, figli inclusi e questo dobbiamo insegnare loro. LORO ci amano disperatamente, non dimenticatelo mai. I figli crescono e se ne vanno, il tempo non si recupera mai. NOn sono qui per dare consigli, d’altronde è vietato e va bene, ma vi prego OK gli sbrocchi ok tutto, ma chiudetevi in una stanza e urlate, ok alzate pure al voce con i vostri figli se lo ritenete catartico e liberatorio, ma non impazzite cazzo, i figli li terrorizzate!!!! Vi sentite sole a gestire tutto? parlate con con vostro marito. Se vostro marito non ci sente da quell’orecchio, anche qui l’avete scelto voi il marito!!! Possibile che sembriamo tutti degli eterni bambini? vogliamo e non vogliamo? E il marito non è come speravo, e il bimbo non sta zitto e sorride a comando. AOHHHAOHH ma non ci rendiamo conto che questo è esattamente lo stesso atteggiamento che ha un bambino che non è in grado di assumersi la responsabilità delle proprie scelte? ma non capite che il fastidio diosantissimo verso i comportamenti di vostro figlio aumenta o diminuisce a seconda dell’importanza che date a quel comportamento? IL figlio non è espressione della VOSTRA individualità ma della sua. Passiamo l’esistenza a rivendicare la nostra specialità ed individualità e poi vogliamo che i nostri figli ubbidiscano a comando??? Prendete un cane se avete voglia di comandare. Educare, vuol dire “condurre fuori” far sbocciare. Scusate non ce l’ho con chi sbroccca e bon, i figli sono pesanti a volte, cavolo se lo sono, per non parlare delle madri single che per me sono delle eroine, ma ho male provo dolore quando leggo che lo sbrocco in internet è stato anticipato da sculacciate schiaffi grida e quant’altro verso un essere che in quel preciso istante sta solo affermando se stesso e bisogna trovare un compromesso accettabile, non piegarlo come una ramo da spezzare. Ma voi avete mai visto una scimmia sclerare con il proprio figlio e malmenarlo? Siamo noi quelli più evoluti o sbaglio?! Io quando sto per infierire su mio figlio, penso sempre a come reagirei se il mio compagno reagisse allo stesso modo con me. Io lo pianterei in asso. Vostro figlio non vi può mollare. Voi non potete mollare vostro figlio. Tirate pugni contro il cuscino urlando, ma non maltrattate i bambini.

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    • Quindi? Crocifiggiamo i genitori? Non sono per la violenza sui bambini, assolutamente. Però le persone a volte hanno poche risorse, intendo personali cognitive ed emotive. Scusa ma mi sembra un post scritto per sentirsi dire ‘ brava’. E quello dopo dove dici che non sei perfetta ancora di più.

      Smettila di giudicare gli altri, perché tu della vita e delle scelte degli altri non sai proprio niente, e nemmeno del loro dolore.

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      • Esatto Manu,sono d accordo con te!Ognuno vive le situazioni personali in maniera diversa e nessuno ha il diritto di giudicare.

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      • ….e per la cronaca conosco da vicino mamme che pur di evitare di sculacciare i figli sbattevano i pugni al muro,rompevano cio che avevano sotto mano e addirittura si picchiavano da soli e quando i loro figli sono cresciuti questi ultimi picchiavano i loro genitori ogni qual volta questi provavano e azzardavano a dire “NO” ai loro figli….
        Ma d’ altronde cosa vogliamo?Siamo nell’era dei genitori moderni ed è giusto che sia cosi.

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  15. Oddio quanto vi capisco…è domenica pomeriggio e come tutte le domeniche sono al lavoro…cosa che esattamente 14 mesi fa nn mi avrebbe proprio fatto saltare di gioia, eppure ora che a casa ho la mia tenera Combriccola composta da bimba di 14 mesi marito e cane mi dispiace molto meno..lo so nn è proprio un bel pensiero ma che devo fare se sono stanca stanca stanca e ormai quando vado al lavoro mi pare di andare a riposarmi?? Che tra le altre cose nn è così manco per niente perché si è vero che mi libero da urla pipi cacche varie e pappe ma di certo nn è che mi deprima poco pensare che venire qua a prendermi cazziatoni vari sia il mio massimo momento di riposo giornaliero…convivo da giorni con un feroce mal di testa a forza di arrovellarmi il cervello in questi pensieri ..la notte mia figlia si sveglia 400 volte e la mattina successIva sono ancora più esausta. ..credo cmq di riuscire a gestire abbastanza bene casa figlia e lavoro ma la cosa che più mi preoccupa è mio marito che mi richiede attenzioni proprio come quando eravamo fidanzatini quando potevamo permetterci il lusso di dire oggi che si fa?!?! Ma io nn sono e non mi sento più la stessa nn abbiamo aiuti e ogni mattina mi metto la diVisa da Wonder woman e conduco la mia famiglia alla fine di una nuova giornata e quando la nostra bimba verso mezzanotte si addormenta e luii dice finalmente un po di tempo per noi io penso- ancora nn avete finito di chiedermiiii? Nn potete fare finta che io sia morTa? anche perché la cosa nn si discosta molto dalla realtà!! …però nn è giusto nn va bene lui ha bisogno di me …iio lo amo tanto ma nn ce la faccio nn posso occuparmi di tutto e tutti di me chi si occupa?!? io sono talmente tanto stanca e bisognosa di avere un angolino solo per me in cui nessuno entri che le mie pulsioni hanno preso il volo, Voi come fate?vi prego datemi un consiglio!!!

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    • Ciao stanca85, tutta la mia solidarietà… a volte i mariti, sobbarcandosi meno le incombenze familiari, si sentono più leggeri e quasi quasi pensano che le mogli siano fresche come quando si usciva insieme il sabato sera, dopo una settimana di lavoro e si poteva dormire fino alle 13 della domenica dopo.
      Mio marito torna tutte le sere da lavoro e mi riempie la testa di tutto ciò che ha fatto durante la giornata, io lo ascolto e mi interesso ma, giuro, vorrei tanto che stesse zitto!!!

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