Arriva, ed è improcrastinabile. Il giorno dopo Halloween spuntano i primi addobbi e, soprattutto nella grande distribuzione, iniziamo a trovare esposte le merci natalizie, i panettoni, gli alberi veri e finti e tutte le idee regalo del mondo. Dal 1° novembre in poi.
Ovviamente la frenesia si allarga in qualunque settore: chi lavora in aziende che producono o commercializzano beni di consumo sente la pressione delle consegne, delle spedizioni, e chi ha una famiglia a volte arranca cercando di non spendere più di quello che può in regali ai propri cari, ma spesso anche pensierini ‘di cortesia’ a parenti e amici vari.
Ieri leggevo un post di Costanza, che affrontava l’altro grande slancio natalizio: onlus, charity, associazioni di qualunque tipo che ti chiedono di ‘salvare il mondo’ con il tuo contributo, soprattutto in questo periodo.
Non giudico alcuna attività di questo tipo, anche io ai tempi che furono ho venduto torte fatte per raccogliere fondi, ma ad un certo punto ti senti travolto e non ti incuriosisce più niente, per assuefazione.
Io quest’anno ho una proposta da fare.
Se seguite questa rubrica forse immaginerete già di cosa si tratta…Non vi dirò di sostituire qualcosa con niente. E’ Natale, è bello donare e ricevere qualcosa. A me non piace l’estremismo, cerco il buon senso. Perchè possiamo anche cercare di essere o diventare una eco-famiglia, ma non possiamo diventare degli eremiti alternativi. Viviamo nel mondo, i nostri figli vanno a scuola, la letterina a Babbo Natale volenti o nolenti la scriveranno.
Ma possiamo fare molto, comunque….
Se conoscete un contadino comprate un suo ortaggio e regalatelo ad un amico con una ricetta per cucinarlo: una zuppa al cavolo nero, un risotto di zucca, una vellutata di stagione; regalate pacchi di cereali in chicchi e di legumi secchi, con le “istruzioni” per prepararli, regalate semi, qualcuno raccoglierà dei frutti e si ricorderà di voi. Sostenete piccoli imprenditori indipendenti, piccoli artigiani, librerie, negozi di proprietà, quelli in cui il proprietario si dà da fare per voi, vi saluta e passa anche qualche minuto a sentire che avete la giornata storta.
Sostieniamo coloro che rendono vivo un quartiere, che ci permettono di uscire a piedi o in bici ad acquistare un regalo, invitiamoli a procurare per noi prodotti locali, di qualità.
Cerchiamo nella nostra dispensa un vaso di marmellata o uno di conserva di pomodoro, oppure acquistiamoli da una cooperativa sociale della nostra zona: faremo così due regali. Scegliamo di sostenere con il nostro acquisto le mamme che mettono in proprio, che aprono negozi, tradizionali o online, che cercano di conciliare famiglia e lavoro, magari vendendo prodotti homemade realizzati da altre mamme.
Prepariamo una pagnotta di pane, regaliamo un pezzo di pasta madre, un dolce, una saponetta fatta in casa, un piccolo gioco autoprodotto per il nipotino o il figlio di un’amica.
Sosteniamo chi crede in un’idea ecologia, futuribile, chi ha investito in prodotti realmente sostenibili, liberando la propria idea in un periodo difficile. Cerchiamolo e regaliamogli la nostra fiducia, lui ci ricambierà, è certo.
Guardate cosa si sono inventate alcune donne che lavorano in rete: Regali di Natale 2012 è un blog temporaneo per far conoscere “artigiane, piccole e medie imprese che credono nel made in Italy, scrittrici, appassionate ed esperte del fai da te, per crescere insieme, per valorizzare l’impresa femminile, per fare regali unici, legati alla creatività tutta italiana”.
Sì certo, qualcuno mi dirà che in questo modo i supermercati e i centri commerciali chiuderanno e aumenteranno mobilità, cassaintegrazione e il numero di disoccupati, i quali poi diventeranno choosy, come quasi tutti noi. Non è vero, sposteremo la domanda altrove e si creeranno altre opportunità per tutti, pianeta incluso. Se non è “eco” questo spiegatemi se sto fraintendendo tutto.
A Natale è bello donare, anche se non si è credenti. Ma possiamo farlo in modo sostenibile.
Voi cosa ne pensate? Avete altre idee da suggerire?
Elisa – mestieredimamma.it
Posso aggiungere un suggerimento? Molte ONG o associazioni preparano regali di natale di vario genere.
Ad esempio io prendo dei cesti (da regalare al medico di base, alla pediatra e simili) preparati da un’associazione che si occupa di bambini con una disfunziona genetica, di cui è affetto mio nipote. Sono prodotti alimentari bio di una cooperativa etica. Costano leggermente di più dei cesti che si trovano nei supermercati, però così si aiuta l’associazione e i destinatari nel mio caso hanno gradito molto.
Se possibile potrei inserire il nome e il link dell’associazione?
Io, mia madre e mia sorella sono anni che facciamo regali home made e dintorni: un anno abbiamo fatto le marmellate, quest’anno la birra, l’anno scorso abbiamo preparato dei vasetti con tutti gli ingredienti secchi per fare dei golosissimi muffins…mi sa che l’idea dell’ortaggio me la tengo per il prossimo anno 😉