genitori!mbroccano è lo spazio da usare quando senti di averne imbroccata una come genitore.
Quando ti senti molto orgoglioso della tua performance e vorresti urlarlo al mondo ma hai paura di passare per saccente.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà stanno finalmente fiorendo.
Quando il tuo orgoglio ha subito un’impennata e pensi di aver trovato la chiave di volta.
Quando sei riuscita/o a gestire una situazione che finora ti aveva fatto crollare miseramente.
Quando la mattina non si è trasformata in un campo di battaglia e siete riusciti a varcare la soglia con il sorriso sulle labbra.
Questa è una stanza amplificata: qui puoi scrivere con orgoglio il tuo imbrocco. Ti leggeranno tutti i genitori che hanno voglia di sentirsi meglio, più bravi, più efficienti, più utili.
Qui è vietato dare consigli agli altri.
Qui è vietato trovare soluzioni per gli altri.
Qui è vietatissimo usare un tono di sufficienza: ogni “imbroccamento” è motivo di esultanza collettiva e di congratulazioni!
Perchè noi genitori tante, ma tante volte, ci imbrocchiamo proprio! Siamo tosti, siamo forti, siamo pieni di virtù: e ogni tanto i risultati arrivano.
Siamo qui per dirci “bravi!”, perchè sapete una cosa…? Ce lo meritiamo proprio tutti!
La giornata volge al suo termine, Fiorellino ed Eddie, come da rituale sono sul lettone perchè Yuen ed io abbiamo appena finito di leggere i soliti 2chepoidiventano4 libri della buona notte.
Solitamente Fiorellino si traferisce nel suo letto, metre Eddie si addormenta sul lettone.
Fiorellino, 4 anni e 10 mesi, ci dice:” papàmamma (chè a volte siamo un’unica entità!) perchè Eddie si puo’ addormentare qui ed io no? Perché io devo andare n camera mia? A me non piace, non lo trovo giusto!”.
Era tranquilla, molto sicura di quello che diceva, del diritto di poterlo dire, e del fatto che sarebbe stata ascoltata ed avrebbe ricevuto una risposta.
Ovviamente è rimasta ad addormentarsi nel lettone, ma non è questo il punto…il punto è che noi ci siamo sentiti molto bene….fin’ora l’abbiamo imbroccata.Fiorellino si sente libera di esprimere i suoi sentimenti, ed ha imparato a formalizzarli con sicurezza. Un grande risultato!
Evviva.
Venerdi sera TopaGigia ha dormito da un’amica. Non ha ancora 3 anni. Sono andata a prenderla a casa loro un pò in ritardo venerdi pomeriggio (sessione di gioco programmata insieme) e mi sono ritrovata il programmino pronto: “Mamma di TopaGigia, lei resta qui a fare tutto, cenare, dormire e fare colazione. Noi la adottiamo!”. A parte la questione dell’adozione, sulla quale ho sorvolato per non far insorgere sensi di colpa, davanti al sorriso dell’altra mamma ho detto va bene. Poi ho passato mezz’ora al telefono col Prof a tranquillizzarlo, poi ho dato man forte alla mamma di M. che ha dovuto tranquillizzare il papà di M. per un’altra mezz’ora e la mattina dopo ce la siamo ripresa. Sembravano tutti in vita e buona salute.
Oggi TopaGigia va a giocare da E. Ha detto che vuole fare tutto lì: cena, dormire e colazione. Ahia. Per fortuna non ha fatto cenni ad altre adozioni….
non ho mai scritto qui, ho sempre e solo sbroccato ma oggi ho voglia di contividere una ben riuscita mattinata di shopping con il mio piccolino!!! neanche un capriccio e tante risate insieme. w la nonna in gita e il giorno di riposo al lavoro.
Una ola per Dario! 😀
volevo utilizzare questo spazio per ringraziare mia moglie di tutto l’amore che ci mette nel fare la mamma e di quanto amore regala ogni istante a me…abbiamo una splendida bambina di 6 mesi e seppur con mille difficoltà la stiamo crescendo con infinita cura e soddisfazione. se per una coppia è difficile gestire la nascita di un figlio, noi abbiamo superato due trasferimenti, una convivenza, la nascita di nostra figlia aurora, e ben altre cose……nutro un’immensa stima nei confronti di mia moglie e sono onorato oggi di poter dire <>…grazie alessia e un bacio a mia figlia che adoro…siete la cosa più bella che la vita potesse concedermi…
Che bello, finalmente un luogo doove posso autocompiacermi un po’ senza essere uccisa!!!
Sono mamma di un pupetto di 9 mesi tondi tondi. Il mio imbrocco? Beh sono più d’uno: dorme da solo nella sua stanza da quando aveva 1 settimana di vita. A 7 settimane ha smesso da solo la poppata notturna e a 4 mesi quella delle 11. Oggi, a 9 mesi compiuti, si addormenta autonomamente nel suo lettino alle 20 e si risveglia alle 7 della mattina dopo. E’ un bimbo sereno, sorridente, amante dell’avventura, con tanta tanta vogli adi fare da sé… da un apio di settimane cammina e vederlo caracollare per casa è un’emozione unica! Tutti mi dicono che è solo fortuna. Sarà… io invece sono convinta che è merito mio e del suo papà che siamo stati costanti, abbiamo saputo combattere l’ansia e la tentazione di prendere la va più breve, abbiamo scelto un metodo e lo abbiamo applicato con rigore anche se tutti intorno a noi ci criticavano accusandoci di essere troppo “militari”…
Grazie Tracy Hogg! Se esiste un aldilà, tu ti sei certamente conquistata un posto in Paradiso 🙂
La Stellina giocando ha rischiato di cadere di brutto e farsi male, è stata acchiappata al volo appena in tempo, e si è presa una gran paura. Sentendola strillare il mio primo pensiero è stato di dirle che “non doveva aver paura”, poi l’ho guardata tremare e mi sono rivista in tutte quelle occasioni in cui ho paura e mi dico che non devo aver paura, ma la paura non passa. E quindi le ho preso la sua copertina e l’ho abbracciata, tenuta stretta e coccolata finché non ha smesso di tremare. Mi ha guardata e si è rituffata fra le mie braccia, finché poi non si è scossa e ha ripreso a giocare. La folgorazione è stata che non serve a nulla dire che un sentimento è sbagliato, lo provi e basta, serve invece un abbraccio caldo che ti faccia sentire che va tutto bene anche se stai provando qualcosa di brutto. Non saprei dire se l’abbraccio ha fatto più bene alla Stellina, o a me.
Da qualche mese TopaGigia ha un rapporto di odio col seggiolino per la macchina. Ogni volta, e sottolineo ogni, mi chiede: “è un viaggio lungo? Posso stare sul sedile?” e io ogni volta “no, non puoi”. Segue frignata con strascicato “pekkkkkèèèèèèèèè….?” e 10 minuti di spiegazione sul fatto che il seggiolino ti protegge, è sicuro, no, non va bene lo stesso la cintura sul sedile di dietro eccetera. E che è anche una regola, una regola giustissima e chi ha fatto questa regola pensava solo al bene dei bambini. Insomma tutta la solfa. Niente, volta dopo “posso stare sul sedile?” e da capo. Ieri l’ho lasciata sul sedile per 200 metri. Un gatto ha attraversato la strada e ho inchiodato (andavo credo a 15 all’ora, cercavo parccheggio) e lei è finita sullo schienale. Nessun danno, un pò di paura. Scatta la ramanzina e un pieno tel’avevodetto, parcheggiamo, andiamo dalle amiche. Al ritorno, apro la macchina e… “posso stare sul sedile?” Merda. Decido di sorvolare sull’incidente e ricomincio con tutta la solfa. “Me lo ppieghi un’altra volta mamma?” Aridaje. Riparto e dopo due parole lei mi fa “va bene, mamma, ho capito”. Stamattina la aspetto al varco, apro la macchina e le dico “vai arrampicati da sola sul seggiolino” e lei: “così sto più sicura”. Vi terrò aggiornati su quello che succede oggi pomeriggio…
tutte le mattine la mia bam bam fa i capricci per vestirsi e andare al nido…ci va da quando aveva 5 mesi, adesso ha due anni e 4 mesi…quindi è anche abbastanza abituata nonchè felice di farlo…ma vestirla per me è diventato un’odissea…stamattina ho pensato e ripensato a come non farla urlare e piangere…le ho dato il suo latte e poi le ho chiesto se voleva la borsetta o lo zainetto…<>…ok, una è andata!..poi le ho chiesto se voleva la gonna o i pantaloni…<>…via anche la seconda!<>…<>…ok, calma…<>…<>…miracolo!…<>…ed ecco che comincia il panico <>…resto calma e non so da quale parte del cervello mi esce questa frase:<>…<>…ho vinto, ho vinto io!!..finalmente una mattina ho vinto io…speriamo riesca a farlo anche per le prossime…
L’altro giorno guardavo la mia bellissima puzzola di dieci anni – in particolare i suoi occhi – e la trovavo così serena, tranquilla, viva! Mi sono sentita così piena: dopo gli anni difficili che ha passato a causa mia (e del padre). Ancora, sì, a volte, la sera prima di dormire, mi dice che sono cattiva, sopratutto mi rinfaccia di esserlo stato. Ma mi dice anche, con un po’ di paraculismo, che sto migliorando e che lei mi ama tantissimo. E so’ soddisfazioni…
In previsione dello svezzamento dal biberon, sono riuscita ad inserire il rituale del librino prenanna. Cioè librino pre-biberon. Vederla ipnotizzata mentre leggo della Pimpa e la stella Lulù è una meraviglia.
Ero tanto preoccupata dallo spannolinamento!
Ha fatto due anni in luglio, quando le tolgo il pannolino? alla prossima estate? così avanti?
Sta già iniziando a usare il vasino, ma non succede niente. Oddio, non ho tempo di dedicarmi qualche giorno a toglierle il pannolino! Passo da un lavoro all’altro e non ho ferie! C’è freddo!
All’asilo hanno detto che a gennaio cominciavano ad abituarli loro, ma perché non ne abbiamo ancora parlato?
…e poi mia figlia ha fatto tutto da sola. Per qualche giorno, ogni volta che aveva bisogno infilava la porta del bagno (io: “dove vai?” lei: “vado a fa’e pipì”). Alla fine mi sono arresa all’evidenza e le ho eliminato il pannolino. Sono passati tre giorni e nemmeno un incidente.
Brava bravissima alla mia pulcina!
Ultimamente la mia piccola (ha quasi 18 mesi) si svegliava ripetutamente la notte, mi sono informata su vari fronti (le ho pensate tutte) ed ho provato a mettere 2 cuscini sotto al materasso, dalla parte della testa … in caso di reflusso …
… non vorrei proprio urlarlo … per paura di cantare vittoria troppo presto … lo sussurro … sono 2 notti che dorme dalle 21 alle 6.15-6.00 …
incrocio le dita xchè duri!!!!!!!
Ieri pomeriggio ho ingoiato un brutto rospo. Ho detto a TopaGigia di restituire gli spintoni del suo amichetto. Sono totalmente contraria, e forse mi si leggeva in faccia la mancanza di convinzione, perchè lei mi guardava attonita. Ma ho fatto la cosa giusta. L’ho visto nel suo sorriso dopo che ha restituito lo spintone, un sorriso di liberazione, di una che ha scoperto un’altra via d’uscita da una situazione di stress. Prima frignava, subiva, si tirava indietro. Adesso sa che può difendersi, ed è stata bravissima perchè non ha esagerato, e quando lui l’ha accusata con “non ci gioco più con te” lei gli ha risposto “io non voglio giocare con te se mi dai le botte!”.
Quanto è vero che per il loro bene a volte dobbiamo zittire le nostre convinzioni più radicate! Ma a volte è la cosa giusta da fare…
non l’ho imbroccata io,non ho fatto nulla per aver questo ritorno o forse è quel che cerco affannosamente di costruire ogni giorno ma che spesso la spossatezza della sera mi fa leggere in chiave negativa…sta di fatto che son riuscita ad assaporare la complicità stimolata da lui e me la sono portata al lavoro…stasera lo ringrazio… ( perdonate i quantitativi industriali di miele ; ) )