genitorisbroccano

genitorisbroccano è lo spazio da usare quando senti di avere solo voglia di urlare.
Quando non ne puoi più.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà paziente stanno venendo meno.
Quando tutti i tuoi buoni propositi sono miseramente crollati davanti all’incomprensibile ostinazione dei tuoi figli.
Quando hai mandato a farsi benedire tutte le tue più radicate convinzioni circa l’allenamento emotivo e l’empatia.
Quando sei riuscito a mettere tuo figlio in punizione già 3 volte da quando si è svegliato, e sono appena le 8.30 del mattino.
Quando hai ormai raggiunto la definitiva convinzione che sei una pessimamma o un papàpessimo.

Questa è una stanza insonorizzata: fuori da qui non sentono nulla. Ti leggeranno solo altri genitori solidali che sanno benissimo come ti senti.
Qui è vietato dare consigli (soprattutto quelli buoni).
Qui è vietato trovare soluzioni.
Qui è vietato citare “metodi”.
Qui è vietato fare i saputelli!
I commenti autorizzati sono solo le pacche sulle spalle: sarà nostra cura rimuovere ogni altro tipo di commento.

Da questo momento potete urlare! Nulla è inconfessabile per genitorisbroccano!

PS: Se invece hai bisogno di consigli, cerca un articolo nel resto del sito che faccia il caso tuo, e posta un commento lì : genitoricrescono.com

4,482 thoughts on “genitorisbroccano”

  1. @Valeria forza e coraggio. Se ti può consolare anche a casa nostra i due anni sono stati molto ma molto più facili dei 4. Cioè, diversamente da tuo figlio che sembra essere rimasto abbastanza se stesso, la mia ha tirato fuori il demone nascosto. Che ormai non ce lo aspettavamo più. Forza forza che ce la facciamo!

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  2. A volte e’ durissima non mettersi a piangere. Mentre guidi andando al lavoro. Mi e’ successo stamattina, dopo un episodio capitato all’asilo dove va il mio bambino di 4 anni e mezzo. Un suo compagno vicino a noi con il papa’, in procinto di appendere la giacca nell’armadietto.. lo saluta: Ciao! Poi si gira verso il papa’ e dice: ”anche se in verita’ non siamo piu’ amici io e lui”. Un episodio come tanti per la maggior parte della gente. A cui non si da’ peso. A me invece ha fatto malissimo. Sara’ perche’ ne veniamo da un periodo difficile. Da due settimane le maestre mi dicono che si comporta male all’asilo, che picchia, che infastidisce grandi e piccoli. Che l’anno scorso era amato e benvoluto da tutti ma che rischia di crearsi il vuoto intorno cosi’ facendo. Un bambino difficile da sempre. Che piangeva giorno e notte da neonato, che ha sempre ha rifiutato il ciuccio al nido per autoconsolarsi (anche quando aveva nove mesi), che metteva in ordine i giochi al nido quando gli altri invece li scombinavano, che ci ha messo da settembre a maggio a fare pipi’ con le maestre dall’avvenuto spannolinamento (in tutti quei mesi ci aspettava fino alle 16 per farla), un bambino che a 18 mesi un estraneo non poteva nemmeno guardarlo che iniziava a gridare e piangere (e’ stato il nostro incubo sociale per mesi e mesi). Adesso scrive parla e disegna come un bambino di 6 anni ma si comporta come quando ne aveva 2 (a due ovviamente lo accettavo molto di piu’). Al mattino mi occorrono 40 minuti tra colazione e vestizioni per lui; per la sorella di 20 mesi ce ne metto 7 in tutto. Per qualsiasi cosa , lui vuole fare/andare/comprare/bere/mangiare/giocare qualcosa di diverso da quello che dici tu. Non puo’ essere solo un capriccio tutto questo. Di sculacciate ne ha prese parecchie e anche di giochi sequestrati ne ha avuti parecchi dai due anni ad oggi. E niente e’ servito. Deve esserci qualcosa di lui che non riusciamo a leggere da sempre. Un bambino di quasi 5 anni e’ un bambino che collabora, che in qualche modo ti semplifica la vita rispetto a uno di due. A casa e’ sempre stato un monello tanto che sembrava avere due personalita’, rispetto all’asilo. E invece da poco tempo a questa parte, ha ”rotto” questi margini anche li’. Mi sento smarrita. Abbiamo sempre fatto sacrifici per lui. L’ultimo a entrare all’asilo ed il primo ad uscirne, nonostante il lavoro , per farglielo pesare il meno possibile. Insieme fuori a giocare praticamente tutto l’anno! La classica mamma che si mette a giocare con i gessetti per terra con il proprio bambino. Sempre fatto, soprattutto quando c’era solo lui. Le fiabe la sera, la sorella ”mollata” alla nonna tutt’ora per creare occasioni di stare solo con lui. E allora ti chiedi dove sto sbagliando? come posso aiutarlo? perche’ quando voglio parlargli la sera in maniera seria, mi dice ”sono stanco voglio dormire”? perche’ quando vuole essere dolce con te sembra che non ci riesca, e finisce per farti male invece che abbracciarti ti arriva un dito nell’occhio o una gomitata in testa? Oggi andremo da un dottoressa perche’ non riesciamo a trovare il canale che mi porta a lui. Voglio che sia un bambino felice per poter diventare un adulto felice.

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  3. Ciao a tutti… grazie x il supporto .
    oggi è proprio nera. sembra che più si va avanti più diventi faticosa ed ingestibile,mia figlia e la vita…

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  4. Ciao raga. Sono ancora un mito. Anche quando il piccolo fa la cacca nella vasca da bagno, mentre la cena si brucia, e il grande, alle 23.30 mi chiede perchè doveva andare a letto. E il loro papà lavora di notte, perchè in questo momento c’è solo questo, e io lavoro la mattina. Li ho baciati e gli ho detto che gli voglio bene e sono belli. Con tanto affetto, la vostra mamma cessa. PS mentre piangevo e mi dicevo ad alta voce che sono un cesso di madre, preparavo manicaretti per stuzzicare il loro appetito in maniera salubre e gustosa. Noi siamo i meglio, i nostri figli sono fortunati ad avere gente come noi, umana, coi limiti <3

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  5. nn so cosa pensare! mio figlio di 4 anni continua a disegnare mostri incessantemente! ne sente il bisogno compulsivo di disegnare un essere che dice vedere in camera sua!!! la notte s sveglia tremante e piangente e quando gli chiedo che ha mi indica il balcone! ma giuro che nn c’è nessuno!!!!!! viviamo quì da 2 anni circa ma da un annetto i miei due figli uno di due anni e mezzo e l’altro di 4 nn ne vogliono sapere di dormire tranquilli… e io comincio ad avere seriamente paura e mio marito sembra nn voler ascoltare! il più piccolo una notte si è svegliato urlando terrorizzato a tal punto che ha voluto stare in braccio al padre nascondendo il volto per tutta la durata della notte!!! io nn so come proteggere i miei figli..perchè nn so cosa pensare!!!!!!! eppure a vederli di giorno sembrano così tranquilli!!! vanno a scuola felici,giocano,ridono e mangiano..ma la notte tutto cambia!!! aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!!! sono in crisi e nn so che fare! 🙁

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  6. Volevo urlare il mio dispiacere, il mio senso di impotenza di fronte la sofferenza di mio figlio. Volevo urlare per l’indifferenza dei medici che in barba alle nostre preoccupazioni hanno sempre sottovalutato il quadro e le nostre preoccupazioni, ho cambiato il gravatar perchè non sono una stellina in decompressione ma un albero forte è pieno di fiori, con tante cose da dare, ho radici forti, bei semi, bei frutti, ma soprattutto ho tanta voglia di vivere, sono stanca ma non sto rinseccando, non sto appassendo, voglio solo stare bene con la mia famiglia, quella che ho cercato e voglio essere ascoltata.
    E quindi dajeeee, ce la possiamo fare!

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  7. Ecco ci risiamo!!
    Ma oggi mi pare di stare peggio del mio post di 2 mesi fa!!
    ho cercato nel blog se qualcuno perde la pazienza e si fa prendere dalla rabbia cieca e assurda…
    Mi consola il fatto di vedere che non sono l’unica.
    Mi rattrista molto il fatto di non riuscire a canalizzare e gestire in maniera diversa i miei scatti d’ira e di rabbia soprattutto verso il mio piccolo.
    Questa sera ho persino un mal di stomaco micidiale dopo l’ennesima sfuriata!
    Molto interessante quanto ha scritto Silvietta in “La rabbia dei genitori” (https://genitoricrescono.com/rabbia-genitori/)

    Volevo evidenziare in particolare l’ultimo pezzo:

    “Quando proviamo emozioni spiacevoli è facile che le si metta da parte, invece di farci amicizia. Più facile lanciarsi in sproloqui contro gli atteggiamenti che derivano da emozioni spiacevoli piuttosto che tessere amicizia con esse. Le emozioni che provo, spesso, non sono bellissime, non sono come buone amicizie da sbandierare in giro, ma sono mie, mi parlano di me. E io sono convinta che ai nostri figli non serva solo la nostra luce ma anche e soprattutto la nostra capacità di attraversare le nostre ombre. La rabbia contiene tantissima energia: può farci fare, per reazione, cose che non avremmo mai voluto fare. Oppure, ascoltandola, può aiutarci a entrare in contatto con le tante cose preziose di noi che abbiamo relegato tra le ombre. E darci la forza di cambiare. A nostro “vantaggio” o almeno in maniera più consona a quello che siamo. Ma d’altra parte, come persone e anche come genitori (da qualche parte devo aver scritto “la madre perfetta sei tu”) chi siamo chiamati ad essere se non esattamente noi stessi al 100%?”

    Io non riesco a fare amicizia con le mie emozioni evidentemente!
    Mi arrabbio ancora di più con me stessa quando vedo che non riesco a non urlare, “imprecare” o arrivo a dare una sberla a mio figlio.

    Ho provato ad ascoltare la mia rabbia, a chiedermi xè mi arrabbio così e le risposte mi spaventano molto!
    – Temo di non essere una mamma adeguata o sufficientemente brava
    – La mia autostima è sotto i tacchi
    – Mi pongo il dubbio e se in realtà avere dei figli non era quello che volevo e a volte desidero tornare indietro prima delle due gravidanze
    – Vorrei dedicarmi al mio progetto lavorativo da libera professionista, ma non riesco a farlo e temo che non riuscirò mai a farlo (questo forse è quello che mi fa incazzare di più a pari merito con il primo punto)
    – mi arrabbio in quanto mi pare di rivivere i schemi che i miei adottavano con me e mia sorella e io pensavo e volevo essere migliore
    – perché non trovo del tempo per me e/o con mio marito
    – desidero staccare un week end da tutto e da tutta la famiglia

    mi fermo qui altrimenti potrei scrivere all’infinito

    come caspita si fa a indirizzare la rabbia prendendo per buono che le motivazioni (alcune) sono quelle sopra descritte??
    Mi sento depressa ed orribile!!

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  8. Mammasega, hai tutta la mia solidarietà!!! quanto ti capisco e quanto sono dalla tua parte!!! Quanta fatica stai facendo!

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  9. Come ti capisco Dana, in barba a tutti, alcuni di loro sono proprio diffcili, punto e basta!
    Il mio non stava fermo neanche in pancia, ho passato 6 mesi in movimento, ovviamente la notte era il momento peggiore, quindi ho perso il sonno molto presto.
    Quando mi facevo le ecografie la ginecologa era sempre molto colpita della sua ipercinesi…io pensavo fosse per via delle ecografie ed invece la belvetta a 5 mesi mi camminava se lo tenevo per mano e nel girello mi sfondava tutta casa, la notte era un incubo…poi sono successe altre cose e tutto si è un pò complicato. Ad ogni modo si fa quello che si può e dove non si arriva ci si fa aiutare da qualche specialista, ma la migliore rimani tu, di questo sono convinta. Sono convinta che l’amore da solo non basti in certi casi, ma quello che può produrre un atteggiamento lucido si, ciao e buona belvetta a tutte!!!

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  10. ho paura, ho paura di ammalarmi, ho paura quando si ammala mio marito perchè devo gestire la belva di 2 anni e 7 mesi da sola. non mi ascolta mai, tocca sempre tutto, urla, non smette mai di parlare, quando io ed il padre parliamo , lui urla e ci zittisce. Al nido ci dicono che è un bambino educato, simpatico ma molto vivace, a volte quasi difficile da gestire. Io sculaccioni gliene do a bizzeffe, non me ne frega niente di quello che pensa la gente non voglio crescere uno zulù. Ma non basta, se lo rimproveriamo non ci quarda negli occhi e ci sbeffeggia. Le medicine non le vuole prendere e devo fargliele ingoiare a forza sentendomi dire che rimarrà traumatizzato a vita. Non ne posso più, ogni giorno dobbiamo uscire perchè in casa non ci vuole stare o ci distrugge tutto. Non riesce a stare fermo in un posto per più di 10 secondi, quando mi vede incazzata mi riempie di baci e mi chiede scusa, ma dopo 5 secondi ricomincia. sia io che il padre lavoriamo, io faccio i turni e riesco a stare più spesso con mio figlio ma da sola non ce la faccio, meno male che mio marito mi da una grande mano ed anche i miei genitori e mia sorella. Lo amo è la mia vita, ma rimarrà figlio unico, un altro figlio non lo voglio, non sono nata con il corredo genetico da nutrice/chioccia.

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  11. Permettetemi di sbroccare contro tutti gli adulti che, pur essendoci già passati tanti anni fà, sembrano aver dimenticato cosa vuol dire essere genitore nel bene e nel male e si permettono di:
    prendere in braccio tua figlia e fargli fare vola vola quando è gonfia di sonno,
    guardarti come un’isterica quando fai notare che le acrobazie prima della nanna non sono attività gradite,
    cercare di porre rimedio urlando ninna nanne nell’orecchio,
    lanciarti occhiate di biasimo quando alla fine gli strappi via la bimba,
    partecipare attivamente al programma di svezzamento con consigli e tentativi di somministrazione di assaggini appena ti giri,
    dire “che schifo questa pappa” appena notano un leggero disappunto nel faccino,
    prendere sempre le sue difese quando mi permetto di riporla 2 minuti sulla sdaietta e lei urla,
    criticare se la tieni troppo in braccio,
    sorridere compiaciuti e si scambiarsi occhiate di intesa con la piccola quando fai notare che non dormi da 8 mesi,
    ma soprattutto..fanno confronti coi figli degli altri che, a quanto pare, sono usciti sempre molto meglio dei tuoi!!!!

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  12. E vai Dana!!!! Io ti spalleggio. Ne ho due e la penso esattamente come te! E pensa che le critiche più pesanti arrivano dai nonni, sempre pronti a difendere i piccoli da “TE”, dimenticando che con noi loro avevano più tempo / più pace / meno stress…….

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